.. SIIIIIIIIII!! sono proprio iooo =D
Scusate se vi ho fatto aspettare.. sinceramente non ricordo nemmeno quando ho postato.. ma da lì a questo giorno sono stata piena zeppa di compiti.. motivo per cui, perdonatemi, credo di postare ogni settimana.. e non più ogni 3-4 giorni.. naturalmente quando il capitolo è pronto lo metto subito su internet.. ma il problema è proprio scriverlo!!
Parlando del capitolo 11.. beh.. non posso davvero premettere niente.. ma.. vi prego davvero di non uccidermi.. vabbè dai poi vi incuriosite e non leggete più quello che ho da dirvi =P
Sono davvero FELICISSIMA che le recensioni aumentano =D così come i preferiti e i seguiti =P.. per ringraziarvi aveo pensato a un bello spoiler lungo lungo.. purtroppo però il capitolo non è ancora finito, e non posso dire con esattezza quali punti siano i più 'importanti'..
Beh dopo queste premesse (scusate per avervi annoiato =D) vi lascio al capitolo..
credo sia inutile ricordarvi che i ringraziamenti, le risposte e lo spoiler si trovano a fine capitolo =D 1Bacioneeeeee la vostra Rerè
Capitolo 11
Pov Bella
“W-wow!” disse Edward, dopo avermi guardato attentamente.
Inevitabilmente arrossii.
“Sei.. splendida questa sera!” continuò soffermando lo sguardo su punti ben precisi.
Era un gentiluomo. Certo. Ma era pur sempre un uomo.
Si riprese dopo poco e sgommò via.
“Allora.. che farai tu stasera?” gli chiesi incuriosita e arrabbiata. Incuriosita perché volevo sapere se era la ‘serata-ragazze’ per lui, e arrabbiata perché non avrei dovuto fare questa stupida domanda!
Mi guardò un po’ imbarazzato e per un attimo pensai di mordermi la lingua per averlo messo in quella situazione.
Era palese che dovesse andare a fare cose.. sconce! Ma perché non sto mai zitta!!
“Oh.. niente. Starò con Tyler..” borbottò incerto.
Fu questa sua incertezza che mi fece incuriosire. Non era un ragazzo che facilmente si imbarazzava. Soprattutto poi se quella sera sarebbe dovuto andare a letto con una di quelle tizie che gli ronzavano attorno. Ma sembrava che mi stesse nascondendo qualcosa..
Lo guardai perplessa per tutto il viaggio quando poi non giunse in una sorta di parcheggio con delle pietrine a terra. Ma chi era quell’emerito deficiente che, pur sapendo che le donne indossavano tacchi alti, aveva messo queste scomode pietrine sotto le ruote?
Grugnii infastidita mentre mi aggrappai a Edward, aspettando Jacob.
“Non ti riesci a reggere in piedi eh signorina?” mi disse scherzoso il rosso.
Gli feci una linguaccia e mi indicai i trampoli che avevo al posto delle scarpe e annuì sorridendo.
“Bella!” urlò una voce lontano. Intravidi Jacob che si sbracciava dall’altro lato del parcheggio e mi voltai verso il mio accompagnatore.
“Beh a dopo!” disse sorridendo. Devo ammettere che rimasi un po’ delusa dalla sua aria serena. Che ne so avrebbe potuto stendersi per terra ad implorare che non andassi da Jacob, poteva dire che ogni cosa lo trovavo sul telefono.. Ma non un semplice sorriso dannazione!
“A dopo..” sussurrai sconfitta mentre mi apprestavo a camminare verso il ragazzo dall’altro lato della strada.
“Hei Bella!” mi disse sorridente. D’istinto ricambiai il sorriso e mi aggrappai al braccio che mi aveva mostrato per entrare dentro.
Certo era muscoloso, ma avrei rinunciato a un anno della mia vita pur di rimanere aggrappata a quello marmoreo di Edward.. “Hei Bella allora che prendi?” mi chiese Jacob mostrando una mano davanti ai miei occhi.
“uhm..” pensa Bella pensa. Guardai il ristorante per vedere cosa mangiavano gli altri signori e chiesi il primo piatto che mi giunse alla vista. “Pizza 4 stagioni!” ok.. forse la mia esclamazione poteva sembrare un po’ troppo felice, ma è davvero difficilissimo trovare un piatto conosciuto all’interno di un ‘Italy Restaurant’.
Jacob prese un’altra pizza ed una birra.
“Allora Isabella..” ahi.. partito con il piede sbagliato.. “Perché qui a Forks?” chiese guardandomi negli occhi.
Lo fissai per un po’ prima di rispondere. Avevo la strana sensazione che qualcuno stesse origliando le nostre conversazioni.. Mio padre me lo diceva sempre che ero paranoica..
“Oh qui abita il mio vecchio, e sono venuta per stare con lui!” dissi sperando che non premesse su quell’argomento.
Annuì pensieroso. “Scusa se te lo chiedo ma.. sei fidanzata?” alzai un sopracciglio guardandolo male.
“Se ero fidanzata secondo te venivo a cenare con te? credi che il mio ‘ragazzo’ me l’avrebbe permesso?” domandai forse un po’ più acida di quanto potessi in realtà essere.
Era più forte di me. Odiavo quelle stupide supposizioni inutili.
“Oh no.. scusa, no di certo..” disse imbarazzato. “Solo che ho visto che qualcuno ti aveva accompagnato qui e.. mi sono chiesto se stavate insieme, e se questa fosse solo una finta uscita..” continuò guardando a terra.
In quel momento forse avrei dovuto dire qualcosa. Del tipo : oh certo. No lui è solo il fratello della mia migliore amica. Un accompagnatore. Punto. .. ma come sempre, idiota quale sono, la mia mente si era messa a fantasticare sull’ipotesi che davvero io ed Edward stessimo insieme.
Io e lui a braccetto, io e lui a mangiare un gelato, io e lui.. “Hei ci sei?” ancora una mano mi fu sventolata davanti alla faccia.
Ma bene Isabella Swan! Ora ti incanti pure una seconda volta?!
“Ehm.. si scusa.. comunque non è il mio ragazzo..” sussurrai guardandolo.
Mi sorrise soddisfatto e iniziammo a mangiare la pizza.
Devo ammettere che il cibo non era per niente male, forse un po’ sciatto, ma tutto sommato aveva gusto.
La serata fu piacevole, Jake, questo il nome affibbiatogli da me perché il suo vero era troppo lungo, mi raccontò che abitava vicino la mia scuola, ma che in realtà andava a scuola in una riserva accanto, chiamata La Push. Il pomeriggio lavorava nel negozio visto la scorsa volta, e la sera a volte serviva ai bar.
Era un ragazzo con la testa sulle spalle, responsabile, gentile. Eppure, nonostante potesse avere le migliori qualità del mondo, niente mi distraeva dall’immagine che avevo nella mente di uno stronzo per eccellenza, che pur essendo gentile e galante, preferiva illudere povere ragazzine che crearsi una storia seria. Edward, naturalmente.
Parlammo per un po’ di tempo, del più e del meno.
“Bene allora ho pagato. Ti va di fare una passeggiata?” mi chiese Jake dopo aver messo i soldi sul tavolino.
Ci pensai su. L’idea della passeggiata non mi dispiaceva, eppure la prospettiva di vedere Edward il più presto possibile mi piaceva un filino di più..
“Ehm scusa.. sono un po’ stanca.. ma non preoccuparti! La serata è stata splendida, davvero!” dissi sorridendo gentile.
Ricambiò il mio sorriso, in maniera un tantino più sfacciata.
Mi seguii fino al parcheggio e iniziò a parlare. “Beh Bella.. è stata una bellissima serata anche per me! Spero si possa ripetere!” disse imbarazzato mentre ancora mi reggevo a lui per non cadere.
Lentamente avvicinò il suo viso al mio. Oh merda! Merda merdosa merdissima!
Sentii il suo alito caldo sul viso, e bestemmiai mentalmente perché quell’aria che mi arrivava sulle guancie, non aveva il profumo che volevo sentire. Si avvicinò sempre di più quando non udii un’imprecazione che veniva dalla foresta.
“Ma porca trota!” la cosa che mi scandalizzò di più non fu il fatto che avesse usato un modo di inveire più gentile, ma il fatto che ero completamente a conoscenza di chi fosse il proprietario di quella voce.
“Edward Anthony Cullen!” urlai a squarcia gola. “Che ci fai tu nascosto in questo cespuglio?!” gli chiesi furiosa mentre una testolina sbucava fuori da quel nascondiglio improvvisato.
“Beh ecco so che forse avrai equivocato ma io..” la sua frase fu interrotta da qualcuno che uscì dalla porta del ristorante. “Hei Edward.. ho pagato il conto.. hai trovato Bel-”
“Tyler!” lo fermò Ed arrabbiato mentre l’amico alzava finalmente gli occhi verso me e Jacob, ancora scombussolati.
“Scusa Jake..” dissi al mio accompagnatore che sicuramente aveva preferito trovarsi in un campo di cavalli pur di non stare con quei due cretini. “Mi faccio riaccompagnare a casa dal mio compagno di classe.. ci sentiamo eh? Sono stata davvero bene sta sera..” dissi seguita dal rumore di qualche ramo spezzato. “Ok.. beh alla prossima” mi salutò dandomi un leggero bacio all’angolo della bocca.
Non pensai molto a quel gesto, c’erano cose ben più urgenti.
“Tu torna a casa!” ordinai a Tyler che in men che non si dica si fiondò nella sua macchina e partì via.
“E tu.. entra in auto e raccontami che cosa cavolo ci facevi al ristorante e , soprattutto, dietro a un cespuglio!” inveii contro Edward che camminava verso la macchina con lo sguardo molto preoccupato.
Eravamo in auto ma lui non si decideva a parlare.
“Allora?” gli chiesi sull’orlo di perdere la pazienza. Mi guardò scocciato e disse “Avevo fame, ho incontrato Tyler e ci siamo fermati..” guardava la strada. “Edward..” lo ammonii.
Finalmente i nostri occhi si incrociarono.
“Ok.. lo ammetto! Non mi fido di quel tizio! Ok che quella con Rose era una messa in scena.. ma con te non lo era!” disse tanto in fretta che lo capii a stento. “Poteva essere un serial killer magari” continuò fissandomi con l’aria di uno che la sapeva lunga. “O un pervertito” ipotizzò nuovamente. “O che so io!” concluse cercando di convincermi che la sua forse doveva essere considerata un’opera di bene.
“Edward ma che stai dicendo!! Era un mio appuntamento per diavolo! E potevi benissimo dirlo che mangiavate nel nostro ristorante! Non vedo quale sarebbe stato il problema..” dissi piuttosto calma.
“Il problema ci sarebbe stato eccome!” borbottò arrabbiato.
Fu lì che non ci vidi più dalla rabbia. Grugnii qualcosa infastidita e scesi a razzo dall’auto senza neanche degnarlo di un’occhiata.
Entrai in casa, sapendo che a quell’ora non stavano dormendo.
“AAAAAAH!” urlò Rosalie venendomi in contro “Che è successo? È andata bene? Vi siete scambiati un bel bacio passionale?” mi chiese d’un fiato trascinandomi sul divano.
Con la testa altrove cercai di risponderle. “Si è andata piuttosto bene e..”
“Il bacio non c’è stato anche se Bella lo avrebbe tanto voluto.. non è cosi, ‘compagna di classe’?!” mi interruppe Edward, citando le parole che avevo detto fuori il ristorante e salendo furioso fino in camera sua. Dopo aver sentito il rumore sordo della porta che sbatteva, mi rigirai verso Rosalie, che guardava un punto del pavimento invisibile.
“Hei Rose tutto ok?” le chiesi preoccupata. I suoi occhi chiari si incontrarono con i miei e non capii bene cosa stesse provando in quel momento.
“Oh niente Bella!” sorrise cercando di mascherare la sua faccia pensierosa.
Salimmo in camera e, dopo essermi messa il pigiama, preparammo gli abiti per il giorno seguente
Pov Edward
Idiota. Idiota. Idiota.
Sono un incredibile idiota.
Ma dovevo fermare il bacio. Dovevo farlo. E per sbaglio ho tirato un calcio a quello stupido ramo.
E ora, reduce dagli avvenimenti che dopo quell’inutile gesto si sono susseguiti, stavo gironzolando nella camera, pensando a quella stupida serata che forse aveva rovinato quella sottospecie di rapporto di ‘amicizia’ che avevamo instaurato io e Bella.
E non la biasimo nemmeno per essersi arrabbiata con me! Che coglione vero?!
Presi un grosso respiro e mi sedetti sul letto.
Allora Edward.. come pensi di risolvere questa situazione??
Basta.. dovevo andare a parlarle.
Uscii dalla stanza e mi diressi verso quella di Rose.
Bussai un paio di volte e quasi subito uscì la testolina bionda di mia sorella che mi guardava in modo strano.
“Oh ehm Edward.. sei tu!” disse calcando sul mio nome, come a volerlo far sentire a tutta la casa.
Alzai un sopracciglio. “Senti Rose c’è Bella dovr-” “No!” mi interruppe lei subito cercando, senza farsi notare, di mandarmi via..
La guardai male e lei sbuffò spalancando la porta.
Curioso cercai Bella con lo sguardo ma di lei nessuna traccia..
“Dov’è?” chiesi preoccupato.
Alzò gli occhi al cielo. “In terrazzo credo..” sussurrò.
Solo ora notavo il cordless poggiato sul letto. “Stai parlando a telefono?” chiesi curioso a Rose.
“Ehm..” iniziò in preda al panico “Si!si! infatti!” annuì più volte. “Con Emmett.. ci stiamo.. ehm.. salutando!” disse sorridendo in modo davvero poco convincente.
“Non ho tempo per le tue stranezze bionda.. ma non aspettarti di scampartela così in fretta!” la avvertii per poi andare in terrazzo.
Fu lì che la vidi. Aveva le gambe a penzoloni dalla ringhiera, il busto era poggiato alle sbarre della balaustrata, e le mani avvinghiate alle due sbarre di ferro.
Stava parlando a telefono.
Senza farmi sentire provai ad ascoltare con chi parlasse.
“Oh.. no non disturbi!” disse con una voce un po’ triste. “Ehm.. domani?” chiese preoccupata mordendosi il labbro. “Beh ma io..” probabilmente il suo interlocutore aveva chiuso la chiamata perche Bella restò a guardare infastidita il telefono per i cinque minuti di seguito.
Con un colpo di tosse la feci sobbalzare.
“E tu che ci fai qui? Hai preso la mania di spiare?” mi chiese acida, ma con una punta di tristezza nella voce.
“Senti Bella.. io” “Non dire niente Edward, davvero!” mi interruppe alzandosi e lisciandosi il pigiama.
“Ora vado a dormire. Notte!” disse salendo le scale.
La guardai come un pesce lesso senza pronunciare parola.
Che stava pensando in quella stupida testolina?!?
Pov Bella.
Prima Jake che mi chiede di incontrarci domani. Poi Edward che mi fa prendere uno spavento. Qualcos’altro?!
La cosa peggiore era però sicuramente il fatto che io ed Edward avevamo discusso.
Ok.. forse avevo un po’ urlato.. ma lui era dalla parte del torto!! Giusto?!
Beh.. certo aveva detto di averlo fatto per proteggermi da Jake.. come si protegge una sorella, più o meno.. e forse lo stavo diventando per lui..
Non potevo continuare così.
Non potevo restare nella convinzione che prima o poi io ed Edward avremmo avuto il nostro spazio. I rapporti sono basati su due partecipanti attivi, e se uno nutre per l’altro semplici paranoie ‘protettive’.. beh la cosa non è più valida.
Ma perché dovevo soffrire io?!
Entrai di soppiatto nella camera di Rosalie e la vidi stesa sul letto a pancia in giù.
Le caviglie erano incrociate e la sua testa era appoggiata al palmo di una mano mentre le dita dell’altra giocavano con il filo dell’apparecchio.
“Si hai capito bene! È fallito.. Okok.. si ho capito sabato.. ma che dici?” domandò d’un tratto. “Sei un genio!! Certo però che idea organizzare un we - Bella!” urlò sconvolta mentre attaccava velocemente il telefono.
“Beh ecco vedi io ero.. insomma ecco io.. stavo a telefono con Alice! Avevamo organizzato dei.. ehm.. vestiti!” disse in maniera del tutto incoerente.
La guardai confusa. “E che c’entrava il sabato scusa?” chiesi sfidandola.
Mi guardò persa per un attimo, poi si riprese. “Beh ma erano i vestiti per la pallavolo! Dobbiamo essere impeccabili!” disse sorridendo, un po’ troppo forzatamente.
Avrei dovuto insistere.. lo sapevo..
Ma ero davvero troppo stanca.
“Notte Rose!” le dissi spegnendo il lumino.
“Notte Bella!” rispose sollevata.
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“E gira tutto intorno alla staaaaanza mentre si daaaaaanza. Daaaaaaaaaaaaaaaaanza!!” oddio! Ma che cosa diamine era tutto quel casino!?
“Rose finiscilaaa!” urlai disperata.
“Voglio vederti danzaaaaaaaare!” oh santo Dio!!! Non ne potevo più.
“E io voglio poter sentiiiiiire ancora per qualche anno!” urlò una voce maschile dal piano di sotto, imitando la canzone di Rose e facendomi sorridere.
“Uffa papà!” si lamentò Rosalie.
Aprii gli occhi lentamente e vidi la mia amica intenta nel mettersi gli shorts neri.
Mi guardò e sorrise raggiante.
In cambio la guardai male. “Rose, cara..” iniziai con calma. “Ti voglio tanto bene.. lo sai ..” continuai sempre pacata. “MA DEVI SMETTERLA Di URLARE COSI Di PRIMA MATTINA!” finii alzando notevolmente il tono della voce.
Mi guardò imbronciata e, finitasi di preparare, scese giù le scale con passo di elefante, per rendere la sua ‘uscita di scena’ più teatrale.
Alzai gli occhi al cielo e in una mezz’oretta fui stranamente pronta anche io.
Entrammo nell’auto di Rosalie e partimmo per la nuova giornata alla Forks High School.
Edward, dallo specchietto, continuava a lanciarmi occhiate fugaci, come a volermi dire qualcosa.
Ma io ero ottusa.. non avrei mai capito cosa intendesse dirmi con i soli occhi!! Andiamo! Solo nei libri succedevano queste cose!
Entrammo nelle rispettive classi e ci demmo appuntamento per il pranzo.
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La campanella della mensa finalmente suonò e, fuori la mia classe, un orso sorridente mi aspettava per scarrozzarmi fino nell’aula dove si pranzava.
“Bellina!” disse Emmett sempre sorridendo. “Come è andata ieri con quell’imbusto?” chiese storcendo un po’ il naso alla fine della frase. Forse Jacob non gli andava ancora a genio dopo la situazione di Rosalie..
“Già Bells!” incalzò Alice “Raccontaci tutto!!” strillò battendo le mani mentre Jasper aveva puntato i suoi occhi verso di me.
“Oh beh..è andata tutto bene …” dissi in maniera piuttosto confusa mentre fissavo con aria assente la finestra.
Un qualcosa di scuro si agitava nel parcheggio.
Misi a fuoco l’immagine e .. no! Non era umanamente possibile che una persona potesse essere così ottusa!
“Quello non è Jacob?” chiese Jasper confuso, seguendo il percorso del mio sguardo.
Piano tutti gli altri al tavolo si accorsero di quell’indesiderata presenza ed Edward mi puntò il suo sguardo contro.
“Ci vai o no?” mi chiese brusco.
Lo guardai sgranando gli occhi. Perché mi trattava così?
“Ehm io..” iniziai confusa.
“Vai Bells ti aspettiamo qui!” disse Rosalie facendomi l’occhiolino.
“D’accordo..” sussurrai sconfitta.
Mentre mi apprestavo a uscire sentii un’altra sedia del tavolo dei V.I.P strusciare contro il pavimento bruscamente, ma non me ne curai.
Uscii fuori al parcheggio e solo allora mi accorsi di aver dimenticato il giubbotto.
L’aria fredda di Forks mi entrava nelle ossa, il che rendeva ancora più fastidioso l’andare a salutare Jacob.
Poverino.. lui non c’entrava niente con il mio stato d’animo …
Ma non poteva capitare in periodo più confuso!!
“Hei Bella!” mi salutò felice abbracciandomi.
“Hei Jake!” ricambiai sorridendo.
Era davvero facile ricambiare la sua spensieratezza. Jacob era un ragazzo buono. Dai sani principi. Il tipo ideale di ogni figlia di papà. Ma naturalmente l’unica strana a cui neanche il fusto abbronzato le fa caldo o freddo, ero io.
“Allora.. ci facciamo un giretto?” mi chiese raggiante.
Sgranai gli occhi. Era impazzito?! Avrei dovuto marinare la scuola per farmi un giro con lui??
“Vedi ecco Jake..” iniziai non sapendo come scaricarlo dolcemente.
All’improvviso però il mio sguardo cadde alla vetrata trasparente da cui si vedeva la mensa.
Quello che vidi mi lasciò di sasso.
Edward. Era lui. Ne ero certa. Ma quello che mi fece desiderare per la prima volta di non averlo visto era la compagnia in cui si trovava.
Era completamente avvinghiato alla Stanley. E lei gli cingeva volgarmente i fianchi con e mani.
Le sue di mani invece scendevano lentamente la sua schiena.
Non so con quale coraggio riuscì a fermare il mio sguardo.
Senza pensarci salì dietro la moto di Jacob.
“Parti.” Sussurrai. Ma probabilmente doveva avermi sentito poiché la moto sgommò via dal parcheggio per mete, speravo, molto lontane da quella scuola.
Era troppo da sopportare..
''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''
PERDONOOOOOOOOOOO!!! =(
Ok.. sono stata cattivissima =(.. ma dovevo far succedere qualcosa prima o poi!! =D .. non arrabbiatevi!! Rimedierò!! promesso!!
Beh.. oltre questo finale.. che immagino non molti gradiranno :( .. spero che il resto vi sia piaciuto =D
Io, personalmente, mi sono davvero divrertita!! e ho già un paio di idee per la mente per come far proseguire la storia..
Beh.. sapete che quando inizio a parlare non la smetto più poi =D Perciò.. vi lascio ai ringraziamenti!! =D
GRAZIE 1000 AI 75 PREFERITI!!! <3
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.. ed ecco a voi : le 7 splendide recensioni!! GRAZIE!!
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Heiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii =D Grazieeeee =D=D .. sono felice che i capitoli più lunghi ti piacciano! Anche perché quando inizio a scrivere ci vuole davvero chi mi scolla dal computer per farmi smettere =P.. Grazie mille per i complimenti!! Pensa che all’inizio non avevo proprio idea di come iniziare questa storia.. è nato tutto da una piccolissima idea.. e il solo leggere commenti come il tuo mi porta al settimo cielo!! =D Beh.. spero di risentirti presto!! E mi auguro soprattutto che anche questo capitolo ti sia piaciuto (: 1Bacioneeeeee =D |
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Spoiler capitolo 12 (pov Edward)
ah senti Edward! Abbiamo organizzato una cosa vieni di là che ti spieghiamo!” mi disse Tyler iniziando ad incamminarsi verso il corridoio, dove i restanti V.I.P facevano bella mostra della loro presenza. “Oh ma bentornato!” mi disse cattiva Rose. Non mi aveva quasi mai rivolto la parola in quel modo e la guardai perplessa. “Senti Ed!” squittì Alice lanciandosi uno sguardo di intesa con il fratello. “Io e gli altri abbiamo pensato di andare a fare un bel weekend fuori !” disse sorridendo