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Autore: DirceMichelaRivetti    07/02/2010    6 recensioni
Questa è una fic volutamente demenziale, non offendetevi se i nostri cari personaggi passeranno per dei perfetti idioti. Scritta a quattro mani da me e Astrid, dovevamo passere il tempo scrivendo assurdità!!! Spero faccia ridere anche voi!!! è ambientata durante il 5 anno di Harry, inizia poco prima di Natale.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Neville Paciock, Seamus Finnigan, Severus Piton
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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SCENA XVI

SCENA XVI

 

[sala comune di Grifondoro]

Neville- Vedo che ti sei ripreso.

Seamus- Sì, per fortuna. Dimmi, tu dove sei stato?

Neville- Sono stato alla base dell’Ordine della Fenice.

Seamus- Oh, che bello! Avranno finalmente raccontato qualcosa di te, fuori dalla scuola.

Neville- Bhe poco, hanno occupato quasi tutto il capitolo con un flashback di Lupin e Voldemort a un quiz in Italia.

Seamus- Ah, mi dispiace. È successo qualcos’altro di particolare?

Neville- Nulla di che: Draco è stato preso a sediate, Lupin citava il dizionario o l’enciclopedia, Ron arringava contro la frutta…

Seamus- Tipo?

Neville- Bha ha scritto un’orazione dal titolo: Divinatium in Peschum.

Seamus- Oh sta diventando un intellettuale.

Neville- Eh, l’influenza di Hermione.

Seamus- Dopo l’aviaria e l’influenza A, c’è anche l’influenza H.

Neville- Che cosa?

Seamus- Sì, l’hai appena detto tu: l’influenza di Hermione. Ma cosa sosteneva Ron?

Neville- Aspetta, è qua, te lo faccio dir da lui. Ron! Vieni, Seamus vuole sentire la tua orazione. Sei pronto?

Ron [vestito da Cicerone]- In principiis dicendi tota mente atque artubus contremisco. [All'inizio di un discorso mi tremano le gambe, le braccia e la mente.]

Seamus- Cosa hai detto?

Ron- Che sono un po’ agitato. Dunque iniziamo: Quo usque tandem abutere, Pesche, patientia nostra?

Seamus- Tandem? Cosa c’entrano le biciclette?

Ron- Il tuo cervello è come una zuppa di farro cotta troppo! È semplicissimo: Quanto, Pesche, abuserete della nostra pazienza?

Seamus- Ma arriva al punto, senza tutte queste formalità.

Ron- Le pesche sono trai frutti più malvagi! Pensate al loro nome… Pesche. P-esche. Esche. Esche per chi? Per le persone. Ebbene sì: esche per persone. Loro sono lì che pendono dai rami, dolci, succose, invitanti, estremamente seducenti, come il Maligno! Chi cede alla tentazione o è così sciocco da non accorgersi del pericolo, si avvicina, tende la mano, ne stringe una e poi…

Seamus [spaventato]- E poi?

Ron- E poi accade ciò che non credi: sono Loro a prendere te e a trascinarti nel mondo delle pesche dove tutto è consentito. In loro legge libito fè licito.

[Seamus, sconvolto da quella rivelazione, esce urlante dalla sala dei Grifondoro e va in biblioteca in cerca di un manuale di cacciatore di pesche.]

Draco [vedendo Seamus atterrito]- Che ti prende Finnigan?

Seamus- Eh… insomma… pesche… Male… Cattive… Pesche… libet et licet.

Goyle- E il Tibet?

Silente [con tanto di cartello]- Tibet libero! Tibet libero!

Draco- Finnigan, è evidente che stai peggio del solito. Se ti do una pesca, taci? [gli porge una pesca]

Seamus- Vade retro! [Prende una sedia e inizia a picchiare Malfoy]

 

   
 
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