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Autore: storyteller lover    07/02/2010    2 recensioni
Hai mai desiderato qualcuno al punto di smettere di esistere? Giunge il momento per ogni vampiro quando l'idea dell'eternità diventa, per un momento, insopportabile. Vivere fra le ombre, nutrirsi nell'oscurità con se stesso come unico compagno, marcire in un'esistenza vuota e solitaria. L'immortalità sembra una buona idea, finché non si comprende che si dovrà trascorrerla da soli... Ora sai come mi sono sentito, quando ti ho donato l’immortalità, e tu ti sei dimenticato di me. Fiction prima classificata al Contest "Vampiri e...immagini" di Kikyo90
Genere: Dark, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti^^. Vi presento una fan fiction che ho iniziato a scrivere da qualche tempo. Si ispira al contest di Kikyo90 “Original Contest-vampiri e immagini”, di cui vi lascio il link tra parentesi (http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8773987&p=1), in cui mi si richiedeva di scegliere o una frase o una citazione e prendervi ispirazione per una fan fiction sui vampiri. Ecco io ho scelto una, anzi due citazioni (insieme a molte altre che segnalerò nel testo). La storia è molto complessa e si sviluppa su intervalli di tempo saltuari. Il titolo, che tradotto significa “Dialogo di anime nere”, è provvisorio, o potrebbe esserlo. Il tutto dipenderà dallo sviluppo della storia.
Ho messo il rating arancione per lo sviluppo che prenderà la storia in seguito.
Ora vi lascio alla storia. Il resto lo serbo a fine capitolo.




Symposium of Black Souls




1.
Una lettera da Wilhelm

Gerusalemme, anno domini 1270.
Ora, ignota.
Il crepuscolo si farà attendere
.

Mio nefasto e giovane amico, eccomi, o meglio, ecco a te una mia missiva dal testo alquanto corposo e insieme ad essa una promessa, un impegno, se vuoi una sfida o anche un passatempo, se così preferirai intenderlo. Mi trovo, ahimè, lontano dalla madre patria, in un luogo tetro e angusto, nella solitudine che ben si addice agli esseri quali siamo tu ed io.
Ah, cielo – se il cielo posso invocare – sento l’odore del sangue che la guerra santa ha e continua a spargere su questo suolo che la Chiesa chiama sacro. Con le loro croci, i vessilli e la fede nel petto, avanzano verso la morte per trovare la salvezza, e la salvezza per queste anime sta nel riscattare la terra santa, la Gerusalemme del Signore, dal dominio dei servi del demonio.
I teologi ammaestrano le masse, conciliano la guerra con la parola di Dio e creano così una menzogna quanto mai attraente.

Chi uccida un uomo intrinsecamente malvagio, quale è chi si oppone a Cristo, non commette omicidio ma debella il male che in egli alberga.
Mi chiedo, ingenuo ma brillante amico, non sono questi gli stessi cristiani ai quali, o così ricordo, è stato detto, “Non uccidere”? Non fu promesso a loro il regno dei cieli? Il regno che non è di questo mondo, l’eternità lontana dalla materialità dell’essere umano?
Mio giovane, ma tanto caro, amico imparerai che gli uomini sono tanto più stolti quanto più forte è la fede che li anima. Tanto più paradossali quanto retta è la ragione che li domina.
Sono creature buone ma malvagie, ree quanto innocenti, docili e ugualmente spietate.
Colpevoli per natura e futili come fanciulli. Non v’è peccato, – se c’è qualcosa in noi libera dal peccato – onta o crimine nello stroncare le loro vite. Né pietà, dolore, risentimento o senso di colpa.
Non sto vaneggiando se è questo che ti chiedi, non sono affamato, se pensi sia questa la ragione. No, mio famelico amico. Penso, se cosa mi turba in questo istante è ciò che ti chiedi.

L'orrore del reale è nulla contro l'idea dell'orrore. I miei pensieri, solo virtuali omicidi, scuotono la mia natura […]; funzione e immaginazione si mescolano; e nulla è, se non ciò che non è.
Al mondo tutto è semplice e anche non lo è, tutto è saldo ed ugualmente fragile. Tutto, o quasi.
Noi, sventurato compagno di questa languida esistenza, non obbediamo alle leggi del mondo terreno. A crearci fu il caso, a collocarci qui il male del mondo e, forse, il destino.
Ma ben vedi come ragionando e sragionando mi allontano da quell’obbiettivo che dentro di me, se mai esiste qualcosa in questo petto e oltre di esso, mi ero prefissato. Nemmeno ora che ti scrivo riesco a comprendere pienamente. Percorro, blando e incerto, una via oscura che non accenna a mostrarmi l’esito di questo mio viaggio.
Ma mi eccita il fascino dell’oscurità, dell’ignoto, di qualunque espediente possa smuovere questo stato di torpore in cui mi sento riverso, e prego – è possibile per me farlo? Mi chiedo a volte – sì, prego di non dover mai soffrire la noia e il tedio in questo mondo così inadatto a noi.
Amico caro non pensare che questi miei pensieri stiano sfociando nell’esagerazione.
Solco il suolo e le polveri di questa terra da tempo e per quanto ben sappia come il tempo e il fato operino meraviglie e incanti persino agli occhi più esperti, imparerai presto che tutto è destinato a mutare per restare immutato. Gli uomini che ora si massacrano fuori di queste spoglie mura non sono poi così diversi dai pagani loro antenati, dagli eroi che li precedettero; la stessa aria che respirano altri non è quella che i grandi filosofi del passato hanno esalato.
La natura ha molte forme, svariate ho sentito dire, e spesso i miei occhi ne hanno visto la prova.
Ma non fare, amico mio, il malaugurato errore di credere che così come fosti da vivo, così sarai ora che non lo sei più. Tempo e malattie non ti sfioreranno né ti scalfiranno.
Il giudizio divino non ti recherà oppressione alcuna giacché, se mai ti fu accanto, il tuo Dio ti ha ormai abbandonato.
Dobbiamo ammaestrarci, dunque, e usufruire al meglio di questa nostra condizione e vivere, o anche persistere nella morte –se è questo che meglio si addice a noi – armandoci contro l’insofferenza. Giunge il momento per ogni vampiro quando l'idea dell'eternità diventa, per un momento, insopportabile. Vivere fra le ombre, nutrirsi nell'oscurità con se stesso come unico compagno, marcire in un'esistenza vuota e solitaria. L'immortalità sembra una buona idea, finché non si comprende che si dovrà trascorrerla da soli.
Noi desideriamo, caro amico, e proprio quel desiderio ci consente di sopravvivere.
Perciò desidera, mio caro amico, perché il desiderio ci rende vivi più di quanto siamo stati.
E cosa si può desiderare se non ciò che si può avere?
Non è il mondo ciò di cui ti sto parlando, non è il potere ciò cui mi riferisco. Tu hai già tutto questo. Ti è stato dato sin dal girono della tua rinascita da vivo a morto, da mortale a immortale.
Desidera, ma non desiderare ciò che è vano e materiale. Desidera ciò che è malinconicamente destinato a morire. Desidera, mio diletto, desidera anche se infine potresti uccidere. Avverrà in modo suadente e disperato, dolce ma miserabile.
Sì, perché il desiderio culmina in quell’azione estrema per cui gli uomini sono condannati all’eternità dell’inferno. Ma per noi che siamo già dannati cosa significa l’inferno o l’eternità? Desidera, perché desiderare è ciò che è nella tua natura, e desidera qualcuno al punto di smettere di esistere. Uccidi, perché è la tua esistenza che te lo richiede.
Comprendi, amico mio, ciò di cui ti parlo?
Attenderò una tua risposta, sperando che l’eternità sia in qualche modo sufficiente.
Oh, l’aroma del sangue si affievolisce, come il lume di una candela ormai consumata.
Il sole si tinge di rosso, la notte profuma.
Sempre tuo,

Wilhelm


To be continued..

Sì, una lettera. Lo so, al momento può non dire nulla, ma ben presto, forse, vedremo un barlume, una scia della storia. lo spero perché potrei non scoprirlo mai nemmeno io.^^
Spero vi sia piaciuto questo incipit. Delle tre citazioni, le parti sottolineate e in corsivo, quella presa dal contest è:

  • Hai mai desiderato qualcuno al punto di smettere di esistere?

Mentre è di William Shakespeare:

  • L'orrore del reale | è nulla contro l'idea dell'orrore. | I miei pensieri, solo virtuali omicidi, | scuotono la mia natura di uomo; | funzione e immaginazione si mescolano; | e nulla è, se non ciò che non è.

E tratta dal film "La regina dei dannati" questa frase:

  • Giunge il momento per ogni vampiro quando l'idea dell'eternità diventa, per un momento, insopportabile. Vivere fra le ombre, nutrirsi nell'oscurità con se stesso come unico compagno, marcire in un'esistenza vuota e solitaria. L'immortalità sembra una buona idea, finché non si comprende che si dovrà trascorrerla da soli.


Eccovi il giudizio della giudice, Kikyo90, di cui sono molto orgogliosa^^:

Primo posto per storyteller lover

Grammatica: 10/10
Noto con piacere che non hai commesso alcun errore di grammatica, né di sintassi e nemmeno di punteggiatura. Le frasi sono costruite perfettamente, non sono eccessivamente lunghe ma non sono neanche troppo brevi e concise e hai dosato molto bene le virgole.

Stile: 10/10
Che dire dello stile? Perfetto, non ci sono altre parole per descriverlo.
Il tuo modo di scrivere, mi sembrava quasi di leggere qualche antico librone grazie al linguaggio da te usato (in special modo nei primi capitoli, nelle lettere che si scambiano i due personaggi).

Scorrevolezza testo: 10/10
Anche qui... non ho parole. La tua storia é perfetta, in tutto e per tutto; anche nella scorrevolezza del testo. La fic, infatti, si legge tutta d'un fiato nonostante sia molto lunga.

Giudizio personale: 10/10
Dunque, mi collego a quello che ho detto dello stile. Nonostante tu abbia usato un linguaggio a noi sconosciuto, un modo di scrivere non dei giorni nostri, hai saputo orientarti benissimo nella stesura della tua storia.
Se non avessi saputo che era tua, avrei sicuramente detto che la fic apparteneva a qualche autore di qualche epoca antica.

Attinenza alla frase o immagine scelta: 10/10
Anche qui, io non ho nessuna critica da farti. Hai scelto una miriade di frasi, a cui hai tra l'altro saputo attenerti alla perfezione.
Inoltre, trovo l'aver inserito l'Amleto e paragonato le situazioni in esso descritte a quelle dei protagonisti, un'idea a dir poco vincente.
Non posso fare altro che darti il massimo punteggio, e farti le mie congratulazioni. Ti meriti il primo posto, bravissima ^^

Totale: 50/50

Alla prossima, e non sbagliate se pensate che il prossimo capitolo sarà la risposta alla lettera^^.

   
 
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