Ciau a tutti! Rieccomi col quinto capitolo! lo so, anche questa volta vi ho fatto aspettare un bel po' e merito una punizione divina, ma d'ora in avanti cercherò di fare la brava e postare più spesso! ringrazio WHATSHERNAME84 per i commenti che mi lascia costantemente e spero che a lei, come a tutti gli altri, continui a piacere la mia storia! ora vi lascio! buona lettura!

Mentre Theo mi trascinava riuscii a riprendere coscienza di ciò che stava succedendo. Theo si era finalmente fermato e ci trovavamo in una specie di stanzino dove c’erano Daphne, Pansy, Gregory e Vincent mezzi imbambolati, mentre Elektra e Draco erano stesi per terra. Merda! Corsi verso Draco e lo strinsi a me. Stava tremando come una foglia! Lo presi in braccio mentre vidi Theo fare la stessa cosa con Elektra. Ma che cazzo era successo? Vidi Pansy riprendersi e senza aspettare un secondo le chiesi “Pansy, che diavolo è successo?”

La ragazza sbattè un paio di volte le palpebre e dopo avermi inquadrato spiegò “Non so bene… eravamo qui ed Elektra ci stava dicendo cosa stavate facendo, poi però non so che è successo e ha cominciato a sentirsi male e poi ha spalancato gli occhi… ma non so bene che cosa è successo…”

Sbuffai e mi diressi velocemente verso il dormitorio.

“Non andiamo in infermeria?” chiese Theo.

“No. Non avrebbe senso. Madama Chips ci caccerebbe via e non sarebbe in grado di calmare Draco. e poi c’è il rischio che ti scopra e non voglio metterti nei guai, chiaro?”

Non rispose, ma ero certo che avesse capito.

Quando arrivammo al dormitorio fortunatamente non c’era nessuno e corsi di filato in camera, poggiando Draco nel letto. Continuava a tremare. Mi inginocchiai ai piedi del letto e cominciai ad accarezzargli i capelli, per tranquillizzarlo.

“Calma Dray, calma… non è successo nienete” sussurrai “Ci sono io adesso!”

Di sicuro Elektra aveva nominato il signore oscuro, oppure il marchio… Draco reagiva così solo quando si nominava qualunque cosa riguardasse il signore oscuro da vicino.

Era già abbastanza che tutte le estati dovesse vedere le terribili atrocità del signore oscuro, non ne aveva bisogno anche a scuola.

Lo strinsi più forte a me e il suo tremore cominciò piano piano a svanire. Meno male…

Quando fui certo che Draco era completamente calmo e addormentato mi staccai da lui lasciandolo a riposare e finalmente mi resi conto che anche Elektra era nella mia stanza, sul mio letto.

Era sdraiata, con gli occhi  socchiusi e Theo le stringeva la mano con un’aria colpevole in volto.

Guardai Elektra, ma ancora prima che riuscissi ad aprire bocca, come al solito, mi precedette “Sto bene, grazie Blay. Anche Draco adesso sta meglio. Sei proprio la sua cura ideale.” Disse dolce.

“Cosa è successo Elektra? Perché all’improvviso sei uscita?”

“È stato Draco… io stavo facendo vedere agli altri le immagini che vedevi tu, ma ad un certo punto Draco ha cominciato ad avere delle visioni che si sovrapponevano a ciò che io volevo mostrare e poi all’improvviso è caduto a terra e mi ha catapultata fuori dalla sua mente…” disse con la testa china. Si sentiva in colpa, nella mia mente aveva visto che aveva fatto una cosa sbagliata ed era dispiaciuta.

“Non ti preoccupare. Non hai fatto nulla di male” cercai di rassicurarla “non potevi immaginare quello che sarebbe successo.”

Elektra annuì col capo e sorrise dolcemente.

Guardai Theo che non aveva ancora detto niente e notai con stupore che guardava Elektra come se stesse provando il suo stesso dolore, come se lei stesse peggio di lui.

Stavo per chedergli cosa avesse, ma prima di riuscire a parlare, mi si appannò la vista e persi i sensi.