10/02/2010
9 recensioniEccomi qui con il terzo capitolo della storia... C'è un cambio di narratore, da Renesmee si passa a Sophie!
Spero vi piaccia... Non è stato facile scriverlo, lo ammetto...
Beh, rispondiamo alle recensioni...
nanerottola: Piaciuto il backstage? ^^ Credo che tu abbia capito come siamo messi qui a livello di neuroni... -.-" Intanto ho aggiornato the Primerose Clan, invece Nata per Brillare arriverà, credo, entro la fine della settimana... Un bacio!!!
Soffiotta: sono felice che ti sia piaciuta!! Un bacio e fammi sapere che ne pensi di questo capitolo!!
__cory__: Siii, i gemellini sono dolcissimi!!!! Allora, Nessie e Sophie dimostrano entrambe circa 15/16 anni, mentre EJ sembra più grande, di circa 18 anni... Baciooo
Elly_Black: Wow, sono felice che la storia ti piaccia così tanto!!! Beh, questo capitolo l’ho scritto proprio con un Sophie pov per farla emergere un pochino, sennò compariva poco... Anche io adoro i vestiti, ci ho messo tantissimo per scegliere!!! Un bacioooo
Giulia miao: Non è detto che non ci sarà Bella... Io pensavo di farla arrivare a metà! u.u Cioè, una cosa del tipo... Anzi no! Vedrai quando sarà il momento! ^.^ concordo, come sempre è tutta colpa degli uomini! Perciò, zitto e non lamentarti! u.u Se volevi essere informato, tenevi acceso il telefono! toh! XD Ti ringrazio!!! Un baciooo
Allooora... Ho pensato di spiegare brevemente i caratteri dei tre gemelli, in modo da chiarire qualcosina:
Facciamo uno schemino:
RENESMEE: Impulsiva e battagliera. Raro che rifletta sulle sue azioni. Estroversa e testarda. Mai ferma in un posto. Tuttavia, è la più sensibile. Grande ballerina. Molto brava a cantare. Sport preferito: pattinaggio, ginnastica artistica, pallavolo, calcio e baseball.
SOPHIE: Uguale sputata alla sorella, ma ancora meno riflessiva, se possibile. Dispettosa e astuta, è un genio del male in miniatura. Piuttosto pratica e concreta, non ama perdersi in chiacchiere se c'è la possibilità di agire. Dalla madre però ha preso la tendenza ad arrossire e la notevole testardaggine. Grande talento per il canto ma allo stesso tempo ottima ballerina. Si diverte a scambiarsi di posto con Renesmee. Sport preferito: pattinaggio, ginnastica artistica, pallavolo, calcio e baseball. Molto sportiva. E' anche però la più ribelle dei tre e la più attenta all'apparenza: vestiti, trucco e compagnia bella... insomma, è un clone in miniatura di Alice! (con una passione per lo shopping ancora più grande, se possibile)
LUCAS: Piuttosto timido, è molto geloso e protettivo nei riguardi della madre e delle sorelle. Si apre solo con le persone di cui si fida. Con gli estranei appare piuttosto schivo e distante, quasi strafottente. Grande chitarrista, batterista e compositore. Scrive le canzoni per la sorella Sophie e le basi per le coreografie di Renesmee. Ottimo giocatore di basket, calcio, baseball e hockey.
Ecco fatto. Molto riassuntivo, ma spero utile e chiaro.
Passiamo oltre... Il capitolo non è molto lungo, ma è più che altro un capitolo di passaggio... Non sapevo come fare a dilungarmici ancora sopra... ho preferito tagliare corto... ^^
Passiamo ancora oltre... I prossimi due capitoli saranno molto speciali... Capirete perché...
SFIDA!!!!
SFIDA: Provate a
indovinare il perché i prossimi capitoli saranno specialiPREMIO: Il prossimo capitolo verrà dedicato al primo lettore che indovinerà la risposta esatta!
REGOLAMENTO: Dovete darmi la risposta tramite recensione o con la funzione “contatta autore”... tuttavia, se utilizzate l’email (contatta autore) chiedo se perfavore mi scrivete la data e l’ora di invio della mail all'interno del testo, in modo che io possa davvero premiare la prima persona!!!
Bene! Vi lascio al capitolo!
LASCIATEMI UNA RECENSIONE!!!!!
Ps: I Vestiti dei ragazzi sono quelli del capitolo precedente, ma in fondo troverete comunque il link!
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Capitolo 3 - Searching the
Dad’s house
Sophie pov
Sophie pov
Gli alberi sfrecciavano intorno a noi mentre correvamo nel bosco. Tenevo d’occhio i miei fratelli, sarebbe stato fin troppo facile perdersi di vista.
Luke dirigeva, io e Nessie lo tallonavamo a un paio di passi di distanza.
A un certo punto, sentii qualcuno toccarmi la mente, e una voce chiamarmi, all’interno della mia testa.
Sophie?
Mi fermai, di botto, spaventata. “Ah!”
Sophie, sono io, tuo fratello... Ti ricordi quello che ha detto Aro a proposito della telepatia?
Ah, già... Allora non sono impazzita. Respirai di sollievo, riprendendo a correre e riguadagnando la mia posizione in pochi secondi.
No.. Comunque, riesci a sentire Nessie?
Credo di sì... Nessie?
Sì, Sof?
Bene, ci siamo tutti... Sentite, secondo me siamo quasi arrivati... Ormai abbiamo corso per un chilometro, fra circa 10 minuti dovremmo esserci.
Okay...
Corremmo in silenzio, mentale e fisico, per esattamente nove minuti e trentacinque secondi, poi ci ritrovammo in un piccolo spiazzo, davanti a un'immensa villa bianco neve.
Lo spazio intorno a noi era sgombro dagli alberi, okay, ma allo stesso tempo era impossibile fare anche solo un passo. Troppe felci ed erbacce.
"Qui non è mai venuto nessuno... da anni" mormorai.
Luke annuì e Nessie soffocò un piccolo singhiozzo. Iniziai a farmi largo fra le erbacce, fredda e concentrata. Il mio unico obiettivo era, al momento, raggiungere la casa.
Mi graffiai le gambe ma continuai ad avanzare, incurante del dolore che mi procuravano i graffi e delle goccioline di sangue che mi scorrevano lungo le gambe.
Una pianta di rovi si impigliò nella mia maglietta, strappandomela, ma me ne letteralmente fregai.
Raggiunsi la veranda e mi fermai, in soggezione. Quella casa abbandonata metteva tristezza. Era bianca, perciò in teoria luminosa... Eppure, per me, nessun edificio era mai stato più cupo.
Mi avvicinai a una finestra e provai a sbirciare all'interno. Per riuscirci, fui però costretta a pulire il vetro dalla polvere con un lembo della mia sciarpa, in modo da creare uno spazio di superficie pulita che mi permettesse di vedere qualcosa.
Mi ritrovai a guardare una stanza vuota, i muri chiari e il pavimento in marmo. Gli unici pezzi di mobilio erano un tavolo, due sedie e alcuni scaffali a muro. Il tutto, coperto da uno spesso strato di polvere.
Tornai alla porta, che ormai avevano raggiunto anche Nessie e Lucas, e appoggiai la mano sul legno scheggiato dal tempo.
Spinsi leggermente, come se volessi aprirla... Inutile dire che era chiusa a chiave.
Ma non mi arresi. Avevo deciso che sarei entrata, e lo avrei fatto. Avrei dovuto scassinare la porta? Perfetto, mi metto subito al lavoro.
Sfilai una forcina dai capelli e mi piegai sulle ginocchia, fino a trovarmi con la serratura all'altezza degli occhi. Infilai la punta della forcina nel buco e, poggiato l'orecchio alla porta, iniziai a muoverla in attesa di un click...
Più in su... più in giù... un po' a destra... click!
"Aperta" annunciai rialzandomi e risistemandomi i capelli.
Posai di nuovo la mano sul battente della porta e spinsi, spalancandola.
Ci ritrovammo sulla soglia di una grande stanza quadrata, i muri quasi candidi rovinati da macchie di umidità, il pavimento coperto di polvere e segatura.
Non c'era neanche un mobile, e ciò rendeva la stanza ancora più triste e deserta.
Entrammo, uno dopo l'altro. Le nostre impronte risaltavano nella polvere come se camminassimo sulla neve. Attraversai un paio di stanza, ovunque la stessa desolazione e lo stesso abbandono.
Mi ritrovai ai piedi di una scala.
"Ragazzi?" chiamai "Saliamo?"
Annuirono e Lucas ci precedette sul primo gradino e poi su, fino al piano superiore.
Ci ritrovammo in un lungo corridoio su cui si affacciavano varie porte, ognuna con una scritta dorata in rilievo sopra... Cioè, dorata in origine, ora grigio polvere.
Non prestai attenzione ai nomi, sarebbe solo servito a intristirmi di più, così come non aprii né entrai in nessuna di quelle stanze. Non volevo vedere.
Dopo un breve tour della casa, ci ritrovammo di nuovo all'esterno.
"Ragazzi..." sussurrò Nessie "Non saremmo dovuti venire..." continuò mentre una lacrima le rigava il viso.
Sapevo come si sentiva. Entrambe soffrivamo immensamente per la mancanza di un padre.
Certo, avevamo zii e cugini a bizzeffe, ma nessuno era come un padre per me...
Nessuno poteva occupare quel vuoto che a volte sentivo...
Nessuno mi avrebbe guardato male quando sarei tornata a casa con un ragazzo...
Nessuno avrebbe discusso con me e Nessie a proposito di coprifuoco da rispettare...
Nessuno mi avrebbe consolato dopo una litigata con mamma...
Nessuno si sarebbe comportato come si comporta un padre...
Nessuno sarebbe mai stato nostro padre.
"Andiamo a caccia." propose Lucas "Almeno ci distrarremo... e poi... a che ci serve un padre? Abbiamo la mamma, gli zii, abbiamo noi tre!" continuò, sforzandosi di sorridere.
Annuii "Sì, andiamo... Un puma è proprio quello che mi ci vuole per tirarmi su di morale..."
Vestiti gemelli: click