Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Paddy    15/07/2005    4 recensioni
Perchè la mia migliore amica doveva innamoraresi del mio unico amore? E perchè lui doveva ricambiarla? E perchè proprio in seguito alla morte dei genitori di lei?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi prostro ai vostri piedi

Mi prostro ai vostri piedi... non so davvero come farmi perdonare per questa assenza di... due... (tre?).. mesi!! Ma ho avuto gli esami di terza media e, quando finalmente sono finiti, me la sono spassata con le mie amiche... non pensavo proprio alle fanfiction! Ma adesso rieccomi qui con un nuovo e fresco chap che spero gradirete... ciao^^!

 

THE DOORS OF MY HEART ARE OPEN

 

 

 

 

 

4. Decisioni fatali

 

 

 

Toc Toc.

Hermione battè con le nocche sulla porta della stanza. Ginny non rispondeva ancora, ma la ragazza non voleva darsi per vinta. Ginevra non era venuta a lezione quella mattina, e non si era vista nemmeno a pranzo. Harry, Ron ed Hermione erano piuttosto preoccupati, non era mai successa una cosa del genere. Hermione, sicura che ci fosse in ballo qualcosa di grosso, li aveva tranquillizzati con un “è solo la sindrome del troppo studio” e li aveva convinti che una visita femminile l’avrebbe rimessa in sesto.

 

In realtà, si era preparata tutto un discorso da fare, certa che c’entrassero le ragioni di cuore, e si era anche messa da parte un episodio carino che le avrebbe di certo fatto tornare il sorriso: la recente ‘influenza’ di Malfoy, o almeno così l’aveva chiamata Ruf, notando che il ragazzo sembrava quasi sonnambulo, ed era assente e distante.

Ginny sarebbe morta dal ridere, e insieme l’avrebbero preso in giro.

Sì, era perfetto.

 

Toc Toc.

Hermione bussò per l’ennesima volta, sperando che Ginny le rispondesse.

“Gin! Ci sei? E il rum?”

Era una vecchia e stupida battuta che le faceva sempre sorridere. Ma non questa volta. Ginny  non rispondeva.

E va bene, si disse Hermione. Quando è troppo è troppo.

“Ginevra, ti avviso che fra cinque secondi aprirò la porta, che tu sia presentabile o no! Uno... due... tre... quattro... e...” tirò fuori la bacchetta “...cinque! Alohmora!”

 

Il chiavistello girò, Hermione entrò nella stanza... e represse un gridolino di stupore.

“G-Ginny!”

 

La ragazzina era buttata sul letto, il viso sbattuto e i capelli spettinati. Gli occhi erano rossi e gonfi, segno inconfutabile che aveva pianto; era raggomitolata sotto le coperte e fissava il vuoto.

Hermione non l’aveva mai vista conciata così male. “Ma che... che cosa ti è successo? Oh, Ginny!”

La bruna si avvicinò al letto, fissandola scombussolata. Poi la cinse con le braccia e la strinse a sè, protettiva. “Senti... non so cosa diamine sia successo, ma ti giuro che i responsabili la pagheranno. E cara. Facciamo... dieci galeoni?”

L’espressione di Ginny non mutò. Hermione emise un lungo sospiro. Non era mai stata brava a fare battute.

“Okay, non attacca. Ti prego, dimmi cosa ti prende. Non ti ho mai vista così sconvolta. Sto male solo a vederti ridotta in questo stato. Devo sapere cos’è accaduto, Gin. Devo sapere.”

 

Le parole sincere di Hermione parvero risvegliarla. Ginny si riscosse e la fissò vacua.

“Hermione,... è stato... è stato traumatico.”

La bruna non disse nulla, ma un brivido la attraversò.

 

“Ieri notte... oh, mio dio. No, non posso. Non posso rivivere tutto.”

“Sfogarti ti aiuterà, Gin. Continua, ti libererai di un peso. Continua... ti prego.”

 

Ginny abbassò lo sguardo, gli occhi lucidi. “Sì... hai ragione. Ma il fatto è che... è stato tremendo... un attimo prima sto dormendo tranquilla nel mio letto e un attimo dopo... sono in piedi davanti a Malfoy.”

Hermione sussultò. “Malfoy? Non dirmi che c’entra lui in questa faccenda!”

“E’ lui la faccenda, Hermy! Mi mormora qualcosa come ‘è schifoso ma devo farlo’ e poi... e poi mi...”

“Ti ha violentata?!” scoppiò Hermione, sconvolta.

 

“Oh, no” sussurrò Ginny. “Ma è stato come se l’avesse fatto. Mi ha baciata per un sacco di tempo, mentre i suoi scagnozzi sghignazzavano. Poi mi ha lasciata andare ma, credimi Herm, ero scioccata.”

“Ci credo!” Hermione tremava dallo sdegno e dalla rabbia. “Quel... quel viscido animale di fogna, inetto e ipocrita! Cosa credeva che fossi, un giocattolo da usare quando gli gira?”

“Ma... perchè l’ha fatto? Perchè proprio me? Mi odia!” Hermione aveva ragione, si sentiva molto meglio ora, e il suo cervello aveva ripreso ad andare. E cercava una spiegazione all’ignobile atto del Serpeverde.

 

“Perchè? Ma perchè è uno sporco idiota, mentecatto, perchè aveva voglia di far soffrire qualcuno e...”

“No, Hermy, ragioniamo. Perchè? Nemmeno se fossi così crudele mi costringerei ad una tale tortura quale baciare il mio peggior nemico!” Hermione alzò un sopracciglio. Era evidente che non era d’accordo. “Come prova, prima di baciarmi ha anche detto che sarebbe stato schifoso... Non è strano? Insomma... io voglio capire!”

 

“Hmm.” Hermione si corrucciò, concentrata. “Ricordi qualcos’altro, della notte? A parte il bacio e quella sua affermazione?”

Ginny chiuse gli occhi.

 

Notte...

Risveglio...

Malfoy...

Tiger e Goyle...

“E’ schifoso ma devo farlo...”

Bacio...

Risate...

Stacco...

Lacrime...

Corsa...

E...

“Non giocherò mai più a Mezzanotte!”

 

“Ecco!” Hermione sussultò. “Ecco, Hermy! L’ultima cosa che ho sentito è stato Malfoy che diceva: ‘Non giocherò mai più  Mezzanotte’. Cosè questo Mezzanotte?”

“Aspetta un secondo” Hermione tirò fuori il Dizionario della magia tascabile che portava sempre appresso e lo sfogliò velocemente. “Mezzanotte... dodici in punto, no, non ci interessa... nome... ecco qui! ‘Passatempo piuttosto particolare che si gioca in du (le regole sono citate in basso). Ciò che lo distingue è il fatto che il perdente deve pagare pegno e la penitenza dev’essere un’azione che lui in circostanze normali odierebbe fare, ed è scelta dal vincitore mediante il Libretto delle Istruzioni in cui sono le possibili punizioni.’”

Le due ragazze rimasero in silenzio. Poi...

 

“Pensi anche tu quello che penso io?”

Ginny annuì. “E’ probabile che il baciarmi fosse la penitenza di Malfoy, che probabilmente ha perso una partita di Mezzanotte. Tutto combacia... inoltre questo gioco è assolutamente perfetto per lui. Quando vince inventerà le penitenze più crudeli...” Ginny sospirò. “E’ orribile. Per me è stata più di una punizione, è stato un supplizio, una cosa terribile. Non ero preparata, e anche se adesso sono più tranquilla e razionale... Hermy...” La ragazzina tirò su col naso, mentre una lacrima le solcava il viso. “...è il mio primo vero bacio...”

 

Hermione abbracciò l’amica e la lasciò sfogarsi. Intanto, malediva Malfoy perchè l’aveva e la stava ancora facendo soffrire... e se stessa, che fino a poco tempo prima non sopportava Ginny solo perchè anche lei era innamorata di Harry. Si disgustava da sola.

Ma quella era stata la goccia che faceva traboccare il vaso.

 

“Gin... pensi anche tu quello che penso io?”

“Non so, tu cosa pensi?”

Era il loro scambio di battute preferite. Significava che tutto era tornato alla normalità... o almeno così sembrava.

“Che tra poco è Natale e che tu sarai presto a casa Weasley, circondata da chi ami, e dagli affetti di persone che ti vogliono bene. Con loro dimenticherai, e vedrai che la ferita si rimarginerà.”

 

Ginny si scostò da lei avvicinandosi alla finestra.

“Hermione... io credo che quest’anno rimarrò qui ad Hogwarts.”

“C-come?”

 

“E’ così. Non me la sento di vedere la mia famiglia... non riuscirei a godermi la festa, sto troppo male. Rovinerei il Natale a tutti senza poterlo spiegare. Rimango qui... tanto, Malfoy se ne va. “

“Beh, allora rimaniamo anche noi.”

“Cosa intendi per noi?”

 

“Ma è ovvio, no? Io, Harry e Ron. Non credo che se ne andranno senza di te.”

Ginny sospirò pesantemente. “Già... maledizione. Che vadano pure. Io comunque non gli dirò nulla di Malfoy. Figurarsi! Ron lo massacrerebbe (ed io non voglio che mio fratello si faccia male per colpa mia), mentre Harry... Harry... sarebbe bello se lo facesse anche lui. Ma sono troppo imbarazzata a raccontarlo. E’ così. Comunque... magari passerò anche il Natale con lui!” Ginny si illuminò. “Te lo immagini? Resta qui per me mentre tu e Ron andate dalla mia famiglia... non sarebbe nemmeno male, sai? Ti faccio un favore. Eddai, lo so che mio fratello ti piace...”

La ragazza diede una gomitata ad Hermione, che arrossì simulando una risatina nervosa.

Non ribattè.

 

Non aveva un sesto senso, ma sapeva benissimo che, quando sarebbero stati al corrente della decisione di Ginny, i due avrebbero deciso di rimanere anch’essi... Ron si sarebbe lamentato un po’ ma alla fine avrebbe ceduto...

 

Che bel Natale li aspettava.

 

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Paddy