QUANDO
L’AMORE FA MALE
“Astoria
Greengrass” dissi e il mio mondo iniziò
pian piano a sgretolarsi. Destino infame, conoscere l’amore così tardi
e già
perderlo? La abbracciai stretto, non volevo perderla, non doveva
andarsene,
eppure sapevo che era quello che sarebbe successo, come avrebbe potuto
accettare tutto questo? Era già straziante per me figuriamoci per una
come lei,
grifondoro, onesta fino al midollo.
Sentivo
gli occhi di Blaise trafiggermi la
schiena, lui soffriva e io sapevo perché, Astoria, quel nome gli faceva
tremendamente male eppure non diceva nulla, non mi insultava, non
imprecava
contro il cielo e contro la terra, stava lì a guardare me, noi, a
guardare una
mezzosangue e un serpeverde che inutilmente cercavano di fondersi
insieme.
“Perché
Astoria?” chiese la grifoncina
staccandosi e cercando di recuperare un po’ di contegno. La guardai,
cosa
dovevo risponderle? “e’ l’unica adatta”, le parole di Blaise mi
giunsero
distanti, quasi la sua mente si fosse spostata in un altro luogo,
molto, molto
lontano.
“Blaise
non capisco, lei ha solo 16 anni” ribatté
la mia mezzosangue, non capiva, lei era estranea al nostro mondo, ciò
che per
noi corrispondeva ad una regola per lei non era altro che una novità.
“Astoria
è adatta allo scopo, è giovane, è
bella, appartiene ad una delle più antiche famiglie purosangue e…”
Blaise non
riuscì a finire, la voce smorzata, si mise le mani sugli occhi. “Blaise
mi
dispiace” dissi io avvicinandomi a lui “Sai che non lo vorrei fare, sai
che
avrei dato qualsiasi cosa affinché scegliessero un’altra”.
Gli
misi una mano sulla spalla, potevo intuire
il dolore che provava. “Cosa devo fare?” disse in un sussurro, vidi le
sue mani
stringersi, le nocche sbiancare, chi vorresti prendere a pugni? Me? Tuo
padre?
Quel fottutissimo di Voldemort?
“Blaise
che succede?” Hermione si era avvicinata
a noi. Il moro alzò la testa, la guardò e per una attimo la maschera da
serpe
verde se ne andò lasciando trasparire tutto il dolore che stava
provando “Sono
innamorato di lei” disse semplicemente per poi lasciarsi ricadere sullo
schienale della poltrona.
“Draco,
non è possibile, non puoi sposare
Astoria se Blaise è innamorato di lei, che razza di amico sei?” ardita,
battagliera, sempre pronta a dar battaglia, ma questa volta mia piccola
mezzosangue c’è ben poco da fare. “Non è così facile” un riso amaro il
mio.
“Dai Malfoy, ci sarà pur qualcosa da fare, non sposarsi ad esempio”
speranza,
ecco quello che colsi nel tono della sua voce, la guardai, volevo
toccarla, ma
la rabbia prese il soppravvento“Credi che tutto sia facile vero? Che io
possa
andare lì e dire al caro Voldy che non se ne fa più nulla?, cresci
cazzo!”
sbottai, ero furioso. “Pensi che per noi sia facile vero, che a me non
me ne
freghi un cazzo di vedere Blaise stare male per colpa mia?!”, la
fulminai con
lo sguardo e presi a camminare per la stanza. “Allora non sposarti,
resta qui,
troveremo un altro modo per prendere l’Horcrux” ribatté lei alzando le
mani con
fare stizzoso. “Un altro modo?” sogghignai “Quale? Mandare lì il caro
Potter a
fare qualcuna delle sue cazzate? Nella fortezza di Voldemort entra solo
un
mangiamorte, ricordalo” parole dure, nervose, il ricordo dell’incontro
con il
Signore Oscuro riusciva ancora ad agitarmi.
“Non
prendertela con Harry” lo difese, come suo
solito, “Scusa tanto se non esalto il caro Potter, è solo un idiota
esaltato,
ammettilo, non è riuscito a combinare nulla ed ora tocca ai bastardi
serpe
verde tirarvi fuori dalla merda. Non l’hai ancora capito che se
vogliamo quello
stupido oggetto sono io che devo andare a prenderlo? Cosa sperate di
fare voi
dell’ordine, andare la in massa e assaltare casa mia? Crepereste tutti
appena
varcata la soglia” la aggredì, perché difendeva Potter e non me, perché
non si
poteva toccare il suo amichetto, ma di noi si poteva dire di tutto? La
afferrai
per le spalle, doveva guardarmi, era me che doveva volere. “Mi fai
male” disse
in un sussurro, io strinsi più forte ignorandola.
“Draco
sta calmo” la voce di Blaise mi fece
tornare alla realtà, abbandonai la presa quasi mi fossi scottato,
abbassai lo
sguardo, non volevo vederla, tanto per me non c’era assolutamente
nulla.
“Granger, Draco ha ragione, voi non entrereste mai, lo possiamo fare
solo noi,
o meglio, dopo l’ultima cazzata di mio padre può farlo solo lui”parole
amare,
ma vere.
Hermione
lo guardò stranita “Zabini, ma allora
cambiate ragazza, chi se ne frega, Mlafoy la sposa e poi appena riesce
a
prendere l’Horcrux se ne va e fa annullare il matrimonio” non è così
facile,perché non lo capiva? Colse il mio stupore perché mi rispose
“Dai
Malfoy, ti prendi Pansy o Dapne, te le porti a letto e pam, se non le
hai messi
incinte fino ad ora saprai bene come fare no?”, voleva usare un tono
ironico,
ma tutto risultò tremendamente patetico. Risi, risi amaramente
guardandola.
“Mezzosangue mi deludi, non sei forse la strega più sveglia della
scuola? Credi
davvero che a Voldemort vada benissimo qualsiasi puttanella per
generare il suo
cazzo di erede? Perché già che ci siamo non sposo te così ci togliamo
l’impiccio,due
picconi con una fava” gridavo, ero incazzato perché veramente avrei
voluto lei,
veramente la desideravo e sapere che non avrei mai potuto averla era
peggio di
qualsiasi tortura mio padre mi avesse mai inflitto.
“Malfoy
va a farti fottere” rispose dandomi le
spalle “Con te volentieri mezzosangue” sbottai tentando inutilmente di
baciarla.
“Piantatela!”
la voce autoritaria di Blaise ci
fece bloccare, “Sembrate due bambini” continuò e noi ci voltammo a
guardarlo.
“Granger quelle che hai nominato non andranno mai bene, gli manca un
piccolo
particolare” disse “Sarebbe?” ribatté lei secca. “Non ci arrivi?”
risposi
deciso, cosa serviva fingere, avrebbe scoperto comunque la verità in un
modo o
nell’altro “Malfoy rispondimi o ti schianto” la sua mano destra sfiorò
la
bacchetta, probabilmente non era in vena di scherzi, se il suo umore
era pari
al mio non avrebbe esitato un attimo a colpirmi.
“Astoria
è vergine Granger, le altre no, ecco
perché quell’idiota ha scelto lei” risposi. Sentimmo Zabini rilasciare
un
sospiro “Dovevo portarmela a letto tempo fa” fu il suo unico commento,
detto a
mezza voce, quasi stesse parlando con se stesso.
“Malfoy
non mi dirai che tu…?” la grifoncina non
riuscì a terminare la frase “Sì” dissi seccato, mi sentivo uno schifo,
eppure
non era colpa mia. “Tu e Astoria?, farai questo a Blaise?” domandò
ancora
accusandomi di non so quale spregevole delitto. “Sentimi mezzosangue,
non mi
piace Astoria, non muoio dalla voglia di portarmela a letto e
soprattutto non
muoio dalla voglia di essere io il primo soprattutto con mio padre e il
suo in
camera con noi che controllano che tutto avvenga secondo i piani”
rimase basita
“Cosa ti aspettavi mezzosangue, un idilliaca notte d’amore?, sarà uno
schifo
per me e sarà uno schifo per lei”. Mi sedetti contro il muro, ero
nervoso,
incazzato con il mondo e desideravo ardentemente prendere mio padre e
gettarlo
dalla torre di astronomia.
“Draco”,
sentì la sua mano tra i miei capelli,
ma non mi mossi “Draco mi dispiace” disse ancora avvicinando il suo
corpo al
mio. “Non è facile” dissi “Tu mi credi un bastardo e uno stronzo e lo
sono, so
cosa ho fatto e non te lo nascondo, sapevi chi ero eppure hai
continuato a
parlarmi, a stare con me, so che non puoi fidarti di me, però per
questa volta,
solo per questa volta credimi, ti prego!”le parole mi uscirono così,
spontanee,
nemmeno riflettei prima di pronunciarle. Avvicinò le mie labbra alle
sue e mi
baciò, dolcemente e tra un bacio e l’alto ripeteva “Ti credo”.
Mi
sentivo in paradiso, ma sapevo che dietro di
me, a distanza di qualche passo, si apriva la voragine dell’Inferno.
“Tra
quanto la dovrai sposare?” chiese Zabini
rompendo il nostro momento idilliaco. Lo guardai, era stravolto, la
camicia
abbottonata male, la cravatta a pensoloni, i capelli arruffati, per un
estraneo
sarebbero stati particolari insignificanti, ma per Blaise noi, era un
serpe
verde, perfetto fino al midollo, mai lasciare trasparire i sentimenti,
era la
regola, la rigida regola che fin da piccoli ci avevano impartito a suon
di crucistus.
“
Tra due mesi” risposi “Blaise, se riuscissimo
a trovare quel fottutissimo Horcrux prima non mi legherei mai ad
Astoria, lo
sai” conclusi.
Per
un attimo la speranza attraverò i suoi
occhi, ma si spense subito, come un cerino gettato d’impulso sotto la
pioggia,
“Dra, due mesi sono troppo pochi” disse solo, era depresso. “Bleise,
non è
detto, magari ce la facciamo e poi beh, il matrimonio si potrà sempre
annullare” la mia grifoncina cercava di consolarlo, forse con un
grifondoro
avrebbe funzionato, ma la verità era che questa situazione era davvero
insostenibile per tutti.
“Mezzosangue”
la chiamai “I matrimoni dei maghi
purosangue non funzionano come quelli normali, non possono essere
sciolti a
meno che ci sia un valido motivo” scandì le parole, volevo che capisse,
volevo
che avesse la possibilità di accettare la cosa: essere la mia amante
per
sempre, ecco cosa le stavo squallidamente facendo intendere. “Non
potrai
divorziare?” chiese ansiosa aggrappandosi alla mia camicia.
“No,
Granger, Voldemort ci sta condannando ad
essere amanti a vita” Terminò Blaise, ebbe il coraggio di dirle la
verità,
essere amanti, lei con me e lui con Astoria, non avremmo più potuto
vivere
insieme e alla lunga si sa, l’amore, sempre che di amore si tratti,
cede
inevitabilmente il passo all’odio.
“Draco….”
Lei cercò di parlare, ma non ci
riuscì, una nuova cascata di lacrime stava per arrivare. “Hermione”
dissi
guardandola.
“Il
giorno del matrimonio avverrà un rito, magia
antica, proibita, ti legano con il sangue e solo la morte può spezzare
il
legame, potrò avere altre donne, amarne quante ne vorrò, ma solo mia
moglie
potrò darmi figli, se solo volesse basterebbe una formula per
uccidermi”abbassai lo sguardo, mi sentivo tremendamente in colpa,
eppure, la
mia sola colpa era stato innamorarmi di lei.
“Granger,
sono regole antiche, per mantenere
puro il nostro sangue, fanno schifo, ma è l’unica cosa che ci rende
speciali”
terminò Blaise con una risata amara.
“Sangue,
sangue…..sempre questo
stramaledettissimo sangue!” e scoppiò in lacrime. La abbracciai, la
strinsi
forte “Ce la faremo vedrai, in questi due mesi, troveremo il modo, non
dovrò
sposarmi”, la consolai mentendo, mentre pronunciavo quelle parole
guardavo il
mio amico, entrambi sapevamo che erano parole al vento, chi ci avrebbe
creduto?
Lei, solo lei che singhiozzante si aggrappava ad ogni piccolo barlume
di
speranza perché non voleva lasciarmi andare. “Stasera scriverò a mio
padre che
accetto” e strinsi baciandole i capelli “Si sistemerà tutto vedrai” e
nella
menzogna trovammo la nostra consolazione, come fatue falene che alle
prime luci
dell’alba si bruciano le ali e cadono morte.
Grazie
a tutti per le numerose recensioni e
scusate il ritardo, ho avuto alcuni problemi di salute ora risolti.
Vi
lascio a questo capitolo visto dal punto di
vista di Draco.
Ringrazio:
Peach:
Scusa cara se non ho risposto alla tua
passata recensione, ma l’ultimo capitolo l’ho postato in fretta e
furia.
Guarda, se avessi più tempo starei sempre a scrivere, poi ora che la
storia è
giunta al suo apice mi piacerebbe postare e postare alla svelta, ma la
mia
bimba di 2 anni non è molto d’accordo!
Punkinetta:
Sai la loro tortura emotiva non è
ancora finita, Hermione s’è innamorata, Draco pure anche se tende a non
ammetterlo, ma te lo aspettavi l’innamoramento di Blaise per Astoria?
Barbarak:
Ciao cara, questa è proprio una situazione
del cavolo. Il padre di Blaise ha cercato di salvare il figlio, ma
indirettamente gli ha impedito di stare con la donna che ama…..bel
casino!
Sweet
Me: scusa se non ho risposto alla tua
ultima recensione ma come detto a peach avevo postato in fretta e
furia. Grazie
per i complimenti e mi piace molto sentirti infervorata per la storia,
grazie!