Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Julia Weasley    13/02/2010    16 recensioni
Argomento di questa storia è la vita di Regulus Black, dal momento della sua nascita a quello della morte. La crescita in una famiglia Purosangue piena di pregiudizi, il difficile rapporto con il fratello Sirius, i sette anni trascorsi a Hogwarts, la decisione di unirsi ai Mangiamorte fino al suo completo riscatto, tutto raccontato in 50 capitoli.
[ Altri personaggi: Famiglia Black, Kreacher, Barty Crouch jr, Rachel Queen (originale), Severus Piton, i Malandrini, Emmeline Vance, Voldemort, Mangiamorte ]
Storia vincitrice del primo turno dell'Harry Potter Final Contest
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'R.A.B.' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
efp
Fandom: Harry Potter

Personaggio: Regulus Black

Prompt: 31: Felicità

Rating: Verde


Disclaimer: Regulus Black e quasi tutti i personaggi di questa storia appartengono a J.K. Rowling.

Note: immagine di owlost

Tabella: http://juliablack89.livejournal.com/2009/06/11/


Resa dei conti

Photobucket

Anche se quella sarebbe stata soltanto la prima partita del campionato, l'atmosfera che si respirava tra i corridoi del castello era la stessa di quando si svolgeva la finale.
Tutti non facevano altro che parlare della Coppa del Quidditch e le scommesse su chi la avrebbe vinta quell'anno erano già cominciate.
Il fatto che quello fosse l'ultimo incontro che James Potter avrebbe giocato contro Serpeverde rendeva tutto più interessante. Perfino chi di solito non era interessato al Quidditch per una volta aveva deciso di contribuire attivamente all'agitazione generale.
Gli scontri tra sostenitori dell'una e dell'altra Casa erano aumentati a dismisura, con grande gioia di Gazza, felice della possibilità di punire molti più studenti del solito.
I professori Lumacorno e McGranitt invece non erano altrettanto contenti: essere costretti a sottrarre punti alla proprie rispettive Case era una sofferenza per loro, perchè in quel modo ognuno avrebbe avvantaggiato l'altra. In definitiva, nemmeno loro riuscivano a mantenersi sereni.
Addirittura il Barone Sanguinario i quei giorni sembrava nervoso, motivo per cui Pix se ne era rimasto insolitamente tranquillo.
Quella notte Regulus aveva dormito male, anzi, quasi per niente. A tenerlo sveglio erano stati, da una parte, il ricordo della giornata precedente trascorsa fuori Hogwarts, dall'altra, il nervosismo dovuto alla partita imminente.
Non sapendo quale tra i due pensieri seguire, a volte si ritrovava a ripensare al sorriso felice di Rachel, ai baci che le aveva dato, all'emozione di poterla finalmente toccare senza timore; altre volte invece l'ansia per la partita lo opprimeva e temeva di non essere abbastanza concentrato, dal momento che quella che da poche ore era la sua ragazza faceva continuamente capolino tra i suoi pensieri.
Mentre la aspettava davanti al camino della sala comune deserta, non riusciva a smettere di pensarla. Il ricordo della gita a Hogsmeade gli sembrava quasi un sogno.
Quando però Rachel entrò e, vedendolo, gli sorrise come non aveva mai fatto prima, si rese conto di non averlo immaginato: era accaduto veramente, e quella per lui era già una vittoria.
“Buongiorno! Come ti senti?” gli chiese lei, raggiungendolo e gettandogli le braccia al collo.
“Bene, forse troppo. Non riesco a concentrarmi a dovere sulla partita” rispose lui, stringendola a sé.
“A chi lo dici... Io me se sono quasi dimenticata”.
“Non va bene” disse lui, cercando di rientrare nel ruolo di Capitano intransigente.
“Non è colpa mia se non riesco a non pensarti. Ma stai tranquillo, stamattina mi concentrerò solo sulla Pluffa. So quanto ci tieni a vincere”.
“Grazie. Anche io dovrò fare attenzione a non distrarmi troppo”.
Rachel gli si avvicinò per baciarlo, e Regulus fu assalito dall'emozione dell'attesa, quando all'improvviso una voce li riportò entrambi sul pianeta terra, infrangendo l'atmosfera ovattata in cui erano immersi:
“Guarda guarda... Finalmente ce l'avete fatta!”
Dimostrando un tempismo notevole, Barty si era affacciato nella sala di ritrovo proprio in quel momento, e ora li guardava con un misto di incredulità e sarcasmo.
Imbarazzato, Regulus lo incenerì con lo sguardo: era convinto di essere solo con lei, e l'idea che chiunque altro lo vedesse in quei momenti lo mandava su tutte le furie.
“Barty, se esistesse l'Ordine di Merlino per chi è inopportuno, lo avresti già ottenuto da un pezzo” disse Rachel, “con tanto di Prima Classe”.
“Non l'ho fatto apposta” rispose quello, raggiungendoli e rivolgendosi di nuovo a Regulus. “Comunque avevo visto giusto. L'ho capito secoli prima di te”.
“Sta' zitto” bofonchiò Regulus, mentre Rachel sorrideva divertita. “Andiamo a mangiare, forza”.
Quando entrarono nella Sala Grande, l'atmosfera trepidante tipica delle ore immediatamente precedenti alle partite di Quidditch li investì in pieno.
Dal tavolo di Serpeverde si levarono degli applausi, mentre da quello di Grifondoro dei cori avversi.
Viceversa, quando la squadra di Grifondoro fece il suo trionfale ingresso, le parti si invertirono.
Improvvisamente Regulus si sentì molto più lucido e determinato. Doveva vincere a tutti i costi.
Per la milionesima volta dall'inizio dell'anno scolastico, ripercorse mentalmente tutti i campionati di Quidditch ai quali aveva partecipato.
Da quando lui e Potter avevano giocato come Cercatori, erano in perfetta parità. Nei quattro anni precedenti, ciascuno aveva vinto due incontri tra Grifondoro e Serpeverde, e le loro Case avevano vinto la Coppa del Quidditch ognuna per due volte.
Regulus non era sicuro che quell'anno avrebbe vinto di nuovo la Coppa, ma era molto più deciso a battere Potter per la terza e ultima volta. Erano arrivati alla resa dei conti. Ormai era diventata una questione d'onore...
“Regulus, ti senti bene?” gli chiese Rachel sventolandogli la mano davanti al viso e riportandolo sulla terra.
“Eh?”
“Avevi una luce maniacale negli occhi” disse lei, trattenendosi a stento dal ridere.
“Maniacale io? No..” rispose, offeso, prendendo la prima vivanda che gli capitò sotto mano.
Finita la colazione, Regulus decise che non valesse più la pena di aspettare.
“Andiamo” disse, accorgendosi di avere la voce rauca.
La squadra di Serpeverde si alzò e si diresse fuori dal castello. Nessuno aveva molta voglia di parlare, tranne il secondo Battitore, Andrew Capper, che stava tessendo le lodi della sua scopa nuova di zecca.
Regulus lanciò un'occhiata alla propria: nonostante la avesse mantenuta molto bene, ormai era abbastanza vecchia. Suo zio gliela aveva regalata al secondo anno ma, proprio per quello, non aveva mai pensato di sostituirla. Gli faceva male pensarlo, ma era l'unica cosa che gli restava di Alphard Black.
Non ti distrarre, si impose. Pensaci un'altra volta...
Quando entrarono negli spogliatoi tuttavia anche Capper tacque. Il silenzio era assordante, specialmente se confrontato con il trambusto che gli altri studenti di Hogwarts stavano facendo mentre prendevano posto sugli spalti.
Regulus indossò la divisa da Quidditch, mentre il cuore iniziava a battere più velocemente. Mentre si infilava i guanti, lanciò un'occhiata agli altri componenti della squadra.
Due Cacciatori, Gudgeon e Dunstan, erano seduti sulla panchina, guardando fisso per terra: uno dei due muoveva nervosamente una gamba. Il Portiere era concentrato in qualche tecnica di rilassamento. Barty e Capper facevano roteare le mazze. Rachel uscì in quel momento dal separatore dello spogliatoio femminile, altrettanto nervosa.
“Non ci fai un discorso di incoraggiamento?” chiese Barty dopo qualche istante.
Regulus ci pensò per alcuni secondi, ma l'unica cosa che gli venne in mente fu:
“Voi Battitori, non esagerate con i Bolidi contro Potter. Per questa volta lasciatelo solo a me”.
“Era una minaccia nei confronti di Potter oppure un insolito eccesso di onestà sportiva?” chiese Barty, stupito.
“Nessuna delle due cose” rispose Regulus. “Voglio solo avere la soddisfazione di sconfiggerlo e vedere la sua faccia quando non potrà giustificarsi con la solita scusa del gioco sporco”.
I Battitori sembrarono molto delusi.
“Non ti sembra di prenderla un po' troppo sul personale?” gli chiese Rachel, facendoglisi vicina perchè gli altri non la sentissero.
“Macché...” mentì lui. “E comunque, non sono maniacale” ribadì, anche se lei non l'aveva detto.
“D'accordo...”
Cinque minuti dopo, la squadra aveva fatto il suo ingresso in campo. Regulus riusciva a mala pena a respirare; quanto ai rumori provenienti dalla folla, non li sentiva per niente.
Madama Bumb si trovava al centro dello stadio, intenta a trafficare con il baule in cui teneva Bolidi, Pluffa e Boccino.
“Capitani, stringetevi le mani, avanti” ordinò, sbrigativa.
Regulus lanciò il solito sguardo inceneritore a Potter e mise tutto il suo impegno per frantumargli la mano, ma l'altro se lo era aspettato. In ogni caso, nessuno dei due batté ciglio.
La sconfitta di Serpeverde dell'anno prima bruciava ancora. Quella era l'ultima possibile rivincita. Erano esattamente trecentosettantaquattro giorni e qualche ora che aspettava quel momento... Sì, forse Rachel non aveva tutti i torti: un po' era maniacale.
Quando ritennero di essersi distrutti a dovere le rispettive mani e tornarono ai loro posti, Regulus si rese improvvisamente conto che la prossima volta che si sarebbero scontrati, con molta probabilità sarebbe stato a suon di maledizioni, nel bel mezzo di una battaglia tra Mangiamorte e avversari. Perchè era sicuro che Potter sarebbe stato uno di quelli...e anche Sirius.
“Sulle scope!” strillò Madama Bumb, distogliendolo da quei cupi pensieri.
Alzò lo sguardo per cercare quello di Rachel e, quando lo incontrò, si sentì un po' meglio.
Quando l'arbitro diede il via alla partita, Regulus non perse un istante di tempo e volò il più in alto possibile, per avere una visuale completa del campo.
Il clima non poteva essere migliore: il sole c'era e rendeva l'aria più mite ma, per fortuna, era coperto da un gruppo di nuvole bianche che gli impedivano di abbagliare i giocatori.
Regulus si sentì decisamente sollevato. Ecco perchè amava così tanto il Quidditch: ogni volta che saliva sulla scopa, aveva la sensazione di lasciare tutti i problemi per terra.
Mentre gli occhi scrutavano attentamente il campo, teneva le orecchie tese al commento del cronista, che quell'anno era un Corvonero che sembrava esaltarsi piuttosto facilmente.
“Wow, ragazzi, che azione! Il Cacciatore di Grifondoro, Alderton, ha appena tolto la Pluffa da sotto il naso dei Serpeverde! Ma loro non si lasciano intimorire e partono tutti e tre all'inseguimento! Alderton passa la Pluffa a Oakby, che cerca di volare a tutta velocità verso gli anelli dei Serpeverde... Manca poco, pochissimo... Colpo di scena! Un Bolide l'ha costretto a cambiare direzione... se si fosse mosso un istante più tardi, probabilmente a quest'ora non so se ce l'averebbe fatta, dico sul serio. Le botte in testa fanno male. E Serpeverde riesce a recuperare la Pluffa! I tre Cacciatori se la stanno passando davvero molto velocemente! Wow! Che finta spettacolare! Si avvicinano sempre di più... si preparano allo scontro finale con il Portiere... Che parata, ragazzi! Comunque è stata un'azione magnifica!”
Regulus si chiese se i cronisti dovessero superare una apposita prova di pazzia: probabilmente sì, altrimenti non si sarebbe potuto spiegare perchè in sei anni non ne avesse mai sentito uno normale. Poco prima, il Corvonero si era lasciato trascinare dall'entusiasmo a tal punto da essersi sporto pericolosamente dalla balaustra, facendo venire un mezzo infarto alla professoressa McGranitt.
Il Boccino d'oro fino a quel momento non si era fatto vivo. Potter stava volando dall'altra parte dello stadio, ma neanche a lui aveva avvistato nulla.
Regulus cambiò zona e si diresse verso l'interno, sperando che il Boccino non si trovasse proprio in mezzo a quella che, alcuni metri più sotto, si era già trasformata in una battaglia campale.
“Dunstan ruba la Pluffa a Oakby, rifilandogli un potente pugno sulle costole, ma Madama Bumb non lo vede! Prima che Alderton se la riprenda, all'ultimissimo secondo, con una mossa a sorpresa, la passa indietro a Queen, che schiva il Bolide di Thickey! Il Bolide va a finire sugli spalti, seminando il terrore tra la folla! Qualcuno li aiuti! Intanto Queen cerca di passare la Pluffa a Gudgeon, ma quella viene intercettata da una sensazionale Grifondoro, Johns!”
Quel cronista gli stava facendo davvero venire l'ansia.
Regulus decise che sarebbe stato meglio non ascoltarlo, almeno per quanto poteva.
Accertatosi che il Boccino non fosse troppo in alto, scese in picchiata e cominciò a perlustrare ogni singola porzione d'aria, continuando a tenere d'occhio l'altro Cercatore.
Tuttavia non dovette attendere troppo tempo.
All'improvviso un brillio dorato a sinistra attirò la sua attenzione. Il cuore andò subito a mille.
Senza guardare nient'altro, partì a tutta velocità, subito notato dal commentatore.
“Il Cercatore di Serpeverde ha già avvistato qualcosa! Dovrebbe essere...sì, signore e signori, è proprio il Boccino d'oro! Ecco che Potter parte all'inseguimento. Chi la spunterà? Si accettano scommesse! Io dico che sarà Potter a vincere!”
Regulus non gli diede retta e continuò a puntare al Boccino. Potter intanto lo stava per raggiungere, e lui cercò di non farsi affiancare.
Come se si fosse accorto di essere cacciato, il Boccino guizzò via, dirigendosi verso gli anelli di Grifondoro.
I due Cercatori continuarono a seguirlo imperterriti, ma presto lo persero di vista.
“Peccato, dovremo aspettare ancora!” commentò il cronista. “Nel frattempo qui procede in perfetta parità: ancora zero a zero. Nessun Cacciatore riesce a superare gli avversari! La Pluffa cambia proprietario ogni cinque secondi, strabiliante! Questo dimostra quanto le due squadre stiano dando il meglio di loro stesse... Ma ecco che Serpeverde ottiene la Pluffa e riesce a divincolarsi dal cerchio degli avversari... Adesso i tre Cacciatori stanno puntando verso gli anelli avversari!”
Regulus si concesse una breve distrazione per guardare cosa stesse succedendo, appena in tempo per assistere al primo goal di Rachel.
“Serpeverde passa in vantaggio di dieci punti! Però, Grifondoro sta dando del filo da torcere, eh?”
Non ti preoccupare, noi stiamo facendo altrettanto, rispose silenziosamente Regulus, tornando a guardarsi intorno.
Nei minuti successivi, Serpeverde segnò altri due goal, ma presto Grifondoro iniziò a rimontare. Era una partita combattuta: ogni singolo metro del campo veniva conquistato a fatica.
Regulus si sentiva davvero soddisfatto della propria squadra ma si rendeva sempre più conto che, se avessero continuato con quel ritmo, presto sarebbe stato costretto a chiedere un time-out per farli riposare un po'.
Anche i Grifondoro erano affaticati, ma entrambe le squadre stringevano i denti e continuavano a giocare.
“Ehi, un momento! Potter si è gettato in picchiata! Avrà visto il Boccino sicuramente!”
Regulus si sentì prendere dal panico. Non gli avrebbe permesso di vincere.
Anche lui si lanciò all'inseguimento, cercando di individuare a sua volta il Boccino. Qualcosa non andava. Non vedeva alcun oggetto dorato muoversi sullo sfondo verde dell'erba, e loro si stavano avvicinando sempre di più al suolo, contro il quale rischiavano di schiantarsi.
Non è che...?
Lo capì giusto in tempo. Potter frenò all'improvviso e ricominciò a salire verso l'alto. Regulus tuttavia era riuscito ad accorgersi della finta, perciò un attimo dopo stava risalendo a sua volta.
“Bello scherzo, Potter, ma non ci sono cascato” ringhiò quando lo ebbe affiancato di nuovo.
“Un po' sì, però!” replicò l'altro con un ghigno.
Il Boccino d'oro si trovava nei pressi della tribuna dove di solito sedevano gli insegnanti. Regulus accelerò il più possibile, e James fece lo stesso.
“Stavolta ci siamo, ragazzi! È il momento decisivo! I Cercatori stanno volando davvero velocissimi! Wow, che partita!”
Regulus si accorse che il Grifondoro lo stesse facendo deviare, così riguadagnò terreno assestandogli una gomitata tra le costole.
Potter ricambiò, ma Regulus era talmente concentrato che non sentì quasi dolore: era deciso a non fermarsi neanche con tutte le ossa rotte.
Stavano per raggiungere il Boccino, quando questo cambiò direzione, girando a sinistra di quarantacinque gradi e mettendo quindi Potter in una posizione di netto vantaggio.
Regulus se ne accorse in tempo: rinunciò a continuare l'inseguimento al suo fianco, come invece Potter si aspettava, perchè in quel modo non avrebbe mai vinto, e si abbassò leggermente, accelerando al massimo.
James aveva già teso il braccio e stava per afferrare il Boccino, quando Regulus lo colse di sorpresa.
Trovandosi esattamente sotto l'avversario, riuscì a superarlo quel tanto da avere il Boccino sopra la testa.
Potter lo vide solo in quel momento. Emergendo dal basso, Regulus gli si parò davanti senza alcun preavviso.
Aveva pensato alle conseguenze, per esempio al fatto che l'altro non avrebbe avuto il tempo di frenare, ma non se preoccupò.
Nel momento in cui la sua mano si tendeva verso il Boccino d'oro, la scopa di Potter lo travolse.
I due riuscirono a non cadere nel vuoto per il rotto della cuffia.
Regulus ignorò il fortissimo dolore al fianco, provocato dallo scontro con l'avversario, e invece alzò il pugno, fissando con un sorriso e con il cuore che esultava il piccolo Boccino che dimenava invano le ali, fortemente serrato tra le sue dita,.
Se fino a quel momento aveva avuto l'udito fuori uso a causa di un potente fischio alle orecchie, improvvisamente udì un boato levarsi dalla folla verde-argento e il commento del cronista:
“Serpeverde ha vinto! È incredibile! Credevamo tutti che Grifondoro avesse la vittoria in pugno, e invece...!”
Regulus non capì più nulla, perchè un attimo dopo Barty lo raggiunse e lo strinse in un abbraccio che quasi gli staccò la testa, seguito poi da tutto il resto della squadra di Serpeverde, che gridava insieme ai propri tifosi, dando l'impressione che il loro troppo entusiasmo avrebbe fatto crollare le pareti dello stadio.
Solo quando Regulus atterrò, insieme a tutti gli altri, e lanciò un'occhiata verso gli studenti di Serpeverde esultanti, e poi sul Boccino d'oro catturato, si rese veramente conto di quello che era successo.
Una felicità immensa lo invase: ce l'aveva fatta! Aveva sconfitto Grifondoro.
“Regulus!” esclamò Rachel, quando lo ebbe raggiunto, mostrando un'espressione in parte festante e in parte preoccupata. “Tu sei completamente matto! Ti sei fatto investire da una scopa che andava a ottanta all'ora. Potevi cadere di sotto”.
“Non è successo niente” mentì lui, ignorando le proprie ossa che protestavano per il pessimo trattamento che aveva riservato loro.
Rachel scrollò la testa, incredula, poi lo abbracciò.
“Sei stato bravissimo”.
Regulus a quel punto vide le stelle, perchè la ragazza lo aveva stretto con troppo entusiasmo, e non riuscì a trattenere un lamento, sbiancando per il dolore.
“Oh, scusami!” disse lei, allontanandosi subito. “Devi esserti rotto qualcosa!”
“Rotto forse no, ma qualche costola è scheggiata di sicuro” intervenne Madama Chips, accorsa in quel momento, i capelli scompigliati e il viso rosso per l'affanno e la rabbia. “Signor Black! Non lo faccia mai più! Adesso, mi segua in infermeria, forza”.
Rachel si offrì di accompagnarlo e lo sostenne, passandogli un braccio sotto le spalle. Regulus fu felice di avere una scusa per non ascoltare l'infermiera che aveva iniziato a rimproverarlo a gran voce per la sua pazzia di rischiare la pelle per quella che aveva definito “una stupida partita”.
Mentre tutti e tre uscivano dallo stadio con i Serpeverde in festa, Regulus intravide James che, con un sorriso forzato che non riusciva a mascherare la delusione, distribuiva pacche consolatorie ai propri compagni di squadra.
“Povero Potter, mi fa quasi pena” disse, ironico.
“Non infierire. Adesso che l'hai battuto, finalmente ti darai una calmata, almeno spero” disse Rachel. “Sei soddisfatto, ora?”
Regulus annuì. Non sarebbe mai potuto essere più felice di così: non solo aveva vinto la partita che aspettava da tempo, ma ora, al suo fianco, c'era la ragazza che voleva.
Tutto questo, per qualche istante, lo indusse a considerarsi il ragazzo più fortunato del mondo.

01. Addio. 02. Ricordi. 03. Speranza. 04. Bellezza. 05. Fotografia.
06. Gatto. 07. Cane. 08. Musica. 09. Fuochi d'artificio. 10. Cioccolato.
11. Carta. 12. Paura. 13. Sole. 14. Sangue. 15. Bambola.
16. Ali. 17. Cuscino. 18. Candela. 19. Dolce. 20. Amaro.
21. Pelle. 22. Ghiaccio. 23. Sogno. 24. Incubo. 25. Risveglio.
26. Incontro. 27. Vertigine. 28. Lacrime. 29. Attesa. 30. Noia.
31. Felicità. 32. Dolore. 33. Solitudine. 34. Silenzio. 35. Campanello.
36. Nascosto. 37. Gelosia. 38. Nodo. 39. Caldo. 40. Freddo.
41. Tempo. 42. Bacio. 43. Sorriso. 44. Desiderio. 45. Illusione.
46. Specchio. 47. Latte. 48. Caffè. 49. Potere. 50. Strada.

*Angolo autrice*

Bè, una vittoria per uno non fa male a nessuno: la prima partita l'ha vinta James, quindi era giusto invertire le parti! Non sono ancora molto convinta di come mi è venuta: purtroppo, la Rowling ha esaurito tutti i finali possibili di una partita di Quidditch, quindi è molto complicato non ripetere cose già viste. Ma immagino che Madama Chips furiosa perchè uno studente si è quasi fatto ammazzare di proposito per prendere il Boccino non si sia ancora vista (almeno lo spero!).
Purtroppo per voi, il ciclo dei capitoli felici si è concluso. Nel prossimo ci sarà poco da ridere...
Prossimo aggiornamento: 20 febbraio... sempre se sarò sopravvissuta all'inizio degli esami!

Alohomora: sono io che devo ringraziarti perchè, se non avessi avuto il tuo parere positivo sull'anteprima, sarei rimasta secoli a cancellare e riscrivere tutto quello che non mi convinceva... e magari non sarei andata avanti a scrivere questo capitolo e i prossimi, il che sarebbe stata una tragedia! Eh, puoi immaginare quanto Rachel sia felice in questo momento! Ti credo che poi non reisce a concentrarsi sulla partita!
malandrina4ever: felice che tu abbia apprezzato la "terapia d'urto alla Bellatrix"! Ce la vedo proprio a utilizzare metodi drastici per far passare le fobie... avrebbe potuto dare una mano ai pazienti del San Mungo, invece di mandarceli... A parte gli scherzi, se Regulus avesse davvero chiesto a Rachel di guardare altrove, lei gli avrebbe dato una bella botta in testa! Lo chiedo a te perchè se l'esperta: ho trattato troppo male James?
Mizar: ho sempre pensato che Sirius fosse considerato un esmpio da seguire dai ragazzi di Hogwarts, perciò anche suo fratello in gran segreto poteva pensare di ispirarsi a lui! Ovviamente però nessuno lo deve sapere... Purtroppo Rachel non riuscirà da sola a far cambiare idea a Regulus, ma almeno contribuirà a farlo pentire.
vulneraria: sono sempre contenta di ricevere dei commenti su Rachel, perchè creare un personaggio originale all'inizio mi preccupava tantissimo. Insomma, quando dovevo inventarla mi era venuta l'ansia e speravo proprio di evitare di renderla troppo stereotipata. Fortunatamente vedere che la apprezzate mi è di grande incoraggiamento, quindi: grazie!
_Mary: come ho scritto proprio sopra, sono davvero felice dei commenti positivi su Rachel perchè inventare persnaggi nuovi è rischioso e mi impauriva, almeno all'inizio! Avevo il terrore di dare a Rachel un carattere inverosimile. Per fortuna la approvate! Invece per desrivere l'imbarazzo di Regulus nel capitolo scorso ho cercato di immaginare una via di mezzo tra Orion e una persona normale... un'impresa, quindi!
lyrapotter: Orion e Walburga gongoleranno presto, purtroppo. Però, a proposito della What if, a questo punto ti spiegherò meglio: il punto di partenza sarà Regulus che (in qualche modo che non ho ancora deciso!) sopravvive. Dopo di che cercherò di descrivere che cosa sarebbe successo se Silente avesse saputo prima degli Horcrux, e quindi la storia sarà anche dal punto di vista di tutti, non solo di Regulus. Ovviamente cercherò di far schiattare Voldy prima che uccida i Potter: in fondo, se il Trio ce l'ha fatta in un anno e senza aiuti, credo che in quasi due anni l'intero Ordine ce la possa fare! Mi dispiace per il tuo compleanno, perchè questa storia sarà conclusa a fine maggio, però la pantegana farà lo stesso una brutta fine!
Mirwen: davvero? Io invece il primo esame ce l'ho il 18, facciamo praticamente una staffetta! Per fortuna mi sono anticipata tutti i capitoli per il periodo degli esami!
dirkfelpy89: ce l'hanno fatta sul serio, ma tu non pensare troppo al dopo, non si sa mai! ;-) Per quanto riguarda il gruppo, la reazione di Barty l'ho descritta, mentre su Severus non avrei saputo proprio cosa scrivere: probabilmente non avrebbe fatto commenti, conoscendolo... Anzi, sarebbe un motivo in più per farlo pensare a cosa si è perso quando ha chiamato Lily "Mezzosangue"; insomma, fingerà di essere impassibile come sempre!
Gobra1095: diciamo che Regulus si è sforzato di fare il duro fino alla fine! Prima o poi diventerà anche lui un ragazzo deciso, ma dovrà passarne ancora parecchie prima di cambiare. L'argomento Horcrux tarderà ad arrivare: per ora tratterò il primo periodo di "apprendistato" tra i Mangiamorte, in cui Regulus comincierà a rendersi conto che non è tutto rose e fiori come credeva. Comunque manca ancora il settimo anno, quindi entreremo un po' alla volta nella fase depressiva. A proposito, non mi sono dimenticata di farti vedere le immagini del Diario di Andromeda! E' che adesso sono impegnatissima e riesco a pubblicare solo perchè questi capitoli me li ero anticipati. Prima o poi farò in modo di accontentarti! Scusa!
  
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Julia Weasley