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Autore: VeganWanderingWolf    13/02/2010    0 recensioni
riflessioni sui monocromatismi apparenti, ma anche sui dicromatismi ingannevoli e semplicistici
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Nonsenses'
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L'altra notte il buio rifletteva su quante cose son scure più di lui

 

 

 

 

 

L'altra notte il buio rifletteva su quante cose son scure più di lui

 

Nero come l'angolo del cuore dimenticato nello sgabuzzino

nero come le tuniche delle ombre che avanzano a passo di danza

nero come il fondo della gola di qualcuno che urla...cosa? 'nero'

nero come l'incanto del monocromatico che contiene tutto e forse anche niente

 

I nostri abiti tutti tendono inevitabilmente al nero

osservava l'indiano di penna nera

io ribattei che era perchè con i vestiti scuri ci sono

sicure probabilità di mimetismo

quello che non ho capito subito era il sottinteso

che noi viviamo soprattutto di notte

Stella senza senno preferisce vestirsi di colori di luce

e dice sempre giallo giallo

ma le api, le api che indubbiamente adora son gialle e nere, a righe alterne

e nel sottofondo c'è il bianco e il nero delle divise, il chiaro scuro delle sbarre

che tentano di rinchiudere il cielo agli occhi di chi v'è dietro

ma ogni prigioniero sa ancora distinguere il dentro dal fuori, finchè può è salvo

perchè il cielo è fuori, il cielo è dall'altra parte, che sia blu di giorno e di notte...

nero

 

andrò a pitturare le cose del blu e nero senza fondo delle notti andatesene per sempre

 

nero come l'interno di una bara agli occhi di un morto dice il becchino

gli sorrido: no, certo, ma gli occhi dei morti vedono un altro nero, ed è più bello

d'accordo dice lui lasciando cadere la pala sulla terra in un tonfo muto

nero come il petrolio ho pensato io quando stavo finendo le mie scorte di fantasia

non è petrolio ma vino disse l'ex-becchino porgendo un bicchiere amichevole

non era vino, bensì più scuro, ma non nero, bruno dolce e buono di nocino denso

il sodalizio alcoolico divenne dal beviamo in 2 per tre in un beviamo in due per uno

se si può dimezzare l'alcool non con moralismi, motivi di salute, e 'giusto' 'sbagliato'

bensì con il condividerlo, allora le notti diventano più allegre e meno auto distruttive

 

io non ho capito niente forse, perchè son rimasto troppo al buio che sembrava nero

ma nero non era, era pieno di tanti colori che tentavano di nascondersi per non diventare banali

 

nera era la bandiera sventolata da persone tutte di nero vestite e qualcuno

qualcuno disse riflettete sul fatto che neri siete come i vostri nemici

un bambino che non conosce razzismo sul vocabolario ma altre cose sa

disse che la sua pelle è marroncina più che nera e che di questi tempi è meglio

 

l'indiano di penna nera ha gli occhi e i vestiti e i capelli neri e quasi anche la pelle

ma io che lo conosco so che in realtà lui è di un nero luminoso come il sole di roma

e la sua dama nera di occhi, di capelli e di abiti, ha luci ed ombre

e l(e)une affascinanti come le altre

 

prestatemi un pennello e dipingerò

tutti i razzisti bianchi di nero

e tutti i razzisti neri di bianco

così rivolgeranno a sè l'odio

credo che questo faciliterà molto a loro le cose, e capiranno meglio

 

so di un tizio, un tizio di pelle bianca che odiava la pelle nera

e si addormentò su una spiaggia

bè, si svegliò sei mesi dopo e il sole lo aveva reso più nero degli africani

sulle terre dei quali era andato a caccia di un rinoceronte bianco

il rinoceronte rideva a crepapelle masticando il fucile come un biscotto

e questo tizio aveva paura di tutti gli uomini di pelle nera

che lo scambiavano per un'altra pelle nera

disperato corse dal dottore e disse quel che era successo

'quindi qual'è il problema?' disse il dottore, e lui non lo sapeva

tornò a casa stordito, ma là non poteva più stare

perchè la sua pelle nera lo faceva inseguire da tutti i suoi ex compagni

allora scappò e scoprì com'è gentile la notte

che nasconde le tracce di tutti i braccati

provò a dipingersi di bianco ma i leoni lo scambiarono per una zebra

a stento si salvò

alla fine su una barca un vecchio traghettatore ascoltò la sua storia

disse che il colore del bianco dei suoi occhi era nero perchè non vedeva

non vedeva che le palme dei suoi piedi e delle sue mani erano bianche

quegli pensò che non aveva senso prendersela con le persone che hanno le palme bianche e tra quelli c'erano anche quelli che lui una volta odiava

il giorno dopo si risvegliò con la pelle un po' più chiara

credeva di doversene andare persino dalle genti di pelle nera per quello

andò alla ricerca di persone e luoghi dove il colore della pelle non avesse tutta quell'importanza

si dice che ne abbia trovati così tanti da aver avuto l'imbarazzo della scelta

 

una volta ho detto quello che pensavo

non capisco perchè in tanti temano il nero

il nero che sembra buio

e il buio che sembra nulla

quando in realtà il nero contiene tutti i colori

quando il buio contiene tutte le diversità

quando ciò che è importante fa una paura del diavolo

e lo si nasconde

negli angoli bui

nel nero che cancella

ma il nero

il nero di certe parole brilla

inchiostro lucido dalle mille sfaccettature

traccia percorsi diversi su superfici appiattite e uguali

il potere di un segno su una superficie

 

scuro come le significanti righe della pelle sulla mano

le parole che non trovo si disegnano sui miei palmi

lettere che danno suggerimenti per un sacco di cose

lasciando tutto possibilmente importante e tutto possibilmente insignificante

ombre sulla pelle, niente di più, niente di niente e anche un po' di meno

non nero su bianco nè bianco su nero

 

so di una scacchiera molto ironica che rese nere le sue caselle bianche

qualcuno le ripitturò di bianco, ma il giorno dopo tutte le caselle erano bianche

sopra scrissero che il mondo non è riducibile al bianco e nero

 

 

  
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