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Autore: Mia_hp    13/02/2010    16 recensioni
Conoscete il Grande Fratello? I partecipanti vivono chiusi all’interno di una casa 24 ore su 24, spiati da numerose telecamere che li possono riprendere in qualunque punto della casa si trovino. I concorrenti possono fare le loro confidenze al Grande Fratello, colui che coordina e decide l'andamento del gioco, nel "Confessionale", una stanza insonorizzata. Il meccanismo di eliminazione è limitato dai concorrenti con le nomination, durante le quali ciascuno sceglie due componenti della casa che vorrebbe eliminare. I due più nominati saranno a loro volta votati dal pubblico; il più votato esce dalla Casa e dal gioco. In seguito a questo meccanismo arriveranno alla fine alcuni finalisti che si contenderanno il premio finale. Durante la settimana i personaggi si preparano per una prova settimanale per la quale verranno valutati e dalla quale dipende il loro budget settimanale per la spesa. Le prove spaziano dalla cultura generale, al percorso di guerra, per finire con buffi teatrini, karaoke e balletti. Il migliore della prova potrà passare una notte in un’elegante suite insieme ad un altro concorrente a sua scelta mentre il peggiore dovrà passare una notte nel tugurio, un luogo freddo e sporco. Ora immaginatevi tutto questo nel mondo magico! I concorrenti si dovranno sopportare per 45 giorni, che cosa ne uscirà fuori? I personaggi sono più di quelli inseriti...in particolare le coppie.
Genere: Romantico, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny, Weasley, Il, trio, protagonista, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Gяαи∂є Fяαтєℓℓσ Mαgι¢

                                                                                 17°giorno

Intanto Nella Casa…                                                                    

-Forse, non ho capito bene- mormorò Ron rimanendo immobile nell’atto di imburrare una fetta biscottata.

I concorrenti stavano tranquillamente facendo colazione mentre una bellissima civetta nera era entrata stridendo in casa portando una lettera del Grande Fratello dove vi era scritta la prova che avrebbero dovuto affrontare quella settimana.

Blaise lasciò perdere il giornale poggiato sul cartone del latte per schioccare un’occhiata a Pansy che aveva appena finito di leggere il comunicato.

La mora rilesse velocemente la lettera per verificare la sua sanità mentale…no, la lettera diceva proprio così, non era impazzita…al massimo lo erano quelli della trasmissione.

-Dobbiamo cucinare?- sbraitò Theodor poggiando la tazza piena di caffè nero sul tavolo con un tonfo.

Pansy annuì corrucciata, lei non era capace neanche di prepararsi un uovo al tegamino senza incendiare la cucina!

Da quando abitavano nella casa del Grande Fratello avevano mangiato per lo più cose semplici come un piatto di pasta al sugo.
Adesso il G.F. aveva chiesto loro di preparare un vero e proprio pranzo, l’unica fortuna era quella di avere sparsi per la casa vari manuali di cucina che per adesso venivano usati per lotte o sotto qualche tavolino instabile. L’utilizzo sbagliato di quei libri aveva provocato a Ron un grosso livido sulla fronte.

Daphne cominciò a giocare con una ciocca di capelli biondi, -Almeno questa volta non saremo divisi in squadre..-

-Già- concordò Harry –L’unione fa la forza, si sa-

Cho, seduta affianco a Pansy, continuò a leggere la lettera –Quello che cucineremo sarà valutato dal G.F. la sera delle diretta stessa…quindi dobbiamo preparare il necessario in quel momento!- esclamò.

-Ragazzi, la vedo brutta…credo proprio che la settimana prossima moriremo di fame!- si lamentò Calì.

-Ma quante lamentele- intervenne Blaise –L’importante è dividerci adeguatamente i compiti…ci sarà chi preparerà il dolce chi il primo e così via...-

-Cazzo, ha ragione!- condivise Pansy che sembrava aver ritrovato il solito entusiasmo –Siamo o non siamo una squadra?-

Scese il silenzio tra di loro.

I ragazzi si guardarono, sorpresi da quelle parole. Grifondoro, Serpeverde più una Corvonero una squadra? La cosa suonava strana…molto strana. Chi avrebbe mai scommesso su un gruppo così? Nessuno sano di mente.

Pansy e Blaise fulminarono la tavolata con uno sguardo, il secondo prese la parola cercando di diffondere un po’ di coraggio agli altri –Diamine, sono passate già due settimane e non ci sono stati omicidi…dovremmo complimentarci con noi stessi, no?-

-Questo –intervenne la ragazza –Vorrà pur significare qualcosa? Magari che siamo…-fece una pausa cercando la parola adatta –Maturati…si è quello che siamo!-

-Non avrei mai pensato che una come te, Pansy, potesse dire questo!- esclamò Ron sinceramente meravigliato.

Magari, anche lui poteva avere una possibilità con lei.

Daphne annuii sorridendo –Dobbiamo pur sempre convivere insieme per altri ventotto giorni…e poi…non mi sarei mai aspettata che voi Grifoni foste così- disse, mentre la sua mente rifletteva su un Grifondoro in particolare, e i suoi occhi si soffermavano sui suoi pettorali particolarmente scolpiti.

Se per questo –cominciò Harry –Neanche noi ci aspettavamo un comportamento così civile da parte vostra, Serpi-

-Beh, non ci resta che dire…uno per tutti, tutti per uno-

Qualche risata si alzò dal tavolo, -Spero soltanto che al ritorno di Draco e Hermione il clima rimanga lo stesso- disse Calì

-Già. Conoscendoli le alternative che hanno sono due: O si scanneranno a vicenda o si salteranno addosso, e non per fare a botte.

Pansy ghignò silenziosa, conoscendo Draco avrebbe scommesse molto di più sulla seconda possibilità…chissà cosa stavano combinando quei due.

 

Torniamo alla punizione…

Li avevamo lasciati così…

 

Draco non smetteva di ridere –Troppo forte! TU…proprio tu nel letame! Quando mi ricapita di rivederti in queste condizioni?- domandò continuando a svolazzarle intorno, le tese una mano –Cerca di non sporcarmela-

Hermione non ci vide più, gli afferrò il braccio cogliendolo di sorpresa e richiamando a se tutta la forza che possedeva lo trascinò con se nella pozzanghera.

-Cazzo! Granger sei un’idiota!-

 

-Malfoy, Malfoy…dovresti saperlo che ride bene chi ride ultimo, no?- domandò Hermione non riuscendo a trattenere una fragorosa risata.

Draco cercò di ignorare la ragazza mentre con uno sguardo schifato osservava i sui vestiti, i jeans erano completamente macchiati.

Un ringhio gli uscì sommesso dalla gola, mentre cercava di ripulirsi la felpa sporcandola ancora di più, sbuffò, sempre fingendo di non vedere Hermione fletté leggermente le gambe cercando poi di alzarsi per rimanere in equilibrio non riuscendoci. Ricadde nel fango, provocandosi un forte dolore al fondoschiena. Hermione non smetteva di ridere e questo lo stava facendo irritare parecchio, se non avesse smesso al più presto l’avrebbe zittita lui. E non le avrebbe fatto molto piacere.

-Smettila Granger…o dovrò farlo io- sbottò acido affondando con forza un pugno nel letame irritato.

Degli spruzzi si alzarono, schizzandogli il mento.

La sua pazienza aveva un limite…e quel limite stava per essere superato.

-Perché dovrei farlo?- domandò innocentemente lei.

Certo, quella cosa puzzava terribilmente ma vedere Draco immerso lì dentro per lei era una vera e propria goduria. Non bisognava mai farla arrabbiare, doveva mettere in chiaro questa piccola nota.

-Mi stai facendo innervosire- le comunicò lui come se questo fosse una valida ragione per farla finita.

Motivo che per Hermione, però, non era assolutamente legittimo.

-Oh…ma dai! E’ così bello sguazzare nel letame insieme come due maiali, non trovi?-

-Divertentissimo come tagliarsi le vene- mormorò sarcastico.

Le opzioni erano tre:

-Uccidere la Granger immergendole la testa nel letame e soffocarla.

-Suicidarsi immergendo la testa nel letame.

-Contare fino a mille, calmarsi e alzarsi da quella pozzanghera con estrema lentezza per non scivolare nuovamente.

Eliminare Hermione voleva dire incorrere in vari grattacapi con la giustizia e perdere l’occasione di conquistarla.

Il suicidio, invece, oltre a essere ormai fuori moda era anche un simbolo di grande debolezza, e lui non voleva essere ricordato come un ragazzo affascinante ma debole.  Per cui la terza possibilità era l’unica che potesse scegliere… ma Hermione doveva pagare quella sua sfacciataggine.

Con una smorfia di disgusto sul viso, affondò le mani nel letame, velocemente e con estrema precisione alzò le braccia sul capo della riccia -che colta alla sprovvista non riuscì a spostarsi- e le gettò sopra quella cosa.

Un urlo –quasi- disumano squarciò l’aria.

 

Intanto Nella Casa…

Harry e Pansy erano seduti comodamente sul divano, dandosi da fare per dividere adeguatamente i compiti per le faccende domestiche. Da lì a poco sarebbero arrivati alle mani mandando a quel paese le belle parole che poco prima si erano detti.

-Potter, se non vuoi che faccia resuscitare Voldemort per la decima volta ti conviene ascoltarmi!- esclamò brandendo la mora a mo di spada la piuma –Si fa come dico io!-

Harry sbuffò –Scherzi? Perché mai noi Grifondoro dovremo occuparci della pulizia dell’intera casa mentre voi Serpi non fate altro che poltrire?-

-Ma cosa dici! Chi ha pulito la piscina ieri? Chi ha cucinato nelle ultime settimane? NOI!-

-E impossibile convivere con voi! Siete solo degli idioti incivili!-

Pansy con un gesto veloce tirò fuori dalla tasca la bacchetta –Ripetilo se ne hai il coraggio, …poi il tuo corpo arriverà al San Mungo dentro una scatola di fiammiferi!- lo minacciò alzando il tono della voce.

Harry la fissò, sfidandola –Siete degli idioti incivili!- ripeté gridando a sua volta.

Daphne se ne sarebbe fatta una ragione, pensò Pansy, così come la Weasley.

La ragazza si alzò dal divano –Bene, non posso dire che mi sia piaciuto fare la tua conoscenza- urlò, mentre i passi degli altri ragazzi si avvicinavano sempre di più, attirati dalla discussione.

Delle altre urla però interruppero la maledizione di Pansy.

Il televisore della stanza si accese magica mentente trasmettendo in diretta la punizione di Draco e Hermione.

Pansy si girò, guardando meravigliata le immagini per poi scoppiare a ridere.

Nel frattempo gli altri coinquilini arrivarono nella sala, -Harry, tutto apposto? Abbiamo sentito le vostre urla- disse Ron.

Harry annuì –Tutto apposto, per fortuna-

-Ringrazia loro due- sbottò Pansy indicando la TV.

-Oh Merlino, ma cos’hanno addosso?- domandò Calì

-Fango, forse- disse Cho

In quel momento la risposta arrivò dalla televisione, direttamente da Hermione.

-Cazzo,  Malfoy! Ma cosa ti viene in mente! E’ letame!- urlò a squarciagola la riccia.

Fortunatamente, i due ragazzi erano riusciti ad uscire dalla pozzanghera e adesso, completamente sporchi stavano litigando, fregandosene della prova e del tempo che imperterrito continuava a scorrere.

Draco arricciò il naso disgustato mentre annusava l’aria intorno a se. Uno schifo.

-Lo so cos’è, Granger!-

-Sei un…-

-Si lo so cosa sono, un deficiente eccetera eccetera. Che ne dici se adesso ci diamo la mossa?- le domandò mentre lanciava uno sguardo allo’orologio ormai inutilizzabile –Abbiamo poco più di dieci minuti per raggiungere l’arrivo. Sempre che tu l voglia raggiungere. Aspetta, aspetta…ora che ci penso, non è che mi hai buttato nel letame soltanto perché una volta tornati a casa vuoi fare una doccia con me? Perché bastava chiedere-

-Malfoy è proprio un idiota- mormorò Harry mentre Ron al suo fianco annuiva –Mi dispiace per Hermione-

Pansy ancora irritata per la discussione di poco prima sbuffò –Da quel che ho capito è stata la tua cara amichetta a buttare Draco nel letame…perciò per quanto mi riguarda, Potter, l’idiota è lei…e lo sei anche tu, ovviamente, nessuno potrà mai toglierti questo titolo. Stai tranquillo-

-Parkinson, ancora un’altra battuta del genere e finirai a fare compagnia a Malfoy-

Theo, divertito, sghignazzò –E basta! Fate silenzio…voglio imprimere nella mente  questa scena. Quando Draco tornerà non farò altro che prenderlo in giro…almeno la finirà di continuare a ricordarmi quella volta in cui ho cercato di sedurlo-

Questo commento fece riderei Serpeverde mentre gli altri lo guardarono a metà tra lo sconvolto e il divertito.

-Era il mio diciassettesimo compleanno!- esclamò a mo di difesa Theodor –Ed ero completamente ubriaco…se non ci si diverte quei giorni quando lo si può fare?-

Blaise continuò a ridere ripensando a quella serata, poi gli venne in mente che proprio quel giorno lui e Daphne si erano scambiati il loro primo bacio, proprio sotto suggerimento di Draco. Adesso gli pareva strano essere in collera con lui. Il suo migliore amico. Doveva sistemare tutto appena lui sarebbe rientrato, una bella chiacchierata avrebbe riportato tutto come prima. Soltanto guardando quelle immagini in televisione si era reso conto quanto gli mancasse Draco. Si conoscevano fin da piccoli, ed insieme a lui ne aveva combinato di tutti i colori. Theodor era un ottimo amico, sempre pronto ad aiutarlo ma non reggeva il paragone con Draco. E la questione “Hermione” si sarebbe sistemata prima o poi.

Si sedette su un bracciolo del divano affianco a Pansy –Fammi spazio va, che questa proprio non voglio perdermela- le disse.

E lei, quasi, intuendo i pensieri di Blaise, gli sorrise sicura mentre nella sua mente la missione “B. &. D.” prese vita immediatamente.

Doveva rimangiarsi le poche cose ma belle che aveva detto su Potter qualche giorno prima, lui non era quello giusto per la sua amica. Che se ne rimanesse con la sua Weasley.

Uscita da quella cosa, una delle prime cose che doveva fare era aprire un’ agenzia per le persone single e disperate. Lei avrebbe trovato loro un fidanzato con facilità.

…Blaise & Daphne.

 

 

-Guarda, il Grande Fratello ci ha procurato degli indumenti puliti- disse Draco mentre camminava cautamente per la casa cercando di non sporcarla.

Erano riusciti a raggiungere l’arrivo per un pelo, mancavano soltanto tre minuti allo scadere del tempo. Avevano discusso terribilmente mentre si lanciavano contro le prime cose che li capitavano tra le mani, testimone erano l’enorme quantità di sporcizia che avevano sopra, sembrava quasi essere entrata nelle ossa, e il rossore sulla mano di Draco provocato da una pietra lanciata con estrema precisione da Hermione. Sembravano due bambini, forse lo erano. La cosa più strana? Con il fiato corto si fermarono per riposare, guardando le condizioni in cui erano, dei sorrisi si aprirono sui loro visi che mutarono in delle risate fragorose.

La corsa per l’arrivo era stata una delle cose più difficili da affrontare, ma per fortuna avevano vinto anche quella sfida.

Adesso, grazie a una decisione comune, avevano deciso di contare fino a cento prima di parlare per non ricadere in altre liti. Assolutamente, ne avevano avuto abbastanza per quel giorno.

-Meno male. Non vedo l’ora di buttarmi sotto la doccia. Devo trovare un modo per rilassarmi, decisamente-

-Beh, anche io vorrei fare la stessa cosa, Granger- disse Draco mentre si versava dell’acqua in un bicchiere.

-Si, ma l’ho detto prima io- ribadì Hermione, camminando più velocemente verso la porta del bagno.

Lui più svelto gli si parò davanti, sbarrandole la strada.

-E’ colpa tua se io sono in queste puzzolenti e pietose condizioni-

-Se tu non mi avessi provocato…- cominciò lei in un tentativo di protesta.

Lui le rivolse uno sguardo di sufficienza per poi ghignare –Ma come facciamo a non litigare, noi? Sembriamo fatti apposta-

-Siamo completamente diversi…-

-Tu credi?- domandò arretrando lentamente verso il bagno

-Si, lo credo- affermò guardandolo negli occhi

Draco si poggiò contro la porta, incurante dei vestiti sporchi –Io no-

-E cosa te lo fa dire?- mormoro lei, abbassando leggermente il tono di voce e avvicinandosi a lui.

Il biondo fece scivolare il braccio destro dietro la schiena, poggiando poi la mano sulla maniglia, - Secondo me siamo troppo simili…e questo fa si che i nostri caratteri si scontrino-

Hermione alzò le spalle –Sai come dice una canzone? “Siamo gli ingredienti opposti di un drink perfetto”-, mosse i capelli sorridendo. Anche da lontano si poteva sentire l’intensità di quello sguardo. I suoi occhi marroni profondi e puliti.

Draco abbassò la maniglia cercando di fare il meno rumore possibile, riuscendoci. Bene, Hermione non si era accorta di nulla, troppo impegnata a fissarlo, persa in chissà quale pensieri.

-Che ne dici di continuare la nostra conversazione dopo?-

-Dobbiamo fare altro?-

Draco le sorrise compiaciuto. Era stato un gioco da ragazzi, doveva complimentarsi con se stesso.

-Beh…te non se, io starò sotto la doccia per un bel po’!- esclamò vittorioso, mentre aprendo la porta si infilò nella stanza chiudendosi la porta alla spalle e in faccia alla ragazza.

Hermione rimase immobile per un secondo, poi scosse il capo quasi uscendo fuori da quello stato in cui era. Violentemente sbatté le due mani chiuse a pugno contro la porta.

-Malfoy! Esci immediatamente da li!-

Dall’altra parte della porta, Draco cominciò a ridere, chiuse la porta a chiave, poi con un gesto veloce della braccia si tolse la felpa, buttandola a terra.

-No-

Hermione diede un calcio alla porta facendola tremare leggermente –Fammi entrare o giuro che la buttò giù-

Draco si guardò nello specchio, osservando i suoi capelli di solito in perfetto ordine: non gli aveva mai visti così, facevano schifo.

-Cosa farai? Ti trasformerai nell’Incredibile Hulk?-

Un altro colpo. Un’idea.

-E va bene, Granger…- acconsentì Draco, aprendo la porta. –Sei contenta, adesso?-

Lei non rispose, lo prese per un braccio cercando di spingerlo fuori dalla stanza –E’ il mio turno-

-Lo sai che hai ragione? Tocca a te, hai proprio bisogno di una bella doccia. Ma serve anche a me, per cui io direi di fare una cosa-

Hermione lo guardò leggermente confusa, le stava dando ragione?.

-Cioè?-

-La facciamo insieme-, e senza darle il tempo di reagire o almeno di reagire, Draco si piegò veloce abbracciandole le gambe sotto le ginocchia e la tirò su, caricandosela sulle spalle. Hermione prese a dimenarsi come un pesce fuor d’acqua.

-Lasciami stare, Draco mettimi giù!-

Draco aprì la porta zigrinata della doccia mentre Hermione si attaccò con le mani agli infissi, cercando di bloccarlo.

-Ti sto soltanto accontentando- disse, stringendo ancora di più la presa.

Draco con un strano movimento della braccia, le prese le mani liberandole facilmente. Poi entrò nella doccia e si abbassò sotto la cipolla.

-Draco…giuro che se non mi metti giù te la faccio pagare!-. Un getto d’acqua la colpì in pieno viso, affogandole quasi le parole in bocca, -Idiota!-

Si agitò cercando di sfuggire da quel getto, ma Draco continuò a tenerla stretta facendola bagnare completamente. Mise la mano sotto l’acqua facendo finta di controllarne la temperatura.

-Hai ragione, è troppo calda-, girò il variatore di temperatura allungando il braccio portandolo tutto sull’azzurro, facendola diventare gelida.

Hermione cominciò a gridare, cercando di divincolarsi per colpirlo.

-Lo sai che nelle Terme, gli Antichi Romani erano soliti usare prima l’acqua fredda poi quella bollente. Fa benissimo!-

-Potresti usarla per calmare i tuoi bollenti spiriti-

Draco ghignò, poi portò la mano sul termometro, l’acqua cominciò a riuscire molto più calda di prima.

-Chiudi! Chiudila! E’ bollente!-

-Guarda che fa bene sul serio! Allarga i pori e migliora la circolazione del sangue-

-Basta!- continuava a lamentarsi inutilmente

Draco la poggiò a terra, la presa sempre stretta intorno ai fianchi di Hermione. L’acqua tornata a una temperatura normale continuava a scorrere su di loro, pulendoli.

Hermione si ritrovò contro il petto nudo di Draco, che la guardava sorridendo, -Vuoi che ti faccia anche lo shampoo?-

-Non azzardarti!- esclamò cercando di scostarsi dal viso alcune ciocche di capelli che le erano finite sul viso –Te l’ho già detto che sei un idiota?- ringhiò

-Mmm, mi pare di si-

-Deficiente- disse cercando di assumere un tono indifferente, -Ora puoi lasciarmi?-

-No-

-Lo immaginavo- sbuffò.

Draco chiuse l’acqua, per poi stringerla ancora di più a se, con dolcezza quasi volesse riscaldarla contro il suo corpo. Hermione rimase immobile. Lui scivolò con la mano sotto la maglietta di lei, lui cominciò a baciarla sul collo più volte tirandole i capelli all’indietro.

-Ci conviene asciugarci- mormorò lei a bassa voce.

Lui annuì mentre continuò a baciarla salendo più su, sul viso leggermente infreddolito. Posò un bacio sulla guancia fresca per poi avvicinarsi sempre di più alla bocca che impaziente aspettava quel momento. Hermione aveva chiuso gli occhi poi sospirò leggermente.

Draco le sfiorò le labbra delicatamente mentre lei schiuse la bocca pronta ad accoglierlo. Inaspettatamente lui si allontanò, poggiando la sua fronte contro quella della ragazza che aprì gli occhi.

-Sei incoerente- soffiò lui.

Lei aprì gli occhi –E’ colpa tua, mi provochi- lo riprese, allontanandosi per osservarlo meglio. Qualche goccia d’acqua scendeva lungo gli scalini dei suoi muscoli, la pelle, perfettamente tirata e liscia, sembrava quasi splendere.

Draco sorrise sghembo poi posò le labbra sui capelli bagnati della ragazza, -Dimmi che non provi un minimo di attrazione per me, e io ti lascio stare. Per oggi - le disse, prendendo a baciarla sul collo.

Lei piegò la testa leggermente di lato, poi cercò la mano di Draco e la strinse nella sua.

Le sue parole l’avevano stupita, nel suo cervello non c’era altro confusione misto a un ò di pazzia. Doveva ascoltare la ragione o l’istinto? Il secondo era quello che l’aveva spinta fino a quel punto. Se n’era pentita? No, e allora perché non seguirlo?

Gli occhi marroni lo fissarono divertiti, poi lo bloccò e avvicinandosi lentamente lo baciò.

Poteva andare bene come risposta?

Hermione gli passò una mano tra i capelli.

-Lo prendo per un si- disse Draco riprendendo a baciarla questa volta in un bacio più intenso e lungo. Come a voler essere padrone di lei la strinse di più a se, un incastro perfetto, respirandone il suo sapore morbido. E lei si lasciò andare, rapita da quella passione.

Le mani di Hermione cominciarono a esplorare la schiena di Draco ancora bagnata, le goccioline d’acqua scivolavano tra i muscoli delineati.

Le sembrò di non aver mai baciato nessuno veramente, Krum…Ron…non erano niente, niente a confronto con lui.

 

 

 

 

Ciao! Sorprese di vedere già l’aggiornamento? Di solito faccio passare qualche mese.

Allora, ho qualcosa da dirvi su questo capitolo. Primo, ho preso spunto un po’ da Tre metri sopra il cielo per la scena della doccia, chi ha letto il libro forse se n’è accorto. Secondo, so perfettamente di aver lavorato molto di fantasia xD nella parte iniziale e, mentre sono sfociata nell’ OOC totale con la parte finale. Se volete criticare accetto senza parlare xD. Anche se a me, sinceramente, questo capitolo piace ^^.

So anche di aver diviso il 17essimo giorno in molte parti ma l’ho dovuto fare altrimenti era troppo lungo.

Grazie alle persone che hanno recensito.

Sweet_Nightmares:  Grazie per i complimenti, non li merito davvero!

Sana1991: Beh dai, non ti ho fatto aspettare molto, no? Spero che almeno ne sia valsa pena, dimmi che ne pensi!

For ever cullen: Eccol’aggiornamento, beh…i due ne sono usciti fuori alla fine!

Lakrimosa: Ciao! Da quanto tempo! Mi fa piacere sapere che segui ancora questa fiction, qualche volta ho paura di annoiare. Non ti preoccupare se non recensisci, posso capirti…ormai il tempo a disposizione è sempre poco.

Sarawinky: Grazie per i complimenti *me gongola*, sono felice che tu abbia messo la fic nelle seguite! Continua a seguirmi.

Ladykirahm: Ciao! Non ti preoccupare, correggimi pure se sbaglio…sbagliando si impara xD ora che me l’hai fatto notare cercherò di stare più attenta!

Davia: Ciao! Ho visto che finalmente hai aggiornato la tua Dramione, meno male…mi mancava! Grazie per la recensione e buona fortuna per i tuoi esami!

Debora93: Ciao! Grazie per la recensione! Mi dispiace soltanto non seguire più le tue storie dato che sono a rating rosso. Continua a seguirmi^^

Nefertari83: Non sei l’unica che vuole Cho fuori dai piedi, non ti preoccupare uscirà presto mi sa xD.

Fifi95: Spero continuerai a seguirmi! Che ne pensi del capitolo? xD.

 

Grazie alle 114e 98 persone che hanno messo la storia nei preferiti, un grazie a che a chi legge soltanto. Lettori silenziosi fatevi sentire xD mi piacerebbe leggere il vostro parere.

Beh, alla prossima

Greta

  
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