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A Song 4 You °°°
-17. Una
‘sorpresa’
dai capelli rossi-
- Io davvero non
riesco a capire, - borbottò Suigetsu, inclinando la testa
all’indietro e
appoggiandola al poggiatesta del sedile. – Davvero, non
riesco proprio a
capire… -
Sasuke, completamente
addossato al sedile posteriore di pelle dell’auto su cui
stavano viaggiando,
osservava senza particolare interesse il panorama che
s’intravedeva attraverso
il finestrino.
- Insomma, - sbuffò
poi l’albino, tirando su la testa con uno scatto e
cominciando, come suo
solito, a gesticolare con le braccia. -
alberi qui, alberi lì, alberi
laggiù… ma cosa diamine ci siamo venuti a
fare su questa collina sperduta nel nulla? Ci sono solo alberi! Ah, ma
mi
sentirà quel vecchiaccio quando torniamo… chiusi
in casa discografica a
lavorare per più di una settimana per cosa, poi? Per questa
schif-
- Suigetsu… -
- Sì, lo so che ho
ragione, ma quest-
- Sta zitto. –
L’Hozuki, scettico,
si voltò lentamente verso la figura signorile del moro, il
quale non gli stava
più prestando la benché minima attenzione
–o almeno questo era quello che
pensava, visto che indossava sempre quella maschera di indifferenza
che,
oramai, lo caratterizzava. Dopo un po’ sbuffò,
alzando gli occhi al cielo e
tornando a fissare dritto davanti a se, esaminando l’asfalto
attraverso il
parabrezza.
Era sempre la stessa,
identica storia: qualunque discussione cercasse di iniziare con lui,
quel
bastardo dell’Uchiha finiva sempre per zittirlo, scocciato
dalla sua sola
presenza e dalla sua vocina petulante –così
lo definiva lui.
“Signorino dei miei
stivali!”, pensò Suigetsu incrociando le braccia
al petto, scocciato.
Certo, era anche
vero, però, che da quando lo aveva conosciuto (circa quattro
anni fa) la
situazione era un po’ migliorata, visto che nei primi mesi il
povero Hozuki non
aveva ricevuto il permesso o l’onore di
poter anche solo chiamare
l’Uchiha per nome – figuriamoci iniziare un
discorso, tsk!
E distrarlo dai suoi
principali obbiettivi, naturalmente, tra cui quello di essere il
migliore in
tutto, di essere meglio di tutti e bla, bla, bla…
…
Sì, forse dire che
non lo sopportava era alquanto riduttivo.
Nel frattempo, come
se fosse dotato di vita propria, l’indice della mano destra
dell’Uchiha si posò
su uno dei pulsanti dell’mp3 che teneva poggiato sulle gambe,
alzando il volume
al massimo prima che la bocca dell’altro si aprisse di nuovo
e ricominciasse a
disturbare la sua mente, già abbastanza compromessa dai fastidiosi
problemi
che gli erano sorti in quegli ultimi giorni.
Nonostante le
stradine insipide e tortuose che li avevano accompagnati per tutto il
viaggio,
la loro auto arrivò a destinazione appena venti minuti dopo
la scenetta –se
così si poteva chiamare- che si era svolta tra i due
compagni di band.
- Siamo arrivati a destinazione,
signore. –
Lo avvertì l’autista,
aprendogli la portiera con un debole inchino. Sasuke scese
immediatamente dalla
Mercedes metallizzata , osservandosi noiosamente attorno e notando
subito come
il grande parcheggio che lo circondava fosse quasi completamente
occupato dai
pullman delle varie scuole.
“A quanto pare, sono
in molti a partecipare a questa insulsa gara.”
- Ehi, i nostri sono
quelli laggù, vero? - sghignazzò Suigetsu,
scendendo dal lato del passeggero ed
indicando, con un movimento appena accennato della testa, la massa
febbricitante di ragazzi che era a distanza di diversi metri da loro.
Sasuke non gli
rispose, mettendosi gli occhiali da sole che fino a quel momento aveva
tenuto
in testa e incominciando a dirigersi a grandi passi verso quella che,
senza
alcun dubbio, erano i suoi compagni di scuola.
Chi altro avrebbe
potuto emettere tutti quei versi, se non quegli idioti?
- Uchiha, potresti
anche aspettarmi, cavolo! – sbuffò
l’albino affiancandolo e tentando di tenere
la sua stessa andatura veloce, quasi frenetica. Cosa decisamente
strana, per
uno come lui.
Suigetsu ghignò.
Quella situazione era davvero… divertente.
E pensare che, quando
il loro produttore discografico gli aveva comunicato che avrebbe dovuto
trasferirsi a Konoha, lui aveva cercato di opporsi con tutte le sue
forze.
Decisamente, aveva dovuto ricredersi, perché da quando aveva
traslocato la sua
vita aveva appunto preso una piega alquanto piacevole.
- Allora, - cominciò
l’Hozuki, cercando di nascondere quel ghigno che, prepotente,
cercava di
modellare nuovamente le sue labbra. - come va con il tuo ‘allievo’?
–
Come negli ultimi
giorni, la reazione di Sasuke non tardò ad arrivare.
- Smettila di dire
stronzate! – gli urlò contro il moro, fermandosi
di botto e indirizzandogli
un’occhiataccia, la quale, però, a causa degli
occhiali, non fu affatto notato
dall’albino, il quale continuò, rincarando la dose
e continuando a prenderlo in
giro, divertito dalle insolite reazioni del suo amico.
- Eh? Non capisco a
cosa ti stai riferendo. Io ho solo chiesto come andava con il bel
biondino,
tutto qui. – gli rispose con un sorriso derisorio. Oh, come
amava vedere il grande
Sasuke Uchiha in difficoltà!
- Ti avverto, oggi
non sono in vena. –
- Quindi? Uh, toh…
guarda guarda chi sta venendo verso di noi. A quanto pare Uzumaki ti ha
letto
nel pensiero e ti sta raggiungendo. – gli disse poi, fissando
un punto preciso
e ricominciando a camminare, velocizzando il passo.
Sasuke sobbalzò,
guardandosi attorno, per poi emettere una specie di ringhio cupo e
stringere i
pugni quando si rese conto che del biondino, in realtà, non
vi era la benché
minima traccia.
“Quel bastardo mi ha
fregato!”, pensò quando la risata sguaiata di
Suigetsu, che nel frattempo aveva
quasi raggiunto il gruppo, gli giunse alle orecchie, irritandolo.
- Giuro che
l’ammazzo. Entro oggi, io, lo ammazzo. –
borbottò.
E dopo questa solenne
promessa di vendetta fatta a se stesso, il moro raggiunse
l’amico, il quale era
stato già catturato dal gruppo di ragazze che formavano il
suo Fan club
ufficiale.
- Ehi, ehi. Calma
ragazze, calma. Non vorrete stritolarmi, vero? – la frase
dell’Hozuki,
accompagnata dal suo solito sorrisino, riscosse molto entusiasmo nelle
ragazze,
viste le urla che esse lanciarono e che andarono a colpire, senza
alcuna pietà,
i timpani dell’Uchiha.
“Idiota.”, pensò
quest’ultimo, stizzito, per poi allontanarsi non appena i
suoi occhi ebbero
avvistato, a vari metri da dove si trovava, un’arruffata
capigliatura bionda di
sua conoscenza.
- Certo, certo…
- anche se circondato dalle urla delle varie piattole che continuavano
a
stargli a dosso nonostante gli avesse ripetuto più e
più volte di lasciarlo in
pace, il moro sentì distintamente il borbottare tipico
dell’Uzumaki, seguito da
uno sbuffo. – E sentiamo… quali
dovrebbero essere queste ‘sorprese’?
–
- Certo, certo…
- anche se circondato da urla, il moro sentì distintamente
il borbottare tipico
dell’Uzumaki, seguito da uno sbuffo. – E
sentiamo… quali dovrebbero essere
queste ‘sorprese’? –
Alla parola
‘sorprese’, il moro addrizzò
involontariamente le orecchie, per sentire meglio.
- Mmmh… - dopo
aver guardato sadicamente il biondino, Sasuke vide l’Inuzuka
scrutare prima il
cielo, e poi il display del suo –antiquato-
cellulare; molto
probabilmente per controllare che ore fosserol, suppose.
“Bene.
E’ impazzito del tutto, finalmente.”
- Mmmh… se non mi
sbaglio, dovresti scoprirne una fra appena… mmh…
cinque min-
Furono queste le
ultime parole che il moro riuscì ad udire, prima che anche i
suoi timpani
fossero storditi da un potente rumore che, mano a mano che passavano i
secondi,
diventava sempre più forte, assordandolo.
“Ma che diamine…!”,
pensò Sasuke, portandosi subito le mani a tappare le
orecchie, nel vano
tentativo di attutire anche solo di poco il suono, mentre un leggero
venticello
cominciava a soffiare su di lui e il resto dei ragazzi che lo
circondavano.
Confuso, si guardò attorno, vedendo di sfuggita
l’Uzumaki urlare qualcosa al
suo amico, ma senza riuscire a capire cosa stessero dicendo; Kiba, al
secondo
richiamo, fece un’enorme sorrisone mentre, con un gesto del
capo, gli indicò un
punto imprecisato dietro le sue spalle.
Curioso, l’Uchiha
puntò lo sguardo nella stessa direzione del biondo,
stupendosi non appena ebbe
avvistato un elicottero che, velocemente, si avvicinava alla loro
posizione.
“Quello è un
elicottero privato, cosa cavolo ci fa qui?”, si chiese il
ragazzo mentre
osservava il mezzo di trasporto poggiarsi, lentamente, sul grande
spiazzo che
fungeva da aeroscalo; a quanto sembrava, in quel posto non mancava
veramente
nulla.
Mentre i primi
mormorii cominciarono a diffondersi nell’aria,
l’Uchiha continuò ad osservare,
esaminare il grande elicottero nero e rosso ormai fermo, per poi
stringere
spasmodicamente i pugni non appena intravide una sgargiante
capigliatura rossa,
seguita da altre tre di diverso colore, scendere dalla scaletta del
mezzo e
togliersi gli occhiali da sole che portava, mostrando a tutti i
presenti i suoi
insoliti occhi verdi smeraldo.
-
Ehi, guardate
laggiù! -
- Ma… ma quello non
è… -
- Ma perché sono qui?
–
- Ma come, non lo
sapevi? Anche loro frequentavano la nostra scuola, qualche anno fa!-
- Come?! Davvero? –
- G…
Gaara? –
Anche se era stato
uno dei tanti mormorii increduli che in quel momento riempivano
l’aria, ,
Sasuke riuscì ugualmente ad udire la voce di Naruto
pronunciare quel nome.
Il biondo, dal canto
suo, era rimasto veramente molto stupito da quell’improvvisa
apparizione di
quel ragazzo che non vedeva da… Dio, non ricordava neanche
lui quanto tempo,
ormai!
Ancora incredulo, si
voltò verso di Kiba, il quale si esibì in uno dei
suoi soliti sogghigni divertiti,
per poi inclinare leggermente la testa di lato; dietro di lui,
Shikamaru lo
guardava nella stessa, identica maniera.
- Sorpresa. –
affermarono entrambi nel medesimo momento, appena in tempo prima che il
biondo
partisse come un razzo e si lanciasse in una corsa sfrenata, che
terminò quando
balzò, letteralmente, addosso al rosso, facendo cadere
entrambi a terra; la
posizione equivoca in cui si ritrovarono provocò in molti
uno scoppio di
risate, mentre in altri ulteriori borbottii a riguardo.
- Te l’avevo detto
che l’avrebbe travolto in pieno e che lo avrebbe fatto finire
spiaccicato a
terra! Ora sgancia i soldi della scommessa, amico! –
enunciò, vittorioso,
l’Inuzuka al ragazzo ananas, il quale sbuffò,
prendendo dalla tasca dei
pantaloni alcuni spicci e posandoli sul palmo della mano aperta davanti
a lui.
- Ehi, ma non sono
tutti! Cosa sono questi pochi spiccioli?! –
- Arrangiati,
Inuzuka. Sono a corto, in questo periodo. –
- Tsk! Spilorcio. –
- Da che pulpito… -
borbottò tra se e se Nara, posando nuovamente lo sguardo
sulle due figure in
lontananza che ora si stavano rialzando; sorrise, contento della piena
riuscita
di quella piccola sorpresa che, sapeva e sperava, al biondo facesse
solamente
del bene in quelle due settimane.
- Yaah! Gaara, Gaara!
Sei tornato, finalmente! – Naruto continuò a
ripetere quel nome all’infinito,
stringendo sempre di più il collo del ragazzo sotto di se.
- Ehi, moccioso, se
non allenti la presa fra non molto non riuscirà
più a respirare. – ridacchiò
una delle tre persone alle sue spalle, tirandolo leggermente per il
bavero
della maglia.
Naruto arrossì,
rendendosi conto solo in quel momento del piccolo spettacolo che stava
dando.
Ma non lasciò la presa, no. Si limitò solo ad
allentare la sua morsa e a
sollevarsi dal rosso quel tanto che bastava per riuscire a scorgere, in
contemporanea, sia il viso di quest’ultimo sia quello delle
altre tre persone
che li circondavano, divertiti.
- Smettila di
chiamarmi ‘moccioso’, Kankuro!
– sibilò all’armadio a due ante che
aveva
parlato poco prima, per poi tornare a legare i suoi occhi con quelli di
Gaara,
il quale, aveva continuato a rimanere immobile e a non dire una parola.
Era contento, Naruto.
Molto contento. Perché, nonostante fosse passato molto tempo
da quando erano
stati costretti a dirsi arrivederci –
poiché il biondo aveva
categoricamente vietato al rosso di considerare quello che si erano
scambiati
quel giorno, all’aeroporto di Seattle, come un addio
– Gaara non sembrava
affatto cambiato.
Certo, rispetto a
lui, la cui fisionomia arrotondata lo rendeva ancora molto, troppo
simile ad un bambino troppo cresciuto, i suoi tratti si erano fatti
indubbiamente più spigolosi, più adulti; ma
escluso ciò, fondamentalmente,
sembrava essere rimasto il solito ragazzo con cui aveva passato la sua
intera
infanzia.
- Lo sai? Mi sei
mancato un sacco, Gaara. – affermò dopo qualche
minuto di silenzio, esibendosi
in uno dei suoi soliti sorrisi sgargianti.
Il rosso, dal canto
suo, non rispose. Piuttosto, continuò ad osservare il volto
del biondo per
qualche altro minuto, analizzando tutti quei cambiamenti fisici che si
era
perso in quegli anni. Perché i tratti del biondo che lo
sovrastava erano
rimasti leggermente infantili, era vero, ma su di lui continuavano ad
esercitare
quella stessa attrazione che lo aveva perseguitato per tutto il tempo
in cui
erano stati insieme.
- Anche tu. – anche
se il suo fu solo un sussurro, emesso mentre sollevava una mano per
andare ad
accarezzare una delle soffici ciocche dorate che penzolavano dalla
testa
bionda, capì che per l’altro era stato come se lo
avesse urlato ai quattro
venti quando si ritrovò ad osservare un sorriso composto da
ben più di
cinquantadue denti. – Anche se non posso dire la stessa cosa
dei tuoi assalti.
Dovrò rifarci l’abitudine, penso. –
terminò poi, con un piccolo ghigno
divertito.
Naruto, anche se un
po’ stupito dall’umorismo
dell’amico, sbuffò.
- Siamo diventati più
loquaci, eh? Fantastico! – borbottò, alzandosi da
sopra l’amico e porgendogli
poi la mano, per aiutarlo ad alzarsi a sua volta. Non appena furono di
nuovo in
piedi, però, il braccio muscoloso e abbastanza pesante di
Kankuro si posò con
ben poca grazia sulle spalle di Naruto, facendolo sobbalzare.
- Allora, moccioso,
cosa ci racconti? Come te la passi qui in Giappone, eh? Dì
la verità a zio
Kankuro, le ragazze fanno la fila per te, eh?! –
Naruto, irritato, e
anche abbastanza imbarazzato, si liberò dalla presa del
ragazzo e lo osservò
imbronciato. Anche lui, in quegli anni, non era cambiato affatto.
Stessi
capelli castani lunghi fino alle spalle, stesso fisico robusto, stessa
aria
strafottente… le uniche cose che in quegli anni erano
aumentate, forse, erano
la sua massa muscolare e il suo numero di tatuaggi, che ora erano
arrivati a
ricoprirgli completamente le braccia.
E pensare che,
all’inizio, si aveva voluto farsi tatuare solo una piccola
marionetta dietro la
scapola per paura di rovinare il suo bellissimo
corpo…
- Non sono un moccioso!
– borbottò acido e con le guance arrossate.
– E come diamine fai a stare a
maniche corte con questo gelo? – sostenne poi con una
smorfia, rabbrividendo al
solo pensiero di come doveva essere stare al suo posto.
- Non siamo tutti
fragili come te, moccioso. – sogghignò,
sottolineando l’ultima parola. – E poi…
non vorrai girare attorno all’argomento, vero? –
continuò, prendendolo per le
spalle ed esibendosi in un’espressione tra il sadico e il
maniacale. – Allora,
come sono le ragazze qui in Giappone? Belle, brutte, brave a let-
- Ma cosa glielo
chiedi a fare, Kankuro? – lo interruppe il ragazzo moro che
era alle sue
spalle, con voce apparentemente incolore. – Lo sai che il piccolo
Naruto
non è il tipo da certe cose, no? -
- Sai! Non sei
neanche arrivato e già inizi con questi doppi sensi?!
– imbarazzato al massimo,
Naruto si staccò dal più grande dei tre Sabaku,
il quale era scoppiato a ridere
sguaiatamente, e si voltò verso l’alto ragazzo
moro che lo osservava con il suo
solito sorrisetto divertito stampato in volto.
Alto, occhi neri,
capelli del medesimo colore e tremendamente odioso…
chissà perché ma, ora che
lo osservava meglio, trovava un’inquietante somiglianza con
quel teme del suo
compagno di classe. Chissà, forse erano parenti…
- Doppi sensi? Non
capisco a cosa tu ti riferisca, Naru-chan.
–
- Hai detto piccolo!
E smettila con quel nomignolo, lo sai che lo odio! –
- Aah, certo. Piccolo.
Allora è vero che il tuo pen-
- Aaaah!! – urlò il
biondino, tappandogli la bocca con una mano prima che potesse terminare
la
frase.
- Sai, smettila
subito o giuro che Gaara sarà obbligato a trovarsi un altro
bassista! – Naruto
fece appena in tempo a minacciare il sorridente moro, che venne tirato
all’indietro e venne stretto in una morsa quasi letale.
- Nanerottolo, ci sei
mancato, sai? -
- Tem… Temari, non…
non respiro! –
- Oh, scusa. –
Non appena fu
liberato, Naruto tornò a respirare.
“Anche lei, non
è cambiata per niente.”, pensò
il biondo osservandola ragazza bionda che lo aveva travolto. Aveva i
capelli
biondi e stepposi legati in due alti codini, gli occhi azzurri e un
fisico
abbastanza robusto, ma delle curve decisamente femminili. Se non fosse
stato
per il suo caratteraccio che la rendeva molto più simile ad
un incrocio tra
genere maschile e femminile, Temari no Sabaku sarebbe stata una donna
perfetta.
“Già, sono rimasti
tutti uguali. Come ai vecchi tempi...”, si ritrovò
a pesare l’Uzumaki
osservando i quattro componenti dei ‘Last
Minute’, i quali lo
osservavano a sua volta.
Sorrise.
- Ragazzi, voglio
sapere per filo e per segno cosa avete combinato in questi anni! -
- Nanerottolo, non li
leggi i giornali? – gli rispose Temari, sogghignando e
puntando le mani sui
fianchi.
- Certo che sì, ma
quelli non mi bastano mica! –
(°)∞∞∞∞∞(°)
- Ragazzi, fate
silenzio, per favore! –
Shizune sospirò,
lasciando il microfono e portandosi la mano a massaggiarsi una tempia.
Quella
gita scolastica era cominciata da appena due ore e lei non ce la faceva
già
più.
Spossata, osservò
attentamente i volti dei duecento ragazzi che aveva dinnanzi, i quali
non avevano
dato segno di aver minimamente recepito le sue richieste/suppliche.
- Oh, Kami… -
- Dà qua! Ci penso io
a questi marmocchi. – la voce squillante di Tsunade, che si
stava avvicinando a
grandi passi al leggio posto al centro del palco, arrivò
alle orecchie della
povera ragazza appena in tempo prima che le urla di suddetta donna si
espandessero nell’aria, distruggendo i timpani di tutti i
presenti, compresi i
suoi.
- FATE SILENZIO,
STUPIDI MOCCIOSI! –
Nella grande sala per
conferenze dell’Hotel scese un inquietante silenzio tombale.
- Ecco fatto. –
borbottò soddisfatta la donna, per poi voltarsi verso la
mora, ancora stupita e
leggermente assordata. – Se non ti dispiace, ora ci penso io.
–
Shizune annuì,
ringraziando i Kami per aver esaudito la sua piccola supplica, e si
volatilizzò, riparandosi dietro alle quinte.
- Bene, ragazzi, ed
ora ascoltate attentamente quello che ho da dirvi. –
Prima di iniziare il
discorso vero e proprio, Tsunade passò in rassegna i volti
di tutti i ragazzi
che aveva dinnanzi, sorridendo appena quando intravide, nelle ultime
poltrone,
l’espressione allegra di Naruto e la chioma sgargiante di
Gaara, sedutogli a
fianco.
- Come ormai già
sapete, noi tutti passeremo l’intera settimana qui, in questo
splendido albergo
del signor Tashima, il quale si è gentilmente offerto di
tenere l’intera
struttura libera per ospitarci. – disse indicando
l’anziano signore che era
seduto in prima fila, insieme al resto degli insegnanti.
- Come preside della
‘ Scuola di Arti Musicali di Konoha’, e come
rappresentante di tutti gli altri
direttori delle altre scuole qui presenti, spero vivamente che voi
tutte
abbiate preso questa esperienza che vi apprestate ad affrontare
seriamente. E,
soprattutto, mi auguro che in questi giorni darete del vostro meglio
nell’organizzazione
dei pezzi musicali che intenderete portare la prossima settimana.
–
Fece una piccola
pausa, schiarendosi la voce.
- A partire da questo
istante, i professori saranno tutti disponibili, dal primo
all’ultimo. Per
qualunque chiarimento o consiglio, siete liberi di chiedere a loro.
Inoltre,
nell’ala nord dell’albergo, troverete delle aule
insonorizzate che potrete
utilizzare a vostro piacimento. Gli strumenti delle vostre scuole sono
stati
trasferiti tutti lì, quindi, per chi non avesse strumenti
musicali personali
come strumenti a corde o a fiato, potrete liberamente esercitarvi con
quelli.
Le vostre giornate
saranno come normali giornate scolastiche: vi alzerete alle otto e
massimo per
le undici di sera dovrete essere tutti nelle vostre rispettive stanze.
A
proposito di quest’ultime, troverete l’elenco delle
camere nella hall, mentre
le chiavi potete chiederle direttamente alla segreteria. Non si
accettano
lamentele su cambiamenti di camere o di compagni di stanza. Per quanto
riguarda
la competizione che si terrà ad Ishikawa, invece, potrete
trovare l’intero
regolamento e tutte le informazioni necessarie sempre alla segreteria
dell’albergo. –
Si interruppe,
riprendendo un attimo fiato.
- Penso che questo
sia tutto, ragazzi. A me e agli altri insegnanti, a questo punto, non
resta che
augurarvi buona fortuna. Mi raccomando, fatevi valere. –
(°)∞∞∞∞∞(°)
- Insomma, se ci
pensate bene, alla fine non abbiamo fatto un così grande
tour. Abbiamo visitato
solo gli USA e poi ci siamo stabiliti per un po’ di tempo in
Europa, giusto per
farci qualche concerto. – spiegò Temari,
portandosi alla bocca un abbondante
cucchiaio di sorbetto al limone.
Dopo le
raccomandazioni date da Tsunade e gli altri insegnanti poche ore prima,
tutti
gli alunni erano stati invitati a spostarsi nel gigantesco ristorante
dell’albergo, dove era stato servito loro il pranzo. Nel
frattempo, il
personale del posto era occupato a scaricare le loro valigie dai
pullman e,
successivamente, a depositarle negli appositi alloggi.
- Allora siete stati
anche in Europa. – sbuffò l’Inuzuka,
addossandosi maggiormente alla sedia di
legno e mettendo su un’espressione sconsolata. –
Che palle… anche
a me piacerebbe tornarci, laggiù… -
borbottò.
- Già, –
sghignazzò Naruto, ingoiando il grande boccone di
tiramisù che stava
masticando. – A te piacerebbe tornare specialmente a Parigi!
Com’è che si
chiamava quella francesina? Marie? –
- Monique. – lo
affiancò Shikamaru, stando al gioco.
- Ah, giusto. –
Imbarazzato al
massimo, ed anche un po’ infastidito, a dire il vero,
l’Inuzuka sbattè
violentemente i palmi delle mani sul tavolo e si allungò in
avanti, attirando
l’attenzione delle poche persone che erano rimaste nel
ristorante.
- Smettetela con
questa storia! – grugnì tra i denti. –
Sono passati millenni, cavolo. –
- Solo qualche anno,
a dire il vero. – precisò Chouji, per poi
schiaffeggiare la mano di Kankuro
che, furtivamente, cercava di rubare un pezzo della sua crostata di
mirtilli. –
Provaci un’altra volta e giuro che ti taglio la mano.
–
Kiba sospirò,
ritornando nella sua posizione iniziale e sperando, con tutte le sue
forze, che
l’argomento di cui stavano discutendo fosse passato nel
dimenticatoio di tutti.
Ricordava
perfettamente quella ragazzina petulante; quella Monique. Una ragazzina
di
dieci anni dai lunghi boccoli dorati e due grandi occhi nocciola, che,
durante
uno dei pochi tour Europei dei Kitsunetsugi nella
grande capitale
francese, era stata la sua persecuzione.
- E chi sarebbe
costei? – domandò come se niente fosse lo Hyuga,
il quale, insieme al resto del
suo gruppetto e a Sakura ed Ino, era seduto al tavolo posizionato
dietro le
loro spalle.
- Nessuno, nessuno. –
borbottò l’Inuzuka, rabbrividendo nel sentire il
fiato caldo di Neji scontrarsi
con la pelle semiscoperta del suo collo, per poi alzarsi di scatto e
voltarsi
verso il suo ragazzo, prendendolo per un braccio e obbligandolo a
seguirlo. –
Assolutamente nessuno. – ripeté mentre si
allontanavano dagli altri, onde
evitare che quell’idiota di Naruto continuasse con le sue
battutine pericolose.
- Ahahah! Se la sono
data a gambe, eh? –
- No, Ino. Kiba se
l’è data a gambe. –
puntualizzò Naruto, suscitando una risata generale nei due
tavoli.
- Beh, ragazzi, penso
che ormai sia ora di uscire da qui dentro e di andare a vedere come
è fatto
questo posto! Che ne dite? – enunciò Temari,
alzandosi e sgranchendosi le ossa;
gli altri fecero tutti lo stesso, approvando in pieno la sua idea.
O meglio, tutti
tranne Naruto, il quale continuò a mangiucchiare il suo
dolce come se niente
fosse.
- Nanerottolo, tu non
vieni? – domandò la bionda, abbassando il volto in
modo tale da ritrovarsi
davanti, a pochi centimetri di distanza, quello dell’Uzumaki.
Quest’ultimò
scosse la testa, per nulla imbarazzato dall’eccessiva
vicinanza con la ragazza.
- No, finisco il
dolce e vi raggiungo. –
- Mmh… - Temari
l’osservò perplessa per qualche attimo, per poi
tirarsi su e annuire. – Ok.
Gaara, rimani con lui a fargli compagnia. – e detto
ciò la ragazza si congedò,
raggiungendo gli altri.
Naruto sospirò, per
poi portare alla bocca una nuovo pezzo di dolce.
- Non c’è bisogno che
resti a farmi da balia… - borbottò, masticando.
Gaara, seduto accanto
a lui, non smise di fissare dritto davanti a se e diede
l’impressione di non
averlo sentito minimamente.
- Ok, ho capito. –
sbuffò Naruto. Conosceva abbastanza bene il ragazzo da poter
quasi
completamente affermare che quel suo costante silenzio, tradotto nella
lingua
dei comuni mortali, significasse un “non dire idiozie e
finisci quel dolce”.
- Ti sta fissando. –
L’affermazione di
Gaara lo colse abbastanza impreparato da farlo sobbalzare.
- Eh? –
- Quel tizio. –
Seguendo lo sguardo
di Sabaku, Naruto finalmente assimilò: al bancone del bar
del ristorante, giù
in fondo alla sala, Sasuke Uchiha lo stava fissando –o
meglio, li stava
fissando- mentre beveva una tazzina di quello che pensava essere
caffè; accanto
a lui, Suigetsu continuava imperterrito a parlare lanciandogli, ogni
tanto,
occhiatine divertite.
- Ah, lui… - sospirò,
ritornando ad osservare come il cucchiaino che teneva in mano affondava
nel
tiramisù. - Già. A volte lo fa. –
- Non sapevo che
l’Uchiha si fosse iscritto a questa scuola. –
- Li conosci? –
chiese stupito Naruto. Davvero, non sapeva si conoscessero.
- Sfortunatamente,
sì. – dise Gaara, per poi distogliere la sua
attenzione dal moro e riportarla
sul biondo al suo fianco. – Cosa vuole da te? –
domandò poi.
Naruto lasciò che il
cucchiaino ricadesse nell’ammasso ormai informe che vi era
nel piatto e si
addossò completamente alla sedia. Già, cosa
voleva quel teme da lui?
- Tsunade lo ha
incaricato di farmi da baby-sitter -
brontolò, incrociando le braccia al
petto e guardando, corrucciato, l’orlo della tovaglia color
panna che ricopriva
la superficie rotonda del tavolo. – La vecchia vuole che
partecipi per forza a
questa dannata competizione, e io non voglio! Così, per
farmi tornare sulla
retta via, mi ha affidato a quel teme. Senza
chiedermi nulla, per giunta.
– sbuffò infine.
Gaara ascoltò quelle
poche parole con attenzione, per poi, senza rispondere
all’altro, ritornare a
ricambiare lo sguardo di Sasuke, che in quel momento lo stava
osservando con
sguardo di sfida. Affilò lo sguardo, ostile.
Quel tale, quell’Uchiha,
non gli era mai piaciuto.
Da quando tempo
addietro lo aveva incontrato per la prima volta, aveva sempre provato
un forte
senso di ostilità nei suoi confronti. Strano, considerando
che si erano visti
per circa dieci secondi e che nessuno dei due avesse mai sentito la
voce
dell’altro, vero?
- Nh… capisco. – gli
rispose dopo qualche minuto, richiamando alla mente
l’immagine della preside
della sua vecchia scuola. Un familiare senso di rabbia si fece sentire,
portandolo ad affilare maggiormente lo sguardo e ad osservare con
maggiore
ostilità Sasuke.
Lui sapeva.
Lui sapeva
perfettamente cosa aveva passato.
Lui sapeva tutto.
Continua...
Angolino della pazza:
Io…
non so davvero cosa dire. Farvi le mie scuse per questo lungo Ritardo
(con la R
maiuscola, sì.) penso sia d’obbligo, ma in questo
periodo avevo completamente
perso la voglia di scrivere. Un po’ per problemi personali,
un po’ per il fatto
che credo di essere stata vittima anche io del famoso ‘blocco
dello scrittore’,
ogni volta che aprivo una pagina di Word la mia mente si rifiutava di
collaborare.
Eppure
la voglia di scrivere c’è… eccome se
c’è.
Mah,
spero di uscire presto da questo ‘blocco’,
perché è davvero… frustrante,
ecco.
Bene,
parte deprimente a parte, ora passiamo al capitolo :D Per tutte quelle
persone
che credevano fosse l’Uchiha quello
sull’elicottero… beh, pensate che io sia
davvero così prevedibile? *kukukukukuku* Vi sbagliavate!! xD
Inoltre, per la
gioia di alcune di voi, finalmente è apparso Gaaruccio *w*
Aaaah, finalmente!!
Era ora, vero? xD
Coooomunque,
ringrazio, come sempre, tutte le persone che continuano a mettere la
mia storia
nei preferiti (140), nelle seguite (81) e che leggono soltanto.
Inoltre,
l’altro giorno ho scoperto anche che ben 24 persone
O.O mi hanno messo tra gli
autori preferiti! Davvero, vi ringrazio di cuore!!!!
ç___ç *me piange dalla
gioia*
E
poi, vorrei ringraziare anche tutte quelle persone che hanno
commentato/letto/messo nei preferiti o seguite le mie due shot
‘Famiglia’
e ‘Mission
Failed’. Davvero, grazie di cuore!
Ed
ora…
Risposte alle recensioni:
Andromeda
Hanekawa:
Ola! Purtroppo non sono una persona che confida
nel fatto che l’amore sia una cosa che cresca in poco tempo,
al contrario,
invece, penso sia una cosa che due persone debbano maturare
nel tempo.
Ora, so benissimo che tutto questo non centra assolutamente nulla con
la tua
prima domanda ^^”, ma purtroppo ho questa
‘cosa’ in mente, quindi non
aspettarti una dichiarazione d’amore o simile nel prossimo
capitolo. Ad ogni
modo, con questo non sto assolutamente dicendo che
impiegherò altri venti
capitoli per far mettere quei due insieme o far succedere ‘qualcosa’(per
carità! xD), ma penso dovrai aspettare altri 3-4 capitoli
(nel peggiore dei
casi). Per quanto riguarda il segreto di Naruto, per quello ci
vorrà
sicuramente un po’ più di tempo (purtroppo,
perché anche io non vedo l’ora di
scrivere quel capitolo!! xD). Bene, ed ora, dopo essermi fatta odiare
per
queste risposte xD, ti ringrazio moltissimo per i complimenti; sono
contentissima che la storia ti piaccia, e spero che anche questo
capitolo ti
sia piaciuto.
Ninja767: Ciao tessora! Ti sono
mancata? Oh, troppo gentile
cara, ma spero che tu non mi lincerai per questo nuovo e lunghissimo
ritardo
=___=. Hai visto? Quello sull’elicottero era proprio Gaara
(tutti pensavano che
fosse l’Uchiha-teme… mah, chissà
perché… *sadic-mode*xD) ed ora si
comincerà a
ballare, mia cara *_____* perché i giochi iniziano!!!
*bwahahahah*
Any
Ikisy:
Salve cara! Come è andata, poi, a Lucca? Spero bene! Mi
dispiace, ma la sottoscritta, purtroppo, alla fine riesce a concludere
i
capitoli in due soli modi: o vi lascia sulle spine, o dà
tutto per scontato
(xD) –della serie, tanto lo so come va a finire…
*si è capita da sola*… Vabbé!
Meno male che non ci sono stati errori nello scorso capitolo *tira un
sospiro
di sollievo*, e lo so, era molto, molto, molto vago, ma dovevo scrivere
qualcosa di… insignificante, ecco. Ad ogni modo, spero che
anche questo
capitolo –vago anche questo…- ti sia piaciuto.
Alla prossima!!!
P.s.
cara, io amo la carne arrostita *w*
karolalpha: mia cara, sono fiera di annunciarti
che, come hai visto,
non era l’Uchiha quello in elicottero xD bensì il
caro Gaara e tutta la sua
compagnia! Ad ogni modo, ci siamo quasi, perché dal prossimo
capitolo l’Uchiha
comincerà a muoversi e a cercare di vincere questa scommessa
con la cara,
vecchia Tsunade, nonostante i vari pensieri su Naruto.
Insomma, in sintesi, spero continuerai a
seguirmi per sapere come andrà a finire!! xD Baci, alla
prossima!! xD
act: E invece no, non era Sasuke
sull’elicottero!! xD (me
contenta, perché ci siete cadute tutte!!! Ihihihihi *è
impazzita…*) Mia cara spero che anche
questo capitolo sia stato di tuo gradimento, e ti do appuntamento alla
prossima!!! Kisss
ryanforever: Ciao carissima!! No, non era Sasuke
quello
sull’elicotteroooo!!! Ci sei caduta anche tu, a quanto vedo
xD Ehi, ricordati
che non c’è solo l’andata nei
viaggi… ma anche il ritorno!! *w* kukukukuku! Un
bacio e alla prossima!! XD
emy1993: O.O Mia cara lo ammetto: quando ho
visto la lunghezza
della tua recensione mi è quasi venuto un accidente xD
Cooomunque,
a parte ciò, sono molto contenta che lo scorso capitolo,
nonostante fosse di
transizione, ti sia piaciuto. Hai visto? Kiba, alla fin fine, non
nascondeva
questo gran che u.u solo l’arrivo di un certo rossino per via
aerea (non avrai
mica pensato che quello sull’elicottero fosse Sasuke, vero?
xD).
Ed
ora passiamo alle tue domandine u.u:
1)
diciamo che in un certo senso è così…
d’altronde nessun gruppo nasce dal nulla,
no? :P
2)
O.O questa, mia cara, è stata la reazione che ho avuto
quando andando a
ricontrollare, effettivamente, avevo scritto veramente 2C! allora, qui
è stato
un mio errore… cioè, ora ti spiego: quando sono
andata a scegliere la classe,
vedendo che i personaggi avevano 17/18 anni, ho preso in considerazione
i
diciassette anni e ho messo 2C O:O Ok, non so se sono riuscita a
spiegarmi
(sicuramente no =.=) ma questa è la famosa storia del
“perché l’autrice ha
messo 2C invece di 5C” =.=.
3)
Yesss!!
4)
Lo ammetto: a quale punto ti riferisci esattamente? Perché
non sono riuscita a
trovarlo xD
5)
l’età è giusta, ma il perché
lo scoprirai solo più avanti J
Se
comunque qualcosa non ti è chiaro, o se trovi altre
‘strane cose’, sentiti
libera di chiedermele/dirmele pure, per me non è un
problema! Anzi, io mi
diverto a rispondere alle recensioni xD Alla prossima!!
Ocatarinetabelasciscix: già, FINALMENTE si parte!
xD E nell’elicottero non
c’erano Sasuke e Suigetsu, bensì Gaara e il resto
del gruppo! Inoltre, mia
cara, anche io amo gli Uchiha gelosi *__* sono una vera gioia per gli
occhi
*kukukukukuh*
Attendo
altre tue ipotesi (che non guastano mai) con ansia! Alla prossima!! xD
LaGrenouille: *me si prostra davanti ai tuoi
piedi* Oh, divina, sono
fiera di essere riuscita nella mia ‘missione
tenerezza’ \(_ _)/… Ooook!! xD
Mettendo un secondo da parte l’attimo pazzoide,
passiamo ad altro. u.u
Alloooora, per il pezzo di Hinata, è stata una mia scelta.
Cioè, mi andava di
farlo sia in un modo e sia in un altro, tutto qui. Lo so, non era
‘utile’, ma
ho preferito farlo in questo modo per riagganciarmi al pezzo dopo U.U
Ecco
svelato uno dei misteri della vita! xD
Kiss
e alla prossima!!
sherlock
holmes216:
Ciao! Innanzi tutto, grazie
mille per i complimenti che mi hai fatto. Davvero, forse non me ne
merito veramente
così tanti, ma grazie. Per quanto riguarda la pubblicazione
dei capitolo, non
ti preoccupare. A quanto (purtroppo)hai visto, sono abbastanza lenta
con le
pubblicazioni, anche perché a volte mi capita di riscriverli
per quattro,
cinque volte, prima di arrivare alla forma che mi piace di
più :D Alla
prossima!! Bax!!
elisettaxsempre: Oddio, ti ho fatto prendere un
Quattro? O.O Oddiooooo!!!
Lo ammetto, da una parte ne sono rammaricata , ma dall’altra
sono anche
contenta che tu abbia preferito la mia storia allo studio
xD…. Ok, basta dire
stupidaggini u.u’
Sono
contenta che ti piaccia la storia in se e, nonostante sia un
po’ lenta con gli
aggiornamenti, non ho intenzione di lasciarla incompleta,
perché non è da me. E
non preoccuparti, cercherò di svelare tutti gli enigmi nel
minor tempo
possibile, in modo tale da non farti rodere più il cervello
(poverino!!)! xD
Cooomunque, eccoti il nuovo capitolo, che spero ti sia piaciuto. Un
kiss e alla
prossima!! (che spero non sia fra altrettanti mesi =_=)
Agito: Caspita, tutta
d’un fiato? O.O Ne sono onorata! xD Lo so,
mi sono accorta degli errori di distrazione ma, aimè, sono
troppo svogliata per
correggerli e modificare il capitolo… sorry!!!
^__^” (Sono idiota, lo so… =__=)
Cooomunque, spero che questo capitolo ti sia piaciuto e ti ringrazio
per i
complimenti!!! xD Kiss!!! Alla prossima! xD