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Autore: CrazyNessina    14/02/2010    0 recensioni
-Ho proprio la scena in mente... il momento esatto in cui ho capito che ti stavi avvicinando a me e che la mia vita non sarebbe stata più la stessa...voglio continuare per sempre, voglio rivivere quel momento ogni istante finchè sentiremo la canzone dell'eternità suonare le ultime note...-
questa è la ff che conclude le vicende di Caterina,Marco e tutta la famiglia Cullen!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Caterina continuava a non capire chi mai potesse averla chiamata a quel programma. Certo era in grado di leggere nella mente,ma solo della gente che le mentiva.
Alice l’aiutò,anzi le impose il look da sfoggiare quella sera. Caterina si trovò ad indossare una specie di tubino verde scuro,intorno al collo un colletto alla americana che si univa poi al resto del vestito. La schiena era coperta, Alice le aveva procuranto inoltre, una “cintura” che in realtà era una catena più spessa,ma leggera sempre dorata. Aveva messo suproa il vestito un copri spalle grigio,come i leggins che le corpivano le gambe, per coprire il più possibile il suo “improvviso” pallore.
Era strana. Si sentiva strana. In un modo o nell’altro sperava che a chiamarla fosse stato Marco. Ma così non fu.
Dopo le solite chiacchere inutili, si sedette sul puffo blu, e guardò in alto, verso la busta, che mostrava un piccolo monitor. In breve tempo vide passare le sue foto da bambina. Le prime bambole, i primi compleanni. La protagonista era sempre lei, piccola principessina nelle foto di carnevale,in un costume blu notte nelle vaczane in Sicilia,bella abbronzata e con i suoi capelli castani. Sorrideva all’obbiettivo, anche se in quel momento aveva perso un dentino da latte. Vedendo quelle foto avrebbe voluto piangere. Ma i vampiri non ne sono capaci. Però nonostante tutto era emozionata. Poi sentì la voce di Maria de Filippi intromettersi nei suoi pensieri.

-Non sai chi ti manda a chiamare giusto?-

-No…anche se forse un idea ce l’ho…sono molto curiosa-

-Bene, allora prima di tutto vorrei che tu ascoltassi questa lettera che mi è arrivata, da chi ti ha mandata a chiamare. Allora:
Spero tu abbia capito chi sono, se invece non ti è ancora del tutto chiaro, ti basterà ascoltare queste mie parole. Ci conosciamo da sempre. Ti ho vista sempre sorridere, e negli ultimi anni anche piangere.
Da piccole non so se ti ricordi piangevamo solo in una situazione: tu che partivi per andare un mese dai nonni. Ed io che invece rimanevo qui a Roma.
Abbiamo sempre fatto tutto insieme, era come se vivessimo insieme una sola vita. Anzi una favola. Quella che ci inventavamo ogni giorno, che era diventata il nostro unico pensiero.
Ti ricordi che tutti i giorni,dopo scuola, andavamo in quel parco, ci sedevamo sulla nostra panchina e ci inventavamo un nuovo capitolo? Durante la primavera andavamo lì per fare i compiti e raccogliere i fiori per la festa della mamma. Ci divertivamo molto.
Poi siamo diventate grandi. E siamo andate a vivere inisieme… ora avrai capito chi sono no?
E poi sono arrivati i problemi, e sono diminuiti i sorrisi. E forse questa tua mancanza di gioia è dovuta anche dal fatto che non mi sono attenuta alle regole. Alle nostre regole. Saranno state anche stupide, ma ci eravamo tanto sforzate a farle. Ora vorrei rimediare almeno al guaio che ho fatto io, facendoti capire che io e te siamo legate da un filo invisibile. Vorrei farti capire che non sei quella che pensi di essere, e vorrei che tutta questa gente,e quella che ci vede da casa lo sappia. Spero che questo mio piccolo, e forse, insignificante dono ti sia piaciuto.
La lettera finisce qui. Hai capito chi ti manda a chiamare?-


Caterina era sbalordita. Senza fiato. Senza parole. Bella l’aveva invitata in una trasmissione televisiva per dirle che le voleva bene e che tutta l’Italia lo doveva sapere… era sempre la stessa. Anche da vampira lei non era cambiata di una virgola. Certo la cosa che la sua migliore amica l’avesse chiamata per dirle che le voleva bene, le era piaciuta un sacco, ma sperava che al posto di Bella ci fosse stato un'altra persona. Dopo Bella iniziarono a prendere la parola delle latre persone, o meglio, vampiri che lei conosceva benissimo: Alice,Jasper,Edward,Esme e Carlisle. Tutti le dissero che le volevano bene, e che da quando l’avevano incontrata la loro esistenza era cambiata moltissimo. Per sembrare più umana si stropicciava gli occhi, come se volesse trattenere le lacrime, che invece non cadevano. Però era emozionata lo stesso.


-Roma. Casa di Valentina Mele. Ore 21.20.

-Marco! Marco! Marco! Cazzo muoviti che sta per iniziare!-

Marco non era usicto quel sabato sera. Era andato a casa di Valentina Mele, per guardare inisieme la puntata speciale di “C’è posta per te”. Dopo i vari saluti di apertura, Maria, nel suo classico vestito nero,composto da giacca e gonna nera, con sotto una camicia bianca, diede il benvenuto a sei persone, che Marco consceva, sia di vista che di persona. Sul puffo blu si sedettero uno vicino all’altro: Bella,Edward,Alice,Jasper,Esme e Carlisle. Sembravano una famiglia di fotomodelli. Edward e Jasper furono quelli che ricevettero più fischi e schiamazzi dalle ragazzine nel pubblico. Maria riassunse il perché della puntata speciale, e il perché quelle persone fossero lì. Poi fecero vedere la consegna della posta a Caterina.

-Ma…ma quella non è Caterina?-

-Sì, è lei…cavolo pensavo fosse sparita da Roma. Non ho più avuto sue notizie. Guarda com’è bella…-

-Sì…bè…’nsomma…-

-Gelosa che non sei altro! Dai sentiamo un po’ che succede-

Caterina entrò nello studio, anche lei sembrava una modella uscita da una rivista di moda. A Marco s’illuminarono gli occhi nel rivederla. Il suo sentimento per lei non era mai svanito. Durante la puntata inquadrarono molte volte il viso della ragazza, e Marco ne potè notare gli occhi color dell’ambra. Diversi da come se li ricordava. Però quanto era bella. A fine puntata Marco chiamò Maria, per chiederle un informazione. Si fece dare i contatti di Caterina,e subito dopo le mandò un sms.

-Ciao. Ti ho appena vista a “C’è posta per te”. vorrei rivederti di persona se ti va. Dimmi tu giorno,ora e luogo. Ciao Marco-

Caterina letto il messaggio gli rispose immediatamente.

Vediamoci domani a casa mia. L’indirizzo è sempre lo stesso. Facciamo alle 11.30. Ciao Caterina.

La nottata passò tranquilla per entrambi. Marco dormì beatamente. Cat invece parlò tutta la notte con Bella della sorpresa, anzi delle due sorprese.

Il giorno dopo. Casa di Caterina. Ore 11.15

Cat si stava preparando psicologicamente all’incontro. Da quel punto di vista era rimasta molto umana. Cercò di coprire il pallido del viso con una crema che le aveva dato Alice, mentre il resto del corpo era coperto da dei jeans chiari, e una felpa blu notte,con delle paillettes sulle maniche e sulla schiena. Alle 11.30 pecise suonarono il campanello e Cat senza nemmeno chiedere chi fosse aprì. Si andò a sedere su una poltrona nel salotto, dopo aver lasciato la porta d’ingresso aperta. Cercava di sembrare il più umana possibile. Fortunatamente era andata a caccia la sera prima della trasmissione, quindi non aveva fame e i suoi occhi erano normali. Marco spuntò poco dopo nel salotto. Le fece uno dei suoi sorrisi migliori e cercò di rompre il ghiaccio.

-Ciao. Come stai?-

-Io bene…siediti pure…tu? Tutto a posto?-

-Sisi…non so se sai che sto incidendo il nuovo album e sono molto attivo! Tu il lavoro,la scuola?-

-Scuola finita con 110 e lode…e lavoro come cameriera da mio zio,ma intanto settimana prossima andrò a fare delle foto per una rivista di moda, come modella. Almeno mi pagano.

-Bè…wow! Mi pare che ti stia andando tutto per il verso giusto…-

-Già… sai mi piace la tua cover di Imagine… l’hai fatta proprio bene…l’ho sentita l’altro giorno di sfuggita alla radio-

-Oh…ehm…grazie…senti vado dritto al punto…non ho mai capito perhè mi hai lasciato così,e adesso non voglio sprecare questa opportunità. Voglio solo sapere come stanno le cose. Se mi ami, o no… se l’hai fatto per paura, perché eri sotto stress. Ma io devo saperlo!-

-Sapevo che sarebbe successo prima o poi…ci ho pensato ogni giorno. Ti ho pensato sempre, e pensavo a come fossi stata deficiente a lasciarti così, e sinceramente non so nemmeno io, dopo tutti questi mesi perché l’ho fatto. Ti amo ancora,ma prima devo dirti una cosa…e sono sicura che tu dopo te ne andrai via…-

  
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