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Autore: gol1    16/02/2010    4 recensioni
La guerra è finita da tempo,la scuola pure,ognuno ha seguito il suo cammino,da ragazzi si è diventati adulti e la maturità comporta il fare i conti con certe presenze del passato,soprattutto per Hermione.(Osservazione: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere dei questi personaggi appartenenti a J.K.Rowling, nè offenderli in alcun modo)
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Hermione Granger era seduta a tavola e sorseggiava un caffè in una mattina di domenica,era distratta,il sole dalla finestra le baciava il viso e le addolciva gli ancora giovani lineamenti,dopotutto non aveva ancora trent'anni.
All'improvviso,da quella stessa finestra entrò un gufo,pur vivendo da undici anni nel suo mondo di nascita,ovvero quello babbano,ogni tanto riceveva ancora lettere magiche dagli amici,tuttavia non conosceva quel postino inusuale,non era di Harry,di Ron,di Ginny o di qualsiasi altro Weasley.
Prese la busta e offrì un pezzetto di pane al volatile,che se ne andò via lieto.
Irrazionalmente le mani le tremavano,rigirò molte volte la pergamena e riconobbe dal marchio nella ceralacca il mittente.Era Hogwarts.
Fissò ipnotizzata la lettera durante alcuni minuti... Una lettera da Hogwarts...impossibile...chi mai mi potrebbe scrivere?Sono stata così attenta ad evitare contatti con la gente di là...è qualcosa di ufficiale e non privato! Si censurò mentalmente.
Con un impeto di coraggio lesse il nome del mittente e chiuse gli occhi sospirando.Se lo aspettava quel giorno,ma in fondo al cuore si era aggrappata alla speranza che non sarebbe mai arrivato.
Lui aveva sviluppato abilità magiche da quando aveva un anno ma comunque lei aveva alimentato l'idea,seppur illogica,che quella data fosse frutto della sua fantasia.
Appoggiò la temuta lettera sul tavolo,bevette un altro goccio della bevanda ormai fredda,dischiuse gli occhi ed era ancora lì.Fissava la pergamena ingiallita mentre cercava di ragionare.Era una battaglia persa e lo sapeva.Rimuginava sulla questione da quando era nato,senza giungere a una soluzione.Sospirò nuovamente e alzò lo sguardo,due occhi vivaci,profondi e neri la fissava indagatori.

-Ciao mamma- suo figlio occupò la sedia di fronte a lei - come stai,c'è qualche problema?
-No,tutto a posto - rispose annuendo poco convinta.
-Scusami dai!Non imbrogliarmi!Stai guardando quella lettera magica da quando sono arrivato,ci hai messo un minuto per notare la mia presenza,non è normale per te - disse con un sorrisetto ironico -E allora è dello zio Harry?O dello zio Ron?

Perché devi sorridere così pensò sei un ricordo notevole di tuo padre quando sorrideva malizioso,quando si arrabbiava o quando...
Le sue divagazioni furono interrotte dalla voce seccata del figlio: -Mamma!Smettila di fissarmi!Mi sembri minacciosa - rise - -Davvero,cosa c'è?Il problema è quel pezzo di carta,giusto?
Prima che la madre potesse rispondergli e precisare puntigliosa che era pergamena e non carta lui afferrò materialmente il motivo delle preoccupazioni.
Non riusciva a scoprire il mittente o riconoscere il marchio,in un momento d'intuito la girò e spalancando gli occhi nello stesso tempo in cui sua madre portava le mani al viso,lesse:

"Sr. Florent Adrian Granger
Wingfield Court, E14 2DR
Virginia Quay
Londra"

-Mamma!Non ci credo,è per me!Ma chi è che scriverebbe proprio a me dal mondo magico?Non è degli zii e io non conosco altri maghi.
Rigirò i fogli e lesse:

"Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts
Preside: Minerva McGonagall
(Membro della Confederazione Internazionale dei Maghi)"

"Spettabile Sr. Granger;
Abbiamo il piacere di informarla che c'è un posto disponibile nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.In annesso le inviamo una lista dei libri e del equipaggiamento necessario.
L'anno scolastico inizia il primo settembre.Attendiamo una conferma entro il 30 giugno,non più tardi.
Distinti saluti.
Filius Flitwick
Vicepreside."

Hermione si scoprì il volto dopo che sentì il figlio piegare la lettera,conosceva esattamente il conenuto della stessa.Osservò il cambiamento di espressione del figlio,l'aggrottare delle sopracciglia che si tramutò in un sorriso.

-Sono un mago!- Dichiarò con soddisfazione.

La madre non poté evitare l'onda di felicità e orgoglio che stava prendendo il largo dentro di lei.La felicità del ragazzino era contagiante e anche il suo viso si aprì in un sorriso malgrado le lacrime che facevano irruzione sulla sua espressione.
Aveva iniziato a piangere da quando Florent aveva rotto il sigillo di Hogwarts,lacrimava per disperazione e senso di vuoto e perdita.
Non riusciva e capire i propri sentimenti... Sono felice o triste? Si domandava...sono orgogliosa,anzi molto orgogliosa.Lui sembra così contento di essere un mago ma... Si sgridò da sola -Niente ma...lascialo decidere cosiccome hanno fatto i tuoi.

-Mamma?Hai sentito quello che ti ho appena detto?- La interpellò Florent.
-Scusami tesoro,dicevi?- Rispose rivolgendogli tutta la sua attenzione.
-Ti chiedevo quando avrai un po' di tempo per accompagnarmi a comprare tutto il materiale necessario,volevo anche domandarti se puoi mandare subito un gufo per assicurare che ci sarò,svelta!- Lei si riconobbe nella determinazione di fronte ad una nuova sfida.
Ciò scartava l'ipotesi che le si stava formando in mente -ormai,ahimè,è ovvio che preferisce un'edcazione magica rispetto a quella babbana.Dio mio no!Va ad Hogwarts!
In ogni caso doveva chiederglielo e sperava in un miracolo

-Ascolta Florent,sei davvero deciso?Lascerai la tua mammina -disse con voce poco convincente e aggiunse - Devi esserne sicuro,è molto diverso dalla tua scuola attuale,le materie,gli insegnanti -provò un groppo al cuore e continuò con un'espressione fiduciosa- e io,i tuoi amici e la tua fidanzatina non ci trasferiremo con te!

-Mamma,o mammina come dici tu,non vuoi che io sia un mago? -Chiese calmo.
-Non è questo il punto,sono molto orgogliosa di te,ti sto solo chiedendo se è davvero quello che desideri.- Sperava con tutta se stessa in una risposta negativa,ma non si aspettava la reazione che avrebbero scaturito le sue parole.
Florent era in piedi e dopoché la madre ebbe formulato la sua ultima domanda,con una smorfia di dolore disse:

- Non vuoi che io sia un mago?Perché?In fin dei conti sei una strega!Sì lo sei,di cattiveria però!E poi anche mio padre era un mago,esatto?Non lo nomini mai ma so che lo era!E anch'io sarò un fottutissimo mago,non puoi impedirmelo!Andrò ad Hogwarts!

Uscì dalla graziosa cucina sbattendo la porta.Una Hermione desolata e indifferente al linguaggio scurrile del figlio fissava qualche punto indeterminato e si faceva sempre più pensierosa.
Sospirò profondamente ...perché deve toccare quel nervo scoperto riguardante il padre?Non gli ho mai detto che era un mago,cosa si è messo in testa? Non aveva mai rivelato l'identità del padre di Florent.Nè a lui.Nè al padre.Era una decisione che aveva preso prima della nascita del figlio,ed era irremovibile.
Non che le persone se ne stessero zitte,ogni tanto le conversazioni si spostavano sull'argomento,sebbene in modo cauteloso e mesto erano in tanti a provare ad indagare.
Florent una volta all'anno,il giorno del proprio compleanno le rivolgeva quella fatidica domanda e la risposta era sempre la stessa.
"Non ha importanza il nome di tuo padre,io e te abbiamo l'uno all'altra,conta solo questo."
Lui rimaneva insoddisfatto e quella domanda era diventata una tradizione dei compleanni,Florent era molto determinato e spesso tachente nell'insistere.Era difficile dire da chi avesse ereditato quelle caratteristiche,probabilmente da entrambi i genitori.
Tuttavia Hermione resisteva e difendeva il proprio segreto a spada tratta.
Un anno il figlio aveva insistito tantissimo alla vigilia dell'ottavo compleanno,tanto che rimase quasi una settimana a digiuno e rifiutò i regali,dopo si arrese ma la madre si preoccupò e soffrì parecchio.Inoltre,Harry,che nelle date importanti le faceva visita,sembrò scosso e iniziò un discorso che le rimase impresso.

-Herm,ci conosciamo da una vita e anche se ora sei madre permettimi di dirti che una volta tanto sei nell'errore!Falla finita con questo maledetto mistero una volta per tutte!Sai,per me è tutto a posto,non ti giudicherò,non mi arrabbierò,non dopo tanti anni,non lo farei nemmeno se il padre fosse Malfoy o per assurdo Voldemort o...addirittura Piton.

Era passato parecchio tempo da quando avevano iniziato quella discussione.Ad Hermione era rimasta indelebile nella mente l'ultima frase.In cuor suo si era accorta che Harry probabilmente aveva notato una certa similitudine fisica tra il suo ex professore e il bimbo dell'amica,ma Hermione riluttava ad ammetterlo,a volte lo faceva anche con sè stessa.
Non aveva negato niente ma nemmeno confermato i sospetti dell'amico che rassegnato concluse:
-Io non ti chiedo più nulla,ma sappi che se un giorno vorrai parlarne io sarò qui.Penso che Florent abbia il diritto di sapere chi è suo padre.
E fu l'ultima volta che affrontarono l'argomento.

Hermione aveva saputo tramite Harry e Ron che Severus Piton aveva ripreso la cattedra di Pozioni ad Hogwarts.Dopo la guerra,il suo nome era stato ripulito grazie alle testimonianze in suo favore lasciate dal preside Silente.Tuttavia in molti lo odiavano ancora per il suo legame con Colui Che Non Deve Essere Nominato e per l'uccisione del preside e sebbene non avesse mai negato l'utilizzo dell'Anatema che Uccide alla fine la Confederazione Internazionale dei Maghi lo aveva assolto.
Prima di questo verdetto,la Granger era stata una delle poche persone a credere ciecamente nell'innocenza dell'insegnante,anche dopo aver ascoltato il dettagliato e sconvolgente racconto di Harry si rifiutava a credere in un enorme errore di valutazione di Silente e confidava nel fatto che prima o poi le memorie e le lettere di questo sarebbero apparse.E così fu.
Dopo questo piccolo grande malinteso Piton riprese il ruolo di spia dell'Ordine della Fenice e fu essenziale per l'esito positivo del conflitto poiché salvò molte vite tra cui quella dell'alunna Grifondoro più perspicace.
Oramai il confronto era agli sgoccioli e la vittoria finale era vicina giacché mancava solo un Horcrux ma Hermione finì per essere catturata in una scaramuccia fra membri dell'Ordine e Mangiamorte,rimase in potere di questi ultimi durante i nove giorni che Harry impiegò per distruggere l'oggetto malevolo.Hermione ne uscì fuori praticamente illesa grazie all'intervento del pozionista che la protesse dai Mangiamorte come meglio poté però evitando di destare sospetti che potessero smascherare il suo doppio gioco.Lei gli fu grata.
Infatti,quelle memorie erano uno dei motivi principali a causa dei quali non aveva mai svelato l'identità del padre di suo figlio.Non poteva fargli questo,non dopo l'aver conosciuto il dolore che lui aveva provato nel fare ciò che fece per salvarla.No,non avrebbe mai ammesso che Severus Piton era il padre di suo figlio.Nemmeno a Florent o a Severus.
D'altra parte l'ometto di famiglia era in partenza,settembre era alle porte.Non poteva negarglielo!Non poteva impedire al suo bene più prezioso di frequentare Hogwarts,lei infatti ricordava benissimo l'emozione che si prova a ricevere quella lettera.No,semplicemente non poteva farlo.Doveva tener conto delle conseguenze e avere coraggio,in fin dei conti non era una Grifondoro per caso,o no?
Sospirò per l'ennesima volta in quella giornata lasciò la cucina e andò a cercare Florent.
Trovò la cameretta chiusa e bussò piano tre volte.Non ottenne risposta e se ne stava già tornando in cucina rassegnata quando la porta si spalancò con un botto,trovò il figlio in piedi con la pergamena in pugno,uno scintillio di sfida negli occhi e il mento alzato.
Lei alzò le mani in segno di resa per provare a sdrammatizzare ed entrò pronta ad iniziare un discorsetto di pacificazone.

-Florent,lasciami parlare,sono molto orgogliosa che tu sia stato invitato,credimi,è vero ma sono anche dispiaciuta perché significa che te ne stai andando di casa,che mi stai abbandonando... "...e conoscendo tuo padre" aggiunse mentalmente.Era vero,parte della sua tristezza dipendeva da quello....-e non mi piace l'idea che tu stia lontano da me.

Florent si alzò dal letto perché ormai si era seduto quando la madre aveva iniziato a parlare e strinse la madre in un dolce abbraccio.Non poteva evitare di nuovo le lacrime che le pizzicavano gli occhi e che in agguato erano pronte a sgorgare.Si era resa conto di avere un figlio molto speciale e sapeva che era pronto ad affrontare l'avventura di Hogwarts.
L'abraccio si sciolse e lei si sforzò di sorridere.Guardò Florent e aggiunse: - Durante il prossimo fine settimana ci recheremo al Diagon Alley per comprare tutto ciò che ti serve.Possiamo inviare un gufo diretto a Hogwarts da lì.Sei contento?.
Il ragazzetto annuì soddisfatto e disse:
-Oh mamma!Grazie!Non ti deluderò,sarò il miglior mago che abbia mai messo piede ad Hogwarts!
E la abbracciò di nuovo mentre lei rise alle sue parole pretensiose...così fiducioso,innamorato e determinato a dare il meglio di sè,talmente simile a lei quando aveva quella età...
Allora lei gli accarezzò e capelli brillanti e per provocarlo lo punzecchiò:
-Sei ambizioso eh bimbo!Il miglior mago?La strada è lunga,non so se hai presente che Harry Potter ha studiato lì,senza tralasciare le doti della tua mamma!Modestia a parte!
Florent era da sempre rimasto affascinato dai racconti che Harry e Ron avevano l'abitudine di narrare quando lo incontravano e dopo aver pensato un attimo disse con un sorriso malandrino -Sconfiggere quel tale,quel tizio là...ah sì Voldemort non è stato un granché.E poi è successo più di dieci anni fa!
Hermione rise e protestò: -Pensi non sia stato nulla?Vorrei vederti discutere con Harry sulla grande battaglia,o anche con Ron andrebbe bene...
Florent indignato non la lasciò finire il discorso ed esplicitò la sua posizione: -Dubito che un giorno lo zio Ron vincerà una discussione con me! - per poi aggiungere - ...e poi anche lo zio Harry dice che non ha fatto chissà cosa...
La madre chiuse quella parentesi affermando:
-Beh,devo ammettere che una delle migliori qualità di Harry negli ultimi tempi è l'umiltà,dovresti imparare da lui Mr. Arroganza! - e risero insieme.

-Allora non hai nulla in contrario alla mia partenza,mamma? -lei glielo confermò con una leggera inclinazione del capo e lui aggiunse -ti manderò un gufo tutti i giorni,te lo prometto- e sorridendo prese Hermione per mano chiedendole se volesse vedere la lista dei libri.
Hermione con il dorso della mano libera asciugò le rimanenti lacrime e si sedettero entrambi sul letto di Florent e iniziarono a commentare alcuni testi che anche lei aveva utilizzato e a parlare di Hogwarts in generale,cosa che di solito facevano solo in presenza di Harry,Ron o Ginny.
Il suo fagottino era cresciuto ed era ora che sperimentasse e conoscesse tutte le cose affascinanti e inquietanti che l'universo magico può offrire.Tra cui suo padre...


@@@-Angolo della Gioia (me XD)-@@@
Spero vi sia piaciuta la prima puntata della fic,mi scuso per averla spezzettata e non aver pubblicato tutto il capitolo in una volta sola ma come vi avevo detto ho avuto dei problemi con il computer,che proviene direttamente dalla preistoria!Mi scuso anche per qualche eventuale errore di ortografia o battitura,ho la tastiera che mi mangia le parole,segnalatemeli eh perché li detesto!
Ringrazio le recensioni,le commenterò più in dettaglio quando pubblicherò il prossimo capitolo (appuntamento a sabato,spero!).Sono contentissima delle vostre opinioni positive,anche se finora ho solo 2 recensioni ma va benissimo,della serie pochi ma buoni!
Un grazie a tutti i lettori in generale e a coloro che hanno aggiunto la mia storia alle preferite e/o seguite.
Vabbè...vi saluto,a presto!
Gioia
  
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