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Autore: Sokew86    16/02/2010    3 recensioni
Questa FF ha partecipato a un concorso sul mio Forum,il tema era natale e capodanno.E'svolto alla fine del romanzo.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Chidori, Sousuke Sagara
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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I miracoli non esistono

 

 

Sousuke accarezzò goffamente la testa della ragazza davanti a sé ,con una voce che era poco più di un sussurro il ragazzo disse:  <<  Kaname.  >>

Era la prima volta che usava il suo nome di battesimo,che buffo … che cosa credeva?Che soltanto la sua misera voce sarebbe stata in grado di risvegliarla?Molto presuntuoso da parte sua.

Gli occhi della ragazza erano spalancati spenti, lontani da essere quegli occhi  luminosi che aveva conosciuto e amato.

Se non fosse stato per questo ,sarebbe sembrata addirittura addormentata .

Quegli occhi spalancati da morta indicavano che quello non era un coma,era qualche diavoleria psicologica dei whispered .

Anche il colonnello era nelle stesse condizioni.

Sagara sfiorò le guance della ragazza,la pelle era freddissima.

<<  Ancora niente?  >>

Kurz era sulla soglia della porta,il ragazzo non era un tipo educato ma data la situazione, aspettò un cenno o uno sguardo del ex-soldato perfetto della  Mithril, alla fine entrò.

<<  Niente. >>  Sousuke tornò ad osservare Kaname,Kurz appoggiò una mano sulla spalla del ragazzo,un gesto che significa ti sono vicino.

Kurz studiò il viso della ragazza,gli sembrava impossibile che fosse l’energetica studentessa che aveva  conosciuto,era ancora intento ad fare le sue considerazioni che una smorfia di dolore passò improvvisamente sul suo viso.

Kurz non era messo bene,l’ultima sua battaglia era stata con il suo maestro di tiro: ne era uscito più morto che vivo,aveva ancora difficoltà a camminare a lungo o a stare troppo tempo all’in piedi.

Sousuke cedette il suo posto al quasi invalido di guerra.

Il biondo per ringraziarlo tentò di far sorridere l’imbronciato sergente,anche se anche in condizioni tranquille non ci riusciva.:  <<  L’età  sai … sto incominciando a diventare vecchio. >>  Kurz si stiracchiò la schiena per dare credito con il suo gesto le sue parole.

Sousuke non sorrise,accennò con la testa un gesto d’assenso.

La stanza  rimase in silenzio.

Kurz mosse il piede nervosamente,nonostante gli occhi spalancati di Kaname che facevano un po’ paura,la ragazza comunque restava bellissima con quei capelli dispersi sul cuscino assomigliava a una sirena.

Kurz si voltò a guardare il ragazzo,due occhiaie profonde indicavano che non dormiva da un po’:  <<  Sei fortunato. Sai che giorno è?  >>

La risposta del  sergente fu negativa.

<<  Oggi è il 31 dicembre. Lo sai chi fa sesso l’ultimo giorno dell’anno lo fa per tutto l’anno. >>  Kurz sorrise maliziosamente.

Sousuke dall’altra parte ci mise un attimo a capite e borbottò un irritato:  <<  Cosa centra?  >>

Kurz smise di sorridere, in fondo in fondo  non era momento di battute cretine.

<<  Ehi Ehi  stavo solo scherzando! >>  il maniaco  cercò il momento giusto per dire cosa voleva in realtà esprimere.

<<  Lo sai cosa altro si dice? Che il 31 è il giorno in cui succedono i miracoli.  >>

Sagara non aveva mai sentito qualcosa di simile:  <<  Dove ti sei informato di ciò?  >>

Il biondo ridacchiò,era molto buffo da vedere il suo amico in quell’atteggiamento inutilmente serio.

<<  Chi lo sa? >>  Kurz si rialzò e andò verso la sua cabina,era stanco,l’ultima battagliava l’aveva duramente segnato.

Il sergente rimase tutta la notte a stringere la mano di Kaname e a pensare alle parole del suo amico,era evidente che aveva detto una frase senza fondamento. Perché nel giorno 31 dovevano succedere i miracoli?Lui non credeva ai miracoli,anche se forse uno l’aveva vissuto.

Kaname era morta e rinata nel giro di pochi minuti sotto i suoi occhi increduli a Hong Kong. I miracoli non esistono o perlomeno non si ripetono.

 

Kaname vagava.

Tutto ciò che le era intorno sembrava un nebbia blu stranamente calda,non c’era la minima traccia di luce nel posto dove era.

Ma proprio quello era il punto dove era?

Kaname non era spaventata,era stanca,da quanto tempo stava vagando per cercare una via d’uscita?

Il realtà non era proprio vero che non sapeva dove era,una vaga idea l’aveva.

Quello era stato l’unico modo per salvare la sua anima dal suo sussurro di whispered:rifugiarsi in un piccolo angolo del suo inconscio.

Kaname era sicura però che il sussurro aveva preso il possesso del suo corpo e non sapeva nulla di che cosa avesse fatto.

La whispered di sedette nel nulla.

E se ho fatto del male alle persone che amo? E se sono morte?

Forse non valeva neanche la pena di trovare una via d’uscita.

La nebbia l’abbracciava dolcemente,come un invito a rimanere per sempre lì.

- Kaname -

La ragazza si voltò e si guardò intorno,un suono così lontano da sembrare irreale.

Kaname si rialzò,la nebbia si spostò al suo  gesto?

E’ Vivo?Sousuke sei vivo?

Se la voce di Sousuke riusciva a raggiungere quel posto significava che c’era una via d’uscita …

<<  Sousuke!Tessa si è risvegliata! >>  Mao corse ad abbracciare il sergente,erano le 3.30 del mattino.

Con quella notizia nacque una piccola speranza nel cuore del ragazzo.

Kaname  aveva ancora gli occhi spalancati,privi di luce.

Il sergente si angosciò ma cercò di contenersi mentre Mao capiva che doveva trattenere l’entusiasmo.

Mao si avviò alla finestra della stanza e aprì le tende:  << Un po’ d’ aria le farà bene. >>

Sousuke lanciò uno sguardo alla donna e lei capì che il sergente voleva rimanere solo.

Kaname sentiva pietrificate le gambe,guardò l’uscita davanti a sé,diventava sempre di difficile raggiungerla, man mano che si avvicinava il suo passo diventava sempre più pesante e lento da essere un impiccio.

Kaname si asciugò per un attimo gli occhi,stava piangendo ma il suo sguardo era determinato.

Quel luogo era il suo inconscio:non si sarebbe fatta sconfiggere da se stessa,non dopo aver combattuto milioni di volte contro il suo maligno sussurro da whispered .

<<  Sousuke aspettami. >>  la sua voce sembrava un lamento di un animale ferito ma …

Sousuke aprì lentamente gli occhi si era concesso un paio di minuti di riposo,guardò il suo orologio:segnava le  6.43

Era il primo giorno dell’anno.

I miracoli non esistono.

La mano di Kaname debolmente strinse quella del sergente.

Sousuke vide soltanto gli occhi della sua amata riaccendersi della luce della vita.

I raggi dell’alba colpirono ,per un attimo, il viso di Kaname e per un attimo Sousuke credete di aver avuto per un momento un ‘allucinazione.

<< Sou… su.. ke >>  la voce era debole ma era della sua Kaname.

<< Chidori. >> nonostante che tutta la notte il sergente l’aveva chiamata con il suo nome,era tornato al suo forzato e superfluo formalismo.

Kaname sorrise e vide l’alba bellissima davanti a sé.

L’anno prossimo osserveremmo l’alba insieme come dei bravi giapponesi.

Faceva freddo,era l’anno successivo al ritrovamento di Kaname.

La ragazza strinse la mano di Sousuke con maggior forza,ormai non avevano più lo stesso imbarazzo della prima volta che si erano tenuti per mano.

<< Sousuke!Da qui si vede bene! >> i due fidanzati si sedettero sulla panchina del piazzale panoramico per assistere all’arrivo dell’anno nuovo.

La ragazza si appoggiò sulla spalla di Sousuke,che un pochino si imbarazzò …

La luce piano piano si fece spazio nel buio,proprio come aveva fatto Kaname l’anno prima per tornare in vita,i due ragazzi si tennero per mano per tutto il tempo dell’alba e si baciarono.

Erano insieme e questo era ciò che importava.

 

 

 

   
 
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