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Autore: Kate_88    17/07/2005    3 recensioni
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Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco a voi l’ultimo capitolo di questa mia fic

Ecco a voi l’ultimo capitolo di questa mia fic... spero vi sia piaciuto e per questo ringrazio tutti quelli che hanno recensito. Ringrazio anche chi non ha recensito ma che comunque ha letto! spero che continuerete e leggere le mie storie... Grazie di tutto e ora gustatevi l’ultimo capitolo!

 

 

 

Che gli succede?” disse Ron.

Se non si sveglia farà una brutta fine!” disse Draco.

“Harry sta pensando alla profezia!” disse Silente.

Che profezia?” fece Hermione.

“Non vi dice niente questa parola?” disse Silente.

“Adesso mi ricordo! Al quinto anno Voldemort cercava una profezia al ministero che poi è andata in frantumi... Harry sa di cosa parlava, ma non ci ha mai detto niente!” disse Ginny.

Silente recitò la profezia ai quattro giovani e tutti rimasero perplessi.

Ma anche Neville è nato il 31 luglio! Me l’ha detto tempo fa!” disse Hermione.

“Ma Voldemort non ha designato lui come suo pari... la cicatrice di Harry ne è la prova!” disse Silente.

“Albus dobbiamo trovare il modo di intervenire!” disse la McGranitt.

“No Minerva! Non possiamo fare niente!” disse Silente con la sua voce calma.

Ma Albus! Così Harry morirà... bisogna svegliarlo da quel trans!” disse Lupin.

“Remus abbi fede in Harry!” disse Malocchio Moody.

“Scusate se intervengo, ma... Potter se la caverà... non può lasciarci le penne, anche perché deve recuperare ben dieci ore di assenze, altrimenti il M.A.G.O. se lo può dimenticare!” disse Piton, mentre in cuor suo sperava che Harry ce la facesse... lo odiava ma non per questo doveva morire... non voleva che anche lui facesse la stessa fine dei genitori.

Tutti erano in silenzio, mentre Voldemort attaccava e Harry schivava.

Voldemort volle approfittare della situazione e puntò la bacchetta per scagliare la maledizione senza perdono che Harry conosceva bene, quando Piton, all’insaputa di tutti urlò: “POTTER GIURO CHE SE NON TI SVEGLI LE ORE DI POZIONI RADDOPPIANO!”.

Harry si mosse un pò.

“HARRY CE LA PUOI FARE!” disse Hermione seguendo l’esempio di Piton.

“POTTER SE NON TI SBRIGHI CI PENSO IO! COMINCIO AD AVER FAME!” disse Draco.

Silente sorrise.

Harry si risvegliò.

Notò la situazione e con tutta la sua forza, puntò la bacchetta non contro Voldemort, ma contro la barriera che riuscì a far sparire.

Voldemort vide infrangersi la sua barriera.

Se ne creava un’altra Harry la distruggeva, così decise di seguire e cominciò a lanciare svariati incantesimi.

Alcuni colpivano Harry, altri venivano evitati.

Harry voleva dare il colpo di grazia a colui che aveva seminato troppe sofferenze in troppi anni, così cominciò: “Avada...” nello stesso momento anche Voldemort pronunciava quella stessa parola e insieme dissero: “Kedavra!”.

Due palle luminose cominciarono a scontrarsi... quella di Harry era molto forte, ma quella Voldemort non era da meno.

Sembrava che stesse accadendo la stessa cosa che era successa al quarto anno, quando Voldemort era resuscitato.

Dalla bacchetta di Harry cominciarono a prendere forma alcune persone già morte per mano di Voldemort.

Tutte incitavano Harry... comparve Cedric Diggory che al quarto anno era morto per mano di Voldemort, poi apparvero Lily e James Potter... questa volta però non erano da soli... c’era anche Sirius che lo incoraggiava... apparvero Tonks e Mundungus.

Harry prese più forza da quelle persone.

 

 

***

 

 

“Draco vai da Harry a dargli una mano!” disse Silente.

“Albus... credi sia il caso?” disse la McGranitt.

“Questo dice la profezia!” disse Silente.

“Professore andiamo anche noi!”

“No!” disse il professore fermando gli altri “Anche noi non possiamo fare niente... solo Harry e Draco possono sconfiggere il signore Oscuro... neanche io!”.

Draco perplesso andò da Harry.

“Malfoy va via! Ce la faccio da SOLO!” disse Harry mentre continuava quella battaglia.

“Potter... abbiamo lo stesso obbiettivo... AVADA KEDAVRA!” disse Draco unendo la sua bacchetta a quella di Harry.

Sotto gli occhi increduli di tutti Voldemort si disintegrò lasciando in tutti un brutto ricordo di quegli anni cupi.

 

 

***

 

 

Tutti si trovavano al San Mungo.

Dopo la grande esplosione provocata da tre grandi Avada Kedavra nessuno era rimasto illeso.

Harry aveva un braccio ingessato e Draco camminava con le stampelle accompagnato dalla sua dolce infermiera Ginny che se l’era cavata con qualche graffio sul viso, come Hermione e Ron.

I professori naturalmente erano al San Mungo solo per accertamenti.

Ginny, Hermione e Ron furono dimessi dopo un giorno, mentre Harry doveva rimanere lì per vedere se i vari schiantesimi ricevuti avevano provocato altri danni, come d'altronde Draco.

Nell’ospedale si trovava anche Narcissa Malfoy.

“Mamma!” disse Draco appena si trovò nella stanza della madre insieme a Ginny.

“Tesoro! Scusami... sono stata un’ingenua!” disse la madre.

“Non preoccuparti! Adesso è tutto finito... lui non c’è più!” disse Draco “L’ho eliminato!”

Ma era tuo padre!” disse la madre.

“Un padre non vorrebbe il male del figlio e un marito non dovrebbe lasciare la sua donna nelle grinfie di altri uomini!” disse il figlio parlando come un adulto.

“Draco... sei cresciuto!”.

Draco si piegò sulla mamma per abbracciarla.

La mamma pianse e Ginny giurò di vedere due lacrime solcare il viso di Draco.

 

 

***

 

 

Dopo una settimana tutti furono di nuovo ad Hogwarts e adesso non solo Harry splendeva come una celebrità, ma anche Ron, Hermione, Ginny e soprattutto Draco spiccavano tra la folla.

Harry e Draco furono convocati dal preside nel suo ufficio.

“Vi chiederete perché vi ho convocato!” disse il preside guardandoli da sopra gli occhiali a mezza luna.

Harry, nella sua divisa da Grifondoro e Draco nella sua divisa da Serpeverde lo guardavano con uno sguardo smarrito.

“Draco, ti ricordi cosa ti ho detto prima che tu ti unissi a Harry?” disse il preside.

Draco pensò, poi disse: “Di andare perché la profezia diceva così... non dovevano venire gli altri... solo io!”

“Bene... arriviamo al dunque... Harry la profezia che ti rivelai al quinto anno non era completa... ce un altro pezzo che fa parte della profezia di Draco... nella quale c’entri anche tu...”

Cosa?!” dissero i due.

“La profezia dice... Nascerà colui che con le sue decisioni sceglierà il destino. Se colui unirà le sue forze al Signore Oscuro egli vincerà, ma se colui unirà le sue forze a chi è nato all’estinguersi del settimo mese e che il Signore Oscure designerà come suo pari, nato da chi l’ha già sfidato tre volte, allora il Signore Oscuro verrà sconfitto. I due ragazzi saranno i due opposti che si uniranno nell’ultima battaglia... la battaglia l’avete vinta... perché Draco ha deciso di unirsi al bene invece di seguire le orme del padre. È grazie a te Harry che eri stato designato come l’unico in grado di sconfiggere l’Oscuro Signore, ma anche grazie a te Draco che hai preso la decisione migliore che adesso tutti noi possiamo respirare aria pulita senza paura!” disse Silente.

I due ragazzi quasi non credevano alle proprie orecchie... i loro destini erano destinati a incrociarsi fin dalla nascita.

I due ragazzi si congedarono e uscirono dall’ufficio levando un sospiro di sollievo.

 

 

***

 

 

I due ragazzi raccontarono tutto a Ron e agli altri.

Tutti rimasero un pò sorpresi.

 

 

***

 

 

Mancava poco alla fine della scuola.

Tutti erano alle prese con gli esami... alcuni con i M.A.G.O. altri con gli esami di fine anno.

Draco passeggiava davanti a quella bacheca... da lì era cominciato tutto, così appese un biglietto.

Indossava una maglietta a maniche corte nera, e pantalone largo alla pinocchietto e le scarpe da ginnastica... finalmente poteva vestirsi come tutti i ragazzi dell’età sua. I capelli scendevano morbidi.

Si nascose sotto le scale in attese che arrivasse Ginny, che non tardò.

Anche lei, con una maglietta a maniche corta rosa e una gonnellina estiva, scarpe da ginnastica e delle trecce ai capelli, si fermò davanti alla bacheca e lesse il biglietto: “Per Fire. Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto... è per merito tuo che io adesso sono qui... qui è cominciato tutto ma adesso io abbandonerò questa scuola e spero tu continuerai a pensarmi. By il tuo Ice preferito.”.

Ginny sorrise e si guardò intorno.

Tanti ricordi la circondarono.

Adesso le sue persone più care l’abbandonavano... era solo un anno, ma già sentiva la loro mancanza... si vedeva in un angolo mentre rideva con Hermione, dall’altra parte bisticciava con Ron... vicino al portone diceva di si ad Harry e sui gradini di quella grande scalinata si baciava con Draco.

Ginny tornò alla realtà e notò che qualcuno, da sotto la scala la fissava.

Lei sorrise e Draco uscì fuori.

“Stai sicuro che non ti abbandonerò, anche perché senza di te, Ginny non sarebbe qui!” disse lei guardandolo profondamente negli occhi.

“No! Sono io... Draco Malfoy... sono io che senza di te non sarei qui... tu mi hai reso felice e mi stai rendendo felice e voglio continuare ad amarti ancora per tanto tempo!” disse Draco abbracciandola.

Dalle scale scese Harry con un pantalone blu e una maglietta bianca a maniche corte.

“Harry!” disse Ginny vedendolo.

“Ciao! Draco ti dispiace se abbraccio Ginny?” disse Harry.

“Fai pure... ma stai attento... lei è la mia donna e non permetto a nessuno di toccarla al posto mio!” disse Draco.

Harry abbracciò Ginny.

Quell’abbraccio era così intenso... bello... così piacevole.

I due si staccarono e Harry baciò la fronte di Ginny.

“Mi raccomando piccolina... fai la brava... e per qualunque cosa... io ci sono sempre!” disse Harry andandosene.

 

 

***

 

 

Grifondoro e Serpeverde in occasione eccezionale si aggiudicarono entrambe la coppa delle case.

La scuola finì.

Harry in breve lasciò la casa di Privet Drive e con una parte dei soldi che gli erano rimasti dall’eredità che gli avevano lasciato i genitori, si comprò una casa nelle vicinanze della Tana.

Per andare a trovare i suoi amici si smaterializzava spesso.

Hermione continuò a vivere con i suoi ma stava spesso alla Tana con Ron, e i genitori.

Ginny cominciò il sesto anno ad Hogwarts... per lei il più difficile perché non aveva più i suoi cari amici con cui parlare e scherzare... stava ancora con Draco e per lei questo era tutto. Il suo Ice.

E Draco?

Finalmente cancellò ogni cosa che gli faceva ricordare il padre.

Cambiò il suo cognome in Black... il cognome della madre. Anche la madre aveva di nuovo il suo cognome. Cambiarono casa... presero una bella villa in campagna dove spesso venivano gli amici di Draco... Harry, Ron, Hermione e quando poteva anche Ginny veniva... la sua dolce metà... la sua Fire.

 

FINE

 

 

 

_Mia_: Bhè... ecco a te l’ultimo chap di questa storia che era nata per puro passatempo... spero il finale ti piaccia!

   
 
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