Grafica con effetti glitter di Myspace
Cap
3
“Bellaaaaaaaaaaaa!” un
urlò agghiacciante arrivò dalla stanza di Alice Swan.
Bella non capiva cosa fosse successo e con il fiatone raggiunse la sorella.
Alice saltellava sul suo letto, felice e contenta come una bambina.
“Alice, ma che diavolo stai facendo? Ti sembra
questo il modo?! Ma sei impazzita, scendi da lì!” Per tutta risposta Alice fece
un balzo verso la sorella e la trascinò nel suo balletto danzante.
“Tu sei davvero pazza cara sorella!” Bella ormai
era abituata ai continui saltellamenti della sorella. Ma da quando era arrivato
Jasper, sapeva che lei era felicissima, ed ogni saltello aveva di sicuro a che
fare con lui. Finalmente si decise a parlare.
“Bella, Jasper mi ha mandato un’e-mail
chiedendomi se voglio andare a Netherfield per questo
fine settimana!!! Ci pensi due giorni insieme a lui!!! Ahhhhhh!!
Bella!! Bellaaaa!!!” e continuò a saltare abbracciata
alla sorella.
“Ehmm… è.. uff… una bella no… cavolo Alice! Fermati!.....” si fermò e
la guardò di soppiatto.
“Dicevo è davvero magnifico…. vedi che avevo
ragione… A Jasper piaci tantissimo. E comunque è evidente da tutto, da come ti
guarda, ti sorride. Poi sembrate due calamite, non vi staccate mai!” Bella era
felice per Alice, sapeva il sentimento che lei provava per Sir Jasper Hale, era lo stesso che lui provava per lei.
“Devo dirlo alla mamma, sarà felicissima!” corse
via da Bella, tutta eccitata e felice dalla notizia. Bella sapeva che sua mamma
ne sarebbe stata oltremodo felice, non vedeva l’ora che qualche figlia si
sposasse. Se fosse stata un personaggio dei romanzi sicuramente sua mamma
poteva impersonare
“Oh mio Dio, Alice! Ma è bellissimo!!!” Infatti
come aveva previsto Bella, sua mamma stava impazzando di gioia.
“Sir Jasper Hale è
davvero un galantuomo… insomma un uomo da sposare!!” marcava sempre il “Sir”
come per dare eccessiva importanza a ciò che rappresentava Jasper.
“Quindi ho il permesso di prendere la macchina,
vero mamma?” Alice la guardava speranzosa, immaginava un assenso visto
l’importanza della cosa.
“Ma non starai mica scherzando mia cara! Andrai
a piedi. Vedrai ti farà bene” esclamò Renèe
sorridendo alla figlia scioccata.
“Ma mamma…” Alice non sapeva come continuare,
non si aspettava un tale dissenso da sua mamma.
“Mamma ma sta arrivando un temporale. Si bagnerà
tutta andando a piedi. Lo sai che non ci sono autobus o quant’ altro per Netherfield.” Ghignò Bella in difesa di Alice.
“Bambine mie, lo sapete che la macchina ci
serve, tant’è che ne abbiamo solo una” mormorò la signora Swan
in risposta alle figlie.
“Effettivamente… vuol dire che andrò a piedi.
Non posso rifiutare un’occasione del genere. Ci pensi Bella due giorni con
Jasper!” Alice si era arresa all’evidente situazione di mezzo. Corse a
prepararsi. Salutò le sorelle e la mamma e si avviò verso Netherfield.
Un temporale di inaudita violenza colpì la
campagna inglese mentre Alice si recava a piedi nel luogo abitato del suo
amore. La signora Swan guadava la pioggia tutta
felice.
“Davvero gran bella idea!” e ritornò alle sue
faccende domestiche. Ma ben presto il telefono squillò. Jasper avvertiva la
famiglia Swan che Alice aveva la febbre alta e che
sarebbe rimasta a Netherfield fino a completa
guarigione, naturalmente in buone mani. Solo allora Bella capì quello che aveva
fatto sua mamma.
“Se tua figlia morisse, l’avrai sulla coscienza Renèe” intervenne Charlie in seguito alla telefonata.
“Oh, non esagerare. Nessuno è mai morto per una
febbre! Non ti preoccupare, sono sicura che Sir Jasper Hale
la curerà come si deve”
“Mamma, papà, domani andrò a Netherfield.
Voglio vedere Alice” esordì Bella.
“Non essere sciocca. Sai che domani ci serve la
macchina e non puoi andare a piedi con tutto il fango che ci sarà, arriverai lì
impresentabile” rispose Renèe.
“Io ci andrò!” esclamò Bella impertinente.
“Bella, sai che non posso accompagnarti” Charlie
era dispiaciuto.
“Papà sai che mi piace passeggiare. Lo faccio
sempre con Alice.” Concluse dando un bacio ai genitori e corse in camera a
prepararsi per l’indomani mattina.
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La passeggiata non fu come si aspettava Bella.
Il fango ricopriva la strada e più volte cadde in quelle pozzanghere
infangandosi dalla testa ai piedi e si fece rossa per il camminare, con il
risultato che quando arrivò a Netherfield era
irriconoscibile. Fu presentata dal maggiordomo nella saletta della colazione
dove Jasper, Rosalie ed Edward stavano bevendo tè e mangiando pane, burro e
marmellata. Alla sua vista, Rosalie fece un cenno di diniego. Ma si giustificò
dicendo che era arrivata a piedi soltanto per vedere sua sorella Alice perché
erano tutti molto preoccupati. Si congedò da loro e andò da Alice.
“Davvero uno spettacolo sconcertante. Hai visto
Edward quanto fango addosso?” Rosalie rivolse lo sguardo sprezzante verso
Edward, aspettandosi una critica dall’amico.
“No, al contrario. La campagna ha reso la sua
pelle più bella e i suoi capelli scintillanti al chiarore dopo la tempesta”
Edward pensava a quanto fosse carina Bella Swan con
le gote rosse e i capelli sciolti ondulati. Rosalie cambiò discorso, irritata
dalla risposta di Edward.
Nel frattempo Bella era riuscita a vedere Alice
che aveva la febbre molto alta. Cercò di rassicurare la sorella dicendole di
stare calma visto che si sentiva in imbarazzo per il suo stato di salute. Ma
Jasper che nel frattempo era entrato in camera dell’ammalata, invitò anche
Bella a rimanere con loro, sapendo che soltanto con l’amore fraterno si poteva
guarire più in fretta. Bella accettò non senza remore, ma voleva stare vicino
ad Alice.
Bella rimase con Alice fino a sera tardi.
Vedendola addormentata decise di scendere giù. In salotto trovò tutta la
compagnia, compreso Edward Cullen che giocava a carte
con il suo amico. Prese posto su una poltrona e iniziò a leggere il libro che
aveva portato da casa.
“La signorina Swan.
Voglio dire Bella preferisce leggere piuttosto che giocare a carte. Strano”
ghignò Rosalie guardandola torva.
“Perché strano?” domandò Bella.
“In genere le ragazze preferiscono fare qualche
altra cosa piuttosto che leggere. Non trovi Edward?” si rivolse a Edward con
fare accusatorio.
Di rimando lui la guardò, ma non disse niente.
“Edward ha una collezione vastissima di libri a Pemberley. La sua biblioteca è splendida Bella!” continuò
non curante del fatto che il suo interlocutore non volesse essere disturbato.
“Ne compro molti.” Rispose serafico. Rosalie
cambiò argomento e domandò a Edward come stava sua sorella Giorgia, tessendo le
lodi di una ragazza che a quanto sembrava, sapeva suonare meravigliosamente il
piano ed era molto intelligente. Jasper si intromise nella conversazione
dicendo che le ragazze sapevano fare quasi tutto se non tutto più degli uomini.
“In realtà io non conosco nemmeno due o tre che
possano essere considerate realmente intelligenti.” Sentenziò Edward.
“Sicuramente il suo concetto di intelligenza
comprenderà delle caratteristiche non comuni suppongo.” Esclamò Bella.
“Una donna deve conoscere a fondo tutto, la
musica, il canto e non di meno la lettura.” Dichiarò Edward.
“Capisco. Ecco perché ne conosci solo due o tre.
Saranno di sicuro dei mostri!”
Edward la guadò
intensamente e Bella distolse lo sguardo arrossendo. Continuarono a giocare
fino a quando si congedarono per andare a dormire.
L’indomani mattina Bella rimase quasi tutto il
tempo con la sorella. Non voleva lasciarla sola. E Jasper era sempre lì con
loro, se non nei rari momenti in cui doveva andare per sbrigare affari
riguardanti la casa.
“Alice come ti senti?” Bella si accorse che la
sorella era sveglia.
“Male Bella. Maledizione che figura! Dovevo
passare delle belle giornate con Jasper e guarda qui! A letto malata!” era
davvero delusa e scontenta.
“Dai, sarà per un’altra volta! Almeno hai fatto
contenta mamma che aveva programmato tutto! Come se già Jasper non fosse cotto
di te!” esclamò Bella sorridendo alla sorella.
“Dici davvero?” la guardò speranzosa.
“Ma dai! Si vede ad un miglio di distanza.
Altrimenti perché ti avrebbe invitata? Per giocare a bocce! O magari ti voleva
far vedere la sua collazione di farfalle! Ah ah ah!”
“Posso?” Jasper bussò alla porta socchiusa.
“Si Jasper, entra” disse Alice.
“Beh… io vado… Jasper posso andare nella tua
biblioteca? Ho visto tanti libri che vorrei consultare.” Domandò Bella
rivolgendosi a Jasper.
“Certo. Vai!” Bella uscì dalla stanza
sorridendo. Una scusa come tante per lasciarli soli.
Si inoltrò per un corridoio enorme ed entrò in
una biblioteca che non aveva nulle da invidiare a quella del Trinity College che aveva visto a Dublino. Era
semplicemente enorme. Bella adorava la biblioteche. L’odore dei libri sapeva di
muschio e terra bagnata. Gironzolò in quel grandissimo androne con il naso
all’insù, attratta da quei vecchi libri di chissà da quanto tempo messi lì. Si
fermò ad osservare una vecchia copia di “Cime Tempestose”. La toccò con la
punta delle dita e un mano sfiorò la sua.
“L’hai letto?” Edward Cullen
teneva la sua mano sulla sua. Lei la ritrasse immediatamente e rispose un
serafico “Si”.
“Quindi se lo stavi prendendo, lo vuoi
rileggere” domando con tono interrogativo.
“No. Non mi piacciono i due personaggi.”
“Perché mai?” domandò con fare inquisitorio.
“Perché si amano ma hanno fatto di tutto per
distruggersi. Questo non è amore” aggiunse Bella.
“C’è un filo sottile che lega amore e odio.
Molto sottile.” Disse Edward.
Bella si sentì in imbarazzo e cercò in tutti i
modi di distrarsi. Prese una scala e salì sopra per prendere un libro in alto.
“Vuoi che te lo prende io?” chiese Edward.
“No” ma mentre rispondeva un piede scivolò da
uno scalino e cadde all’indietro. Due braccia forti attutirono la sua caduta.
Edward era riuscito a afferrarla in tempo prima che cadesse.
“Stai bene?” la guardava perplesso.
“Si… io… grazie… se
non ci fossi stato tu… io” era confusa e spaventata. Guardò Edward negli occhi
e per un istante sembrava che le loro labbra volessero incontrarsi. Ma Bella si
alzò improvvisamente, ringraziò Edward e lo lasciò solo in biblioteca, mentre
lui pensava a quanto fossero belle quelle labbra rosse e quanto avesse
desiderato baciarle.
Allora
anche questa storia come Gocce di memoria è betata da MaryAc_Cullen che fa un ottimo lavoro di correzione e di consigli, molte frasi
sono opera sua.
Vi ringrazio sempre a tutte quante/i!
Che belle recensioni!Urrà! Finalmente più di tre recensioni, sono strafelice!!!
;)
@costi84:altro che in ginocchio..Edward
avrà un gran bel da fare..non so se conosci la vera eroina di Orgoglio e
Pregiudizio..Elizabeth Bennett è una peste con Darcy!
Ih ih iha!! J grazie cara!!
@ leliby: grazie mille!! Cercherò di
fare del mio meglio!
@Austen95: Bella mi piace molto in
questa veste! Sono felice che piaccia anche a te!! Grazie!!
@poeticdream: anche io adoro la Austen..spero di non rovinare il suo romanzo…grazie mille!
@ lisa76: grazie cara..non so ancora se
inserirò Emmett…devo decidermi. Bacioni!
@ hale_y:Grazie, spero ti sia piaciuto
il capitolo. Un po’ si rifà a Twilight dove Edward
salva Bella dal furgoncino e un po’ a Becoming Jane, il
film sulla vita, seppur troppo romanzata
di Jane Austen, nella scena in biblioteca.
@gio_lesa:Grazie cara!Sono felice della
tua recensione!!
@MaryAc_Cullen:A dire il vero non so se farò
innamorare Rosalie..so che è un po’ acida ma ci sta a pennello a fare la
sorella di Jasper alias Signor Bingley!!Ih ih ih!Che dirti..grazie sempre di cuore! Un bacionissimo!
Volevo consigliarvi
di leggere:
Another Twilight story di MaryAc_Cullen
...E se continuasse così...? di leliby
Irrazionale realtà di poeticdream