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Cap
2
Passavano i giorni nella ridente campagna
inglese. L’estate era sempre la stagione più attesa. Il sole faceva capolino su
tutto il vasto territorio dell’Hertfordshire,
sormontato da laghetti, boschi, valli e il verde. Il verde della vecchia e
gloriosa Inghilterra. Le due sorelle Swan, Alice e Bella, amavano passeggiare per la verde
campagna inglese. Portavano con loro dei libri e lungo il percorso leggevano
incantate e disilluse storie d’amore romantiche e malinconiche, tenere e
irriverenti.
“Bella che libro hai preso oggi?” domandò Alice
prendendo il testo dalle mani della sorella.
“Ho pensato di rileggere un classico di una
nostra grandissima conterranea. Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Che ne pensi?” parlò tutto d’un fiato.
“Sì, sono pienamente d’accordo con te. Adoro
Jane! E il signor Bingley poi!! E’ così dolce!” Alice
fantasticava già sulla loro lettura.
“Invece credo che Elizabeth Bennett sia la
migliore tra le sorelle. Fiera ma anche duttile e capace di riconoscere i
limiti delle proprie impressioni, trasformando così le sensazioni in sentimenti
fino ad avere il cuore dell’uomo più ambito.” Parlava guardando il terreno
sotto di lei.
“Sono sicura che vorresti avere tu il cuore del
Signor Darcy, vero Bella?” sorrise Alice.
“Ti confesso che all’inizio anche per me è
insopportabile, ma devo ammettere che lo adoro. Eh... si… il signor Darcy è quanto un uomo può essere per una donna.” Terminò
la frase, rammaricandosi in cuor suo di aver esposto troppo dei suoi sentimenti
riguardante gli uomini.
“Chi è il signor Darcy?
Qualcuno che conosciamo?” dalla radura comparvero Jasper in compagnia di
Edward. Le due ragazze sussultarono a quella voce.
“Jasper! Siamo felici di vederti! Cosa fate qui
nella nostra bella campagna?” Alice trotterellò vicino al suo amico baciandogli
la guancia. Lui diventò tutto rosso dalla vergogna.
“Ciao Jasper... Edward” Bella non era molto
felice di vederli. Quel momento della giornata lo preferiva perché poteva
leggere e parlare dei suoi libri preferiti insieme ad Alice. Un momento tutto
loro, da non dividere con nessuno.
“Buon pomeriggio” rispose serafico, rivolgendo
lo sguardo verso il libro.
“Allora chi è il signor Darcy?”
domandò Jasper.
“Suppongo sia il protagonista di Orgoglio e
Pregiudizio di Jane Austen” mormorò Edward in tono
sarcastico.
“Esattamente” rispose Bella incontrando i suoi
occhi.
“Lo hai letto?” domandò Alice.
“Si”
“E ti è piaciuto?” Alice era incuriosita. Non
aveva sentito parlare molto di Edward Cullen dal loro
arrivo, ma nonostante ciò, la sua fama di arrogante e presuntuoso lo aveva
preceduto.”
“Trovo che Jane Austen
scriveva abbastanza bene ma non sono libri che preferisco. Leggo maggiormente
testi filosofici che ci fanno riflettere sulla realtà delle cose e della nostra
vita.” Chiuse il discorso come stizzito da tale confidenza.
“Quindi l’amore non è una realtà per te?” domandò
Bella lanciandogli un’occhiata gelida.
“L’amore è astratto come tutte le cose
evanescenti. Un giorno c’è e un giorno non esiste più. Probabilmente è solo per
i più deboli.” Rispose candidamente sostenendo lo sguardo di Bella.
“Quindi l’amore è per i più deboli. Quindi
Shakespeare o chiunque abbia scritto sull’amore sono solo dei falliti. E gli
uomini e le donne che si innamorano ogni minuto, ogni istante nel mondo sono
solamente dei miserabili che non sanno che fare della loro vita? Ma cosa
sarebbe il mondo senza l’amore, Edward?” Bella era arrabbiata, non sapeva il
perché ma l’arroganza dell’affermazione di Edward le faceva venire il sangue al
cervello.
“Non ho detto questo. Credo che ogni uomo, ogni
donna non possa innamorarsi del primo che capita ma fare una scelta oculata.”
Rispose Edward senza scomporsi.
“Si, in effetti è così. Bisogna calcolare
tutto. Non ci si può accontentare del primo o della prima “passabile” che ci
troviamo sotto gli occhi” detto questo girò le spalle e se ne andò, ridendo sotto
i baffi. Si era presa la sua rivincita su Edward Cullen.
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“Oh si! E’ un caro ragazzo! Molto carino ben
educato, al contrario di Edward Cullen! Non sai cosa
ha sentito la mia Bella…” sussurrò le ultime parole come per non farsi sentire.
“Mamma!” Bella entrò immediatamente nel salotto
per tentare di interrompere, per quanto possibile, quell’uragano di sua
madre. Sembrava che la mite e calda
campagna inglese si fosse fermata a parlare solo dei nuovi arrivati. Non c’era
salotto, pub o ballo dove non si sentivano pettegolezzi su di loro. Jasper il
bello e gentile, Rosalie la superba e Edward lo scontroso e arrogante. Bella
non ne poteva più di sentire tutte queste dicerie. Ma d’altronde cosa si poteva
fare nella campagna inglese oltre ai buon vecchi pettegolezzi su nuovi
arrivati?
“Angela! Mia dolce amica!! Salve Signora Weber”
Bella andò incontro alla sua vecchia amica di sempre, Angela Weber, la
abbracciò e la portò via da chiacchiere e pettegolezzi di vecchie comari.
“Allora Bella, come ti sembrano questi ragazzi
di sangue blu?” chiese ridendo Angela in quanto già conosceva la reazione
dell’amica.
“Oh Angie, ti ci
metti pure tu! Jasper di qua, Rosalie di là, Edward-io-non-mi-innamoro-perché-sono-troppo-perfetto-Cullen di lì o
dappertutto!” Bella sbuffò alla sua amica,
arrabbiata e contrariata.
“Come lo hai chiamato?” Angela iniziò a ridere.
“Edward-io-non-mi-innamoro-perché-sono-troppo-perfetto-Cullen!
Ah ah ah!” risero insieme di gusto.
“Beh… dice che lui non si innamorerà perché
deve scegliere!” sogghignò Bella.
“Certo se continua a non rivolgere la parola a
nessuno, non credo si innamorerà mai. Pensa che al pub, ai balli, agli inviti a
casa sta sempre per conto suo e non parla mai con nessuno. E’ un tipo strano.
Anche se insieme ai suoi amici intimi, dicono che è molto simpatico. Forse è
meglio che tu non abbia ballato con lui quella sera altrimenti saresti stata
costretta a rivolgergli la parola.” Terminò la frase con un senso di sdegno
dettato dall’amicizia per la sua amica ma poi continuò “Sai Bells,
in fondo non c’è da stupirsi per il suo atteggiamento, se lo può permettere in
un certo qual senso, è bello, ricco e potente. Perché no? Dovresti perdonarlo
in fondo è il suo essere”
“Forse hai ragione. Ma non riesco a trovarlo
simpatico. Se non mi avesse umiliato, credo gli perdonerei il suo orgoglio.”
Bella concluse stizzita.
“Bellaaa!!!??” la
voce di Alice rimbombava per tutta la casa.
“E’ tornata il folletto. Alice siamo in camera miaaa!”
“Oh Angie! Ciao
tesoro! Allora Bella sei stata davvero stupida ad andartene così. Però un punto
a tuo favore... ih ih ih!”
Alice rideva sotto i baffi.
“Cioè?” Bella la guardava stralunata.
“Edward è rimasto molto colpito dalla tua
affermazione. Rimuginava tra sé e sé. E poi ha iniziato a farmi molte domande
su di te!” Alice quasi urlava.
“Ehm? Domande tipo?” Bella era scioccata.
“Tipo se uscivi con qualcuno, che tipo di libri
leggi, cosa ti piace fare… cose così! Bella non è fantastico?!”
“Si favoloso!” rispose ironica.
“Questo sai che vuol dire?” Alice si alzò
saltellando.
“No ti prego Alice. Non voglio sapere che vuol
dire!” fece finta di tapparsi le orecchie con le mani.
“E dai!! Secondo me tu gli piaci!!! Si si si!!” saltellava ancora per la
stanza ripetendo le ultime parole.
“Ma non dire scemenze!”
“A chi piaci? A Mr Edward-io-non-mi-innamoro-perché-sono-troppo-perfetto-Cullen…
ah ah ah!” Angela si stava sbellicando dalle risate.
Non poteva pensare all’ironia della sorte.
“Uhmmm….
che?....vedremo! Intanto stasera siamo state invitate da Jasper al pub “Old Fashion”e ci andremo… e non dirai di no signorina!!
Anche tu Angela ovviamente!”Alice rise soddisfatta.
“No io non posso venire, mi dispiace. Anzi ora
devo proprio andare” Angela salutò le due amiche e si defilò silenziosa.
“Ciao Angie. A
presto!” urlarono le due sorelle in coro.
“Allora Bella, cosa indosserai?” Alice stava
già cercando un vestito per Bella.
“No Alice, verrò ma ad una condizione…
indosserò quello che voglio io altrimenti pigiama e libro” sbuffò contro la
sorella inferocita. Dal canto suo Alice la guardò stupefatta come se avesse
bestemmiato e rispose un mesto “Ok” con la testa, con grande soddisfazione di
Bella che proprio non sopportava di dover rivedere quel damerino di sangue blu.
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Jasper, Rosalie ed Edward stavano sorseggiando
una birra al tavolo del pub quando le due sorelle arrivarono un po’ in ritardo
al loro appuntamento. Alice non sopportava la sorella in jeans e cercò almeno
di farle mettere un pantalone nero che gli fasciava il corpo. Ed ovviamente ci
riuscì, non sfuggendo alle ire di Bella.
“Scusate il ritardo!” si avvicinarono al tavolo
e salutarono i presenti con un cenno della mano.
La serata passò piacevolmente per Jasper e
Alice che ridevano, scherzavano e ballavano come due innamorati. Mentre Bella,
Rosalie e Edward rimanevano al tavolo in disparte. Nessuno dei tre sembrava
intenzionato a parlare ma Rosalie, ormai stufa dell’eterno silenzio, cercò di
dire qualcosa, sebbene in forma ironica e centrata tutta sull’offesa.
“Mi annoio davvero tanto qui. Sempre ballare,
ballare, ballare. Tu che ne pensi Edward?” si mise una mano alla bocca come per
fermare uno sbadiglio.
“Si, per certi versi, si. Il ballo è in auge
anche nel mondo meno civile. E penso che non ci sia zotico che non sappia
ballare. Per noi potrebbe essere davvero deleterio.” E sorseggiò un po’ della
sua birra scura.
“E di grazia, posso chiederti perché deleterio?
Forse potrebbe far male ai piedi di vostra grazia?” Bella domandò con fare
ironico alla dimostrazione poco cortese di Edward. Il ragazzo la guardò come
spaesato ma per nulla risentito rispose a tono.
“Il ballo è tutto ciò che meno si conviene per
una persona di alto rango. Ma per chi vive in zone di campagna, a parte il
pettegolezzo, non vedo cosa migliore di un ballo.” Sentenziò beandosi di aver
messo in difficoltà Bella.
“Ci sono dei lati positivi nel vivere in
campagna” rispose in tono affettato.
“Sarebbero?”
“Innanzitutto non s’incontrano dei tipi pedanti
e villani come nel vostro mondo civile. E poi perché il ballo li rende si
selvaggi e zotici ma anche vivi e felici di vivere.” Detto questo, si alzò e si
congedò per andare in bagno.
“E davvero un tipo insolente.” Sputò di rimando
Rosalie Hale, offesa da tale saggezza giovanile.
Osservò Edward che vagava preso dai suoi pensieri.
“Edward a cosa state pensando? Scommetto che
indovinerei subito”
“Non credo proprio Rosalie.”
“La nullità e l’insulsaggine di certe persone,
vero?” sorrise alla sua arroganza mal celata.
“No. Stai sbagliando completamente. Pensavo a
quanto sia carina Bella Swan. Quegli occhi castani,
quelle labbra rosse a cuoricino e i suoi capelli neri come il cioccolato, mi
fanno pensare ad una dea.” parlò dando voce ai suoi pensieri.
“Bella Swan?! Oh mio
dio Edward!”
Edward avevo cominciato ad interessarsi a
Bella. Da quel giorno del ballo, sebbene continuasse a criticarla, cominciò a
guardare con occhio meno critico il suo viso e persino il suo corpo. Si rese conto
che oltre alla sua bellezza, possedeva un intelligenza e un indomito carattere
che gli facevano ricordare le eroine di vecchi romanzi. Fino ad arrivare alla
completa attrazione per lei.
Bella
ritornò a sedersi e per un momento i loro occhi s’incontrarono. Ma lei distolse
immediatamente lo sguardo come imbarazzata.
“Ragazzi, un po’ di vitalità! Sembra vi siano
morti i genitori!” Jasper era l’allegria fatta persona. Da quando si trovava a Longbourn amava molto la compagnia di Alice. Passava quasi
tutte le sue giornate insieme a lei. Con naturale disapprovazione della sorella
Rosalie.
“Edward perché non inviti Bella a ballare?”
Jasper fece quella domanda in modo spensierato ma fu percepita come una
difficoltà da entrambe le parti. Bella ed Edward si guardarono
contemporaneamente e all’unisono si girarono verso Jasper con un viso che manifestava
tutta la loro rabbia. Ma Edward stupì tutti quando chiese a Bella di ballare.
“Vuoi ballare con me?” sembrava persino
intimidito, porgendole la mano. Bella sembrava interdetta.
“Non ho nessuna intenzione di ballare. Non
voglio che il mio essere selvaggia possa offendere qualcuno di civile in questa
sala.”
“Edward è un bravissimo ballerino” sentenziò
Jasper, non capendo l’allusione a qualcosa di più realistico.
“Non lo metto in
dubbio” si alzò e si allontanò dal tavolo stizzita, sotto lo sguardo compiaciuto
di Edward Cullen che pensava a lei con un tale
coinvolgimento e passione da non essersi persino accorto di bere da un
bicchiere vuoto, sotto lo sguardo divertito di Alice e Jasper e sbigottito di
Rosalie.
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Allora
anche questa storia come Gocce di memoria è betata da
MaryAc_Cullen che fa un ottimo lavoro di
correzione e di consigli, molte frasi sono opera sua. Volevo consigliarvi di
leggere:
Another Twilight story di MaryAc_Cullen |;
...E se continuasse così...? di leliby
Irrazionale realtà di poeticdream
Sono tutte
storie diverse ma belle che descrivono sentimenti differenti. Rimarrete
incollati al pc! ;)
Spero vi
sia piaciuto il cap, lasciatemi qualche commento in
più anche per sapere se continuare o meno a “distruggere” il romanzo di Jane Austen!! ;)
Grazie
ai lettori silenti, preferiti e seguiti!!
@ lisa76: spero di essere all’altezza e continuare a scrivere, sai non è
semplice riscrivere in chiave moderna Jane Austen! Grazie però per il tuo appoggio!! Ci tengo! @costi84: che ne pensi di questo cap? Grazie
della tua recensione! @MaryAc_Cullen: che dirti? Sempre un GRAZIE CON
TUTTO IL MIOO CUORE! @Confusina_94: anche io adoro film e soprattutto il libro, nonché tutti i
romanzi della Austen! Grazie della tua recensione! |