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Autore: lunarossa    17/07/2005    13 recensioni
Harry è strano, sempre nervoso e litiga con Ron...Ginny interviene e si instaura tra loro un rapporto diverso...Harry si accorgerà finalmente di lei? Sì, ma una piccola bugia rischia di rovinare tutto...Vi prego recensite, ma in modo clemente...è la mia prima fanfic
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Così Lancillotto ti ha finalmente centrifugata un po’’…”

“Luna la vuoi smettere?” disse Ginny rossa come un peperone.

Era gia l’ora di cena quando riuscirono ad incontrarsi in sala Grande al tavolo dei Corvonero. I compagni di Luna guardavano Ginny con aria stranita, ma le due erano troppo occupate per dargli peso.

“E come bacia?”continuò l’amica con aria compiaciuta.

“Luna!”disse Ginny falsamente scandalizzata, ma Luna non le credette nemmeno per un istante e il suo sguardo fu piuttosto eloquente.

“Ok, ok, bacia in modo…meraviglioso…”

“Vorrei farti notare che stai guardando il cielo e sorridi….e che solo cinque mesi fa volevi solo riempirlo di sberle!”

“Lo so, lo so, ma è cambiato qualcosa…poi quella storia di Lavanda. E non dire te l’avevo detto!” aggiunse in fretta mettendo la mano avanti come per bloccarla, poi sporse il collo per vedere se lui era già a tavola, ma niente.

“Potresti almeno darmi un po’ di soddisfazione!” rispose lei delusa.

Ginny rise.

Rimasero per un po’ in silenzio e consumarono la cena.

“Come devo comportarmi ora?” disse ad un tratto Ginny con la forchetta a mezz’aria.

“Non so cosa devi fare. Ti posso dire cosa farei io se il ragazzo che mi piace mi baciasse.”

Ginny spostò lo sguardo al tavolo dei Grifoni, ma ancora di lui nessuna traccia, poi guardò l’amica.

“Dimmelo allora.”

“Cercherei di rimanere sola con lui e lo bacerei io, così saremmo pari.” Luna guardava in sù con l’aria fiera di chi ha dato un consiglio grandioso.

“Stai scherzando vero? Non poteri mai farlo.”

“Perché mai se è lecito saperlo.”

“Mi vergognerei troppo, e se mi rifiutasse? Magari mentre mi baciava pensava a qualcun’altra.”

“Ginny svegliati!” disse Luna alzando un po’ il tono della voce e facendo girare alcuni suoi compagni.

“Così mi sembri sorella di Ron davvero!” aggiunse abbassando la voce “Ti ha dato un bacio da vogliochefiniscinelmioletto, te ne rendi conto?”

Ginny abbassò lo sguardo e cominciò a pasticciare nel suo piatto.

“Già.” Disse senza entusiasmo.

Luna alzò gli occhi al cielo.

“Mi sfinisci sai? Credi che lui metterebbe a rischio l’amicizia con Ron e di conseguenza con miss sotuttoio, con te e l’unica famiglia che abbia mai avuto solo per sesso? Forse è vero che sei la sorella di Ron. Il dubbio che ti avessero adottata mi è sparito!”

Ginny sorrise. Luna aveva il potere di tranquillizzarla, ma soprattutto di farla ragionare quando lei andava in panico.

Era vero. Harry non avrebbe mai messo a repentaglio la sua unica fonte di felicità per nulla al mondo. L’altra soluzione allora era che la persona che gli era sempre piaciuta da quando lei glie lo aveva chiesto era lei, e aveva mentito solo perché non era sicuro che ricambiasse. Aveva avuto paura.

In effetti se era amico di Ron, qualcosa in comune con lui doveva pur averla.

Si girò per la terza volta verso il suo tavolo e vide Ron ed Hermione che la salutarono, ma di Harry ancora nessuna traccia.

Quando si girò verso Luna lei la stava guardando.

“Allora?” le disse. “ Vai immediatamente a chiedergli dov’è.”

Ginny sorrise sorniona.”Quando esci con Neville? E non darmela a bere. Il libro glie l’hai dato tu.”

Poi, in un’imitazione fedelissima dell’amica aggiunse:

“Credo che non bisognerebbe mai avere dei desideri repressi.”

Luna sembrò sconfitta e le rispose:

“Ginny ti prego, ognuno ha bisogno dei suoi tempi.”

“Io vado da Lancillotto solo se tu ora ti alzi e vai da lui ad invitarlo al prossimo fine settimana ad Hogsmeade.”

“Non puoi farmi questo. E’ un colpo basso.”

“Hai pienamente ragione.” Disse lei sorridendo.

“Potrebbe anche non importarmi se non vai da lui, del resto…”

“Bhè, allora se non ti importa credo che rimarrò qui. Sai, ho bisogno dei miei tempi.”

“Ma lui sarà da qualche parte distrutto che aspetta solo di vederti per riprendersi!”

“Allora vai da Neville, credo che il tuo esempio mi darà il coraggio per andare.”

“Dovevano metterti in Serpeverde, sai?” grugnì Luna “Ok, ok. Ma glie lo chiederò domani sera.”

“Ora.”

“Domani mattina.”

“Ora!”

“Ginny ti prego!”

“Sei ancora qui?”

“Ok, ok, vado.”

Ginny le buttò le braccia al collo e Luna sorrise.

“In bocca al lupo.” Aggiunse.

“Crepi. E in bocca al lupo anche a te.”

Ginny vide Luna dirigersi verso Neville, che dopo un momento di imbarazzo la fece sedere accanto a sé.

Si diresse allora da suo fratello.

“Ciao fratellone.” Disse abbracciandogli le spalle.

“Ciao, ma non eri con Luna?”

“Luna ora è impegnata. Io credo che andrò a fare un bagno caldo. Ma dov’è Harry? Si è stufato di voi che pomiciate?”

“No, cretina!” disse lui diventando rosso. “ Voleva rimanere da solo. Deve essere successo qualcosa, ma non vuole parlarcene. Siamo un po’ preoccupati.”

“Tu ne sai niente?” aggiunse Hermione maliziosa.

“No, no. Sono stanca anch’io. Vado a nanna.”

E sparì prima che i due potessero farle qualsiasi altra domanda.

Si diresse di corsa in sala Comune. Non ce la faceva più. Voleva vederlo.

 

 

Harry non aveva affatto fame quella sera così rimase in camera sua.

Ron ed Hermione avevano cercato in tutti i modi di convincerlo ad andare in sala Grande, almeno per vedere un po’ di gente, ma lui era stato irremovibile.

Non voleva vedere Ginny che lo evitava anche a cena, come aveva fatto tutto il giorno. Sarebbe stato troppo doloroso.

L’aveva perduta. Era stato un cretino, ma orma era tardi per darsi nomi, legittimi o meno.

Ma che cavolo gli era saltato in mente.

Provò un brivido ricordando la sua bocca e i loro corpi aderire.

Si abbandonò sul letto e chiuse gli occhi, aggrappandosi a quel pensiero e così si addormentò…immaginandola accanto a lui.

 

 

La sala Comune era vuota. Ma dove diavolo era?

Forse in camera sua…

Ginny fece i gradini del dormitorio maschile più in fretta che potè.

Bussò piano, ma non ottenne risposta.

Chiuse gli occhi e prese fiato.

Aprì lentamente la porta e lo vide sul suo letto, a pancia in su che dormiva.

Non potè fare a meno di sorridere. Era bellissimo.

Gli si avvicinò e, piano, si distese accanto a lui sdraiandosi sul fianco.

Gli accarezzò il viso e posò un leggero bacio sulle sue labbra.

Lui non si svegliò, ma mormorò:

“Ginny.”

Sentì il suo braccio cingerle la vita e portarla per metà sopra di lui.

Lei sorrise.

Aveva il cuore pieno di qualcosa che non aveva mai provato in vita sua, era qualcosa di magnifico, di magico, che premeva per uscire e che le stava facendo venire il magone.

Lo baciò di nuovo, sempre lievemente, prima di passare la punta della lingua sul suo labbro inferiore e sentirlo emettere un piccolo verso di piacere.

Lui aprì piano gli occhi e lei si allontanò dal suo viso.

“Ciao Lancillotto.” Sussurrò piano.

E per la seconda volta lui pronunciò piano il suo nome, anche se ancora mezzo addormentato.

Il cuore di Harry si riempì completamente di una sensazione di benessere, sollievo, gioa, emozione e non seppe cos’altro…

Le mise l’altro braccio intorno alle spalle e la strinse più forte.

“Dimmi che non sto sognando, che sei vera…”

“Sono vera.” Rispose solo lei.

Rimasero abbracciati per un tempo lunghissimo, le parole non servivano a niente, era tutto nelle leggere carezze che sentivano sulla pele.

Lui la staccò un poco e la guardò malizioso

“In effetti se stessi sognando questi non li avresti.” E le tirò un po’ la manica della camicetta.

Lei le diede un finto scappellotto, ma poi rise.

Lui le accarezzava il viso ed ogni tanto si allungava verso di lei per baciarla ancora.

“Ora sei mia?”

“No, Potter. Sei tu che sei mio.” Disse prima di dargli un altro bacio.

Poi lui sembrò ricordarsi qualcosa e le disse staccandosi da lei:

“Lancillotto?”

Ginny rise buttandogli le braccia al collo.

“E’ una storia lunga, magari te lo spiego più tardi.” Disse prima di tappargli a bocca con un altro bacio mozzafiato. Dalla sua risposta capì che lui era pienamente d’accordo.

E mentre affondava la mano tra i suoi capelli neri pensò, sentendo le sue carezze provocarle un brivido, che forse non era così male quando un ragazzo faceva scivolare le sue mani sul tuo corpo…sempre che quel ragazzo fosse Harry…solo Harry.

 

 

 

 

Grazie grazie grazie a tutti quelli che hanno letto la mia fanfic e a chi ha recensito.

Le vostre recensioni sono state tutte stupende e mi hanno dato la voglia di scriverne un’altra. La mia coppia preferita è sempre stata questa e non scriverò sicuramente storie in cui Harry finisce con qualcun'altra…ma una storiellina Ron/Hermione magari…

Spero vivamente che il finale vi sia piaciuto e che non vi deluda.

Un ringraziamento particolare a daffydebby, miky black, pepero che mi hanno scritto tantissime recensioni e anche a tutti gli altri naturalmente (ma siete un po’ troppi per elencarvi tutti)… e a M.M che mi ha scritto una mail stupenda. Un bacio a tutti

 

  
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