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Autore: mafalda    17/07/2005    3 recensioni
ho volato con la fantasia, ma ero in astinenza da potter, è una storia decisamente lunga che ancora non ha un finale, ma ci sto lavorando... tante novità, alcune poco gradite sconvolgono la vita di Harry
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Gli occhi di Lily e il sorriso di James

Gli occhi di Lily e il sorriso di James

Appena aprì gli occhi vide il volto del suo amato figlioccio, era lì davanti a lui con le lacrime agli occhi  girò la testa e si accorse che tutti i ragazzi erano accanto a lui. Draco, Harry, Ron, Hermione, Ginny e persino Dudley. Tutti lo stavano abbracciando, si sentì un po’ strano ma molto felice; si voltò e vide Petunia e Narcissa, lo guardavano con affetto e con felicità spostando lo sguardo si accorse anche di Lupin e Elioxe; seguivano la Mc Granitt, Silente e Hagrid. Accanto alla finestra poi li vide… Sirius, James e Lily. Sbattè le palpebre un paio di volte prima di esserne sicuro, solo quando si fecero avanti e si mostrarono anche agli altri che Severus si rese conto che ciò che vedeva era reale.

Tutti reagirono in modo molto prevedibile erano spaventati e sorpresi. Petunia e Narcissa iniziarono a piangere non riuscivano a capire cosa stesse succedendo e anche Draco ed Harry erano piuttosto sorpresi i ragazzi si avvicinarono ai loro genitori . Il biondino era sorpreso e a disagio, suo padre… quello vero… era lì accanto a lui ed era reale. Si avvicinò e lo abbracciò in silenzio. Harry reagì più o meno nello stesso modo con i suoi genitori, vide per la prima volta il sorriso di suo padre e gli occhi di sua madre, capì che quello che gli dicevano sempre era vero, lui era la copia di suo padre con gli occhi di sua madre.

-         Mamma… - disse - papà

-         Harry, il mio piccolo Harry. Come sei cresciuto.

-         Io… io non capisco, non capisco, come è possibile che voi siate qui… non esiste nessuna magia che può portare indietro i morti.

-         Si, lo so, io noi siamo qui perché Severus ci ha chiamato… vedete, Voldemort come al solito non ha calcolato la conseguenza dei suoi gesti; il suo incantesimo ha lasciato a metà Severus, non era né nel vostro mondo né nel nostro,  era in una situazione di passaggio e quando è tornato, anzi è voluto tornare noi lo abbiamo seguito.

-         Quanto resterete- chiese Draco

-         Non lo sappiamo, ci hanno permesso di venirvi ad aiutare, ma non sappiamo per quanto tempo ci faranno restare, non sappiamo nemmeno il motivo per cui siamo riusciti a tornare in maniera corporea e non solo come spiriti- disse Lily

I due ragazzi erano felici come non lo erano mai stati, Harry aveva i suoi genitori al suo fianco per la prima volta, poteva contare su di loro per ogni cosa che aveva in testa e nel cuore, poteva parlare con loro della profezia e dei demoni che aveva nell’anima. Parlò loro dei suoi sei anni di scuola della sua vita, delle volte che si era dovuto scontrare con Voldemort.

-         Vi ho visti una volta, stavo combattendo con lui. Era il mio quarto anno e Voldermort  era appena risorto e mi aveva sfidato, le nostre bacchette si sono unite e dalla becchetta di Voldemort sono uscite le ombre di coloro i quali lui aveva ucciso, tra cui anche voi due, mi avete protetto.

-         Sì, eravamo noi, in una nostra forma. – rispose James – Sirius mi ha anche detto la forma che prende il tuo patronus.

-         Un cervo, sono stato sempre curioso di vedere in che cosa  ti trasformassi, o meglio vedere quanto il mio patronus  ti somiglia e poi volevo sapere anche una cosa, riguarda la mamma tu sei un animagus?

-         Perché me lo chiedi?

-         Non saprei, forse perché sei stata sempre amica di Lupin e perché sapevi di lui e perché eri la strega più brillante per la tua età?

-         No, ma c’ho provato, solo che devi essere predisposto per  farlo e io non lo ero.

Harry non sapeva perché le avesse chiesto una cosa così stupida, ma non sapeva cosa chiedere loro, era scresciuto senza di loro, non sapeva  come ci si comportasse con dei genitori. Non sapeva nulla di cosa significasse avere una famiglia.

Draco invece era silenzioso osservava da lontano ii suoi genitori che si stavano abbracciando, non voleva interromperli, ma era felice perché avrebbe potuto conscere un padre che poteva portare degnamente quel nome.

-         Sirius- disse Narcissa – ti presento nostro figlio: Draco Sirius Malfoy.

-         Cosa – sobbalzò Draco – il mio secondo nome è Lucius.

-         No, all’anagrafe sei iscritto come draco Sirius Malfoy, ma a tuo padre ho detto che  ti chiamavi Lucius. Dovevamo proteggerti, così Severus mi diede una pozione simile a quella polisucco che ci permise che il tuo aspetto fose simile a quello di Lucius.

-         Cosa?!!!

-         Già, piccolo, noi abbiamo temuto per la tua vita se avesse saputo di chi eri figlio  ti avrebbe ucciso. Perdonami se ti abbiamo fatto questo.

-         È permanete?

-         Sì, mi dispiace. Ma non è importante come sei fatto, ma chi sei e tu sei un Black, come me e tuo padre.

Dopo quelle chiacchierate passarono molti giorni nei quali Harry e Draco passavano tutto il tempo insieme ai loro genitori, soprattutto la sera passavano tutto  il tempo a scorrazzare nel parco, Harry era felice e si sentiva libero come non lo era mai stato.  Draco invece per la prima volta nella sua vita sapeva che qualcuno gli voleva bene sul serio, e uno di questi era suo padre, non era mai stato amato da suo padre.

 

------------------------------------------------------------------------ granzie a Kelorin e ai lettori silenziosi... commentate.....
  
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