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Autore: AlexaHumanoide    17/02/2010    7 recensioni
"Mamma, dov'è Bill?" Chiesi, con voce tremante.
Non mi rispose.
"Mamma, dov'è?" Una lacrima le rigò il viso.
"Mamma, ti prego rispondimi."
 Alzò di scatto la testa e mi guardò.
"Bill non c'è più."
Genere: Triste, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dei ringraziamenti ^.^

Deeper_and_Deeper: xDxD eeeeh, la vita riserva brutte sorprese ò.o dopo questa me ne vado xD Grazie mille ♥

veroKuss: ma allora non capisci niente o.ò xD E chi ti dice che non lo è?!?!? ù.u Cosa significano quei sogni? booo, chi lo sa O.O ♥

frei_niahl: piccola amnesia? ò.o omg! Poverinoo T.T Kmq, lo scoprirai xD Grazie mille ♥

I dream you: sii, anche tutto il cesto di frutta *_* Devo dire che hai un cervello molto intelligente ò.o Grazie mille ♥

Questo caitolo sembra tranquillo e invece ç.ç Bona, non vi dico altro xDxD (sii, anche in questa storia sono stronzaaa ù.u) Leggete leggete, che vi fa bene! ò.o Ora vi lascio : ) BUONA LETTURA e scusate se ci sono degli errori.. ♥

Lo faresti nella realtà?

Io non riuscivo a dire una parola.
Quella frase mi fece ricordare tutto.
Tutte le emozioni che avevo provato la sera prima erano riaffiorate.
I miei occhi stavano proiettando quell'incubo orribile davanti a me.
Come una cinepresa al cinema.
Era uguale all'originale in ogni minimo dettaglio.
Un brivido mi percorse la schiena.
"Bè, allora?" La voce di Bill fece volare via quelle immagini.
Sospirai, ma non risposi.
Sentii lo sbuffo di Bill seduto vicino a me.
"Okok, ora ve lo dico." Dissi, con la voce che mi era simasta. "Basta che non ridete."
"Perchè dovremmo?" Mi chiese Gustav.
"Non lo so, ma con voi può succedere di tutto."
Bill fece un risolino.
"Dai, muoviti." Mi disse poi.
"Dovete giurare!" Ordinai.
"Va bene, va bene. Giurio che non riderò." Si mise la mano sul petto, sopra al cuore.
"E voi due?" Chiesi, guardandoli.
Gustav annuì e si mise anche lui la mano sul petto.
Georg rideva già, però giurò anche lui.
"Che cazzo ti ridi già? Non ho ancora iniziato!"
La sua faccia si trasformò da divertita a seria in meno di un secondo.
Così andava meglio.
"Allora, stanotte ho fatto un incubo.." Incominciai.
"E questo lo sapevamo già.." Sussurrò Georg.
Questa volta la mela gli arrivò.
"Se non mi interrompi, magari entro notte avrò finito." Dissi.
Si fece piccolo piccolo sulla sedia.
"Non voglio fare giri di parole, comunque.. io ero su un tetto, quello dove abbiamo girato Spring Nicht.."
"E che ci facevi lì?" Questa volta era Bill.
"Non ti ci mettere pure te Bill, eh.."
"Oh, si..scusa." Si tappò la bocca con la mano.
"Bè, ero lì perchè..mi volevo suicidare.." L'ultima frase la dissi tutta d'un fiato.
"Come ti volevi suicidare?" Urlò Bill.
Io sbuffai. Mio fratello mai una volta che stava zitto.
"Oh, no! Scusami, ma se mio fratello si vuole suicidare io non sto zitto!"
Aveva letto la mia faccia scocciata.
"Bill, io non mi voglio suicidare. E' un sogno, ricordi?" Lo tranquillizzai.
Le sue spalle, prima diventate rigide, si rilassarono.
"Giusto, è vero." Sussurrò, più a se stesso che a me.
"Ritornando a noi.. ero sul tetto perchè mi volevo suididare.."
Sentii Bill trasalire.
Lo ignorai. Se è per questo, anche io avevo i brividi.
Non mi piaceva neanche un po' raccontare l'incubo.
"..e la causa era Bill." Finii la frase.
"Ah, si! Perchè è sempre colpa mia." Borbottò.
Sbuffai di nuovo.
"Non perchè aveva fatto qualcosa, perchè.. era morto." La mia voce si spezzò sull'ultima parola.
La bocca di Bill si spalancò, Gustav diventò una statua umana e Georg..
Georg iniziò a ridere.
'Ecco lo sapevo' Pensai.
La rabbia iniziò a crescere dentro di me, e mi annebbiò la vista.
Mi alzai di scatto.
"Lo sapevo!" Urlai.
La sedia fece un forte tonfo, quando cascò per terra.
"Dai, Tom. Non incazzarti! Lo sai che Georg è così!" Disse Gustav, mentre dava un pugno sul braccio all'interessato.
Strinsi i pugni e mi tranquillizzai, guardando la faccia ancora sbalordita di mio fratello.
Lui era come un tranquillante per me.
Mi sedetti di nuovo vicino a lui.
"Cioè, tu ti stavi suicidando..perchè io ero morto?" Sussurrò Bill.
Non ebbi il tempo di rispondere che si fiondò su di me e mi abbracciò.
"Ooooh, Tom!" Piagnucolò. "Sei così dolce!"
"Bill! Non dirmi che stai piangendo!" Dissi.
Si staccò da me e si asciugò le due lacrime che erano scese sul suo viso.
"Mi hai commosso.." Si giustificò.
"Ma lo faresti nella realtà?" Mi chiese.
Ci pensai sù.
"Forse.." Risposi.
Sul mio viso nacque un sorriso sincero.
Lui, come risposta, rise.

"Qual è la prossima tappa?" Chiesi.
"Lussemburgo!" Urlò Bill.
Mi tappai le orecchie con le mani.
"E ora, cos'è tutta questa felicità di andare là?"
Bill si alzò, e saltellando, si sedette nel posto vicino a me del furgoncino.
"Perchè, non si può essere felici?"
"Normalmente non lo sei mai di prima mattina.." Sorrisi.
Mi tirò un pugno sul braccio.
"E che ho detto adesso per meritarmi questo?"
"Certe volte sei così scemo.."
"Parla quello normale!" Dissi, tra le risate.
Rise anche lui.
"La smettete di fare baccano? Vorrei farmi un pisolino.." Disse Georg, dai posti davanti.
"E perchè dovremmo?" Li chiesi.
Lo sentii sbuffare.
"Sai, Tom.." Iniziò a dire Bill.
Mi girai per guardarlo. "Mmh.."
"Stavo pensando a una cosa.."
Non riuscì a finire la frase che il furgoncino fece un movimento brusco.
Non vedevo più niente.
Non sentivo più niente.
I miei occhi proiettavano solo bianco.
Le mie orecchie sentivano solo un fischio assordante.



   
 
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