Capitolo Secondo
FlashbackDicembre, 1999.
Ero a Parigi, in una camera d'albergo, con Gabriele, il mio fidanzato dell'epoca. Dopo una notte di fuoco, ci svegliammo più soddisfatti che mai. Gli sorrisi. Lui ricambiò. Fu in quell'istante che mi sentii la persona più felice del mondo.
"Amore.." mi chiamò.
"Dimmi." risposi io, non prevedendo nulla di grave.
"Ehm.. Come dire.. Presumo che si sia rotto il preservativo." mi confessò. Stringeva un pezzetto di lattice.
"Beh.. non sarò rimasta incinta, dai. Cioè, per una volta che si rompe.." azzardai, cercando di convincere più me che lui.
"Aspettiamo e farai il test. Tranquilla, Sara, se dovessi restare incinta ti starò vicino, e diventeremo genitori insieme." Non so perché, ma non credevo alle sue parole.
Ottobre, 2009.
"Signora, sua figlia si è svegliata. La notte è andata bene. Può entrare, se vuole."
Certo che voglio; come potrei non volere? Biascico un "d'accordo" ed entro.
"Piccola.." le sussurro.
"Mamma. Come stai?" mi domanda lei, con voce roca. La mia bimba è un amore, si interessa alle mie condizioni nonostante lei stia decisamente peggio.
"Tesoro.. tutto bene. Michy chiede spesso di te. Le ho detto che può passare a trovarti quando vuole." Michy, Michela, è la sua migliore amica. Abita nella villetta accanto alla nostra. E' una bimba un po' particolare: è eccessivamente sensibile, e ciò la porta ad essere spesso esclusa. Mia figlia, però, non la tratta così. Sa come prenderla, sa inserirla in qualsiasi gruppo. Lei è così con tutti.
"Alice!" la saluta, fingendo entusiasmo, il neurochirurgo.
"Ciao. Come sto?" gli domanda.
"Meglio, tesoro, meglio."
Leggo nei suoi occhi che mi sta mentendo.