ҒιŊ ∂σνӘ αЯяινα
ιℓ νӘитσ
Buonasera a tutti! Come vaaa???? *_* Io presto morirò dato che fra un paio di giorni consegnano le pagelle u.u Siamo
messi bene u.u Ma comunque andiamo ai soliti ringraziamenti u.u
frei_niahl: Pure io adoro Twilight, ma fra i libri
che parlano dei vampiri preferisco “Il diario del vampiro” u.u Comunque mi
aggiungi su msn? *-*
Dragona: Beh, non ti ho lasciato sulle spine per molto..
No?? xD
SkyIsSoBlue2: Soreeeee *____* Ma quanto sei stupidaaa? *_*
Capitolo 6
Lo guardai a lungo, percependo l’insicurezza della sua decisione. Capii che
avevo sbagliato a porgli quella domanda. Sapevo che non sarebbe stato pronto a
diventare un mostro, a diventare come me. Avevo paura
pure io. E se l’avessi ucciso? Se non fossi riuscita a fermarmi? Sfiorai il suo
viso con le mie mani fredde e marmoree. Le sue guancie erano calde. Mi piaceva
da morire quella sensazione. Era come se ghiaccio e fuoco s’incontrassero.
Mi avvicinai a lui e baciai dolcemente il suo collo. Sentivo il sangue scorrere
sotto la sua calda pelle. Avevo fatto di un ragazzo buono e puro, un ragazzo gelido. Non si comportava più come prima. Litigava
continuamente con suo fratello, con sua madre. Mentre con me continuava ad essere quello di sempre. Con suo fratello il rapporto si
stava spezzando. I canini si allungarono al battito accelerato del suo cuore.
Il “mostro” prese il controllo di me, non potevo far nulla per fermare quella
sete. Mi spostai da lui e cercai di non mostrargli i denti. Sentivo i canini
pungere l’interno delle mie labbra, provavo uno strano fastidio. Era questo ciò
che provava lui quando lo mordevo? Io non ricordavo cosa sentivo quando Gustav
beveva da me.
“Se.. Se hai sete, io sono qui..”
Lo guardai. Non potevo farlo, l’avrei ucciso. Mi girai e uscii senza prendere
né borsa né telefono.
Il caldo era incredibile, e in Germania era quasi innaturale. Volevo scendere
in centro, ma nutrirmi di qualcuno in quel posto sarebbe stato alquanto
difficile. Continuavo a pensare a lui. Camminavo a passi piccoli e rapidi. Uno
strano senso di sonnolenza s’impadronì di me. Volevo tornare a casa ma mi
sentivo disorientata. Non riuscivo più a ragionare, ero debole. Un giramento di
testa mi fece cadere. Un signore, molto gentile mi aiutò.
“Signorina, sta bene?”
Lo guardavo senza capire. Ero in uno stato confusionale. Non capivo più nulla.
Vedevo girare tutto. Eppure quel viso io l’avevo già visto! Io quel signore lo
conoscevo! Non riuscivo però a collegare un nome a quel volto. Mi porse la mano
e mi aiutò ad alzarmi. Annuii e lo ringraziai. Me ne andai e cercai un posto
all’ombra. Mi rifugiai tra due palazzi. Continuai a camminare nell’ombra. Dopo 15
metri circa, trovai un grande cortile. C’erano dei bambini che giocavano
felici. Sorrisi tra me e me e rimasi ad osservarli.
Avrei voluto tanto avere un figlio, ma purtroppo sono stata trasformata troppo
presto, troppo velocemente… Magari, ora, sarei stata madre di una bellissima
bambina. Guardavo quei bambini, ma i miei pensieri erano altrove. Tutta colpa
di Gustav! Io non volevo assolutamente diventare così! Io volevo… Ma cosa
importa cosa volevo? Non si può tornare indietro, non
si può cambiare il passato. Però
devo pure ringraziare Gustav, infondo mi ha fatto trovare un ragazzo che mi
amava per quella che ero. Sentii delle mani fredde sfiorarmi i fianchi coperti
da un sottilissimo strato di cotone. Mi voltai verso quella persona e, in poco
tempo mi trovai fra le braccia di Gustav.
“Da quanto tempo non bevi?”
“Tre settimane…”
Gustav mi guardò sbalordito. Era quasi impossibile resistere per così tanto tempo. Io ce l’avevo
fatta, ma ora ne subivo le conseguenze. Sentii girare tutto. Di nuovo quel
senso di disorientamento, di nuovo quello stato
confusionale.
“C…cosa mi s…succede?”