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Autore: whateverhappened    19/02/2010    8 recensioni
« Come mio padre, Granger? - ribatté lui alterato – É questo che stavi per dire? Beh, incredibile ma vero, mio padre è un grande uomo e un grande genitore. E se mi diranno che sono come lui non farò altro che prenderlo come complimento. »
« Tuo padre era un Mangiamorte, Malfoy, un terrorista! »
« Non osare! - Draco si avvicinò pericolosamente ad Hermione, l'indice teso davanti al suo volto come per ammonirla – Non osare parlare di lui in questo modo! Tu non hai idea, non hai idea di quello che ha subito stando con l'Oscuro! »
« Ha scelto da che parte stare, Malfoy, si è solo imbattuto nelle conseguenze della sua decisione. »
« Risposta sempre pronta, Granger – disse Draco con una punta di disprezzo nella voce – Peccato che non sempre la risposta più ovvia sia quella giusta. » [...]
« Io... io non capisco. » confessò sinceramente Hermione.
« Incredibile! Segniamoci questa data sul calendario, mesdames et monsieurs, Hermione Granger non capisce qualcosa! - esclamò Draco con ironia pungente – Ti do una notizia lampo, nella vita non si può capire fino in fondo finché non si conosce tutto di una situazione. »

Partecipa all'iniziativa "Carnevale" di Fanworld.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Cap. III




Quella mattina si era svegliato di pessimo umore. Sfortunatamente per il resto del mondo quando Draco Malfoy si alzava con il piede sbagliato chiunque gli capitasse sotto tiro diveniva bersaglio di qualche battuta acida o, se si trattava di qualche primino, sarebbe potuto diventare il suo schiavo giornaliero: come tutti i Serpeverde dell'ultimo anno, infatti, si approfittava della posizione “di prestigio” che aveva nella sua Casa.
Uscì dal dormitorio molto tardi, desideroso di saltare quelle due ore di Trasfigurazione che lo affliggevano ogni giovedì, riflettendo su come sarebbe potuta peggiorare quella già pessima giornata.
« Principe. » Draco si fermò di scatto sentendo il soprannome con cui lo chiamavano gli amici, peccato che a pronunciarlo non fosse stato uno di questi.
« Granger – con un ghigno salutò la ragazza appoggiata al muro – Cosa ti fa pensare di potermi chiamare così? »
« Non ho bisogno del tuo permesso per pronunciare una parola – rispose lei alzando le spalle e raggiungendolo – Che poi sia il tuo soprannome è un altro conto. »
Draco scosse la testa e ricominciò a camminare in silenzio, ignorando del tutto la Grifondoro che continuava imperterrita a stargli accanto.
« Che poi cosa diavolo vuol dire “Principe”? É una specie di delirio di potere? Qualcosa come il Principe delle Serpi? Ho sentito qualche ragazzina del primo anno chiamarti così. »
« Non credo siano affari tuoi. » rispose lui con un mezzo sorriso, ricordando l'origine e il reale significato di quel soprannome.
« Però, dai, è assurdo! Il Principe delle Serpi... cosa vuol dire? Nemmeno Harry si fa chiamare con un soprannome così pretenzioso! »
« Senza contare che in origine era solamente Principe e la nuova versione è stata creata da qualche primino Grifondoro trattato malamente, non credi che “Golden Boy” sia abbastanza pretenzioso per il tuo amichetto? »
« Ma cosa c'entra? - borbottò Hermione, si era totalmente dimenticata di quell'appellativo – Non l'ha scelto lui. »
« Notizia flash, Granger, i soprannomi non si scelgono, ti vengono dati. »
« Mmm. - rispose semplicemente Hermione – Ma se c'è un principe ci deve essere anche una principessa... »
« Ti offri volontaria? » rispose lui con un ghigno.
« Idiota! - Hermione era seriamente tentata di prendere a schiaffi il ragazzo – Era solo curiosità. »
« Beh, tecnicamente c'è. - disse Malfoy dopo qualche minuto di silenzio – Ma non è il caso di chiamarla in quel modo. Theo potrebbe spezzarmi le gambe se solo pensassi qualcosa su di lei! »
« Theo?! Theodore Nott? »
« Ne conosci altri? » rispose lui alzando un sopracciglio.
« Vuoi dire che la principessa è... - Hermione strabuzzò gli occhi al pensiero di chi fosse la ragazza di Nott – Pansy Parkinson? »
« Come ti ho già detto, tecnicamente è lei. E, ti ripeto, tutto ciò non è affar tuo. »
« Ero solo curiosa. - rispose lei alzando le spalle, mentre lui roteava gli occhi – E per quanto riguarda ieri... »
« Dimentica quello che è successo ieri. » la interruppe lui, improvvisamente molto più serio di quanto non fosse stato in precedenza.
« No. »
« Sei cocciuta, Granger, che novità. » Malfoy roteò nuovamente gli occhi.
« Voglio sapere, non penso che ci sia niente di male. »
« Non è affar tuo. »
« Sono Hermione Granger, Malfoy, credo che se parlassi al Ministro potrei riuscire a far ridurre la pena di tuo padre ad Azkaban. - disse ad un tratto lei, fissandosi le unghie come se stesse parlando del tempo – Sempre, ovviamente, che tu decida di dirmi qualcosa. » Draco la fissò sbalordito.
« É un ricatto? »
« No. I ricatti implicano che qualcosa potrebbe peggiorare, in questo caso ci sono solamente possibili miglioramenti. »
« E perché saresti così generosa con uno dei più temibili Mangiamorte? » ribatté lui con tono irritato, odiava sentirsi manipolato a quel modo, odiava che qualcuno facesse leva sull'affetto per i genitori per ottenere qualcosa da lui.
« Curiosità. »
« Perché vuoi sapere del mio soprannome? »
« Curiosità. » rispose ancora Hermione, all'apparenza non curandosi del cambio repentino di discorso.
« Sai dire solo questo? »
« Sono curiosa da anni, Malfoy, se proprio vuoi saperlo. E mi serviva un modo per iniziare un discorso con te. Due piccioni con una fava, si dice. Contento? » lui scosse la testa e si voltò, fissando un quadro appeso sulla parete opposta alla ragazza.
« Il Signore Oscuro lo ricattava. »
« Scusa? » Hermione era rimasta spiazzata da quelle poche parole.
« Lo ricattava, per essere la più intelligente della scuola non sei poi così brillante. Quando mia madre rimase incinta di me mio padre non era ancora un Mangiamorte, probabilmente era l'ultimo Purosangue che non si era unito alla causa. Quando mia zia rivelò al Signore Oscuro della gravidanza lui ne approfittò. »
« Cosa fece? » lo incoraggiò Hermione dopo qualche minuto di silenzio del ragazzo.
« Lanciò una maledizione su mia madre e, di conseguenza, su di me. Se mio padre non si fosse messo in gioco, se non fosse diventato Mangiamorte, lui ci avrebbe uccisi con tranquillità. Aveva sempre pensato che rimanere neutrale, dimostrando semplicemente una simpatia per le idee dell'Oscuro, sarebbe bastato per proteggere la sua famiglia. Ma l'Oscuro non lo riteneva abbastanza, così mio padre si unì a loro. »
« Il nodo Windsor ti mette più al sicuro di uno semplice... - ricordò Hermione, mentre Draco rimase in silenzio – Perché non l'avete detto al ministro? »
« Oh, andiamo, Granger! - rispose lui con una smorfia – Dopo la prima guerra mio padre disse di esser stato sotto Imperius e nessuno gli credette, perché pensi che questa volta sarebbe stato diverso? »
« Lo ha fatto per proteggere te e tua madre, è diverso! » esclamò Hermione, mentre Malfoy scuoteva la testa.
« Quanta fiducia nel mondo, Granger. Quanta fiducia buttata. »
Come il giorno precedente Hermione lo guardò allontanarsi nel corridoio, mentre la sua testa lavorava ad un ritmo frenetico. Non si sarebbe mai aspettata una rivelazione del genere, ma a ben pensarci era in linea con il forte amore familiare che i Malfoy avevano ampiamente mostrato durante la battaglia finale.

*



Quando Harry e Ron videro Malfoy avvicinarsi a passo di carica al loro tavolo quasi si strozzarono con il succo di zucca.
« Granger. - disse duramente Draco una volta che li ebbe raggiunti, sventolando di fronte alla ragazza un foglio di pergamena – Vorresti spiegarmi? »
In tutta risposta Hermione si alzò e si avviò verso l'uscita della Sala Grande, facendo segno a Draco di seguirla. Una volta nel parco della scuola, si fermò di colpo ed incrociò le braccia al petto.
« Te l'avevo detto che avrei fatto qualcosa, non cascar giù dal fico. »
« Come ci sei riuscita? - si passò una mano fra i capelli, come faceva sempre quando qualcosa lo turbava particolarmente – Uscirà alla fine dell'anno! »
« Te l'avevo detto che essere me aveva i suoi vantaggi. » rispose lei con un sorriso.
« Perché l'hai fatto? »
« I lati negativi dell'essere la migliore amica dell'eroe di turno, tendi a voler far sempre la cosa giusta. »
Lui annuì. « Non ti ringrazierò, lo sai, vero? Non ti ho chiesto io di farlo. »
« Lo so. - annuì lei a sua volta – Solo dimmi perché ti chiamano Principe. »
« Tu sei fuori di testa! - rispose lui scuotendo la testa, e nascondendo un sorriso – Risale a quando avevamo cinque anni. »
« Avevamo? »
« Io, Pansy, Blaise e Theo. Granger, se ti azzardi a raccontare a qualcuno questa storia giuro che te ne farò pentire! »
Lei sorrise, incrociando le dita sulla bocca per suggellare la promessa di mantenere il segreto.
« A Carnevale mia madre mi aveva fatto indossare un costume da principe, era d'accordo con la madre di Pansy, che invece era vestita da principessa. Ero semplicemente ridicolo. »
Hermione scoppiò a ridere al pensiero di un piccolo Draco Malfoy in costume da Carnevale, mentre lui la guardava con sguardo truce.
« Ancora oggi, dopo tredici anni, non perdono occasione per ricordarmi quel giorno orribile.»
« Con i veri amici è così. »

O forse a Serpeverde, ragazzi miei, voi troverete gli amici migliori.




























Ultimo capitolo, scritto per il tema "principe". Draco come Principe delle Serpi è qualcosa che si legge in miiiille fanfiction, volevo darne una versione un po' diversa XD
Un paio di precisazioni, ora che siamo giunti all'ultimo capitolo. Prima di tutto la citazione finale, anche se penso che l'abbiate riconosciuta :D , è tratta dalla canzone del Cappello Parlante del primo anno: ho sempre amato e adorato questa frase. Poooi il titolo, urge spiegazione XD "Ties" in inglese significa sia "cravatte" che "legami", e in questa storia è inteso in entrambi i modi: le cravatte del secondo capitolo, i legami fra genitori e figli e i legami fra gli amici. Infine, so che leggere di un Lucius bastardo perché sotto ricatto non è propriamente in linea con quanto detto dalla Rowling sul suo personaggio, però, dai, come si può far marcire ad Azkaban un uomo con quella voce? *____*

anna96: ahah, finché sono frecciatine pacifiche divertono anche me! Basta non andare sul pesante, infatti non ho inserito neanche un "mezzosangue" XD
flopi: ti ringrazio! Effettivamente i tre temi - vergine, cravatta e principe - legavano poco fra loro, non so cosa sia venuto fuori XD
__malfoy: quanto lo ami? XD E in versione bimbino con costume di carnevale? Ce lo vedi a lanciare coriandoli e stelle filanti? ;D Per me le cravatte sono un cappio al collo, ammiro chi è costretto a tenerle su tutti i giorni tutto il giorno! Viva l'essere donna e non essere costretta XD Tra l'altro tutto quello che ho scritto arriva davvero da Wikipedia, scrivevo e non capivo di cosa stessi parlando XD
Ely79: che bello trovarti anche qui! Legare i vari argomenti non è stata un'impresa propriamente semplice, essendo molto diversi fra loro, spero di non aver fatto troppi danni. Draco canon effettivamente è davvero complicato, ha un carattere talmente particolare (ma poi io ho tutta una mia idea su di lui, sorvoliamo!) che riuscire a farlo convivere con altri personaggi è difficile. Hermione, poi, è un capitolo a sé! Già in questo capitolo sono un po' caduta nell'OOC, però penso che anche il Draco della Rowling si sarebbe un po' addolcito se Hermione avesse tirato fuori Lucius di galera. Ho oocizzato Lucius senza nemmeno farlo comparire direttamente, sono una maga! :D Grazie per aver letto e recensito!

Infine ringrazio chi ha letto questa breve storia, chi l'ha inserita fra i preferiti o le seguite, chi ha recensito e chi lo farà per questo capitolo. Grazie mille!!
   
 
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