Personaggio: Regulus Black
Prompt: 21: Pelle
Rating: Giallo
Disclaimer: Regulus Black e quasi tutti i personaggi di questa storia appartengono a J.K. Rowling.
Note: immagine di lilyhbp
Tabella: http://juliablack89.livejournal.com/2009/06/11/
Reclute
Giugno 1978
La
porta d'ingresso di
Grimmauld Place si aprì e sbatté violentemente,
facendo tremare le
pareti. Abbandonando quello che stava facendo, Kreacher corse
all'ingresso per accogliere il suo padrone e prendergli il mantello.
Qualche
istante dopo,
Orion fece irruzione nel salotto, in cui Regulus e sua madre avevano
appena finito di parlare via camino con Bellatrix.
“Ho
incontrato tuo
fratello!” sbottò il signor Black con un tono
contrariato,
rivolgendosi alla moglie.
“Cygnus?”
chiese lei.
“Ma non sta al San Mungo?”
“Infatti.
Intendevo
quel traditore di Alphard” precisò lui.
Regulus
rimase in
silenzio ad ascoltare le novità.
“Non
gli avrai rivolto
la parola, mi auguro!” disse Walburga piena di collera al
solo
pensiero.
“Oh
no, io avrei fatto
anche a meno di vederlo. È stato lui a rivolgerla a
me”.
“Che
faccia tosta! E
cosa voleva?”
“Mi
ha detto che,
secondo lui, stiamo rovinando Regulus e che non dovremmo costringerlo
ad unirsi alle schiere dell'Oscuro Signore” spiegò
Orion, e
sembrava che ogni parola che pronunciava gli provocasse un gran
disgusto.
“Costringerlo?”
ripeté Walburga, profondamente arrabbiata. “Non mi
pare che lo
abbiamo costretto. È lui che vuole diventare un Mangiamorte.
Non è
così, Regulus?”
“Certo,
madre. Non
dategli retta” rispose Regulus, determinato.
Chissà
perché Alphard
doveva impicciarsi di quella storia, si chiese. In realtà,
non
avrebbe dovuto neanche saperlo.
Non
gli ci volle molto
per intuire chi glielo avesse raccontato: Sirius.
Probabilmente
aveva
cercato di dargli quell'ultimo avvertimento tramite loro zio, ma
Regulus non li avrebbe ascoltati. Sapeva molto bene quello che doveva
fare, e non sarebbero stati due rinnegati con idee pacifiste a fargli
cambiare idea. Tanto a loro che cosa importava del buon nome della
famiglia? Avevano scaricato tutto il peso di quella
responsabilità
su di lui e ora, non contenti, volevano addirittura convincerlo a
seguire il loro pessimo esempio.
E
poi, se Sirius voleva
proprio continuare a tormentarlo con quella storia, perchè
non
glielo diceva in faccia?
Il
suo ricordo tornò
all'ultimo giorno di scuola, quando l'Espresso per Hogwarts era
arrivato a King's Cross.
Sirius
e gli altri
studenti che avevano appena sostenuto i M.A.G.O. e si stavano
salutando per l'ultima volta.
Regulus
se lo era trovato
davanti all'improvviso, stranamente solo, perchè Potter era
impegnato a salutare momentaneamente Lily Evans: la notizia del loro
fidanzamento aveva fatto il giro della scuola per tutto il mese di
marzo, e giravano addirittura voci su un loro probabile matrimonio.
Quando
Regulus e Sirius
avevano incrociato gli sguardi, sicuramente tutti e due avevano
pensato che quella potesse essere l'ultima volta che si vedevano, ma
nessuno dei due aveva fatto nulla.
Si
erano liquidati con
sommo disprezzo e ognuno era andato per la propria strada.
Rachel
aveva provato a
convincerlo almeno a salutarlo per l'ultima volta, ma Regulus era
troppo orgoglioso per seguire il suo consiglio. Alla fine anche lei
sembrava essersi arresa all'evidenza.
“Regulus,
hai parlato
con Bellatrix?” chiese in quel momento Orion, distogliendolo
dalle
sue riflessioni.
“Sì”
rispose lui.
“Devo andare questa sera a Notturn Alley, poi
prenderò una
Passaporta”.
“Bene”.
Walburga
si alzò dalla
poltrona sulla quale era stata seduta fino a quel momento.
“Posso
dire che ormai
siamo stati ripagati da tutti i dispetti che Sirius ci ha fatto. Sei
un figlio perfetto, Regulus. Senza di te la famiglia sarebbe
già
decaduta da un pezzo. Tuo padre ed io siamo orgogliosi della tua
scelta. Sono sicura che diventerai uno dei seguaci più
vicini
all'Oscuro Signore”.
“Ci
proverò” rispose
il ragazzo, compiaciuto.
Quando
sua moglie fu
uscita dal salotto, Orion al contrario si accostò alla
parete su cui
campeggiava l'arazzo con l'albero genealogico, e fece cenno al figlio
di raggiungerlo.
“Regulus,
il fatto che
tu stia per unirti ai Mangiamorte per mantenere alto l'onore della
nostra casata, nonostante la tua giovane età, mi ha fatto
capire che
sei pronto per assumerti la responsabilità della
famiglia”.
Regulus
lo guardò
attentamente, senza dire una parola.
“È
importante che noi Black manteniamo il nostro credito agli occhi
della comunità magica. Fino a questo momento ci ho pensato
io, ma...
non so per quanto tempo potrò ancora farlo”.
Orion
si passò una mano
tra i capelli ingrigiti e, improvvisamente, sembrò molto
più
pallido.
“Tu
non sei soltanto il
mio unico erede. Sei anche il solo e ultimo discendente maschio della
famiglia. Sai che a tuo zio Cygnus mancano pochi giorni di vita e...
nemmeno io sono eterno. Mi ascolti, Regulus?”
Lui
annuì, cercando di
non far trasparire alcuna emozione, anche se dentro di sé
era
esploso un uragano.
Non
poteva dire sul
serio: suo padre non aveva neanche cinquant'anni! Era assurdo. Sapeva
che l'usanza, comune alle famiglie come la loro, di sposarsi soltanto
fra consanguinei, aumentava le probabilità di morte
prematura, ma
per Orion Black era davvero troppo presto.
Per
la prima volta in
vita sua, Regulus provò una paura che non aveva rimedio. Non
poteva
fare nulla per impedire che accadesse.
Ma
non poteva succedere,
almeno, non a lui. Si trattava di Orion Black, l'uomo freddo e
autoritario che induceva tutti ad obbedire soltanto con la propria
presenza, che non aveva mai mostrato il minimo segno di debolezza
davanti ai suoi figli e che, anche ora che parlava della propria
fine, riusciva a mantenere un tono distaccato e privo di emozioni.
L'unica
reazione che lo
tradiva era soltanto quel pallore che Regulus si era imposto di
ignorare.
Una
debolezza comune come
quella di morire non doveva neanche sfiorare un uomo apparentemente
così forte.
Regulus
tuttavia riuscì
a mantenersi distaccato, ricorrendo ad ogni sua capacità di
autocontrollo.
“Tu
prenderai il mio
posto” continuò Orion,
“perciò dovrai sempre trarre esempio da
quelli che ti hanno preceduto. Ne sarai capace. Se il destino dei
Black è nelle tue mani, io mi sento tranquillo. So bene che
non ci
deluderai”.
“Certo
che no”
rispose Regulus.
Non
era mai stato a
Diagon Alley di sera. Era abituato a percorrere quella lunga strada
quando pullulava di maghi e streghe che entravano e uscivano dai
negozi.
Faceva
uno strano effetto
vederla immersa nell'ombra. I negozi erano chiusi o stavano
chiudendo. Gli ultimi ritardatari stavano andando via a passi
affrettati.
Volantini
del Ministero
della Magia erano affissi su ogni muro, raccomandando di non uscire
di notte. Regulus si ritrovò a fare una smorfia divertita:
quegli
avvertimenti a lui non sarebbero serviti.
Si
fermò per dare
un'occhiata all'orario: aveva appuntamento con Piton alle otto e
mezza, e mancavano ancora venti minuti abbondanti.
Per
alcuni istanti esitò,
incerto sul da farsi: non era sicuro di voler entrare subito a
Notturn Alley.
Prima
che potesse
decidersi tuttavia, improvvisamente cinque uomini si Materializzarono
in mezzo alla strada ormai deserta, facendolo sobbalzare.
Protetto
dal buio, si
infilò subito nel vicolo di Notturn Alley e si
appoggiò al muro di
pietra, sporgendosi con prudenza per accertarsi
dell'identità dei
nuovi arrivati.
Con
suo grande rammarico,
intuì che dovesse trattarsi di personale del Ministero, dal
momento
che indossavano abiti troppo formali per giustificare una tranquilla
passeggiata serale.
Il
rammarico si trasformò
prima in sgomento, quando si accorse che puntavano proprio verso
Notturn Alley, e poi in orrore, quando riconobbe l'uomo in prima
fila: con quei baffi a spazzolino e i capelli e gli abiti ordinati in
un modo maniacale, Barty Crouch senior era inconfondibile.
Regulus
si affrettò a
percorrere la strada, cercando di mantenere il controllo. Sentiva le
voci degli Auror seguirlo, e non poté fare a meno di
chiedersi che
cosa facessero lì ma, soprattutto, chi cercassero di
così
importante da scomodare addirittura Crouch e i suoi uomini migliori.
Mentre
superava a grandi
passi molti negozi, un dubbio orribile si fece largo tra i suoi
pensieri: e se avessero ricevuto una soffiata e avessero saputo che,
quella sera, il Signore Oscuro avrebbe incontrato due giovani
aspiranti Mangiamorte?
Non
è possibile,
si disse. Altrimenti si sarebbe portato un'intera squadra di
Auror.
In
ogni caso, estrasse la
bacchetta: non pensava di essere messo alla prova così
presto.
Fece
appena in tempo a
svoltare in un angolo, quando i cinque uomini entrarono a Notturn
Alley.
Regulus
si fermò sul
retro di Magie Sinister, sperando che si allontanassero: e invece
erano diretti proprio lì.
“Signor
Sinister, non
abbia tutta questa fretta di chiudere bottega. Prego, si
accomodi”
ringhiò la voce di uno degli Auror.
Attraverso
una
finestrella aperta sul retro, Regulus poteva vedere e sentire tutto
quello che accadeva all'interno del negozio.
Il
signor Sinister, un
uomo curvo dai capelli unti, guardava con timore i cinque che lo
fronteggiavano.
“Che
cosa c'è? Quelli
dell'Ufficio per l'Uso
Improprio
delle Arti Magiche sono già venuti
ieri!” disse, ansioso.
“E comunque non ho fatto niente di male”.
“Questo
è tutto da
vedere” esordì Crouch, scettico. “In
ogni caso, questa volta non
ci interessano i suoi manufatti oscuri, signor Sinister. Abbiamo solo
delle domande da porle”.
“Prego,
chiedete pure”
disse l'uomo con un tono servile e untuoso, decisamente sollevato
alla notizia che la sua merce non sarebbe stata sequestrata.
“Questo
pomeriggio è
scomparsa una bambina di cinque anni. Alcuni testimoni hanno riferito
di averla vista per l'ultima volta da queste parti. Aveva perso la
madre e si era smarrita. Lei ne sa niente?” chiese Crouch.
Sinister
dissimulò una
smorfia colma di ansia che però Regulus non poté
vedere, perchè il
vecchio gli dava le spalle.
“Bambina?
Nossignore,
nessuna bambina. Non ho visto nessuno” si affrettò
a rispondere.
“Certo...
Ha visto
persone sospette, magari?”
“Come
se fosse
difficile, a Notturn Alley” ringhiò, sarcastico,
il primo Auror
che aveva parlato. A giudicare dalle cicatrici che gli attraversavano
il volto, doveva trattarsi di Alastor Moody.
Le
disgrazie non
arrivano mai da sole, pensò Regulus, immobile come
una statua.
Il pensiero di trovarsi a pochi metri dai due migliori Auror del
Ministero non lo rendeva tranquillo. E non voleva rischiare di
allontanarsi, perchè i suoi passi si sarebbero sentiti.
“Eh,
appunto,
sa quanta
gente poco raccomandabile passa da queste parti? Quella bambina
però
poteva fare più attenzione...”
“Lei
non sa chi era
quella bambina, vero?” intervenne un terzo Auror.
“Era la nipote
del Ministro della Magia”.
Sinister
non resse il
colpo e fu costretto a sedersi.
“Non
so proprio come
aiutarvi, signori” insisté.
“Non
c'è problema”
disse Crouch, con un finto tono tranquillo che fece tremare tutti,
Regulus compreso. In silenzio, si avvicinò alla merce
esposta.
“Uhm... mi dovrò ricordare di mandare un'altra
ispezione qui.
Questo mi sembra un oggetto pieno di magia oscura...”
“Oh,
e va bene!”
strillò Sinister, balzando di colpo in piedi, nervoso.
“C'era
qualcuno, d'accordo? Però non fate sapere
in giro che ve l'ho
detto io. E niente ispezione!”
“Prima
ci dice chi ha
visto e poi valuterò la sua proposta. O accetta o
trascorrerà il
resto dei suoi giorni ad Azkaban. Di scuse per incriminarla ne ho fin
troppe” disse Crouch.
Sinister
lo guardò male,
ma parlò:
“Mi
è sembrato di
vedere... ma non ne sono sicuro eh!”
“Proceda”
disse
Moody.
“Sì,
sì... ho
intravisto una bambina piccola che andava insieme ad un uomo... Ma io
credevo che fosse suo padre, per tutti i gargoyle, l'aveva presa per
mano! Che ne sapevo che...”
“Chi
era quell'uomo?”
lo incalzò Crouch.
“Non
lo so...”
“Com'era
fatto?”
“Era...alto...grosso...un
po' ingobbito. Non l'ho visto bene in faccia, ma doveva avere molti
capelli, vista la peluria che gli spuntava dal cappuccio”.
L'affermazione
fu seguita
da uno dei silenzi più tragici che Regulus avesse mai
sentito. Uno
degli Auror si nascose il volto tra le mani. Nemmeno Crouch
riuscì a
mantenersi impassibile.
“Greyback...”
“Già”.
Sinister
rivolgeva
nervosamente gli occhi da un Auror all'altro, nella malcelata
speranza di cavarsela. Ma ormai nessuno gli dava più retta.
“Lo
riferirò io al
Ministro” disse Crouch, riprendendosi. “Andiamo.
Torneremo con
una squadra per le ricerche. Non possiamo fare più niente
per la
bambina, a parte trovarne il corpo”.
Regulus
neanche sentì i
passi degli Auror che uscivano dal negozio e si incamminavano per la
strada, diretti a Diagon Alley.
Si
guardò intorno con
circospezione, quasi nel timore di posare lo sguardo su un corpicino
straziato e immerso in una pozza di sangue.
Profondamente
scosso,
strinse i pugni così tanto da incidersi la pelle.
Ecco
cosa facevano quegli
ibridi: e certi maghi li volevano addirittura accogliere come normali
esseri umani! Non aveva mai sentito parlare di Lupi Mannari mansueti.
Adesso
aveva un motivo in
più per proseguire per la strada che aveva scelto. Se il
Signore
Oscuro avesse trionfato, quelle cose non sarebbero accadute
più. Lui
non avrebbe permesso a quei mostri di sopravvivere.
O
almeno, era quello che
Regulus credeva. *
Gli
ci vollero dieci
minuti prima di smaltire la rabbia, poi si incamminò di
nuovo verso
il luogo dell'appuntamento.
“Black,
sei tu?”
chiese una voce bassa, nel momento in cui sbucò nel vicolo
prescelto.
“Sì.
Hai incontrato
gli Auror?”
“Sì”
rispose Severus
Piton, coperto da un lungo mantello nero. “Ma sono riuscito a
nascondermi in tempo”.
“Dobbiamo
sbrigarci,
perchè torneranno tra poco. Bellatrix mi ha detto di aver
lasciato
una Passaporta da queste parti. Dovrebbe essere un guanto. Diamoci da
fare e cerchiamola”.
C'erano
molti rifiuti, e
Bellatrix aveva nascosto per bene la Passaporta, ma alla fine Piton
la trovò.
“Eccola”
disse,
controllando l'orario. “Appena in tempo. Pronto?”
Regulus
annuì.
Nell'esatto
istante in
cui il guanto ammuffito si illuminava, entrambi lo afferrarono e si
sentirono risucchiare da un vortice...
Atterrarono
su un prato,
non senza qualche difficoltà a rimanere in piedi.
Dopo
essersi ripresi
dallo scombussolamento provocato dal viaggio tramite Passaporta, si
guardarono intorno. Si trovavano sulla cima di una collina ricoperta
da un manto erboso e circondata da campi brulli e deserti.
Nell'oscurità,
non una
luce di qualche casa si vedeva nel raggio di chilometri, né
qualsiasi altra cosa che permettesse loro di capire in quale zona del
paese fossero capitati. Chissà, magari erano addirittura
fuori dai
confini nazionali.
“Tu
sai fare la
Materializzazione Congiunta, vero? Per il ritorno” chiese
Regulus,
rendendosi improvvisamente conto di non aver ancora potuto sostener
l'esame, per motivi di età.
“Certo”
rispose
Piton, ancora meno loquace del solito.
I
due ragazzi attesero in
silenzio.
Ogni
minuto che passava,
Regulus si sentiva sempre più agitato. Non sapeva dire se si
trattasse di paura o di emozione: forse entrambe le cose.
Probabilmente
era
normale: chiunque si sentirebbe agitato appena prima di compiere una
scelta irreversibile. Sapeva che, una volta entrato al servizio del
Signore Oscuro, non sarebbe mai potuto arretrare, ma tornare sui
propri passi non lo interessava: era convinto di quello che faceva,
nonostante quello che pensavano Sirius, Alphard e molti altri.
Sentiva
di fare solamente
il proprio dovere.
L'unico
motivo di
dispiacere per lui fu pensare che Rachel non avrebbe mai approvato
quella decisione. E gli dispiaceva anche doverle mentire da quel
momento in poi, ma del resto, se lei non riusciva a capire, non era
colpa sua.
I
suoi pensieri furono
interrotti dal rumore improvviso di qualcuno che si Materializzava
alle loro spalle.
Appena
si voltarono, per
alcuni eterni istanti videro soltanto il nero della notte.
“Lumos”
sibilò
una voce serpentesca.
Nell'oscurità
si accese
la luce di una bacchetta che dapprima li abbagliò e poi,
quando si
furono abituati al chiarore improvviso, rivelò loro le
fattezze del
proprietario.
Regulus
aveva visto
quell'uomo quando aveva solo otto anni, ma se lo ricordava bene, e
non poté fare a meno di notare che fosse cambiato: se prima
conservava dei tratti umani, adesso aveva storpiato ancora di
più il
proprio aspetto.
Gli
occhi rossi si
posarono sui due giovani e la bocca, priva di labbra, si
piegò in un
ghigno compiaciuto.
“Benvenuti”
esordì,
sempre con la sua voce che sembrava un sibilo.
Per
un attimo, Regulus
non seppe cosa rispondere, ma fortunatamente ci pensò Piton.
“Signore,
siamo...”
“Lo
so chi siete” lo
interruppe l'Oscuro Signore. “Bellatrix e Lucius mi hanno
parlato
di voi due. Mi fa piacere vedere tanti giovani che vogliono
combattere per un mondo migliore e libero da certi esseri
inferiori”.
Sia
Regulus che Severus
chinarono le teste in segno di rispetto.
Quell'uomo
riusciva a
trasmettere un'incredibile potenza. Regulus non aveva dubbi sul
perché fosse diventato il Mago oscuro più forte
di tutti i tempi.
Nessuno in sua presenza avrebbe mai potuto avere il coraggio di
disobbedire.
Era
esattamente come se
lo era immaginato in tutti quegli ultimi anni e si sentì
davvero
onorato per avere ottenuto il privilegio di conoscerlo.
“Siete
avvertiti”
riprese a parlare il mago. “Se deciderete di unirvi a me,
avrete
tutto quello che desiderate: potere, gloria, qualsiasi donna
vogliate...”
Accanto
a sé, Regulus
sentì la mano di Piton chiudersi a pugno, come in risposta
ad un
riflesso condizionato.
“...e
magari un giorno
riuscirete addirittura ad ingannare la morte, proprio come ho fatto
io”.
Regulus
alzò lo sguardo,
ammirato: era davvero riuscito a fermare la morte? Se ce l'aveva
fatta, e se non mentiva, allora lui non avrebbe avuto bisogno di
sopportare la perdita di quelli cui teneva.
“Io
ricompenso chi mi
serve con fedeltà e dedizione, ma non ammetto
tradimenti” continuò
Lord Voldemort. “Sono generoso con chi mi è
devoto, ma dovete
restare tali per sempre, altrimenti la mia giustizia farà il
suo
corso. Intesi?”
“Sì,
Signore” si
affrettò a rispondere Regulus.
“Vi
serviremo fino alla
fine” aggiunse Severus, convinto.
“Molto
bene. Black, tu
frequenti ancora Hogwarts, vero?”
“Sì”
rispose
Regulus, sperando che non avesse qualche problema con chi era ancora
studente. Invece si sbagliava.
“Perfetto.
Mi sarai di
grande aiuto. Un infiltrato nella tana di Silente è proprio
quello
che mi serve” disse l'Oscuro Signore soddisfatto.
Poi
ordinò loro di
scoprire il polso sinistro e, pronunciando un incantesimo che nessuno
dei due aveva mai sentito, suggellò il patto di alleanza con
il
Marchio Nero inciso a fuoco sulla loro pelle.
01. | Addio. | 02. | Ricordi. | 03. | Speranza. | 04. | Bellezza. | 05. | Fotografia. |
06. | Gatto. | 07. | Cane. | 08. | Musica. | 09. | Fuochi d'artificio. | 10. | Cioccolato. |
11. | Carta. | 12. | Paura. | 13. | Sole. | 14. | Sangue. | 15. | Bambola. |
16. | Ali. | 17. | Cuscino. | 18. | Candela. | 19. | Dolce. | 20. | Amaro. |
21. | Pelle. | 22. | Ghiaccio. | 23. | Sogno. | 24. | Incubo. | 25. | Risveglio. |
26. | Incontro. | 27. | Vertigine. | 28. | Lacrime. | 29. | Attesa. | 30. | Noia. |
31. | Felicità. | 32. | Dolore. | 33. | Solitudine. | 34. | Silenzio. | 35. | Campanello. |
36. | Nascosto. | 37. | Gelosia. | 38. | Nodo. | 39. | Caldo. | 40. | Freddo. |
41. | Tempo. | 42. | Bacio. | 43. | Sorriso. | 44. | Desiderio. | 45. | Illusione. |
46. | Specchio. | 47. | Latte. | 48. | Caffè. | 49. | Potere. | 50. | Strada. |
*Angolo autrice*
Lo
so, la cosa non vi va giù, ma prima o poi doveva succedere.
Immagino che vi sarete chiesti perchè abbia inserito la
parentesi con la povera bambina "rapita". Bè, i motivi sono
molti. Prima di tutto volevo inserire Crouch Sr. visto che ne ho
parlato
spesso; poi volevo aggiungere un po' più d'azione a questo
capitolo deprimente; e poi (e
d'accordo lo ammetto!!) mi ero quasi, e sottolineo
quel quasi,
dispiaciuta per Orion (cioè, più per Regulus che
per lui)
e quindi avevo bisogno di scrivere qualcosa che mi distraesse!
Ok, l'ho detto. Non ci avrei mai creduto.
ORA,
UN ATTIMO DI ATTENZIONE, PER FAVORE!
Dunque, alcuni di voi
già lo
sanno, ma credo che sia giunto il momento di dare la comunicazione
ufficiale visto che iniziate a fare domande spinose! Pensavo di dirvelo
all'ultimo capitolo ma sareste stati capaci di uccidermi se vi avessi
fatti preoccupare inutilmente! XD
Chi ha letto la mia
precedente
long-fiction sa che avevo intenzione di scrivere una storia in cui
Regulus sopravviveva, ed è esattamente quello che ho
intenzione
di fare; in parole povere, scriverò il sequel di questa qui,
anche se ovviamente andrò fuori canon... cosa del tutto
nuova
per me!
L'idea è di
immaginare cosa
sarebbe successo se Regulus fosse riuscito in qualche modo a
sopravvivere e se avesse rivelato a Silente il segreto degli Horcrux.
Stravolgere la trama dei
libri mi
preoccupa, ma immaginare l'Ordine della Fenice alla ricerca dei
frammenti di anima di Voldemort mi ispira tantissimo. In fondo, ho
già scritto una fanfiction drammatica ed è ora
che mi
dedichi anche ai lieti fini!
La fanfiction attuale finirà ad un punto che, pur rimanendo
nel
canon, mi permetterà poi di cominciare quella nuova e
modificare
gli eventi, quindi penso che l'ultimo capitolo si concluderà
poco prima che Regulus entri nella caverna.
Accetto ogni commento
positivo o negativo su questa idea ma, se vi piace, ringraziate Alohomora che mi ha convinta ad
avventurarmi nel mondo del What if!
Prossimo aggiornamento: 27 febbraio
lyrapotter:
sì, ultimamente sono diventata nottambula... studio fino a
tardi, quindi aggiorno di notte! Togli pure quel "mezza": quella di
Regulus era una ripicca personale bella e buona, sia per la normale
rivalità nata sul campo da Quidditch, sia per il motivo che
hai
detto tu, cioè il fatto che, secondo Regulus, James gli ha
portato via Sirius e inoltre è uno dei responsabili del suo
traviamento, oltre ad Andromeda, Alphard, l'intera Casa di
Grifondoro... insomma, mezzo mondo! Regulus, che testa dura che hai...
U_U Anche io non vedo l'ora che la pantegana esali il suo ultimo
respiro! Sono cattiva, ma infierire su di lui è uno dei miei
passatemo preferiti. E' anche un ottimo anti-stress!
Alohomora:
mai dire mai, Regulus e James un giorno potrebbero anche sfidarsi di
nuovo, magari quando la guerra sarà finita! Ma direi che,
almeno
per James, la carriera sportiva è esclusa: lo vedo troppo
bene
come Auror. Ahah, forse ce li ritroveremo con tanto di squadre composte
dai vari figli, i Black contro i Potter! Sarebbe un massacro! Basta, la
devo smettere di pensare a questo seguito, se no mi dimentico i
capitoli che devo ancora scrivere di questa storia. Veramente nessuno
ha mai detto che Alphard non avesse lasciato nulla a Regulus: sappiamo
solo che ha dato del denaro a Sirius, il resto può essere
inventato dalle fanfiction! Comunque ci sarà qualcosa che
Alphard darà a Regulus... ma è ancora prematuro
da dire!
Lo scoprirai verso la fine! ;-)
Bella_Cissy_BlackSisters:
grazie, quello che avete detto mi ha fatto davvero piacere! Anche se
James non mi è mai stato simpatico, sto cercando di essere
il
più obiettiva possibile, tranne quando lo vedo con gli occhi
di
Regulus che, al contrario, non è affatto imparziale! Ho
anche
voluto farlo perdere qualche volta proprio per non esagerare: nemmeno
Harry ha mai vinto tutte le partite. E poi James poteva tranquillamente
battere Tassorosso e Corvonero... qualche sconfitta con Serpeverde ci
stava pure... altrimenti Regulus non sarebbe rimasto Cercatore della
squadra a lungo!
Mirwen:
qualche volta anche in lui salta fuori qualche caretteristica meno
tranquilla... in fondo, ricordiamoci che è il fratello di
Sirius: qualche gene in comune lo dovranno anche avere! E poi ho
esperienza di queste cose: mia sorella quando giocava a pallavolo a
scuola si faceva ammazzare pur di prendere la palla! XD
_Mary:
se hai letto sopra, adesso sai qual era quella sorpresa che avevi
intuito la settimana scorsa! Spero che l'idea ti piaccia! Passando al
capitolo, anche io ho sempre tifato per Grifondoro quando tra i
Serpeverde c'era Malfoy! Ma Regulus ha compiuto il miracolo e mi sono
ritrovata a tifare Serpeverde negli anni '70! Sì, Regulus ha
avuto lo stesso atteggiamento maniacale di Baston,
infatti avevo
proprio pensato a lui mentre scrivevo! Ma sembra abbastanza normale per
i Capitani, come ha dimostrato anche Angelina nel quinto libro! Se poi
aggiungi che l'avversario si chiama James Potter... si salvi chi
può!
Mizar:
infatti, credo che Regulus avrebbe anche accettato di cadere
giù
dalla scopa pur di prendere il Boccino sotto il naso di James! Come hai
potuto vedere, il lieto fine arriverà, anche se non in
questa
fanfiction, ma nella prossima, anche se nel frattempo ne dovranno
pasare tante. Ma la sofferenza è sempre direttamente
proporzionale alla felicità finale, quindi non ti abbattere
troppo per questi capitoli difficili.
malandrina4ever:
come vedi, ho risposto alla tua domanda sul finale! Visto che speravi
nel lieto fine, sono giunta ad un compromesso... quindi il finale
sarà non lieto ma momentaneo, perchè il seguito
sarà veramente a lieto fine! Contenta? Io per il momento
sono
felice per essere riuscita a scrivere una conclusione di partita
diversa dal solito perchè avevo davvero paura di non avere
idee... per fortuna per questa storia l'argomento Quidditch
è
archiviato! Nel seguito dovrò sforzarmi ancora di
più per
essere imparziale con James, perchè non sarà
più
un personaggio marginale... ma tanto dopo la fine della scuola lo
comincio ad apprezzare, sempre nei limiti!
chocco:
grazie! Non sono abituata a capitoli pieni di adrenalina, ma andando
avanti nella storia ce ne saranno di più, come puoi
benissimo
immaginare.
MEISSA_S:
vale la pena di aspettare un po' di più le tue recensioni
perchè sono sempre bellissime! Su quel "sì" detto
da
Regulus hai visto giusto: più di così non poteva
dire,
anche se andando avanti riuscirà a dire anche qualche frase
intera! Ebbene sì, la vittoria contro Grifondoro per Regulus
è stata una specie di risarcimento perchè James
secondo
lui era uno di quelli che gli avevano portato via Sirius, e
probabilmente lo considerava il maggior respomsabile. Infatti Regulus
cominciava ad essere infastidito dalla sua presenza quando ancora non
lo conosceva, prima di iniziare il primo anno! Se hai notato che in
questo capitolo Orion è apparso più "umano",
ebbene
sì, la tua storia mi ha influenzata... prima lo immaginavo
come
la versione maschile di Walburga, ma da quando ti seguo non ci riesco
più!
dirkfelpy89:
wow, che bello, quando sento di bambini appena nati (o che devono
nascere) mi sciolgo!! Spero che tu sia riuscito a comprare il regalo,
comunque! Se sei anche dispiaciuto per James, puoi sempre immaginare
che la Coppa del Quidditch l'abbia vinta Grifondoro... Regulus
avrà ancora un altro anno per vincerla! Non l'ho scritto
perchè non ha trovato spazio tra eventi più
importanti,
ma se tu vuoi pensare che sia andata così, non sarebbe un
errore!
DubheBlack:
benvenuta! Grazie mille per aver recensito e anche per aver letto
Slytherin love! Sono contenta che i personaggi ti piacciano: mi sa che
abbiamo gli stessi gusti perchè Regulus è il mio
preferito in assoluto, ma mi piace molto pure Sirius. Spero di riuscire
a rendere verosimile anche Barty perchè finora ha
scherzato...
adesso verrà la prova del nove e devo rendere credibile il
suo
cambiamento. Critica pure se, quando arriverà il momento,
non ne
sarai convinta! Sai che "Luna piena" è stato anche il mio
capitolo preferito? O almeno uno dei preferiti! Infatti è
stato
tra i primi che ho scritto e ci ho messo molto più impegno
del
solito! Sono felice che ti piaccia anche Rachel: ti dirò,
l'idea
di fare un seguito mi è venuta anche perchè non
riesco
più a separarmi da lei!