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Autore: Dully    20/02/2010    1 recensioni
Questa FF si basa su un personaggio appena citato nei libri di HP.Hestia Jones, membro dell'Ordine della Fenice.Qui ripercorreremo il suo passato, la sua famiglia, la scuola, gli amici e i primi amori. Ma anche il pericolo che incombe, minaccioso sulla sua vita.
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sorpresa, Tassorosso
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La biografia -non autorizzata- di Hestia Jones.

Capitolo Ventiquattro.

 

Doveva andare così.

 

Bonnie Bones strinse la mano del suo ragazzo, Owen Wilson,mezzo addormentato che fissava l'allegro scoppiettare del fuoco.

-Sono preoccupata per lei.-

-E perché?- domandò il ragazzo. Bonnie fece una smorfia mentre Tonks poco più in là scuoteva la testa infastidita dalla stupidità del cercatore.

-Perché il consiglio dei genitori ha caldamente invitato il presido a spedirla via.-

-Ah.- disse solamente il giovane.

Nella Sala Comune quasi completamente deserta, entrò un Alexander Lerrington più cupo del solito.

-L'ho cercata su e giù per il castello, ma niente non si trova da nessuna parte.- disse con voce flebile accasciandosi su un divanetto accanto a Tonks.

-Forse non vuole essere trovata- ipotizzò Tonks.

-Non dire sciochezze!- sbottò Bonnie.

-Ah,certo,perché io dico solo sciochezze!- urlò Tonks alzandosi dal divanetto.

-Il più delle volte.-

Il volto di Ninfadora divennne viola,con uno scatto raggiunse le scale dell'uscita.

Cominciò rabbiosamente a camminare per i corridoi dei sotterranei finché non sentì dei strani rumori. Si fermò e sfilò la bacchetta che teneva riposta nel mantello. Si appiattì contro il muro e lentamente camminò fino a raggiungere la porta socchiusa dal quale provenivano i rumori.

Bisbigliò un incantesimo di protezione imparato durante le lezioni del Club dei Duellanti ed aprì la porta, ma inciampò sui suoi stessi piedi.

Hestia Jones corse verso l'amica.

-Tonks!- gridò Hestia. -Ma che é successo?- l'aiuto ad rialzarsi.

-Ah,sentivo dei strani rumori,ho deciso di controllare e ...- alzò lo sguardo e fissò la stanza completamente sottosopra. I banchi rovesciati in fondo alla polverosa aula, i libri ammucchiati come a creare piccole torri.

-Che stavi facendo?-

Hestia sorrise e si sedette su un banco. -Ho deciso che mi gestirò da sola. Piton ci prova gusto a farmi male, mentre Sprite é troppo preoccupata per la mia salute.-

-Cosa fai esattamente.-

-Cerco di uccidermi scagliandomi varie maledizioni,oppure faccio degli esercizi di concentrazione...-

-E come fai a gestirti?- domandò Tonks fissando l'amica che scrollò le spalle.

-Tanto ormai lo avranno capito. Li vedi quei libri, vengono dalla sezione proibita della biblioteca. Contengono delle informazioni piuttosto complesse, ma alcuni teorizzano l'esistenza di persone come me.-

-Davvero? Vedi allora che non sei la sola?-

Il volto di Hestia divenne più triste.-Il problema é che sono morti tutti precocemente. Nessuno ha retto oltre i vent'anni.-

Tonks aprì la bocca sbalordita, si avvicinò all'amica e si strinsero in un fraterno abbraccio.

_____________________

 

Hestia chiuse gli occhi e sospirò rumorosamente, il dolore fisico era scemato lentamente lasciandola ansimante sul pavimento. Si accorse malamente di un braccio che la circondava e una mano che accarezzava i suoi capelli scuri.

-La devi smettere!- sussurrò Alexander Lerrington.

-Io non posso! Non capisci che per me é importante rischiare tutto?-

-Rischiare la tua salute,la tua vita per quello che dicono i genitori e qualche professore?-

-Io sono pericolosa, posso fare male a qualcuno sul serio.-

-E allora perché ancora non mi hai ucciso?- domandò Alex con voce rotta.

Hestia chiuse gli occhi e si morse il labbro.Come poteva capire cosa le passava per la stanza? Se nemmeno riuscivano a parlare tra loro senza finire per dire cose spiacevoli?

-Vuoi davvero capire?-

Alex annuì e si avvicinò a lei.-Lo voglio con tutto il mio cuore.-

-Farà male, ma cercherò di staccarmi prima.- lo avvertì Hestia.

Gli strinse la mano, incrociando le sue lunghe dita alle sue. Trattenne il respiro e si concentrò.

Alex la osservava impaziente di capire quale fosse il dolore fisico e non di quella che era la ragazza,la sua ragazza.

Lentamente la vista si appannò, una sensazione di calore lo avvolse. Sentiva chiaramente la pelle della mano bollire in modo innaturale. Un acuto dolore lo fece indiettreggiare velocemente.

Le loro mani si allontanarono e si fissarono per lunghi istanti.

-E' meglio se vai in infermeria a farti controllare la mano.- Hestia fissò con espressione seria la ferita che gli aveva inferto.

-Sì...ora...vado.-

Quando lui chiuse la porta, la ragazza si asciugò una lacrima.

-Doveva andare così.- mormorò.

____________________

Ecco ho aggiornato anke qst volta, credevo di nn farcela...U-U

Hestia ha fatto una scelta. Tipica dei Tassorosso che mettono la felicità e la serenità degli altri, prima della loro.

979: Per la sicurezza di tutti Hestia sta iniziando ad isolarsi, mentre Alex é decisamente spaventato da lei...(sn proprio cattiva.)

   
 
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