Tabella: “Carnevale di Nizza” | Prompt: #2 – Battaglia
Sempre dal capitolo “Gamma” di “Riti di Passaggio” si viene a conoscenza del Capitano Sammel e di Anderson, allora sottotenente, impegnati in una battaglia dove, appunto, Anderson guidava una corvetta. Questa flash è ambientata in quel momento.
I Fiori di Anderson
II – Rosa Rosae
«Rosa, Rosae, Rosae, Rosam, Rosa, Rosa.»
«Tibbs!» tuonò imperioso alle sue spalle, mentre stringeva l’elsa della spada con tale impeto da farsi divenire le nocche bianche come spuma di mare. Non ancora a portata di tiro, le fregate francesi si stagliavano minacciose. «Che diavolo stai digrignando tra i denti come un cane rabbioso, per Dio!»
Il giovane guardiamarina, poco più di un ragazzino dal viso pallido e madido di sudore freddo, stringeva il fucile con mani tremanti, mentre restava acquattato dietro la murata di dritta. Volse appena lo sguardo alle sue spalle dove il suo superiore si stagliava ritto ed impavido verso il nemico.
«E’-è latino, sottotenente Anderson.»
«Latino?! Ti pare il momento di borbottare in latino?!» sbraitò, poi si volse ad impartire ordini all’ufficiale accanto a lui, che scomparve dal ponte per andare a riferire al cannoniere le ultime direttive. La corvetta sembrava poco più di un guscio di noce contro quello spiegamento di fregate. «Lo sai cosa se ne faranno i francesi della tua rosa latina?» riprese, un sorriso bieco gli tese il labbro in un’espressione divertita ed inquietante al tempo. L’idea della battaglia, l’idea di avere una potenza di fuoco ben minore dei suoi nemici, sembrava non spaventarlo. «Te la restituiranno di un bel rosso sangue!»
Dietro la corvetta, sopraggiunse la fregata del Capitano Sammel la cui voce risuonò amplificata dal megafono.
«Toglietevi di mezzo, pazzo che non siete altro, o sarà peggio per voi!(1)» gli gridò, ma era col sottotenente Anderson che stava parlando, ed il povero guardiamarina continuò a tremare tutto in attesa della fine di quell’incubo.
A filo di voce, seguitò a declinare l’unica cosa che aveva imparato di latino, come fosse una sorta nenia.
«Rosae, Rosarum, Rosis, Rosas, Rosae, Rosis.»
(1): questa frase è citata direttamente dal libro e viene detta per bocca di Anderson mentre ricorda di quella battaglia.