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Autore: _Lulla_    20/02/2010    2 recensioni
Ecco cosa succede quando la mia testolina malata si mette a pensare troppo. Unendo le mie due saghe preferite ecco cosa è uscito fuori. I Potter e i Cullen uniti. Bella troverà il suo Edward? Alice troverà la sua migliore amica? Ma soprattutto ci sarà un vissero felici e contenti? Leggete e lo scoprirete…
Genere: Romantico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17

Capitolo 17

 

Genitori e…Macchine

 

[Pov Bella]

 

Ero agitata, quella mattina saremmo partiti per andare a Forks nello stato di Washington, avrei incontrato i genitori di Edward. Ma non ero agitata per quello, più che agitata ero in ansia, Alice aveva sequestrato il mio baule e tutta la mia roba, avrebbe fatto lei i miei bagagli, già lo sapevo cosa mi aspettava due settimane da “ barbie- giocattolo” di Alice.

Mi rigirai nel letto, e appoggiai la testa sul petto marmoreo del mio salvatore.

L’unica consolazione era che Edward mi avrebbe salvata da tutto ciò. O almeno non mi avrebbe costretta a passare 24 ore su 24 in balia di sua sorella e dei suoi trattamenti!

“ Buon giorno amore” si era accorto che ero sveglia, come sempre del resto, e mi baciò i capelli.

“ Buon giorno a te, dormito bene?” gli chiesi baciandolo dolcemente sulle labbra.

“ Divinamente” rispose sfoderando il suo sorriso più bello “ Mi sa che ti conviene alzarti di tua spontanea volontà”

“ Cosa intenti?” ma in fin dei conti sapevo che cosa intendeva

“ Se non ti alzi entro due minuti, mia sorella entrerà da quella porta e ti rapirà”

“ E tu non mi verrai a salvare?” feci gli occhi dolci

“ Certo che verrei amore, ma conosci mia sorella…sarebbe un impresa” sbuffando rassegnata mi alzai e mi diressi in bagno.

Appena chiusi la porta notai una scatola appoggiata sul mobiletto, la presi in mano e la aprii con molta cautela, avevo paura di cosa avrei trovato all’intento.

“ Alice…” sentii Edward ridere nella stanza a fianco, sicuramente sapeva cosa c’era al suo interno.

Sotto il coperchio della scatola, celato sotto un’infinità si veli c’era un vestito blu, era carino, non c’era dubbio, ma mi sembrava un po’ troppo, e poi non era il mio genere. Ero sicura che se non lo avessi indossato Alice me lo avrebbe infilato a forza, e così rassegnata mi lavai e indossai il vestito. All’interno della scatola c’erano anche un paio di scarpe con il tacco, ciò significava che erano una trappola mortale per me; per fortuna sotto il letto avevo un paio di ballerine, con quelle il rischio di cadute era limitato, anche se una piccola percentuale restava. Usai un incantesimo che mi aveva insegnato Rose per lisciare i capelli, di certo non ottenni il suo risultato, ma almeno non mi ritrovavo una palla di fieno al posto dei capelli. E infine aggiustai il braccialetto che mi aveva regalato Edward in modo da non perderlo.

Quando uscì dal bagno trovai Edward sdraiato sul letto con gli occhi chiusi, chi non lo conosceva poteva benissimo affermare che stesse dormendo. Mi abbassai e afferrai le ballerine e le indossai, senza che me ne rendessi conto Edward si era alzato ed era venuto al mio fianco, attirandomi a se e abbracciandomi.

“ Sei bellissima lo sai? Questo colore ti sta benissimo”

“ Grazie” dissi avvampando “ Ma non sarà un po’ troppo esagerato?”

“ Conosci Alice quando si mette in testa una cosa è irremovibile”

“ L’ho imparato” così mano nella mano uscimmo dalla stanza e andammo in sala comune dove gli altri Cullen ci stavano aspettando.

“ Bella quel vestito ti sta d’incanto, però dove sono le scarpe abbiate?”

“ Alice lo sai che per me i tacchi sono una trappola mortale!”

“ Dai Alice lasciale stare così trovo che stia bene, sembra proprio una bambolina” intervenne Emmet scoppiando in una rumorosa risata.

“ Grazie mille del sostegno orso yoghi!”

Successivamente uno dopo l’altro entrammo nel camino per trasferirci tutti a casa Cullen, Forks.

“ Vado prima io così mi troverai li al tuo arrivo” così dicendo mi diede un bacio sulla fronte e sparì in un vortice di fiamme verdi.

Mancavo solo io, ripetevo a me stessa che potevo farcela, cercavo d’autoconvincermi, passo dopo passi entrai molto lentamente nel camino, e prendendo una manciata di metro polvere dissi la mia destinazione. Fui subito inghiottita dal vortice di fiamme verdi che poco prima avevano accerchiato anche Edward, ma finì tutto all’istante.

Mi trovavo nel soggiorno di villa Cullen, doveva  essere per forza così, era uno spazio enorme molto luminoso, e al suo interno regnava il candido color bianco, era spettacolare.

“ è magnifica” dissi a Edward, e notai che era da solo “ Dove sono gli altri?”

“ In cucina, Esme ti sta preparando qualcosa da mangiare, vieni”

Mi portò in cucina dove ad attenderci c’erano i genitori di Edward, la madre era ai fornelli mentre il padre era immerso nella lettura di non so casa. Appena entrammo Esme mi venne incontro e mi abbracciò.

“ Oh Bella che piacere averti qui, io sono la madre d’Edward, chiamami Esme”

“ Grazie per ospitarmi…Esme”

Mentre mi abbracciava sentivo qualcosa di strano, era affetto materno, quello che non avevo mai ricevuto.

“ Finalmente ti conosciamo, io sono Carlisle, ma penso che tu lo sappia già” sorrisi diventando rossa “ E potrei tirare a indovinare che quel vestito è opera di Alice giusto?”

“ Esatto, in effetti non è nel mio genere, a proposito dove sono gli altri?”

“ Sono usciti” questa volta fu Edward a parlare “ era tanto che non venivano sono andati in città” annuii.

“ Bella hai fame?”

“ In effetti si” Esme mi pose un piatto con una fetta di torta alle fragole e un bicchiere di succo “ Grazie, ma non c’è bisogno che ti disturbi a cucinare per me,…”

“ Ma che disturbo, non uso mai la cucina, mi hai dato un ottimo motivo per farlo”

“ Allora grazie” era tutto ottimo, mentre mangiavo chiacchieravo allegramente con Esme, era davvero molto gentile, proprio come me l’aveva descritta Edward.

“ Bella se hai finito ti faccio vedere la camera”

“ Certo, andiamo” così salutai Esme e Carlisle. Una volta fuori dalla cucina mi rivolsi a lui “ Sono proprio come me li hai descritti, sono fantastici”

“ E ti adorano” mi portò in quelal che dedussi dovesse essere la stanza dove avrei dormito.

“ Questa è la mia camera, la nostra camera” era meravigliosa come il resto della casa, al centro c’era un enorme letto matrimoniale, le pareti erano pieni di cd e libri. “ Usciamo ti va?”

“ Certo, però posso cambiarmi prima? Non mi sento a mio agio con questo vestito”

“ Certo che puoi, qui sei a casa tua, Alice ha sistemato la tua roba nell’armadio, e li c’è il bagno”

Mi infilai nell’armadio alla ricerca di qualcosa che non fosse un vestito. E le uniche cose che trovai furono dei pantaloncini e una camicetta a quadretti. Andai in bagno e mi cambiai, quando uscii trovai Edward, si era cambiato ance lui.

“ Bella camicia” mi disse baciandomi

“ Anche la tua” eravamo vestiti allo stesso modo “ Dove mi porti?”

“ Devo fare una cosa prima che ritornino gli altri, e così ti faccio vedere anche la città”

Mi portò in quello che dedussi essere il garage

“ Avrò l’onore di vedere la tua famosa volvo?” chiesi

“ Molto di più, avrai l’onore di salirci”

Camminavamo verso la sua auto, e potei notare che oltre all’auto di Edward ce n’erano altre tre, ma non mi stupii, ormai niente della dei Cullen mi poteva sorprendere. La macchina di Edward era bellissima, mi fece salire e quando mi voltai notai una macchina coperta da un telo nero.

“ E quella?” domandai

“ Quella è l’altra mia macchina, dopo se vuoi te la mostro”

“ Giusto, questa è la macchina di tutti i giorni” sorrisi ripensando a quando me ne aveva parlato.

“ Ora andiamo a sbrigare una commissione e al ritorno ti faccio fare un giro della città” eravamo già in viaggio quando mi addormentai.

“ Bella, amore siamo arrivati” mi alzai e scesi dalla macchina con l’aiuto di Edward

“ Dove siamo?”

“ Dobbiamo comprare una cosa ad Alice, e mi serve il tuo aiuto” sfoderò il suo sorriso più bello

“ Le vuoi regalare una macchina???”

“ La desidera da non sai quanto tempo, forza entriamo” e prendendomi per mano mi condusse in un salone pieno d’automobili, tutte lussuosissime.

All’entrata ci accolse un uomo.

“ Salve signor Cullen, che piacere rivederla”

Era ovvio che fosse conosciuto, d'altronde dove altro avrebbero potuto comprare le sue macchine?

“ Buon giorno” rispose molto educatamente Edward “ vorremmo vedere una porche”

“ Certo seguitemi” ci portò in un’ala dell’immenso salone.

“ Vuoi regalarle una porche?” chiesi

“ Si, però non so ancora che modello” il commesso ci mostrò una decina di modelli quando Edward decise.

“ Porche 911 turbo” e poi si rivolse a me “ Bella che colore?”

Mi guardai in giro tra i vari modelli di Porche, nei vari colori, poi decisi.

“ Gialla! È perfetta!”

“ Hai ragione, gialla è perfetta”

“ Siete sicuri? Gialla non è un po’ troppo, come dire appariscente?” ci domandò il commesso, lui non conosceva Alice!

“ No, gialla va benissimo, me la faccia recapitare a casa il più presto possibile”

“ Certo”

Ci avviammo per tornare in città…

 

Vestito blu

Edward e Bella

  
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