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Autore: P3tit Fl3ur    20/02/2010    5 recensioni
Questa è una fic su un ragazzo e una setta oscura. Se volete saperne di più e se ho suscitato la vostra curiosità leggetela.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7  Inviti e discussioni

Mehiel mi aspettava con uno strano sguardo. Era da un po’ che non la vedevo e non mi ricordavo più i particolari che la caratterizzavano. La sua vita sottile decorata da una morbida e semplice cintura di pelle viola. I suoi candidi occhi verdi brillavano, circondati da sensuali ciglia. La sua bocca lievemente aperta era simile ad un bocciolo di rosa. E per ultimi ma non meno importanti i suoi fantastici boccoli rossi che gli ricadevano morbidi sulle spalle alte e fiere.

Quando le fui di fronte accennò un sorriso invitandomi ad entrare nella sala azzurra. Ero terrorizzato, soprattutto per la copertura necessaria alla riuscita della nostra missione. Subito dietro a me entrò anche Mehiel che andò a posizionarsi alle spalle del trono sul quale era seduto il re Sitael.

-Vieni avanti servo. Non aver timore voglio solo parlare-disse il re, con tono autoritario.

-Certo sire. Sono al servizio-risposi, facendo un inchino di riverenza.

-Ho saputo che il tuo compito in cucina è svolto molto bene, senza problemi. Per questo ho deciso di premiarti. Dimmi cosa desideri?-

-Veramente non saprei sire. Sono rimasto sorpreso-

-Non avete un desiderio nascosto?-

-Beh...forse uno ci sarebbe ma non so se mi è concesso...-

-Avanti ditemi di che si tratta-

-Stasera date un ballo giusto? Mi piacerebbe molto prendervi parte-

-Non c’è problema. Avete il mio permesso per poter partecipare-

-Grazie maestà. L’unica cosa è che non dispongo di abiti adatti ad un banchetto regale-

-Provvedo io a fornirveli. Mehiel mia cara accompagna il nostro amico nelle mie stanze e vestitelo con i miei abiti migliori-

-Certo, come desidera sua maestà-disse la giovane.

-Potete andare ora. A stasera-

-Grazie ancora. A stasera-

Finita la conversazione fui invitato a uscire dalla sala, guidato da Mehiel. Dopo cinque minuti raggiungemmo le stanze private del re dove Mehiel mi aiutò con i vestiti per il banchetto.

-Scusa un attimo. Che cosa ti è saltato in mente?-chiese Mehiel, interrompendo il silenzio che era sceso tra di noi.

-Voglio tenere la situazione sotto controllo. E poi non mi fido a lasciarti sola con lui-le risposi, arrossendo un po’.

-Ti ho già detto che so badare a me stessa-

-Si lo so, ma è più forte di me aiutare gli altri-

-Beh per stasera cerca di tenere a freno la tua mania o rischierai di mandare all’aria tutto-

-Hai un piano? Hai scoperto qualcosa?-

-Smettila di urlare o ci sentirà qualcuno! Comunque si ho scoperto qualcosa-

-Racconta-

-Ho scoperto che il re possiede una stanza segreta dove custodisce i suoi tesori. Purtroppo però non ne ho ancora trovato l’ingresso-

-Quindi hai trovato il posto dove potrebbero essere nascosti i documenti che dobbiamo distruggere?-

-Si. Ma se facciamo qualcosa stasera ci scopriranno-

-Come fai a dirlo? Secondo è l’occasione giusta per agire-

-Invece è quella più folle. Tutti saranno addetti al banchetto o vi prenderanno parte. Il re non lascerà incustodita quella stanza-

-Come puoi esserne certa?-

-Si da il caso che io sia la dama di compagnia del re e che assista a tutti i suoi incontri con guardie o altro. Ieri per l’appunto ha stabilito turni di guardia per stasera senza però specificare il luogo. Presumo quindi che si riferisca alla stanza che cerchiamo-

-Mi arrendo. Hai ragione tu-

-Non ho ragione. Ho solo cercato tutti gli indizi a nostro favore-

-Beh allora non mi resta che farti i complimenti. Brava ottimo lavoro!-

-Grazie. Non voglio essere scortese ma potresti indossare questi abiti? È già da un po’ che li ho in mano-

-Oh...si certo...scusa-

-Niente. Esco un attimo così puoi cambiarti. Quando hai fatto chiama-

-Certo-

Mehiel quindi mi lasciò solo nella stanza con in mano una morbida camicia turchese, una giacca di un azzurro più scuro e dei pantaloni stretti di un blu notte. Il tutto accompagnato da un mantello nero, da stivali simili al colore dei pantaloni e un piccolo fiocco da legare attorno al collo. Purtroppo per me non avevo mai portato abiti così complicati da mettere quindi, un po’ imbarazzato, chiamai Mehiel.

-Mehiel?Potresti venire un attimo per favore?-

-Si certo arrivo subito-

Detto questo entrò, bloccandosi sulla porta, vedendomi mezzo nudo.

-Ma che ti è saltato per la testa?!? Vestiti!-gridò, coprendosi gli occhi.

-Mi dispiace ma purtroppo non sono molto pratico con questi indumenti. Potresti aiutarmi?-le dissi arrossendo per la situazione in cui mi trovavo.

-Ok ma non farlo mai più. O almeno avverti prima-

-Va bene. Grazie-

-Niente. Ora sta fermo così ti riesco a sistemare i vestiti-

-Certo-

Così passammo una buona mezz’ora a sistemare il casino che avevo combinato con gli abiti che avrei indossato quella sera. Quando Mehiel finì mi invitò a specchiarmi in un immenso specchio decorato con un’elaborata cornice d’oro.

-Ora cerca di restare in questo stato fino alle otto così sarai presentabile-

-Ci proverò-

-Vedi di riuscirci o te la vedrai con me-

-Va bene mi hai convinto-

-A posto. Ora scusa a devo andarmi a preparare-

-Certo a stasera-

-A stasera-

Detto questo mi lasciò solo. Decisi così di andare a raccontare la faccenda dell’invito al banchetto a Chaetel. Dopotutto glielo avevo promesso. Così mi diressi verso la cucina, cercando di fare attenzione ai vestiti che indossavo, per non scatenare la furia di Mehiel e del re se li rovinavo.

Arrivato in cucina chiamai a gran voce Chaetel.

-Ehi Chaetel ci sei? Sono io Poyel-

-Ti ho sentito sono qui. Ma ti prego non urlare-

-Ops...scusa-

-Niente. Da quando in qua tu porti abiti così eleganti e raffinati?-

-Da quando sono stato ufficialmente invitato a partecipare al banchetto di stasera-

-Bello scherzo! Dai puoi dirmelo se li hai rubati-

-Ti assicuro che non commesso nessun furto. Stasera prendo parte sul serio alla festa-

-Va bene, ti credo. Quindi era questo il motivo per cui il re ti aveva chiamato no?-

-Si è questo-

-Beh almeno resterai qui ad aiutarmi per un altro po’-

-Si infatti. Non ti lascio sola-

-Meglio. Avrò ancora compagnia in questa cucina deserta-

-Si non ti preoccupare-

-Presumo che tu non possa aiutarmi con i preparativi con quegli indumenti no?-

-Già. Non mi conviene rovinarli se ci tengo alla vita-

-Sono d’accordo. Allora puoi andare dove vuoi. Per questa volta sei libero, ma da domani si riprende con il lavoro a tempo pieno ok?-

-Ai tuoi ordini. Comunque grazie. Ciao a domani-

-Certo a domani-

Mancava solo un’ora all’inizio del banchetto quindi decisi di andare a fare una passeggiata nell’immenso giardino del castello. Amavo camminare tra la natura soprattutto verso il tramonto quando tutt’attorno si creava un gioco di ombre e riflessi rossi e arancioni. Era bellissimo. Trovai una panchina che aveva una buona visuale sul parco e restai lì per un bel po’ a contemplare quello spettacolo.

Mentre ero assorto nei miei pensieri, venni interrotto da Mehiel.

-Ma che ci fai qua fuori? Dentro sta per cominciare il banchetto!-

-Chi...cosa? Oh Mehiel sei tu? È successo qualcosa?-

-Si! Se non ti muovi arriveremo in ritardo al banchetto!-

-Oh cavoli potevi dirmelo subito!-

-Ma mi stai prendendo in giro?!? Guarda che era già la seconda volta che te lo dicevo!-

-Davvero?!? Beh allora scusa-

-Niente. Ma ora muoviti-

-Si certo. Fammi strada-

Dopo poco ci ritrovammo di fronte all’ingresso della sala dove era stata allestita la tavola per il banchetto. Quando Mehiel mi lasciò solo entrai. La sala era stupenda. Sparsi qua e là c’erano degli enormi vasi pieni di rose rosse, probabilmente da offrire alle dame durante le danze. Anche le decorazioni che si avvolgevano alle tende e alle colonne erano costituite da fiori di ogni tipo, che riempivano l’aria con dolci profumi che rievocavano la primavera.

Solo allora notai l’accompagnatrice del re. Era una giovane alta e snella. Portava un elegante vestito color rubino che le copriva una spalla e le lasciava scoperta l’altra. I capelli erano racchiusi in una crocchia tenuta ferma da un fermaglio argento. Era splendida e aveva un portamento davvero regale. Ma chi era?

 

ÓzÎ

 

Arrivati nella radura trovammo Ehyiah e Leuviah che si guardavano intorno spaventati alla ricerca di qualcosa o qualcuno.

-Ciao ragazzi. Che state cercando?-

-Che stiamo cercando?!? Voi ecco chi cerchiamo! Ma dove eravate finiti?-urlò Ehyiah.

-Ci siamo allontanati da qui e quando è scesa la notte ci siamo sistemati dove eravamo. Tutto qua-spiegai.

-Tutto qua?!? Iezael abbiamo pensato che vi avevano catturati!-mi rispose Leuviah con la paura nella voce.

-Tranquilla Leuviah. Non è successo nulla. Stiamo bene. Ora calmati e respira-le disse in modo dolce Hariel.

-Ok mi calmo. Però non fatelo mai più per favore-

-Promesso-dicemmo in coro io e Hariel.

-Bene. Ora che ci siamo ritrovati è meglio riprendere il viaggio-intervenne Ehyiah.

-Si hai ragione. Però penso che non dovremmo tornare subito alla Dimora-

-E dove vorresti andare?-

-Hariel non lo so. Ma prima penso che dovremmo risolvere il mistero della profezia-

-Ma come possiamo fare? Non sappiamo nemmeno a chi si riferisce?-

-Forse l’ho intuito io, Ehyiah-

-Dicci quello che hai dedotto-intervenne Leuviah.

-Certo. Penso che quattro persone delle otto citate siamo noi-

-Noi?!? E come puoi dirlo?-

-Leuviah hai prestato attenzione alle battute della vecchia che ci ha ospitato?-

-In parte si. Ripensandoci forse hai ragione-

-Ma se noi siamo parte della profezia, chi sono gli altri quattro?-chiese Hariel.

-Questo non lo so. È quello che dobbiamo scoprire-

-C’è solo un problema. Questa nuova ricerca ci farà perdere molto tempo. Alla Dimora cominceranno a sospettare e manderanno qualcuno a cercarci-

-Effettivamente Leuviah hai ragione-

-Quindi non ci resta che risolvere questo mistero nel minor tempo possibile-intervenne Hariel.

-Ben detto. Allora in marcia. Il viaggio sarà lungo!-dissi.

-Si andiamo!-dissero gli altri in coro.

Finito di parlare sistemammo le nostre borse e riprendemmo il viaggio. La strada che stavamo seguendo era tutta immersa nella natura per permetterci di muoverci senza essere visti da occhi indiscreti. La natura che ci avvolgeva era di vario tipo: arbusti che pendevano verso di noi, cespugli che si alzavano da terra e i rami degli alberi secolari che cercavano di raggiungere il cielo. Piccoli animali ogni tanto facevano capolino tra le foglie ma appena ci vedevano scappavano. Non erano abituati alla presenza così ravvicinata dell’uomo.

Oltre agli animali quella foresta forniva anche molte piante e erbe particolari per infusi e pozioni. Potevamo quindi trovare le scorte che ci potevano servire durante il viaggio. Eravamo stati fortunati a scegliere quella via di cammino.

 

Eccomi qui con un altro capitolo di questa fan! Questa volta mi sono molto soffermata sulla prima parte perché sennò posticipavo troppo l’evento del ballo!! La seconda invece per ora è breve perché i passaggi successivi saranno più lunghi e articolati! Spero vi piaccia! Aspetto come sempre dei commenti anche se negativi, perché aiutano l’autore a migliorare!

Ora passo a ringraziare:

dolceGg94 e SuperEle46 che hanno messo questa fan tra i preferiti;

dolceGg94 e jazz211 che hanno messo questa fan tra le seguite;

 

un grazie particolare a:

dolceGg94: finalmente sono arrivata al tanto atteso ballo! Grazie per il precedente commento! aspetto di sapere che ne pensi di questo! baci

SuperEle46: anche per te vale la stessa cosa del ballo! Grazie per il sostegno che mi dai per questa fan! Aspetto un tuo commento! a presto

mollicadipane: grazie per il fatto che segui la mia fan!! Grazie anche per le belle parole che ogni volta mi lasci nei commenti! Aspetto di sapere che cosa ne pensi di questo nuovo cap! alla prossima

 

Grazie anche a tutte le persone che hanno visitato tutti i capitoli precedenti! Grazie davvero! Magari la prossima volta lasciate un messaggio così so che cosa pensate di questa mia fan!! Anche negativi!! Alla prossima con il ballo e il viaggio!

 

Baci a tutti

Morkia94

(piccola stephenie meyer)

 

(P.S. il nickname tra parentesi me l’ha suggerito la mia grande amica SuperEle46! Grazie mille!)

 

   
 
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