7 Inviti e discussioni
Mehiel mi
aspettava con uno strano sguardo. Era da un po’ che non la vedevo e non mi
ricordavo più i particolari che la caratterizzavano. La sua vita sottile
decorata da una morbida e semplice cintura di pelle viola. I suoi candidi occhi
verdi brillavano, circondati da sensuali ciglia. La sua bocca lievemente aperta
era simile ad un bocciolo di rosa. E per ultimi ma non meno importanti i suoi
fantastici boccoli rossi che gli ricadevano morbidi sulle spalle alte e fiere.
Quando le fui
di fronte accennò un sorriso invitandomi ad entrare nella sala azzurra. Ero
terrorizzato, soprattutto per la copertura necessaria alla riuscita della
nostra missione. Subito dietro a me entrò anche Mehiel che andò a posizionarsi
alle spalle del trono sul quale era seduto il re Sitael.
-Vieni
avanti servo. Non aver timore voglio solo parlare-disse il re, con tono
autoritario.
-Certo sire.
Sono al servizio-risposi, facendo un inchino di riverenza.
-Ho saputo
che il tuo compito in cucina è svolto molto bene, senza problemi. Per questo ho
deciso di premiarti. Dimmi cosa desideri?-
-Veramente
non saprei sire. Sono rimasto sorpreso-
-Non avete
un desiderio nascosto?-
-Beh...forse
uno ci sarebbe ma non so se mi è concesso...-
-Avanti
ditemi di che si tratta-
-Stasera
date un ballo giusto? Mi piacerebbe molto prendervi parte-
-Non c’è
problema. Avete il mio permesso per poter partecipare-
-Grazie
maestà. L’unica cosa è che non dispongo di abiti adatti ad un banchetto regale-
-Provvedo io
a fornirveli. Mehiel mia cara accompagna il nostro amico nelle mie stanze e
vestitelo con i miei abiti migliori-
-Certo, come
desidera sua maestà-disse la giovane.
-Potete
andare ora. A stasera-
-Grazie
ancora. A stasera-
Finita la
conversazione fui invitato a uscire dalla sala, guidato da Mehiel. Dopo cinque
minuti raggiungemmo le stanze private del re dove Mehiel mi aiutò con i vestiti
per il banchetto.
-Scusa un
attimo. Che cosa ti è saltato in mente?-chiese Mehiel, interrompendo il
silenzio che era sceso tra di noi.
-Voglio
tenere la situazione sotto controllo. E poi non mi fido a lasciarti sola con
lui-le risposi, arrossendo un po’.
-Ti ho già
detto che so badare a me stessa-
-Si lo so,
ma è più forte di me aiutare gli altri-
-Beh per
stasera cerca di tenere a freno la tua mania o rischierai di mandare all’aria
tutto-
-Hai un
piano? Hai scoperto qualcosa?-
-Smettila di
urlare o ci sentirà qualcuno! Comunque si ho scoperto qualcosa-
-Racconta-
-Ho scoperto
che il re possiede una stanza segreta dove custodisce i suoi tesori. Purtroppo
però non ne ho ancora trovato l’ingresso-
-Quindi hai
trovato il posto dove potrebbero essere nascosti i documenti che dobbiamo
distruggere?-
-Si. Ma se
facciamo qualcosa stasera ci scopriranno-
-Come fai a
dirlo? Secondo è l’occasione giusta per agire-
-Invece è
quella più folle. Tutti saranno addetti al banchetto o vi prenderanno parte. Il
re non lascerà incustodita quella stanza-
-Come puoi
esserne certa?-
-Si da il
caso che io sia la dama di compagnia del re e che assista a tutti i suoi
incontri con guardie o altro. Ieri per l’appunto ha stabilito turni di guardia
per stasera senza però specificare il luogo. Presumo quindi che si riferisca
alla stanza che cerchiamo-
-Mi arrendo.
Hai ragione tu-
-Non ho
ragione. Ho solo cercato tutti gli indizi a nostro favore-
-Beh allora
non mi resta che farti i complimenti. Brava ottimo lavoro!-
-Grazie. Non
voglio essere scortese ma potresti indossare questi abiti? È già da un po’ che
li ho in mano-
-Oh...si
certo...scusa-
-Niente.
Esco un attimo così puoi cambiarti. Quando hai fatto chiama-
-Certo-
Mehiel
quindi mi lasciò solo nella stanza con in mano una morbida camicia turchese,
una giacca di un azzurro più scuro e dei pantaloni stretti di un blu notte. Il
tutto accompagnato da un mantello nero, da stivali simili al colore dei
pantaloni e un piccolo fiocco da legare attorno al collo. Purtroppo per me non
avevo mai portato abiti così complicati da mettere quindi, un po’ imbarazzato,
chiamai Mehiel.
-Mehiel?Potresti
venire un attimo per favore?-
-Si certo
arrivo subito-
Detto questo
entrò, bloccandosi sulla porta, vedendomi mezzo nudo.
-Ma che ti è
saltato per la testa?!? Vestiti!-gridò, coprendosi gli occhi.
-Mi dispiace
ma purtroppo non sono molto pratico con questi indumenti. Potresti aiutarmi?-le
dissi arrossendo per la situazione in cui mi trovavo.
-Ok ma non
farlo mai più. O almeno avverti prima-
-Va bene.
Grazie-
-Niente. Ora
sta fermo così ti riesco a sistemare i vestiti-
-Certo-
Così
passammo una buona mezz’ora a sistemare il casino che avevo combinato con gli
abiti che avrei indossato quella sera. Quando Mehiel finì mi invitò a
specchiarmi in un immenso specchio decorato con un’elaborata cornice d’oro.
-Ora cerca
di restare in questo stato fino alle otto così sarai presentabile-
-Ci proverò-
-Vedi di
riuscirci o te la vedrai con me-
-Va bene mi
hai convinto-
-A posto.
Ora scusa a devo andarmi a preparare-
-Certo a
stasera-
-A stasera-
Detto questo
mi lasciò solo. Decisi così di andare a raccontare la faccenda dell’invito al
banchetto a Chaetel. Dopotutto glielo avevo promesso. Così mi diressi verso la
cucina, cercando di fare attenzione ai vestiti che indossavo, per non scatenare
la furia di Mehiel e del re se li rovinavo.
Arrivato in
cucina chiamai a gran voce Chaetel.
-Ehi Chaetel
ci sei? Sono io Poyel-
-Ti ho
sentito sono qui. Ma ti prego non urlare-
-Ops...scusa-
-Niente. Da
quando in qua tu porti abiti così eleganti e raffinati?-
-Da quando
sono stato ufficialmente invitato a partecipare al banchetto di stasera-
-Bello
scherzo! Dai puoi dirmelo se li hai rubati-
-Ti assicuro
che non commesso nessun furto. Stasera prendo parte sul serio alla festa-
-Va bene, ti
credo. Quindi era questo il motivo per cui il re ti aveva chiamato no?-
-Si è
questo-
-Beh almeno
resterai qui ad aiutarmi per un altro po’-
-Si infatti.
Non ti lascio sola-
-Meglio.
Avrò ancora compagnia in questa cucina deserta-
-Si non ti
preoccupare-
-Presumo che
tu non possa aiutarmi con i preparativi con quegli indumenti no?-
-Già. Non mi
conviene rovinarli se ci tengo alla vita-
-Sono
d’accordo. Allora puoi andare dove vuoi. Per questa volta sei libero, ma da
domani si riprende con il lavoro a tempo pieno ok?-
-Ai tuoi
ordini. Comunque grazie. Ciao a domani-
-Certo a
domani-
Mancava solo
un’ora all’inizio del banchetto quindi decisi di andare a fare una passeggiata
nell’immenso giardino del castello. Amavo camminare tra la natura soprattutto
verso il tramonto quando tutt’attorno si creava un gioco di ombre e riflessi
rossi e arancioni. Era bellissimo. Trovai una panchina che aveva una buona
visuale sul parco e restai lì per un bel po’ a contemplare quello spettacolo.
Mentre ero
assorto nei miei pensieri, venni interrotto da Mehiel.
-Ma che ci
fai qua fuori? Dentro sta per cominciare il banchetto!-
-Chi...cosa?
Oh Mehiel sei tu? È successo qualcosa?-
-Si! Se non
ti muovi arriveremo in ritardo al banchetto!-
-Oh cavoli
potevi dirmelo subito!-
-Ma mi stai
prendendo in giro?!? Guarda che era già la seconda volta che te lo dicevo!-
-Davvero?!?
Beh allora scusa-
-Niente. Ma
ora muoviti-
-Si certo.
Fammi strada-
Dopo poco ci
ritrovammo di fronte all’ingresso della sala dove era stata allestita la tavola
per il banchetto. Quando Mehiel mi lasciò solo entrai. La sala era stupenda.
Sparsi qua e là c’erano degli enormi vasi pieni di rose rosse, probabilmente da
offrire alle dame durante le danze. Anche le decorazioni che si avvolgevano
alle tende e alle colonne erano costituite da fiori di ogni tipo, che
riempivano l’aria con dolci profumi che rievocavano la primavera.
Solo allora
notai l’accompagnatrice del re. Era una giovane alta e snella. Portava un
elegante vestito color rubino che le copriva una spalla e le lasciava scoperta
l’altra. I capelli erano racchiusi in una crocchia tenuta ferma da un fermaglio
argento. Era splendida e aveva un portamento davvero regale. Ma chi era?
ÓzÎ
Arrivati nella radura trovammo Ehyiah e
Leuviah che si guardavano intorno spaventati alla ricerca di qualcosa o
qualcuno.
-Ciao ragazzi. Che state cercando?-
-Che stiamo cercando?!? Voi ecco chi
cerchiamo! Ma dove eravate finiti?-urlò Ehyiah.
-Ci siamo allontanati da qui e quando è
scesa la notte ci siamo sistemati dove eravamo. Tutto qua-spiegai.
-Tutto qua?!? Iezael abbiamo pensato che vi
avevano catturati!-mi rispose Leuviah con la paura nella voce.
-Tranquilla Leuviah. Non è successo nulla.
Stiamo bene. Ora calmati e respira-le disse in modo dolce Hariel.
-Ok mi calmo. Però non fatelo mai più per
favore-
-Promesso-dicemmo in coro io e Hariel.
-Bene. Ora che ci siamo ritrovati è meglio
riprendere il viaggio-intervenne Ehyiah.
-Si hai ragione. Però penso che non dovremmo
tornare subito alla Dimora-
-E dove vorresti andare?-
-Hariel non lo so. Ma prima penso che
dovremmo risolvere il mistero della profezia-
-Ma come possiamo fare? Non sappiamo nemmeno
a chi si riferisce?-
-Forse l’ho intuito io, Ehyiah-
-Dicci quello che hai dedotto-intervenne
Leuviah.
-Certo. Penso che quattro persone delle otto
citate siamo noi-
-Noi?!? E come puoi dirlo?-
-Leuviah hai prestato attenzione alle
battute della vecchia che ci ha ospitato?-
-In parte si. Ripensandoci forse hai
ragione-
-Ma se noi siamo parte della profezia, chi
sono gli altri quattro?-chiese Hariel.
-Questo non lo so. È quello che dobbiamo
scoprire-
-C’è solo un problema. Questa nuova ricerca
ci farà perdere molto tempo. Alla Dimora cominceranno a sospettare e manderanno
qualcuno a cercarci-
-Effettivamente Leuviah hai ragione-
-Quindi non ci resta che risolvere questo
mistero nel minor tempo possibile-intervenne Hariel.
-Ben detto. Allora in marcia. Il viaggio
sarà lungo!-dissi.
-Si andiamo!-dissero gli altri in coro.
Finito di parlare sistemammo le nostre borse
e riprendemmo il viaggio. La strada che stavamo seguendo era tutta immersa
nella natura per permetterci di muoverci senza essere visti da occhi
indiscreti. La natura che ci avvolgeva era di vario tipo: arbusti che pendevano
verso di noi, cespugli che si alzavano da terra e i rami degli alberi secolari
che cercavano di raggiungere il cielo. Piccoli animali ogni tanto facevano
capolino tra le foglie ma appena ci vedevano scappavano. Non erano abituati
alla presenza così ravvicinata dell’uomo.
Oltre agli animali quella foresta forniva
anche molte piante e erbe particolari per infusi e pozioni. Potevamo quindi
trovare le scorte che ci potevano servire durante il viaggio. Eravamo stati
fortunati a scegliere quella via di cammino.
Eccomi qui con un altro capitolo di
questa fan! Questa volta mi sono molto soffermata sulla prima parte perché
sennò posticipavo troppo l’evento del ballo!! La seconda invece per ora è breve
perché i passaggi successivi saranno più lunghi e articolati! Spero vi piaccia!
Aspetto come sempre dei commenti anche se negativi, perché aiutano l’autore a
migliorare!
Ora passo a ringraziare:
dolceGg94 e SuperEle46 che hanno messo questa fan
tra i preferiti;
dolceGg94 e jazz211 che hanno messo questa fan tra
le seguite;
un grazie particolare a:
dolceGg94:
finalmente sono arrivata al tanto atteso ballo! Grazie per il precedente
commento! aspetto di sapere che ne pensi di questo! baci
SuperEle46:
anche per te vale la stessa cosa del ballo! Grazie per il sostegno che mi dai
per questa fan! Aspetto un tuo commento! a presto
mollicadipane:
grazie per il fatto che segui la mia fan!! Grazie anche per le belle parole che
ogni volta mi lasci nei commenti! Aspetto di sapere che cosa ne pensi di questo
nuovo cap! alla prossima
Grazie anche a tutte le persone che
hanno visitato tutti i capitoli precedenti! Grazie davvero! Magari la prossima
volta lasciate un messaggio così so che cosa pensate di questa mia fan!! Anche
negativi!! Alla prossima con il ballo e il viaggio!
Baci a tutti
Morkia94
(piccola stephenie meyer)
(P.S. il nickname tra parentesi me
l’ha suggerito la mia grande amica SuperEle46! Grazie mille!)