Note
dell' autore: Ultimo "capitolo".
pralinedetective= Mia caVa reverse, ecco l'ultimo capitolo di questa raccolta tutta tua. Grazie per il commento al capitolo precedente.<3 Fatti piacere anche questa ultima, penosa parte.
# 9 [Frau / Teito]
Teito, immerso nello studio dei versi della Bibbia di Barsburg e vari
libri, non udì nemmeno i passi che si
avvicinavano verso di lui.
- Ah, ma che moccioso diligente! -
Il ragazzo alzò la testa, anche se non ne aveva bisogno:
sapeva chi era, purtroppo.
- Lasciami in pace! -
Frau gli si avvicinò e gli andò dietro,
posò il mento su una
spalla.
Teito continuò a leggere, senza curarsi della sua presenza.
D’un tratto chiuse il libro, le guance si colorarono di
scarlatto.
- Che c’è, moccioso? Non ti piace il verso? -
- Lo so bene, non ho bisogno di ripassarlo. –
- E qual’ è? –
- Il verso diciassette del terzo volume, ovviamente della
Bibbia di Barsburg. –
Farfugliò, prendendo un altro tomo, che aveva accanto.
Ma Frau gli bloccò il polso e si sporse in avanti, andando a
cogliere le labbra ancora schiuse.
- Dimostrami che lo sai. - gli soffiò.
Il giovane fece per prendere fiato e parlare, ma quel dannato
pervertito se ne approfittò per andare
con la lingua bagnata ad accarezzare la sua.
« Fino
a quando sarò nei tuoi pensieri, il mio cuore
sarà sempre con te. »
La testa di Teito chiamò quelle parole…
Il respiro era occupato.
# 10 [Castor / Labrador]
- Cosa succede Labrador? –
- Pioggerellina. –
- Eh? –
Castor si rese conto che, nonostante il cielo sereno,
leggere gocce di pioggia gli bagnavano il capo.
Era cattivo segno.
Labrador si sedette a terra preoccupato e l’altro lo
imitò,
fidandosi delle sue intenzioni.
Da suolo si innalzarono liane intricate, che formarono un
fitto arco e li ripararono, avvolgendoli.
Spuntarono fiori lillà e bianchi e Castor chiuse gli occhi.
Un riparo profumato solo per loro.
Il silenzio li accompagnava ed era parte del loro rapporto,
fatto di muti sguardi.
# 12 [Frau / Teito]
- La prossima volta non voglio sentire “grazie” o
“scusa”,
moccioso. -
- Non sono un moccioso! E poi… mi sembra il
minimo… -
Teito diede le spalle al vescovo e silenziosamente tornò in
stanza.
~
Frau incrociò le braccia al petto, aspettando le parole
dell’altro
– le avrebbe pronunciate, lo sapeva.
- Avanti, parla. -
- Siccome a differenza tua io sono educato, beh…
ecco… graz-
-
Il Vescovo catturò le parole con le proprie labbra.
Teito divenne rosso e si allontanò.
- F-Frau! Che cosa… ! -
- Te l’avevo detto. Solo i mocciosi dicono certe cose,
invece di ricambiare i favori e i gesti. –
- Io non sono un moccioso! –
- Ah, sì? –
Teito divenne rosso in volto e si aggrappò alle spalle di
quello. Alzandosi sulle punte dei piedi, gli diede un veloce bacio.
In fretta e furia fece per staccarsi, con le sopracciglia
aggrottate che definivano un broncio, più simile a semplice
imbarazzo.
Frau si sorprese e, con un sorriso affilato, non poté
resistere al moccioso che voleva
mostrarsi grande e gli afferrò la testa per bloccarlo e
spingere la lingua
nella sua bocca.
Il ragazzino chiuse
gli occhi. Strinse la veste bianca con forza, quasi la
strappò.
# 11 [Bastian / Young!Frau]
L’uomo era silente e un sorriso sereno rifletteva il cielo
verso cui era rivolto.
- Lo sai perché c’è sempre il sole,
Frau? -
- Perché è una cosa normale. –
- Perché questa è la casa di Dio e splende della
sua Grandezza.
–
Frau alzò di poco gli occhi, accarezzato dai caldi raggi.
Il Vescovo continuò:
- Quella grande luce è Dio. -
Il ragazzo liberò un sussurro lapidario:
- Il sole è
nero. -
Unì le piccole mani in una preghiera.
Il sole è nero.
[Non chiedo miracoli.]
FINE.
Ringrazio chi ha letto e messo in "seguite".