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Autore: luna89    20/02/2010    7 recensioni
Sono tutti umani. Bella e Alcie sono amiche dall'età di 10 anni, ma vivono in città differenti.Cosa succederà quando Alice e, tutto il resto della sua famiglia, si trasferirà nella stessa città di Bella??
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve!
Rieccomi qui dp un’eternità ad aggiornare questa storia …  spero sl che qualcuno se la ricordi ancora^^
Sinceramente nn so perché sto aggiornando dal momento che nn sono per niente convinta di quello che ho scritto. Nn so neanche cosa dirvi riguardo a questo cap … forse sl che si potrebbe definire il solito capitolo di passaggio.
Mi scuso per nn aver aggiornato prima ma mi sn dedicata di più all’altra ff (se qualcuno vuole andare a darci un’occhiata mi farebbe molto piacere ^^), gennaio febbraio è stato periodo di esami … e poi odio febbrai con tutto il cuore , troppi ricordi, troppo dolore, quindi sn stata un po’ depressa …è lo sono ancora tutt’ora, ma nn sto qui a raccontare i miei problemi …mi  scuso anche per questo piccolo sfogo insignificante.

Ringrazio infinitamente la mia betina Fairy29 ... grazie tesoro^^
Ringrazio i 22 preferiti e i 31 seguiti … ne sn contentissima …. Grazie^^
Ringrazio infinitamente ALy_Cullen , patapolo, sessyli, volpessa22, Luisa98, nanerottola, Rebussiii per aver lasciato una recensione… grazie^^
E ringrazio ultimi ma nn meno importanti i lettori silenziosi che contro ogni mia aspettativa sn stati numerosi …grazie^^

Pen friend – Amica di penna

 

Pov Bella

Ti … Ti … TiTi … TiTiTi … TiTiTiTiTiTiTi …
È che cavolo!
Odio il suono di questa maledetta sveglia.
Odio tutte le sveglie in verità.
Di malavoglia tiro fuori la testa da sotto il caldo piumone per vedere l’ora.
Cosa? È presto. Sono ancora le sette. Posso dormire altri cinque minuti …

 
Mi allungo stiracchiando i muscoli delle gambe e delle braccia. Lentamente apro gli occhi e guardo l’ora.
Sono le otto e un quarto …
Mi giro dall’altra parte affondando il viso nel cuscino.
COSA? LE OTTO E UN QUARTO?
Merda! Sono in ritardo.
Come un fulmine scatto giù dal letto e mi precipito in bagno.
Veloce mi lavo,mi vesto senza neanche guardare cosa indosso e mi do una sistemata veloce ai capelli.
Oddio questi non sono capelli ma un nido di uccelli. Sarà megli legarli se non voglio che qualcuno si spaventi appena mi vede.
Una volta legati, quelli che dovrebbero essere dei capelli, afferro la tracolla e mi precipito giù per le scale, arrivando miracolosamente senza rompermi l’osso del collo in cucina. Entro come una furia, apro l’anta dell’armadietto sopra il lavello prendendo una tazza per il caffè.
“Buon giorno scoiattolina!”
Non ho tempo per questi convenevoli. Sono in un ritardo mostruoso.
“Scoiattolina?”
È questa da dove è uscita mo?
Lui alza le spalle indifferente e ritorna a leggere il suo amato giornale.
Bevo un’abbondante sorsata di caffè bollente, maledicendomi, per questo mio gesto avventato, un secondo dopo.
Cavolo mi sono bruciata tutta la gola.
Questa mattina non è proprio giornata.
Mentre esco dalla cucina, vado a sbattere contro mio padre.
“Hei! Dove vai così di fretta?”
“E’ tardi! Devo andare a lezione”
“Sei sempre la solita …  comunque siediti è fai colazione”
Guardo mio padre con occhi sgranati. Cosa?
“Ha ragione tuo padre … siediti è fai una colazione decente. Non lo sai che questo è il pasto più importante delle giornata?”
COSA? Non bastava mio padre,adesso ci si doveva mettere anche mio nonno?!
“Non ho tempo”
“Siediti!”
Esclamano insieme.
Mi trascino a passo pesante verso il tavolo, manifestando apertamente il mio nervosismo. Mi siedo è afferro un cornetto. Cerco di mangiare il più velocemente possibile e, per poco non mi strozzo. Per fortuna, prontamente, mio nonno mi passa un bicchiere di succo d’arancia.
Ok sono salva.
I due uomini di casa Swan, che questa mattina sembrano essere in combutta contro la sottoscritta, scoppiano a ridere senza ritegno.
Sbuffando mi alzo e senza degnarli di un saluto mi dirigo in garage.
Mentre aspetto che la porta del garage di sollevi, prego di non trovare traffico.
Come non detto. Tempo cinque minuti e mi ritrovo bloccata in un traffico assurdo.
È che cavolo!
Guardo l’ora sul cruscotto. Un’ora di ritardo. Chissà quanto tempo rimarrò bloccata qui? Tanto vale non andare proprio a lezione oggi.
Cosa potrei fare?? … mmm … trovato!
Afferro la borsa dal sedile del passeggero, e parto alla ricerca del cellulare.
Dove diavolo si è nascosto? Eccolo!
Cerco il numero. Schiaccio il tasto verde e parte la chiamata.
Uno squillo.
Due squilli
Tre squilli.
“Hei ciao! Senti non vado più a lezione … si certo … e proprio quello che volevo fare …  bene allora a tra poco”
Con una manovra faccio inversione e a tutta velocità mi dirigo verso la mia nuova meta.
Ancora non ci posso credere. È qui. La mia amica di penna è qui. Nella mia città. Sembra incredibile. E pensare che tutto è iniziato per uno stupido progetto di classe. Chi lo avrebbe mai detto che la nostra sarebbe stata una vera amicizia. Nessuno ci credeva. Eppure eccoci qui, ancora amiche, ancora a scambiarci lettere tristi, allegre, spensierate, arrabbiate. Lettere che parlano di noi, che racchiudono momenti della nostra vita, momenti fermarti nel tempo e nella memoria come in vecchie fotografie.

Pov Edward

Cavolo sono distrutto. Non ho neanche la forza di alzarmi dal letto, e non vedo neanche perché dovrei farlo dal momento che le lezioni all’università inizieranno solo la settimana prossima. Meno male perché questa mattina, se non si fosse ancora capito, sono veramente sfinito.
Sempre il solito esagerato … cosa avrai mai fatto di così faticoso??
No! Ti prego. Già di prima mattina no.
Buon giorno principino
Sparisci!
Sbuffando mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno, ormai il sonno è completamente passato, chissà di chi sia la colpa …

Stai per caso parlando di me??
No di mia nonna …
Ah! Ecco … perché io non ho fatto niente … =)
Mi passo una mano sul viso, imponendomi di mantenere la calma. Agitarsi già di prima mattina non va affatto bene.
Mi guardo allo specchio e decido che una bella doccia e proprio quello che mi ci vuole.
Mi spoglio di tutti i vestiti e mi butto sotto il getto d’acqua ancora freddo, che mi scuote e mi risveglia dal torpore della notte.
Sento l’acqua scorrere su tutto il corpo.
Fresca. Rigenerante. Pulita.
Non so perché ma mi viene in mente la ragazza senza nome ( ancora per poco ne sono più che sicuro) che ho incontrato ieri.
Penso al frenetico gesticolare delle sua mani mentre si scusava.
Penso alla sua bocca.
Penso ai suoi occhi cioccolato, così puliti.
Si puliti. Limpidi. Cristallini. Puri.
Ripenso ai suoi occhi è una strano brivido mi corre lungo tutta la spina dorsale.
È impossibile!
Mi rifiuto di credere che sia dovuto a quella ragazza. Non so neanche come si chiama. Quanti anni ha. Cosa fa. Dove abita. Cosa le piace. Cosa non le piace. Non so niente di lei. Niente. Non può farmi questo effetto.
Eppure ieri quando le ho toccato la mano ho avvertito lo stesso brivido.
Scuoto energicamente la testa, come a voler mandar via con la forza questi assurdi pensieri.
E ancora tutti  i pensieri corrono a lei.
Ho come la sensazione di conoscerla da sempre.
E come sei lei fosse un lontano ricordo. Uno di quelli sbiaditi, confusi nel tempo. Un ricordo che non sai bene dove collocarlo.
Ricordo i suoi occhi anche se so di non averli mai visto prima di ieri.
È  una strana sensazione, difficile da poter descrivere perché troppo confusa, astratta, strana.
Appunto strana, perché è  quasi impensabile poter provare certe emozioni cosi famigliari e calde per qualcosa di sconosciuto.
Finita la doccia, mi vesto e vado in cucina.
“Buon giorno mamma”
La saluto schioccandole un sonoro bacio sulla guancia.
“Buon giorno anche a te tesoro”
Le sorrido. Sempre dolcissima la mia mamma.
Prendo una tazza e mi verso del caffè
“Gli altri?”
“Tuo padre è andato in ospedale, sai come è fatto, tuo fratello sta ancora dormendo e tua sorella è a telefono con la sua amica di penna”
A questa ultima frase drizzo le orecchie.
Mia sorella è a telefono con la sua amica di penna.
Potrei alzare il ricevitore della cucina e poter ascoltare la sua voce per la prima volta.

È cosa pensi di dire a tua madre?! … scusa mamma voglio solo origliare la loro conversazione per sentire finalmente la voce della mia ossessione? … beh  potrebbe sempre funzionare … non si sa mai … hihih …
Mi fa strano dirlo, ma hai ragione, non è fattibile come cosa con mia madre qui, ma lo sarebbe dal telefono delle mia stanza.
Mi alzo di scatto e corro verso le scale … con la coda dell’occhi vedo mia sorella seduta sul divano che parla … è no! … che parla con il cellulare … ma che palle

Ahahahahah…
Ma sta zitto.
Arrabbiato ritorno in cucina.
“Edward?”
Alzo gli occhi verso mia mamma, ma evito di parlare, sono troppo arrabbiato e non voglio risponderle male, quindi mi limito a guardarla come chiaro invito a proseguire.
“Andresti gentilmente al supermarket? Mi servirebbero alcune cose per un dolce che vorrei fare per questo pomeriggio … sai ci viene a trovare l’amica di tua sorella?”
Cosa?
Lei viene qui? Perché io non ne sapevo niente? Quando è stato deciso? Perché sono sempre l’ultimo a sapere le cose in questa casa??

Calmati …
Calmarmi? Lei viene qui. A casa mia.
Lei viene a casa mia.
Solo adesso il mio cervello sembra aver elaborato a pieno la notizia.
Lei a casa mia … e questo significa che potrò finalmente conoscerla.
Mia madre mi osserva come se fossi pazzo aspettando una mia risposta.

Beh! Avrebbe anche ragione sei passato dall’arrabbiato, al sorpreso, all’euforico alla velocità della luce.
Evito accuratamente, ancora una volta, di rispondere a quella vocina petulante impertinente nonché  fastidiosa
Hei!

“Cosa devo prendere?”
Vedo  mia mamma sussultare, mi sa che ci ho messo un po’ troppo entusiasmo nella domanda.
“Ecco prendi … ti ho scritto una lista …”
“Ok … allora vado … a dopo”
Tutto contento mi dirigo in garage per prendere la macchina, ci manca poco che mi metta a saltellare come fa di solito la pazza. Salgo in auto, metto in modo ed esco a tutta velocità.
Prima di svoltare l’angolo dallo specchietto retrovisore vedo una Volvo grigia  entrare nel nostro vialetto.
Chi sarà?

 

_______________________________
Spero con tutto il cuore che qualcuno sia riuscito ad arrivare fino alla fine … se si mi farebbe tanto piacerebbe se lasciaste un piccolissimo commentino … potete tranquillamente scrivere che fa skifo …dato che lo fa davvero, tanto non sono il tipo che si offende … anzi le critiche fanno bn …
Cmq mi impegno solennemente ad aggiornare prima … mi scuso ancora per nn averlo fatto prima ma come già detto è stato un periodo allucinante …
Beh allora alla prossima
Bacibaci  luna^^

 

  
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