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Autore: M i n d    21/02/2010    14 recensioni
Una storia ambientata in questi anni, Oscar, André e tutti gli altri frequentano il liceo. Cosa che cosa succederà?
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11: «Coman..CHE?!?»




La campanella suonò proprio nel momento in cui ebbero superato la porta d'ingresso della sala mensa.

In corridoio trovarono Antonietta e Rosalie che bisbigliavano fra loro.


«Noi andiamo a rifarci il trucco! Ci vediamo dopo!» così dicendo si dileguarono nella macchia di studenti più vicina.

André scosse la testa e sospirò, rassegnato; quelle due non sarebbero mai cambiate. Scorse Diane, se ne stava appoggiata ad un gruppo di armadietti, situati a lato del corridoio, e lo fissava. Fece per andarle incontro quando un ragazzo si avvicinò a lui e ad Oscar.


«Ciao, Robert!» lo salutò, con un sorriso.


«Ciao! Ciao, Oscar!» non appena la vide, le sue guance si tinsero di rosso.


«Ciao..» rispose lei, senza entusiasmo, osservando Diane avvicinarsi a poco a poco.

Robert Le Bonne era uno studente del loro stesso anno. Lui e André si erano conosciuti in quarta ed erano diventati amici, non faceva parte del gruppo, ma spesso si fermava con André a fare due chiacchiere.


«Ah, Diane, eccoti qui..» disse, André, notando che si era avvicinata.

«Ciao!» rispose lei, sorridendogli, per poi lanciare una rapida occhiata ad Oscar.

«Va tutto bene?» le chiese lui.

Oscar si chiese perché si preoccupasse tanto, l'aveva vista meno di due minuti prima!

«Sì, benissimo» sorrise ancora lei.

«Bene, mi fa piacere..sentite, io parlo un attimo con Robert..voi dirigetevi all'aula di teatro, ci vediamo lì fra poco..d'accordo?»

«Okay!» risposero le due.

Lui sorrise e, con un gesto della mano, si congedò e si allontanò, seguito dall'amico.


Le due ragazze ripresero a camminare per il corridoio, fianco a fianco. L'atmosfera era un po' tesa.


«Allora..ehm..» cominciò Diane.


«Sì?» la sollecitò Oscar.


«Tu e André siete amici da molto, mi pare di aver capito..»


«Da quasi sedici anni..» rispose.


«Caspita! E..non siete mai..stati..insieme?» domandò, timidamente.

Oscar pensò che non fossero affari suoi, tuttavia, non aveva nulla da nascondere.


«No.» rispose, semplicemente.

«Ah..»

Passarono alcuni minuti camminando in silenzio.


«Lo ami?»

La domanda colse Oscar di sorpresa. Certo che quella ragazza era proprio curiosa!


«No..o almeno, non in quel senso..gli voglio bene..come amico.» disse, in tono fermo.

Oscar notò che sembrava dubbiosa e si allarmò.

«Che c'è? Non sei convinta?» le chiese.

«No, è solo che..insomma..voi due sembrate più una coppia di fidanzati che due semplici amici..»

Oscar rise.

«E' vero!» esclamò Diane:«E non lo penso solo io! Tutti, a scuola, lo pensano!»

«Ti piace proprio tanto, eh?»

Diane divenne rossa come un peperone.


«Molto..dal primo anno, sai..però..ero così timida..e voi due sembravate così uniti..agli occhi di tutti eravate fidanzati..molte ragazze, cotte di André, non ti potevano vedere..poi, quest’anno ha cominciato a notarmi..così, improvvisamente…ed io sono così felice! Anche se lui mi considera solo un’amica..»


«Sai..fossi in te, non ci giurerei. Proprio ieri, André, mi ha confessato di essersi innamorato di una ragazza..e..credo che si tratti di te. Non penso che lui ti sia così indifferente come credi..» le sorrise. Il volto della ragazza parve illuminarsi.


«Veramente?!»


«Sì..» confermò, con un sorriso.


«Allora, c’è la possibilità che André mi ami!» esclamò, incredula:«Pensi che si dichiarerà?» le chiese, euforica.


«Gliel’ho consigliato..quindi, penso di sì..» le venne da sorridere ancora, nel vederla così gioiosa.


Andarono avanti a chiacchierare finché non raggiunsero l'aula di teatro.

C'erano già diversi studenti in platea. Tra loro, erano presenti anche due compagne di classe di Oscar, le organizzatrici, che in quel momento si trovavano sul palco.

Si sedettero in una delle file al centro.

Una delle due ragazze si chiamava Martine: aveva capelli neri come pece, che portava sempre legati in due codini, occhi marroni e, sul naso, degli occhialetti rotondi che la facevano sembrare una bambina piccola.

L’altra si chiamava Christine. Era la “miss” della scuola, capelli castani, occhi azzurri, magrissima e sempre abbondantemente truccata; una di quelle per cui l'aspetto esteriore era tutto. La classica ragazza che ci stava con tutti quelli che ci provavano e che sapeva come accalappiare anche i bravi ragazzi. Era già stata con più della metà dei ragazzi della scuola, aveva sedotto chiunque, persino coloro che si atteggiavano a fare i duri e i solitari..per quanto ne sapeva Oscar, un solo ragazzo aveva saputo resisterle e, quel ragazzo, era la sua ossessione, il suo obbiettivo principale: André.

Oscar sorrise ricordando i suoi miseri tentativi di persuasione durante quegli anni; la poverina aveva provato in tutti i modi a sedurre André, ma ogni singolo tentativo era miseramente fallito; lui non la vedeva neppure. Certo, era sempre gentile e beneducato con lei, ma quando Christine iniziava a proporre questo e quello, André, rispondeva con un secco e deciso:«No, ti ringrazio, ma..» al quale poi aggiungeva scuse o «non posso», a seconda dei casi.


«Bene, vedo che c'è già un po' di gente..possiamo cominciare?» chiese Martine.


«Aspetta, non ci sono ancora tutti..» rispose Oscar.


Pochi minuti dopo furono raggiunti da Rosalie, Antonietta, André, un ragazzo molto grasso, di cui Oscar non conosceva il nome, e Hans.

Non appena scorse André, Christine cominciò a fare la oca nel tentativo di attirare la sua attenzione. Lui non la degnò di uno sguardo e andò a sedere fra Oscar e Diane. Quest'ultima sembrava molto imbarazzata dalla sua presenza così, André evitò di parlarle e si sporse verso Oscar.


«Di nuovo Romeo e Giulietta?» sussurrò.


«Non ci hanno ancora detto nulla..» rispose lei.


«Meglio così..»


Nel frattempo Martine, sul palco, aveva acceso il microfono.


«Attenzione, per favore!» esclamò. Tutti tacquero.


«Benvenuti al corso di teatro! Questa attività durerà per tutto il resto dell’anno. Ci riuniremo tutti i lunedì, dalle quindici alle sedici, per realizzare lo spettacolo che verrà rappresentato, in luogo e in data da destinarsi, alla fine di quest'anno scolastico. Ovviamente, questa è un’attività extrascolastica e, se parteciperete con costanza e passione vi verranno, come saprete, attribuiti dei crediti formativi. Bene! Credo di avervi detto tutto! La parola a Christine!» così dicendo, lasciò il posto all’amica.


«Buon pomeriggio compagni e compagne. L’idea di mettere in scena uno spettacolo è stata mia e di Martine ed è stata appoggiata e approvata con entusiasmo dai nostri insegnanti. Come da noi deciso, metteremo in scena un classico della letteratura, ovvero ‘Romeo e Giulietta’ di William Shakespeare..»

Nell'aula si diffusero commenti annoiati, borbottii e sbuffi.


«Ogni anno sempre la stessa storia!» sbottò Oscar, annoiata. Christine le lanciò un'occhiataccia.


«Ah sì? Hai altre proposte per caso?»


«Effettivamente, una ce l’avrei…» rispose, riflettendoci.


«E..sarebbe?» domandò la ragazza, che evidentemente non si aspettava una simile risposta.


«Beh, mettere nuovamente in scena ‘Romeo e Giulietta’ che, come ben sai, è stata presentata e ripresentata Dio solo sa quante volte, specialmente in questa scuola..sarebbe da stupidi e, inoltre rischieremmo di annoiare il pubblico a morte..io ti propongo un’altra storia, che non è scritta su nessun libro..»


«Mi stai propronendo…una storia inventata?» chiese, sconvolta.


«Precisamente, ma non ti propongo una favola come Cenerentola..bensì, qualcosa di più..significativo, ecco.»


«Sentiamo..» rispose, scettica.


«Sarebbe una storia ambientata nel 1700…esattamente negli anni tra il 1755 e il 1789. C’è questa ragazza, nobile di nascita che è comandante di un esercito..e che all'ultimo momento decide di disertare con i suoi compagni e di prendere parte alla Rivoluzione per la libertà..però, alla fine viene colpita da una pallottola in pieno petto e muore, proprio il giorno della presa della Bastiglia..»


«Interessante..» commentò Christine:«Potrebbe andare..»


«Manca qualcosa..» fece Martine, poco dopo.


«E cosa?» chiese Oscar.


«Cioè..va bene la parte della Bastiglia..okay il fatto che lei è comandante, ma..voglio aggiungere qualcosa..qualcosa di ben più forte…un altro motivo per il quale lei decida prendere parte alla presa della Bastiglia, posizionandosi proprio in prima fila, sapendo di non avere molte probabilità di soppravvivenza..»


«Muore per una Francia migliore, per aiutare il popolo a conquistare la libertà..quale altro motivo potrebbe..?»


«..un uomo..» la interruppe Christine, colta da un'improvvisa ispirazione.


«Brava!! Era quello che mancava! E’ necessario che lei si innamori! Rendiamo la storia più interessante!

Allora, potremo fare così: lei inizialmente si invaghisce di un altro uomo, il quale, però..» Martine venne nuovamente interrotta da Christine:«Aspetta..mm..1700..era il periodo in cui in Francia regnava Maria Antonietta, giusto? Potremmo aggiungere anche lei..e fingere che la donna Ccomandante fosse una sua grande amica e che per molti anni fosse stata al suo servizio..»


«Grande!» esclamò, Martine, eccitata:«Mi hai dato l’idea! L’uomo di cui la donna comandante si invaghisce era l’amante della Regina!»


«L'amante della Regina?» chiese, Christine, perpelssa.


«Ma sì..non te lo ricordi? L'abbiamo letto l'anno scorso..» Martine si sforzava di ricordare:«Sì, dai..coso..quello belloccio..quello del ballo in maschera..F..qualcosa..Freser!? No..aspetta..ma sì..quello svedese..FERSEN!! Ecco come si chiamava!!» urlò:«Lui era l'amante della regina e lei lo sapeva, ma lui non si accorge del suo amore e lei ne soffre immensamente. Alla fine, rinuncia a lui, ma..c'è quest'altro uomo..quello che poi diventerà il suo compagno..»


«Era il suo attendente! Da sempre innamorato di lei! Però non poteva farsi avanti poiché apparteneva al popolo..» continuò, Christine, tutta presa.


«Perciò non poteva chiederla in sposa al padre! Però, un giorno..meglio una sera, lui, disperato, le dichiara il suo amore..lei lo respinge e gli dice di non volerlo più vedere..ma col tempo si accorge di provare gli stessi sentimenti per lui e così…si dichiara e si fidanzano..ma il giorno dopo..»


«Lui muore..gli sparano al petto..lei, distrutta dal dolore, non riesce ad andare avanti senza di lui e, il giorno dopo, davanti alla Bastiglia, è come se decidesse di suicidarsi..»


Le due ragazze si guardarono e cominciarono a saltellare e ad esultare.


«Sarà un successone!!!»

«Andremo a Hollywood!!!» esclamarono.


«Adesso definiamo i dettagli..» e ripresero a confabulare fra loro.


Passarono la mezz’ora successiva ad aggiungere personaggi, ad intrecciare relazioni, a definire le scene. Il gruppo di Oscar, e gli altri presenti, erano rimasti ad osservarle. Ad alcuni sembrava un’ottima idea, altri, invece, non erano molto convinti. Oscar si chiedeva a che servisse l’aggiunta di quell’uomo, non era necessario..lei non aveva pensato a questo..certo, doveva ammettere che non si poteva pretendere che, quella donna, seppur comandante di un esercito, rimanesse sola come un cane per tutta la vita…poteva andare comunque anche così..doveva avere fiducia in loro.


«Molto bene! Abbiamo definito tutto! Ora, decidiamo a chi affidare le parti! Dunque..» Martine li scrutò uno ad uno.


«Io voglio fare il Comandante!» esclamò Christine, che stava già immaginando la scena del bacio in cui l’attendente era André.


«Mi spiace, Christine..sei troppo femminile per quella parte..» la ragazza ci rimase molto male. Voleva comunque vedere chi avrebbe scelto..le avrebbe dato del filo da torcere fino alla fine!


«Ho trovato! Oscar, lo farai tu il comandante!» esclamò Martine, alla fine.


Nel sentire pronunciare il suo nome, Oscar alzò la testa di scatto e volse uno sguardo sorpreso in direzione della ragazza: «Io?» chiese.


«Sì»


«E perché proprio io? Ci sono tantissime persone qui dentro a cui starebbe a pennello quella parte..»


«Io, invece, credo che tu sia perfetta per quel ruolo. Infondo, l'idea è stata tua, no? Quindi, chi meglio di te?»


«Ma..io..»


«Niente 'ma..io..' o 'ma..però..'! Andrai benissimo! Inoltre, tu non sei esattamente..proprio..così..insomma, attenta a cose come il trucco, la cura dei capelli..perciò, vai ancora meglio! Senza offesa, naturalmente!»


Oscar sosprirò:«D'accordo!» si arrese.


Era certa che per il ruolo dell’attendente avrebbero scelto Hans.


«André, tu farai la parte dell'attendente..»


Oscar sgranò gli occhi. André l'attendente?! Il suo fidanzato?! Era ridicolo!


«D'accordo..»


Ad Hans venne assegnata la parte del Conte di Fersen, l’uomo di cui Oscar si sarebbe dovuta invaghire, l'innamorato della regina, che, naturalmente sarebbe stata interpretata da Antonietta. D'altro canto, chi avrebbe potuto interpretare la Regina di Francia meglio di una che, ogni mese, spendeva un patrimonio in vestiti e accessori vari? Il ragazzo grasso sarebbe diventato Luigi XVI, Rosalie la migliore amica di Oscar e moglie di un un ragazzo che sembrava il fratello gemello di André poi, c’era il duro di turno, Alain che aveva una sorella di nome Diane, dalla ragazza interpretata, ed infine i "cattivi" di turno, interpretati da altri studenti.


«Al nostro prossimo incontro vi distribuiremo i copioni..spero che siate tutti soddisfatti! A lunedì!» disse Martine, alla fine. Tutti gli studenti presenti in aula si alzarono e a poco a poco, uscirono. C’era chi borbottava contrariato, chi credeva che sarebbe stato un fiasco, chi un successone. Oscar non sapeva bene da che parte stare da quando aveva scoperto di dover fare la parte della fidanzata del suo migliore amico, nonché protagonista.

Il gruppetto si stava dirigendo ai cancelli d'uscita del cortile esterno. Erano tutti molto silenziosi, immersi nei propri pensieri. Diane si chiedeva perché le fosse stato assegnato un ruolo tanto marginale..certo, comprendeva benissimo di non avere la grinta necessaria per il ruolo della donna comandante , dal modo in cui l’avevano descritta, ma avrebbero potuto farle fare la parte dell'amante di André o qualcosa di simile.

Antonietta era soddisfatta, ma allo stesso tempo preoccupata. Il ruolo della Regina di Francia era molto impegnativo.

Hans era arrabbiato; si chiedeva perché non aveva potuto interpretare il ruolo dell’attendente.

Rosalie non conoscendo il ragazzo che le era stato assegnato come marito era un po’ timorosa.

André era l’unico che appariva distaccato e indifferente, come se non gliene importasse. Oscar l’aveva notato e cercava di fare altrettanto; non voleva che gli altri notassero il suo turbamento.

Giunti ai cancelli, si divisero, salutandosi. Hans si fermò un attimo con Oscar.


«Allora..per domenica va bene?»


«Certo!» rispose lei, sorridendo.


«Okay..beh..ci vediamo domani! Buona giornata!» le sorrise e si allontanò.


«Andiamo?» le chiese André.


«Sì..»


Salirono sull’autobus e presero posto in fondo. Oscar si ritrovò ad osservare il paesaggio fuori dal finestrino, pensierosa.


«André?» fece, dopo un po'.


«Sì?»


«E' lei?»


«Lei chi?» domandò.


«Diane..è veramente lei la ragazza che ti piace?»


«Oh..ehm..sì..certo..te l'ho già detto, no?» pareva essersi innervosito.


«E' simpatica..»

«Già..»

«Che dirai a tua nonna per la giustifica?» continuò

«Qualcosa mi inventerò..»

Trascorsero qualche minuto in silenzio.

«E..a te? Com’è andata con..Hans?» stava per dire Fersen.

«Bene..usciamo domenica..» era arrossita.

«Il primo appuntamento..wow!» finse di esserne felice.

«Già..» sorrise lei.

«Sei nervosa?»

«Sì..forse un po'..» ammise.

«Ma no, tranquilla! Vedrai che andrà benissimo!» le sorrise, tentando di sembrare rassicurante.

«Lo spero..e..tu?»

«Io..cosa?»

«Tu con Diane.. a quando la dichiarazione?»

«Stasera penso che la chiamerò..»

«Bravo!»

«Ti ha..detto nulla su di me?» chiese lui.

«In realtà..qualcosa sì..»

«Cioè?» era curioso.

«Lo scoprirai tu stesso..» lo voleva tenere sulle spine.

«Non mi piacciono questi giochetti..»

«No sto facendo nessun giochetto..»

«Sì, invece!»

«No, invece!» ribatté, divertita.

«Stai facendo la misteriosa..» continuò lui.

«Non faccio la misteriosa..è solo che non so se lei vuole che tu sappia quello che mi ha detto..» rispose.

«Ah..quindi ha detto che le piaccio?» tentò.

«Non te lo dirò mai!» rispose.

«Va bene..mi arrendo!»

«Ah, ti arrendi? E io dovrei avere un attendente che si arrende al primo 'no'?» lo provocò.


«Eh, ti dovrai accontentare..» rise lui.


Continuarono a scherzare finché giunsero a casa De Jarjeys


«Beh..io vado..ci vediamo domani!» salutò lui.


«Aspetta! Non ti fermi?!» lo bloccò lei.


«No..tra poco tornano i tuoi e..sai benissimo che mi detestano..»


«Mia madre no..e poi, scusa, chi se ne frega?»


«Non sono sicuro..»


«Dai! Non farti pregare! Così chiami Diane e glielo dici da qui!»


«Va bene, se proprio insisti..»


«Non insisto, è che..»


«Cosa?»


Non mi va di restare sola..» ammise.


«D’accordo, d’accordo, rimango..» sorrise lui.


Salirono in camera di lei e si sedettero sul letto. Oscar gli prese il cellulare dalla tasca e glielo porse.


«Forza e coraggio, chiamala!» disse, con fare incoraggiante. Lui prese, poco convinto, il cellulare e compose il numero.


«Pronto?» udì rispondere, dopo alcuni squilli.


«Ehm..ciao Diane, sono André..»


«Oh..ehm..c-ciao André..che sorpresa!» esclamò lei.


Silenzio.


«Volevi qualcosa?» chiese lei, più calma.


«Sì..cioè..volevo parlarti..»


«Di qualcosa in particolare?»


«Ecco..sì..insomma, diciamo che..io..nsomma..volevo chiederti se..magari…tu…vuoi essere la mia ragazza?» pronunciò l'ultima frase tutta d’un fiato. Silenzio dall’altra parte. Oscar non ne capiva il motivo.

Poi, un urlo di gioia.


«Davvero?!» chiese, Diane.


«Sì..» rispose lui, confuso.


«Certo che sì!!!» urlò lei, al settimo cielo.


«Okay…cavolo…è fantastico!» sorrise lui.


«Ci vediamo domani a scuola?»


«Contaci! A domani!»


«Ciao, amore!» e riattaccò. Oscar, che era rimasta per tutto il tempo a guardare fuori dalla finestra, sentendo quel saluto si voltò di scatto; quella strana sensazione allo stomaco era ritornata di colpo.


«Come ti ha chiamato?» chiese, sforzandosi di sorridere e di non sembrare perplessa.


Lui, che per tutto il tempo era rimasto a fissare il cellulare, alquanto scioccato, rispose:«'Amore', mi ha chiamato così..»


«Wow! La prima ragazza che ti ha chiamato amore! Questa te la devi segnare..» così dicendo, estrasse il diario scolastico dallo zaino dell'amico, aprendolo ad una pagina vuota per poi scriverci il giorno, seguito dalla frase “La prima volta che sono stato chiamato amore da una ragazza.” lo richiuse e glielo porse. Lui lo riprese, spostando lo sguardo dal diario a lei. Sembrava spaventato.


«Che hai fatto?!» doomandò, con rabbia.


«L'ho scritto..»


«Io non ti ho dato il premesso!» replicò.


«Mi serve il premesso per scrivere sul diario del mio migliore amico? Come se non sapessi già tutto di te..» sbottò.


«Ci sono cose che non sai!» esclamò lui, sempre più arrabbiato.


«Ma guarda..e scometto che c’entra Diane, vero!?» si erano alzati in piedi e si stavano urlando contro.


«Si può sapere che ti ha preso?!»


«Non mi piace quella ragazza!»


«Ma se fino a un’ora fa stavate chiacchierando pacifiche!» le ricordò lui.


«Questo non significa che mi vada a genio!» ribatté lei.


«E potrei sapere per quale motivo?!» chiese, furioso.


Oscar non disse niente. Si immobilizzò, sgranando gli occhi; era quello che stava cercando di spiegarsi da quando li aveva visti insieme quella mattina. Lo vide riporre il diario per poi rimettersi lo zaino in spalla ed avviarsi rapidamente alla porta. Afferrò la maniglia ma non andò oltre, si voltò a guardarla: «Non rispondermi, non ha importanza. Ci vediamo a scuola!» ed uscì, facendo sbattere la porta.


Lei chinò la testa, i capelli le coprirono gli occhi. Rimase in quella posizione per un tempo che parve infinito, poi, si buttò sul letto e pianse. Al piano inferiore una porta sbatté:«Oscar! Siamo tornati!»







Note dell'autrice




Bene, bene, bene..eccomi qui con un nuovo aggiornamento pronto per voi! :D

Capitolo interessante..un po' transitorio, in effetti..chissà come mi era venuta l'idea della recita..ah! Sì! Ora ricordo! Siete curiosi, eh? Mi dispiace deludervi ma per saperlo dovrete aspettare ancora qualche capitolo..:)

Bando alle ciancie..che ve ne pare? Vi ha stupito la reazione di André? Ha un po' esagerato? Eh, è possibile..ma a tutto c'è un perché, no? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! :P

Sì, lo so.."muta come un pesce" è il mio motto..

Ok, ok..la pianto..ma voi riuscite a trovare un momentino per dirmi che ve ne pare?? A lasciarmi un commentino anche piccino, piccino..? Mi fareste felice! :D


Per ora mi pare sia tutto!

Vedrò di cercare di aggiornare prima possibile!

Adesso passo alle recensioni e vi mando un grosso bacio!




Risposte alle recensioni



lady in blue: e io ti ringrazio tantissimo, veramente! Troppo buona! :* Comunque, effettivamente, Oscar se l'è proprio mangiata la cara Diane..^^" Anche se lei ha dimostrato parecchia superficialità e poco cuore in quell'occasione..spero ti piacerà anche questo capitolo! Un bacione a te!


pry: mm..se non mi sbaglio la prima volta che viene nominata Diane è nel capitolo 9..ahah, ti è piaciuto Girodel versione prof, eh? ^___^ Sinceramente, io in versione insegnante lo adoro! Non so perché ma secondo me gli sta a pennello quel ruolo! :D Per quanto riguarda Alain e Bernard..in questo capitolo, come puoi vedere tu stessa, ho nominato Alain e poi..c'è quel misterioso ragazzo che somiglia ad André come una goccia d'acqua..^^ Riguardo loro apparizioni in futuri capitoli non voglio anticipare niente, anche perché, avendoli scritti anni fa e riguardandoli ora, capita anche cha aggiunga o tolga dei pezzi..perciò, non si può mai sapere..:)

Intanto, ringrazio anche te, infinitamente! Se hai tempo, fammi sapere che ne pensi anche di questo capitolo! Un bacione!


Tetide: Sono felice che ti piaccia e che la trovi originale! :D Comunque, Hans è tornato in questo cap., come puoi vedere! C'è, c'è, tranquilla! Anche se non si vede, c'è! ;) Baci!


ninfea306: Mi fa molto piacere che la mia storia ti piaccia e, effettivamente, sì, è piuttosto insolita, ti do ragione. :D

Per quanto riguarda Diane..sai che, sinceramente, non saprei che risponderti? Semplicemente, credo che quando scrissi questi capitoli, mi venne naturale descriverla così..^^ Grazie mille anche a te e, se hai tempo, magari, fammi sapere cosa pensi anche di questo cap.! Un bacione!


Ed eccomi alla fine di un altro aggiornamento! :D

Come sempre, i miei più sinceri ringraziamenti vanno a coloro che recensiscono o che semplicemente leggono questa storia!! Grazie infinite, come sempre!! Vi adoro!!


Per ora è tutto!!

Al prossimo aggiornamento!!

Bacioni!!



Lady Giuly93

  
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