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Autore: Quiyu    21/02/2010    15 recensioni
Ciao a tutti, siamo Yuko chan e Quistis18, ed abbiamo deciso di unirci e scrivere una storia tanto per torturare un pò Sasuke! Speriamo possa piacervi e vogliate seguirci in questo nostro piccolo delirio ^^!
Sono cresciuti insieme, come migliori amici, come due fratelli.
Il loro legame è saldo, indissolubile. I loro sentimenti sono profondi, come l'amicizia che li lega.
Ma piano questi sentimenti, si trasformano, diventano più profondi, molto più forti di una semplice amicizia.
Unico problema, riuscire a far capire ad un dobe, quello che
si prova realmente per lui.
Questa è la missione di Sasuke, riuscire a conquistare il suo dobe,
e tenere lontani tutti i malintenzionati che tentano di portarglielo via.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un Teme alla disperata conquista del suo dobe

 

Pioggia

 

 

 

 

Pioveva.

Da giorni, fredde gocce di pioggia non facevano altro che cadere.

Incessantemente.

Cadevano sull’intera città, facendola diventare cupa, grigia.

Due iridi cristalline scrutavano attentamente il paesaggio dalla grande finestra del suo appartamento, la mente lontana.

Intenta ad osservare quelle gocce di pioggia, che come un pianto triste inondavano Konoha.

Naruto era distratto, la sua mente altrove, mentre con le labbra sorseggiava come se non né avvertisse il sapore, la cioccolata calda che Sai aveva preparato per loro.

Per una merenda in compagnia, scambiando quattro chiacchiere proprio come quando erano più piccoli.

Nemmeno le voci dei due ragazzi che quella mattina di una domenica invernale lo erano andati a trovare, raggiungevano la sua mente, almeno finché la voce alterata di Gaara che lo riscuoteva dai suoi pensieri non gli giunse alle orecchie:

 

-…ruto, Naruto. Insomma mi stai ascoltando?- domandò un giovane dai folti capelli rossi, iridi acqua marina e il volto decisamente scocciato.

 

-Scusami Gaara, ero con la mente altrove .- affermò un biondino con un sorriso sghembo, e l’aria da cucciolo bisognoso di coccole, che fece scemare il malumore del ragazzo.

 

-Che eri distratto ce né eravamo accorti .- affermò Sai divertito, una luce maligna negli occhi.

Una luce che fece preoccupare non poco Naruto, sapeva che quando il suo amico aveva quello sguardo lui avrebbe passato un sacco di guai.

-Non starai mica pensando ad un’affascinate uomo dalla chioma argentata?

-Uomo con il quale sei stato scoperto in flagrante in piacevoli attività fisiche .- continuò Gaara ghignando; ghigno che si ampliò quando vide il volto dell’amico diventare rosso come il sole al tramonto.

 

-Non stavo affatto pensando a Kakashi, se proprio lo volete sapere, e tanto meno al fatto che quel maledetto di un teme lo abbia raccontanto a destra e a sinistra, non lo facevo tanto pettegolo. Ma in fondo il farsi gli affari degli altri deve essere una dote che hanno tutti i miei amici, se così non fosse non avrei passato un intero fine settimana a tentare di depistare Sakura e le sue domande imbarazzanti. Domande che tra l’altro non mi sarebbero state poste se una persona di mia conoscenza si fosse fatta gli affari suoi? Non è vero Sai? E non sghignazzare a quel modo .- sbuffò spazientito il ragazzo.

 

-Guarda che io non gli ho detto assolutamente nulla .- affermò con aria fintamente offesa il ragazzo dai capelli scuri, -se lo avessi fatto posso assicurarti che non sarebbe venuta ad assillare te .- un sorriso birichino andava ad ornare il volto solitamente impassibile.

 

Naruto sbuffò nuovamente prima di riprendere a parlare stizzito: -Ho l’impressione che voi vi divertiate a vedermi in certe situazioni imbarazzanti. Non mi sorprenderebbe se fosse stato uno di voi a dare la copia delle mie chiavi di casa al teme. Mamma mia che imbarazzo quando è piombato in soggiorno: ma poi la cosa più inverosimile, mi domando chi gli abbia messo in testa tutte quelle assurdità sul mio conto? Affermò più a se stesso che agli altri il giovane dai capelli dorati.

 

-Che genere di assurdità? Domandò Gaara curioso.

Con Sai erano andati a trovare Naruto, subito dopo aver scoperto che Sasuke era piombato a casa sua, scoprendolo in flagrante a spassarsela con il suo ex amante, ma i due giovani non avevano indagato su cosa il moro avesse detto o fatto chiedendolo direttamente all’Uchiha, avevano atteso di incontrare Naruto.

Di certo non volevano aiutare Itachi, Sakura, e tutta la compagnia degli scalmanati a imbastire ancora più scommesse di quanto non avessero già fatto fino a quel momento, così avevano pazientato fino alla domenica, per poi parlare con il diretto interessato.

Anche se i loro volti non lo davano a vedere, entrambi i ragazzi erano curiosissimi di scoprire cosa avesse combinato il più piccolo degli Uchiha, quanto fuori di matto avesse dato, e se aveva tentato di uccidere Kakashi non appena lo aveva scoperto con Naruto.

 

Le iridi cristalline del ragazzo scrutarono attentamente i volti dei suoi due amici; sapeva perfettamente che anche se non lo davano a vedere, i due erano curiosissimi di sapere cosa fosse accaduto quando Sasuke era piombato come una furia nel suo soggiorno.

Sapeva perfettamente che non vedevano l’ora in cui gli raccontasse tutto.

Poteva avere degli amici tanto curiosi? Gettò un ultimo sguardo ai due, che in trepidante attesa aspettavano che parlasse, poi sconsolato si rispose di si.

 

-Siete veramente allucinanti, non capisco perché non vi siate fatti raccontare tutto dal teme?-

 

-Perché non ci avrebbe detto nulla .- rispose serafico Gaara –ed ora raccontaci cosa è in grado di fare il genio Uchiha, sono fidanzato con uno di loro devo essere preparato a tutto .-

 

 

 

Naruto guardava allibito i due ragazzi.

Dove era andata a finire la loro compostezza, il loro sguardo freddo e indifferente a tutto.

Quelli che aveva di fronte piegati in due dalle risate e le lacrime agli occhi, non erano di certo i suoi vecchi amici.

Poi cosa ci trovassero tanto da ridere sulle disavventure altrui, non appena aveva terminato di raccontare loro il piccolo intermezzo con l’Uchiha che piombava in casa sua mentre dava un caloroso bentornato a Kakashi, e lo stesso teme che dava in escandescenza, blaterando cose strane, sul fatto che lui fosse ingenuo e puro, e che perfino un bambino sarebbe stato più malizioso di lui, sembrava che li facesse sbellicare dalle risate.

 

Con le lacrime agli occhi, mentre tentava di ricomporsi, Gaara blaterava sul fatto che fosse impossibile che l’Uchiha si fosse convinto di quella storia.

-Non posso credere che credeva veramente che tu fossi casto e puro. Mi domando se in questi anni abbiamo conosciuto la stessa persona che conosciamo noi, sé non ricordo male, sei tu quello che ci ha provato spudoratamente con il socio di tuo padre, o sbaglio?-

 

Un lieve rossore tinse nuovamente le guance del biondo:

-Questo cosa centra ora?- domandò –è successo un sacco di tempo fa .-

 

-Si ma mi sa che quel lato del tuo carattere, quello sbarazzino e decisamente sensuale lo devi aver nascosto bene con Sasuke e Sakura .- affermò Sai. –entrambi erano convinti che vivessi ancora nel mondo della favole .-

 

Lo sguardo completamente sconcertato del biondo fece scoppiare a ridere nuovamente i due ragazzi.

Di certo era una vita che non si divertivano tanto.

 

-Non oso immaginare se dovessero venire a sapere delle nostre serate in discoteca quando eravamo più giovani, di certo non andavamo lì per ballare .- affermò Gaara. –Come minimo a Sasuke prenderebbe un colpo.-

 

-Non solo a Sasuke in questo caso .- ribatté serio Naruto –Ho la vaga idea che anche Itachi non prenderebbe bene l’idea che prima che ti mettessi con lui avevi decine di spasimanti . Sarebbe capacissimo di iniziare una caccia all’uomo per sterminarli tutti .-

 

-Lo so è per questo che ho sempre evitato l’argomento .- affermò serio Gaara, -ma ribadisco la faccia di Sasuke alla scoperta  che non sei l’angelo che crede lui sarebbe impagabile .-

 

Naruto sbuffò spazientito, a volte Gaara era veramente diabolico, metteva i brividi quando avevo quel ghigno stampato in faccia. Però in fondo non aveva tutti i torti, sarebbe stato divertente vedere la faccia del teme a quella scoperta.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

 Itachi era seduto al bancone del bar di uno dei più grandi alberghi di Konoha, irritato, era al suo terzo drink.

Neanche quella sera aveva potuto incontrarsi con Gaara, il ragazzo, il suo fidanzato non era rintracciabile, sparito nel nulla.

O meglio volutamente non gli rispondeva, insieme a Sai erano andati a trovare Naruto quel pomeriggio e per diverse ore non lo aveva sentito.

Voleva fargliela pagare per aver imbastito nuove scommesse su Naruto. Quella sera neanche si sarebbero potuti incontrare, e questo per colpa del suo otooto che aveva organizzato un incontro di lavoro con i dirigenti di una società che le ditte Uchiha avrebbero dovuto assorbire. Anche il suo otooto voleva vendicarsi.

Ce l’avevano tutti con lui. A quel pensiero ordinò un nuovo drink.

Era da una settimana che non riusciva a passare del tempo con il suo fidanzato, fidanzato che tra l’altro non gli rivolgeva la parola, visto che  incitava i pazzi dei suoi amici a organizzare scommesse su Naruto e Sasuke.

Ma cosa ci poteva fare se quei due ragazzi che lo volessero o meno erano una fonte inesauribile di divertimento.

Con un solo colpo mandò giù l’ennesimo drink, poi come fosse un martire si preparò a raggiungere suo fratello e suo padre al tavolo delle trattative.

Non c’era nulla di più noioso che le riunioni di affari.

 

Incurante delle occhiate di apprezzamento che gli venivano rivolte, in fondo era un Uchiha, era lui il cacciatore e non gli altri, si diresse a passo lento verso il tavolo dove sedevano compostamente Sasuke e Fugaku.

Incurante della melodia di sottofondo che riecheggiava leggiera per il locale e delle voci di tutti coloro che lo circondavano, la sua mente persa nei suoi pensieri, fino a quando una risata cristallina non lo riportò alla realtà.

Le iridi scure percorsero l’intero locale, fino a quando non si posarono su colui che stava cercando.

Non si era sbagliato, quella risata, quell’allegria erano inconfondibili, sperava solo che suo fratello non se né accorgesse.

Seduto ad un tavolo appartato, chiacchierando allegramente, c’erano Naruto ed un uomo dalla folta chioma argentata, più grande del ragazzo, ma decisamente molto affascinante.

Itachi rimase diversi minuti ad osservarli, vedeva gli sguardi complici che si lanciavano, le mani intrecciate sul tavolo, ed i sorrisi che il più giovane rivolgeva all’uomo.

Sorrisi teneri che ogni volta facevano perdere il fiato al suo interlocutore.

Poi un’illuminazione passò nella mente del maggiore degli Uchiha, se Sasuke si fosse accorto dei due, avrebbe sicuramente dato di matto.

Come minimo infuriato sarebbe saltato addosso all’uomo che lentamente stava allontanando Naruto da lui, per scuoiarlo vivo..

Non che il ragazzo fosse dispiaciuto del fatto, dagli sguardi che si lanciavano i due, che la loro storia fosse finita o meno, dovevano essersi amati veramente molto.

Scacciò dalla mente quel pensiero, ora la cosa più importante era fare in modo che suo fratello non si accorgesse dei due.

Non per molto, da quello che aveva notato, aspettavano il conto, ma quelle risate che ogni tanto si sentivano riecheggiare nella sala erano inconfondibili, presto il suo fratellino si sarebbe accorto della loro presenza.

 

Attese paziente ancora pochi minuti, poi quando i due si alzarono per andarsene si avviò verso il suo tavolo, peccato che proprio in quel momento Sasuke si fosse alzato per andarlo a cercare.

Itachi lo fissò attentamente, mentre il volto del suo fratellino si irrigidiva e una vena omicida cominciava a pulsare sulla sua fronte.

Le iridi lentamente da scure sembravano divenire quasi rosse dalla rabbia.

Era accaduto ciò che temeva, Sasuke si era accorto dei due, che incuranti del mondo intorno a loro uscivano dal locale, allegri e felici come non mai.

Itachi non riuscì a fermare il più giovane, come un fulmine, senza neanche prendere la sua giacca si era buttato sotto la pioggia, all’inseguimento di Naruto.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

L’acqua imperterrita continuava a cadere.

Gocce gelide come fossero centinaia di aghi di cristallo cadevano su Konoha.

Un freddo vento soffiava da nord, eppure sembrava che tutto questo non desse affatto fastidio al cucciolo che lo aveva trascinato nel grande parco cittadino.

Gli occhi scuri dell’uomo si posarono sul suo compagno, lo fissarono attentamente, con gli anni Naruto era divenuto ancora più bello.

Splendido, un angelo tentatore, eppure non aveva perso quel sorriso o quella lieve ingenuità che lo rendevano adorabile.

Mano nella mano passeggiavano, mentre la pioggia continuava a cadere imperterrita.

Fu un attimo, il tuono rimbombò ed in seguito un lampo violetto si delineò in cielo.

Avvertì il brivido di paura che attraversò il corpo del compagno.

Neanche quello era cambiato, amava la pioggia, ma al tempo stesso i temporali, i tuoni lo inquietavano.

In quei frangenti sembrava veramente un cucciolo spaventato bisognoso di coccole.

Si fermò sotto un ciliegio, lo stesso che era stato testimone di molti loro incontri, poi con delicatezza strinse a sé il compagno.

Le loro labbra si unirono in un dolce bacio, mentre con le mani carezzava quel corpo che lo mandava fuori di testa.

In quel momento si chiese come aveva fatto in quegli anni a rimanere senza si lui.

 

Incuranti della pioggia i due continuarono a baciarsi per lunghi attimi.

Incuranti del vento gelido che soffiava da nord, stretti l’uno all’altro ebbri del calore che si donavano reciprocamente.

Incuranti di due iridi scure che rabbiose li fissavano, persi nel loro mondo i due consumavano il loro attimo di felicità.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

Era stata una pessima giornata, iniziata male e finita peggio.

Decisamente, quel giorno Sasuke pensava non potesse andargli peggio di così. Ma non sapeva che si sbagliava, le cose quando vanno male di solito poi tendono a peggiorare prima che a migliorare, ammesso poi che migliorassero chiaro.

Quella mattina si era svegliato di cattivo umore, visto anche che la maggior parte della notte l’aveva trascorsa sveglio a rimuginare. Non si capacitava di come le cose si fossero evolute: il giorno prima pensi che la persona che ami sia pura e innocente, e il giorno dopo scopri che alle tue spalle chissà da quanti si è fatto toccare. Ok, forse era ingiusto e di certo non voleva dare a Naruto della troia, ma era arrabbiato.

Arrabbiato con il suo –presunto- migliore amico.

Al di fuori del fatto che lo amasse, rimaneva comunque questa verità: loro era cresciuti insieme, erano amici, migliori amici! E Naruto che faceva? Non si confidava con lui, forse gli mentiva anche. O meglio, di sicuro gli aveva mentito tutte le volte che era uscito di nascosto con quell’Hatake. Ora molte cose quadravano, tutto sembrava avere un senso. Forse tutte le volte che lui lo aveva invitato ad uscire come amici e Naruto si era rifiutato dicendo di avere da fare, era perché doveva vedersi con Kakashi, logico.

Dannazione! Imprecò. Possibile che Naruto non si fidasse di lui a tal punto? Se avesse saputo che gli piaceva poteva anche capire, gli avrebbe nascosto la sua relazione per non farlo soffrire; ma Naruto non sapeva di piacergli per cui il fatto che non l’avesse messo a corrente di niente implicava necessariamente che il biondo non si fidava di lui.

Naruto Uzumaki non si fidava di Sasuke Uchiha.

Scosse la testa, distrutto. Che aveva fatto di male per far si che Naruto non si fidasse di lui? Cosa? Non era mai stato invadente, ok  forse aveva apertamente manifestato la sua possessione e gelosia verso il biondo ma mai, mai una volta si era intromesso con i fatti nei suoi affari, mai una volta lo aveva tradito, mai una volta aveva parlato alle sue spalle, mai. Non aveva mai fatto niente che potesse ferire o mettere nei guai Naruto, eppure, nonostante tutto, il suo migliore amico non si fidava di lui. Perfetto, poteva suicidarsi ora? Tanto forse non gli sarebbe neanche importato di questo.

A Naruto non importava niente di lui cazzo! Niente! E lui che lo amava con tutto sé stesso! Che coglione! Era stato cieco e stupido, si era esposto dimostrando di tenere a lui ed era stato ricambiato con un cumulo di bugie e tradimenti! Che fesso, chi lo aveva detto che era un genio lui? Lui non era un genio, era solo un idiota, un idiota innamorato.

Si prese la testa tra le mani, imponendo almeno a sé stesso di non mettersi a piangere. Non voleva cadere ancora più in basso di così, non voleva dar via anche la sua dignità per Naruto, per una persona che non si fidava di lui e a cui probabilmente di lui non importava niente.

Afferrò il suo drink e lo scolò in un sol sorso, per poi riempirlo nuovamente con dello scotch.

Prese a fissare intensamente il liquido ambrato che brillava nel bicchiere, creando strani giochi di luce. Prima di posarlo sul tavolino, afferrare la bottiglia, e decidere di scolarsi direttamente quella.

Così si era svegliato la mattina dopo, di cattivo umore, e con un bel mal di testa da sbronza. Niente di meglio per cominciare la giornata.

Il resto del giorno poi, era stato anche peggio. Si era diretto dal suo secondo migliore amico, Neji Hyuga. Gli aveva raccontato tutto, dalle sue scoperte, alla sua sfuriata, per finire con la rivelazione della sera precedente. Ma secondo Neji stava esagerando.

Esagerando? Certo, il tuo migliore amico ti nasconde quello che probabilmente è stato il suo primo amore nonché prima scopata e secondo lui stava esagerando!

Cazzo, innamorati  o no di solito con un amico si parla di certe cose no? Se ti innamori chi è la prima persona a cui lo racconti? Il tuo migliore amico, appunto!

Lui non stava esagerando, era serio e ci credeva veramente. Naruto non si fidava di lui, e di lui niente gli importava.

Non era arrabbiato solo perché era innamorato di Naruto, che poi era ciò che affermava Neji, era arrabbiato anche come amico. Si sentiva tradito.

Ok, forse non tutti gli amici ti raccontano quando fanno sesso per la prima volta,poteva anche capirlo questo, anche se ovviamente non poteva accettarlo visto che avrebbe voluto essere lui il primo per Naruto. Il punto era un altro. Naruto non si era confidato con lui. Non gli aveva raccontato della sua cotta, di come si sentisse, chissà magari in quel periodo era su di giri per quell’infatuazione! Ma a lui non aveva detto niente, aveva preferito mentire e tenerlo all’oscuro di tutto piuttosto che confidarsi .

Era così –pessimo- come amico, da non meritare la fiducia di Naruto? Aveva fatto qualcosa che aveva portato il biondo a credere che lui non fosse degno della sua fiducia? No. Era sempre stato leale.

Per questo non capiva e non accettava, per questo era arrabbiato prima di tutto.

Perché Naruto, nonostante tutto ciò che lui aveva fatto come suo amico, non lo ritenesse comunque degno della sua fiducia.

Come invece probabilmente riteneva  degni Gaara e Sai. Perché non era stupido, se ne era accorto che gli unici a non mostrare stupore alla scoperta di Kakashi Hatake e della sua passata storia con Naruto fossero stati proprio quei due. E questo volva dire solo una cosa, con loro Naruto si era confidato, con loro aveva parlato, si era aperto.

Con lui non lo aveva fatto, mai. E pensare che come un idiota, invece, lui lo aveva sempre fatto, sempre. Si era sempre confidato con Naruto, ritenendolo il suo migliore amico, oltre che persona amata.

La giornata poi era finita anche peggio.

Seduto al tavolo delle trattative con suo padre, aveva aspettato paziente l’arrivo del fratello, sperando così di poter concludere quella già di per sé disastrosa giornata.

Quando Itachi aveva tardato, lui si era alzato per andarlo a cercare, gli ci mancava solo che suo padre si arrabbiasse, non aveva proprio voglia di starlo a sentire quel giorno.

Ma non aveva fatto in tempo a fare molta strada, che due persone avevano attirato il suo sguardo. Due persone ben note, Naruto e Kakashi, insieme.

Si era irrigidito, ed incavolato li aveva seguiti sotto la pioggia. Ma non era preparato a vederli insieme in atteggiamenti intimi, o meglio, dolci. Certo li aveva sorpresi a letto insieme ma quello infondo era solo un atto carnale, un bisogno fisico, il bacio era tutta un’altra cosa. Il bacio era qualcosa di speciale, di unico. Non vai in giro a baciare tutti, no. Eppure proprio davanti ai suoi occhi, Naruto lo tradiva ancora.

Aveva pensato che sarebbe esploso, che avrebbe fatto una scenata, ed invece niente. Si era sentito come –vuoto-. Così aveva semplicemente girato i tacchi e se ne era tornato a casa.

Ed ora era lì, nel suo letto, pronto a dormire. La mente stanca di pensare, lui era stanco di tutto. Si sentiva svuotato, come se fino a quel momento avesse trattenuto il respiro sott’acqua, e poi improvvisamente fosse tornato l’ossigeno e lui non era abituato a quell’improvviso cambio, aveva annaspato, finché non era stato sopraffatto, ed ora era semplicemente esausto.

Ma una decisione quella notte l’aveva presa. Naruto non si era fidato di lui, lo aveva tradito; bene, da quel momento in poi anche il biondo avrebbe conosciuto il freddo ed insensibile Sasuke. Pensava che fosse dolce e comprensivo con tutti? Si sbagliava, lo faceva solo con lui, perché lo amava. Ma ora basta, Naruto aveva voluto la guerra, e lui aveva accettato la sfida. Il suo ex - migliore amico avrebbe rimpianto il vecchio e da lui conosciuto Sasuke Uchiha. Avrebbe fatto capire al

biondo quanto Sasuke e non quel Kakashi, fosse speciale per lui. Avrebbe fatto sentire a Naruto la sua mancanza, ed alla fine, ne era certo, sarebbe stato Naruto stesso a tornare da lui, a scusarsi e magari anche a capire che era lui che amava e nessun altro.

 

***

 

Itachi osservava preoccupato suo fratello. Quella mattina Sasuke era ancora più glaciale del solito, sembrava quasi di vederla la bufera di neve che lo circondava, per non parlare del giacchio nei suoi occhi. Veniva freddo solo a vederlo. Sorrise per la sua stessa battuta, prima di tornare serio. Era di sicuro successo qualcosa.

Cercò di pensare a quale fosse il problema, e fu così che gli tornò in mente la sera precedente. Che avesse visto Naruto e Kakashi fare qualcosa di –compromettente- dopo che li aveva seguiti? Vedendolo, la risposta non poteva che essere –sì-. Ma allora perché invece di essere arrabbiato e sclerare, era così calmo? Glaciale?

Dov’era suo fratello e chi era quello che aveva davanti?!

Lo osservò avvicinarsi a Naruto, quel giorno lì per lavoro, e consegnarli dei fogli.

Il tutto guardandolo con occhi di ghiaccio, e non il solito sguardo allupato, rivolgendosi a lui in modo formale e professionale e non il solito arrogante e superiore, per concludere in bellezza chiamandolo Uzumaki e non Naruto ed andarsene senza aver spogliato con gli occhi il biondo o aver tentato di trascinarlo con sé in qualche sgabuzzino! Ok, o lo avevano rapito gli alieni, forse aveva preso una botta in testa, o si era drogato. In ogni caso, quello non era Sasuke, e a giudicare dagli sguardi sconvolti di tutti gli impiegati dell’ufficio non era il solo a pensarla così.

Vide Naruto voltarsi a guardalo con un enorme punto interrogativo stampato in faccia, ma purtroppo non poté dargli nessuna risposta sensata visto che neanche lui sapeva cosa aveva il suo otouto.

L’unica soluzione era parlare con lui, o provarci, sempre ammesso che non lo avrebbe ridotto ad un ghiacciolo prima.

L’occasione si presentò alla pausa pranzo. Visto il suo strano comportamento della mattina non si era stupito di trovarlo ancora nel suo ufficio e non in quello di Naruto. Per cui si avvicinò alla scrivania cercando di mantenere un’aria tranquilla e cordiale, ma suo fratello anticipò qualunque sua domanda.

-Non sto male, non sono drogato, non mi hanno rapito gli alieni e niente delle cavolate che sicuramente ti saranno frullate nella testa bacata che ti ritrovi è plausibile né vera-

Ok, pensò Itachi, 1 a 0 per Sasuke.

Sospirò prima di parlare –e allora cos’ hai oggi otouto? Non hai molestato Naruto neanche un po’ ed hai un aspetto più glaciale del solito, a confronto con te si potrebbe pensare che la dama delle nevi lavori ai Carabi - ironizzò.

Sasuke lo fulminò con lo sguardo, insomma lo aveva paragonato ad una femmina!

Anche se probabilmente non era quello il senso della frase, ciò non toglieva che la dama delle nevi fosse donna!

-Non ho niente, semplicemente ho deciso che mi sono stufato. Correre dietro ad uno stupido dobe solo per far divertire te e la tua banda di strani amici, facendo sempre la figura del fesso, mi ha stancato. Tutto qui- Non c’era bisogno che Itachi sapesse che quella era la sua nuova strategia di conquista, anzi, se suo fratello avesse sparso la voce sarebbe stato meglio. Infondo, voleva solo dimostrare a Naruto che era Sasuke la persona per lui importante, e non Kakashi.

 

Itachi lo fissò sconvolto, con tanto di bocca spalancata e corpo ridotto ad un ammasso rigido di carne.

Aveva sentito bene? Il suo otouto voleva rinunciare all’amore della sua vita?

Alla persone a cui correva dietro da quando aveva imparto a camminare? E cosa gli avrebbero detto ora, che il mondo finiva domani?! No, di sicuro c’era qualcosa sotto, doveva esserci! Il regno delle scommesse di Kakuzu non poteva crollare così! Cioè, si corresse, suo fratello non poteva rinunciare così al suo amore! Ecco questo si disse, faceva molto più –pensiero da fratello maggiore-.

Dopo essersi complimentato con sé stesso per il suo bel pensiero, tornò al punto principale: le scommess… cioè la felicità di suo fratello.

Doveva indagare, scoprire che era successo e far rinsavire Sasuke, e anche svegliare Naruto facendolo innamorare di suo fratello e poi trovare un rimedio alla fame nel mondo tanto che c’era.

No, da solo non poteva fare niente, gli servivano alleati, gli servivano i suoi amici, gli amici di Naruto e la signora Kushina ed i suoi genitori. Doveva mobilitarsi tutti, perché qui la questione era grossa, c’erano in gioco gli interessi finanziari di un sacco di gente, e la felicità di suo fratello e del biondino anche, cioè ovviamente.

Con sguardo nuovamente determinato, si congedò da Sasuke e si diresse a passo di carica fuori dall’ufficio. Aveva tanta gente da contattare e riunire, e un piano di battaglia da preparare!

 

 

 

_continua_

 

 

 

 

-       Angolino delle pazze squilibrate –

 

Ciaoooo, puntuali come un orologio svizzero, postiamo il nuovo capitolo, e ci scusiamo immensamente per non poter rispondere ai commenti, ma in questo ultimo mese non abbiamo veramente avuto tempo neanche per parlare del prossimo capitolo, tanti sono stati i nostri impegni.

Quindi ci scusiamo e cercheremo di rimediare nel prossimo capitolo, per adesso un grandissimo grazie a tutti coloro che hanno letto, commentato e messo la storia nei preferiti, seguiti e tutte quelle altre opzioni che hanno aggiunto ultimamente ^____^.

Un bacione Quistis e Yuko.

  
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