22/02/2010
1 recensioniCapitolo 10
A
VOLTE I MIRACOLI ACCADONO
Sento il mio cuore impazzire per quanto batte.
Il respiro non accenna minimamente a normalizzarsi.
Ma dove sono?
Respira Usopp, controllati.
Mi guardo intorno.
“L’infermeria?Ma che...”
La luce del comò è accesa e accanto a me,assopito sul letto c’è Chopper.
Non riesco a pensare.
Il mio unico pensiero è...Rufy.
Non posso aspettare ancora,devo sapere se è vivo,se sta bene.
Voglio vederlo!
Scendo giù dal letto e per poco non cado sulle mie stesse gambe.
Ma per quanto tempo ho dormito?
Il letto accanto al mio è vuoto,quindi significa che lo hanno portato da qualche altra parte.
Piano,conquisto di nuovo l’equilibrio e barcollando un po’ vado verso la porta.
La apro ed entro in cucina.
Eccolo.
Un tuffo al cuore mi prende appena lo vedo sdraiato sul divano.
Le gambe rannicchiate.
“Sei vivo!”dico con voce rauca.
Mi sento così debole,ma voglio toccarlo.
Assicurarmi che non sto più sognando.
Finalmente,cado letteralmente al suo fianco,sentendo il suo respiro lento e regolare.
Il suo viso;come avevo potuto dimenticarlo?
Si sta svegliando.
I suoi occhi si aprono e mi guardano,all’inizio ancora assonnati,ma poi si spalancano quasi all’istante.
“Usopp”Non resisto,lo devo baciare.
Sento le labbra aprirsi appena,ma riesco ad entrare comunque.
Un bacio lungo e pieno di passione.
Mi stacco da lui per riprendere fiato e lo vedo piangere e portarsi una mano alla bocca incredulo.
Mi rialzo da lui,sedendomi meglio che posso,sul divano.
Non mi sento più un solo briciolo di forze addosso.
A stento arrivo di nuovo alla porta dell’infermeria e con un ultimo sguardo,lo vedo ancora nello stesso stato di prima.
Sta bene,mi dico,ora posso recuperare le forze.
Tre giorni dopo.
“Ragazzi non dovevate!”
“Era il minimo dopo tutto quello che hai passato”.
Una festa,quale modo migliore per scacciare via l’ultimo residuo di tristezza che aleggiava in quella nave.
“Ecco siediti”fa Rufy cedendogli il posto di capotavola.
“E tu qui”ribatte Usopp,prendendo di peso il moro e mettendoselo sulle ginocchia.
“Ma,Usopp...”
Le parole si fermano.Un bacio tra il capitano e il suo cecchino.
Tutti li guardano con occhi spalancati di sorpresa,mentre osservano quella scena così improvvisa,
che si interrompe solo quando dalla bocca di Rufy,fuoriesce un piccolo gemito da far arrossire tutti quanti.
Usopp,allora si avvicina al suo orecchio e gli sussurra qualcosa.
Lui,si alza di scatto e prende il cecchino per il braccio e dice “Torniamo fra poco”.
Mezz’ora dopo,un grido fortissimo si leva da sotto coperta.
“Non dirmi che quello era...”dice Nami versando il bicchiere che teneva in mano,sul tavolo.
“quello era...”prova a dire Sanji
“un...”
“...quello era un orgasmo di Rufy!!!”dissero alla fine in coro.
Nico Robin non poté fare a meno di ridere nel vedere le loro facce.
Specialmente quella di Zoro,che al sentire il cuoco pronunciare quella parola,si sentì infuocare.
Ma questa è un’altra storia.
Dopo un’altra mezz’ora i due ritornarono alla festa,dove brindarono e mangiarono allegri fino a notte fonda.
“Ti amo”fece Rufy baciando Usopp.
“Ti amo anch’io” gli rispose lui.
Intanto sul ponte...
“Sei ubriaco marimo”
“Sì,ma di te”
O.o?