Parlami
d’Amore
Ti
brucerai
Piccola stella senza cielo.
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo.
Ti scioglierai
Dietro a una scia un soffio, un velo.
Ti staccherai
Perche' ti tiene su soltanto un filo, sai.
L.
Ligabue,Piccola Stella Senza Cielo
Mi
sedetti in mezzo al letto stropicciandomi gli occhi, accorgendomi
soltanto in
quel momento che –tutte in pigiama- le mie compagne di stanza
insieme a
Dominique e Lily erano intorno me e parlottavano concitate fra di loro.
-Buongiorno-
dissi meravigliata portandomi una mano sulla bocca per reprimere uno
sbadiglio.
Non
l’avessi mai detto, cominciarono a cantare a squarciagola
“Tanti Auguri A Te”
in una modo piuttosto stonato, una volta terminata la canzone si
lanciarono a
peso morto su di me schiacciandomi. Mi baciarono uno alla volta le
guance, poi
cominciarono a battibeccare perché tutte volevano tirarmi le
orecchie come
portafortuna, per porre fine alla discussione sopportai diciassette
tirate per
ben otto volte. Una cascata di regali colorati e ben incartati cadde
sulle mie
gambe andando a formare una piccola montagna. Ne afferrai uno a caso
cominciandolo a scartare, secondo quanto diceva il bigliettino era da
parte di
Zia Ginny e Zio Harry.
Avrei
compiuto diciassette anni anche l’anno prossimo, si senza
dubbio.
Quella
sarebbe stata una giornata indimenticabile.
-Rosie,
sai già cosa ti regalerà il tuo fidanzato?-
domandò Katie curiosa
-Fidanzato?
Chi?- domandai scioccamente mentre leggevo velocemente la lunga lettera
di
Mamma e Papà che si dicevano dispiaciuti di non poter
passare quest’importante
giorno con me.
-Come
chi! Hai un affascinante ragazzo a fianco e te lo dimentiche pure? Sto
parlando
di Malfoy naturalmente!- esclamò la Grifona
Stupida
di una Katie.
Tu
alla mia festa non
sarai invitata!
-Emm…lui…-
balbettai.
E
adesso cosa mi sarei inventata?
Dominique
udendo quella domanda venne in mio aiuto –Ragazze, si sta
facendo tardi. Sarà
meglio che andiate a prepararvi- disse alzando il tono di voce per far
si che
tutti la sentissero.
Le
mie compagne guardando la sveglia cominciarono a disperdersi per la
stanza ma
continuarono a chiacchierare tra di loro.
-Grazie-
le dissi sillabando il ringraziamento muta
-Di
niente- si avvicinò a me tirandomi per un braccio
–Adesso alzati o faremo anche
noi tardi a lezione-.
Buttai
uno sguardo alla mia divisa che riposava sulla sedia affianco al mio
letto,
quello sarebbe stato l’ultimo giorno che l’avrei
indossata.
James,
Albus e Hugo mi accolsero al tavolo dei Grifondoro tra mille strilli e
mi
misero tra le mani uno scatolo con un enorme fiocco dorato.
-Grazie,
ragazzi!- esclamai scuotendo il pacco –Ma non dovevate!-
-Tutto
per la nostra cuginetta maggiorenne!- disse James sorridendo mentre
Albus mi
riempiva il piatto di bacon e Hugo versava del succo di zucca nel mio
calice.
-Come
mai Malfoy non è ancora venuto a salutarti?- mi chiese mio
fratello osservando
il tavolo dei Serpeverde e individuando una, anzi dovrei dire la testa platinata.
Ma
perché nessuno si faceva gli affari suoi?
-Abbiamo
litigato- risposi inventando di sana pianta.
Furiosamente-
aggiunsi
Non
mi piaceva raccontare bugie, ma loro se lo cercavano.
Proprio
in quel momento un ragazzino, Tassorosso a quanto diceva la divisa, del primo anno si
avvicinò con un enorme mazzo
di rose rosse nella mano destra e poggiandomi quella sinistra sulla
spalla mi
domandò teso -Sei tu Rose Weasley?-
Lo
guardai sorridendo cercando di tranquillizzarlo –Si, sono io-
Sul
suo viso passò un’ondata di sollievo
–Meno male. Il ragazzo che te le manda
–indicò le rose –Mi ha dato solo poche
informazioni per riconoscerti- mi spiegò
mettendomi i fiori fra le braccia
-Quali
sono queste informazioni?- domandò curiosa Dominique che
affianco a me aveva
ascoltato tutto
Il
ragazzino arrossì –Il tuo nome, bella, capelli
rossi e estremamente sexy con un
– e qui la sua faccia sembrò andare a fuoco
–sedere da favola- mormorò
Mia
cugina rise –Descrizione perfetta, non
c’è che dire-
Inarcai
un sopracciglio sospettosa.
Avrei
ucciso Scorpius. Riusciva a mettermi in imbarazzo anche se non era con
me.
-Per caso il ragazzo che ti
ha dato questo
incarico è un Serpeverde?- domandai per sicurezza
Lui
annuì.
Albus
si avvicinò afferrando dalla carta colorata che avvolgeva le
rose un
bigliettino.
-“Per
Rose”- lesse, si portò una mano sotto il mento
assumendo una buffa espressione,
-Vedo che Malfoy sa come farsi perdonare- commento James leggermente
contrariato
-Scorpius-
lo corressi senza pensare mentre guardavo il Tassorosso andare verso il
suo
tavolo.
Ma
perché tutti si rifiutavano categoricamente di pronunciare
il suo nome?
Lo facevi anche tu, ricordi Rose?
Si, ma prima. Adesso era tutto diverso.
Come
mai, Rose?
Perché
ora lo conoscevano.
Risposta
sbagliata
Perché
ora mi era famigliare
Ritenta
Perché
ora era entrato a far parte della mia vita
Gettai
un’occhiata al tavolo dei Serpeverde alla sua ricerca. Lo
individua subito, era
seduto affianco a due ragazzi.
Il
suo sguardo grigio era piantato su di me e sembrava quasi che non
avesse
nessuna intenzione di spostarlo. Sicuramente si era gustato tutta la
scena dal
suo posto.
Lo
osservai sorridendo per ringraziarlo.
Il
suo viso si aprì in un fantastico ghigno mentre mi faceva un
occhiolino.
Quella
giornata era cominciata benissimo e non poteva che finire altrettanto,
se non
meglio.
Una
lettera. Una richiesta. Un gufo che volò via dalla mia
stanza. Lo stesso gufo
che ritorna. Una lettera. Una risposta positiva. Un appuntamento. Con
Scorpius.
-Mmm,
allora è questa la vostra Sala Comune- mi
sussurrò in un orecchio Scorpius per
non farsi sentire.
-Carina.
Bell’ atmosfera- commentò –Sicuramente
da voi fa meno freddo-
Eravamo
nella Torre dei Grifondoro, lui era nascosto sotto il suo mantello
dell’invisibilità e si guardava intorno con
sincero interesse. Volevo che ci
fosse anche lui mentre mi preparavo per la festa, se l’era
meritato, no?
Io
annuì impercettibile, se
qualcuno mi
avesse visto parlare da sola mi avrebbe dato della pazza.
Camminavo
a passo svelto dirigendomi verso le scale che portavano in Dormitorio,
non
volevo mica essere scoperta in presenza di Scorpius o sarebbero stati
guai.
Guai seri.
-Rose!-
trillò Dominique mentre mi veniva incontro per bloccarmi la
strada seguita da
Lily
-Che
ci fai qui, in giro?- mi domandò minacciosa
-Stavo
per andare in Dormitorio- mormorai mentre dentro di me pregavo che
Scorpius non
facesse nulla, neanche il più piccolo movimento.
-Bene,
manca soltanto un’ora e mezzo all’inizio della
festa, perciò eclissati- disse
Dominique minacciosa
-Cristallizzati-
aggiunse Lily con lo stesso tono di voce
Alzai
le mano in segno di resa –D’accordo,
d’accordo. Sparisco!-, finsi di
lamentarmi.
Andai
verso le scale e a metà di esse mi fermai, -Scorpius!-
bisbigliai.
Il
suo viso comparve dal nulla –Mi hai chiamato?-
-Volevo
soltanto accertarmi che fossi ancora qui-
-E
dove dovrei essere, scusa?-
Mi
strinsi nelle spalle –Magari in qualche dormitorio femminile
a spiare-
Lui
schioccò la lingua quasi fosse schifato da
quell’idea.
-Beh,
ora torna sotto il mantello. E seguimi-
Misi
un braccio sotto il mantello prendendolo per mano mentre con
l’altra aprii la
porta trascinandolo dentro.
-Scorpi…-
cominciai per poi bloccarmi subito. Credevo di trovare la stanza vuota
invece
vi erano Katie, Claire e Karen in intimo e vari vestitini colorati
sparsi sui
letti.
-Rose!
Ma indossi ancora la divisa?-
-Ehm-
mormorai –Sono venuta proprio per cambiarmi. Dominique vi
aspetta di sotto tra
cinque minuti- inventai.
Prima
me le toglievo d’avanti meglio era.
-Si,
ci vestiamo e scendiamo!- squittirono insieme
Sentii
la presenza di Scorpius a pochi centimetri da me, si stava godendo lo
spettacolo.
Senza
farmi notare gli lanciai un’occhiataccia –Beh, io
vado a fare una doccia- dissi
cancellando in pochi passi li distanza tra me e il bagno. Una volta
dentro mi
chiusi la porta alle spalle. Scorpius si tolse il mantello
dell’invisibilità
con un ghigno- maniaco stampato in faccia.
-La
moretta ha proprio un bel sedere- affermò
In
tutta risposta alzai gli occhi al cielo –E’ Karen,
ma è già fidanzata-
-Non
sono un tipo geloso- assicurò spiritoso, poi assunse una
aria pensosa –Credo
che potrei anche accontentarmi della bionda-
Finsi
di ridere –Bella battuta- dissi sarcastica
-ROSE!
Noi scendiamo per dare una mano! Mi raccomando alle 20.00 devi stare in
Sala
Comune. Sii puntuale!- urlò Katie dall’altra stanza
-Si,
ci vediamo fra poco!- risposi.
Abbassai
la maniglia e mi diressi verso l’armadio alla ricerca del
vestito giusto per la
serata, subito seguita da Scorpius.
Aprii
le ante, piegandomi per poi metterci quasi la testa dentro, presi tra
le mani
una manciata di abiti e cominciai a lanciargli su Scorpius.
-Poggiali
sul letto- dissi riemergendo dall’armadio con altri
indumenti, -Ora gli
indosserò uno per uno e tu mi dirai con quale sto meglio-
gli spiegai
-Metti
questo- disse sicuro indicando il vestito rosso che la settimana scorsa
avevamo
comprato nella nostra giornata di shopping
Lo
guardai scuotendo il capo.
-E’
il più bello-
-Lo
so. E so anche che è il tuo preferito- aggiunsi anticipandolo
-E’
perfetto-
-E
proprio per questo che non voglio indossarlo stasera. Ho come la
sensazione che
mi servirà per una giornata importante-
-Più
importante di questa?-
Annuì
–Si, lo dice il mio sesto senso. Sarà la chiave di
qualcosa-
-Meno
male che il pazzo sono io-
Alzai
le spalle –Lo sei anche tu, è per questo che
andiamo così d’accordo- ribattei.
–Allora provo questo, questo e anche questo- decisi prendendo
tre abiti e
correndo verso il bagno.
Uscii
scalza pochi istanti dopo con il primo vestito: era
blu notte, arrivava all’altezza del
ginocchio, con le maniche leggermente a palloncino e vari ricami
più scuri
sulla vita.
Feci
una breve sfilata d’avanti a Scorpius, che mi
osservò indeciso per poi scuotere
il capo.
-Non
ci siamo- fu il suo giudizio.
Ritornai
in bagno mi cambia velocemente per poi ripetere la scena. Questa volta
avevo
messo un tubino senza maniche bianco, con un cinta del medesimo colore
sotto il
seno con un copri spalle argentato. Anche questo fu scartato con un
gesto del
capo.
E
riprovai ancora con un abito verde smeraldo con le maniche leggermente
più
larghe che si legava da dietro il collo, il corpetto era di raso con
dei fiori
vicino i bordi.
Un
altro rifiuto.
Scossi
il capo alzando gli occhi al cielo.
-Scorpius!-
lo rimbeccai –Non siamo qui per giocare-
-Per
cercare la perfezione ci vuole tempo- ribatté
Sconfitta
come al solito ne indossai in altro, rosa antico, che dalla vita in
giù si
allargava con delle balze di piazzo
e ricami
vari. Anche questo fu
scartato.
-Fa
a pugni con il colore dei tuoi capelli-
Poi
fu la volta di un vestitino carinissimo perlato con dei disegni grigi e
uno
scollatura a barca, la gonna era molto corta d’avanti mentre
di dietro si
allungava in uno strascico non molto lungo, lo presi tra le mani e mi
atteggia
da diva sbattendo le ciglia e facendo giravolte.
-Questo
non l’hai mica comprato con me- affermò lui
-Lo
so, l’ho acquistato quest’estate con mia zia-
risposi
-Brucialo-
Gli
feci una linguaccia e tornai a cambiarmi.
-Questo
è quello giusto!- disse euforico mentre applaudiva
Lo
osservai sospettosa –Non stai scherzando vero?-
-No.
E’ perfetto! Sembra esser stato cucito per te-
-Grazie!-
esclamai ringraziandolo finalmente contenta
-Dove
hai le scarpe?-
-Non
so- mormorai indecisa –Guarda sotto il letto oppure infondo
l’armadio-
Lo
lasciai alla sua ricerca mentre io mi avvicinai allo specchio per
osservarmi.
Mi stava benissimo, come sempre Scorpius aveva ragione. Nero
–un colore che non
stonava -, cadeva liscio sopra il mio corpo snello, lasciando scoperto
qualche
centimetro di gamba appena sopra il ginocchio, vi era una fascia di
brillantini
argentati leggermente arricciata che mi stringeva sotto il seno mentre
la
schiena era lasciata completamente nuda da un profondo scollo.
-Non
sarà troppo?- domandai dubbiosa, -Mi sento nuda!-
Scorpius
mi si avvicinò scuotendo il capo e porgendomi delle
decolté nere con dei
brillantini argentati sopra che provocavano uno strano gioco di luce,
il tacco
era di circa otto centimetri – per fortuna, non sarei
riuscita a sopportare un
dodici-.
-Starai
una favola. Vai a finire di prepararti, ti aspetto qui. Dobbiamo
parlare-
Forse
sarebbe stato meglio
se non mi avesse aspettato, non ero pronta alle sue parole.
Tornai
in bagno di corsa, mancava poco più di mezzora alla mia
festa dovevo sbrigarmi
se volevo arrivare puntuale. Mi spruzzai il viso con l’acqua
fredda e lavai denti
più volte fino a farmi sanguinare le gengive.
Mi
osservai attentamente nel grande specchio che troneggiava in bagno. Presi i vari
trucchi sparsi per la
stanza e comincia a truccarmi. Prima un tocco di fondotinta per rendere
la
pelle più compatta, poi passai la matita nera sotto gli
occhi –eh si, ero
fissata con il nero. Mi era sempre piaciuto, credevo fosse sensuale-,
tracciai
sopra le palpebre una precisa linea di eye-liner poi
l’ombretto argentato e lo
sfumai leggermente intorno al contorno degli occhi aggiungendo dei
brillantini
dello stesso colore e per finire diedi più volume alle
ciglia usando il
mascara.
Passai
ai capelli, il compito più arduo.
Avrei
potuto mettere un cerchietto come facevo di solito e finirla li.
Tentai
a lisciarli ma non mi piacevo per nulla, perciò provai a
legarli in una stretta
crocchia sopra la testa. Troppo elegante, mi invecchiava. Dopo vari
tentativi
decisi di arricciarli in boccoli elaborati.
Infine
calzai le scarpe, avevo cercato di far arrivare il più tardi
possibile quel
momento.
Mi
osservai allo specchio nuovamente per ammirare l’opera
completa. Dalle mia
labbra sfuggi involontariamente un –Wow-.
Non
potei fare a meno di rimanere piacevolmente sorpresa da quel risultato,
mi complimentai
con me stessa, avevo fatto un ottimo lavoro.
Forza
Rose, vai a
riprenderti il tuo uomo
Feci
un profondo respiro e aprì la porta andando
nell’altra stanza da Scorpius.
Il
biondastro sedeva affianco al mio baule aperto con in mano un quaderno.
Non
si accorse della mia presenza, mi avvicinai di più a lui per
coglierlo di
sorpresa…ma era stato lui a farmela a me.
-MALFOY!
Quello è il mio diario personale!- urlai furiosa
strappandoglielo dalle mani e
stringendomelo al petto.
Lui
alza lo sguardo su di me, rimanendo a bocca aperta –Cazzo,
Rose. Sei bellissima!-
esclamò colpito.
-Non
cambiare argomento! Stavi curiosando tra le mie cose!-
-E
che sarà mai!-
-Si
chiama “diario personale” perché
è personale,
Scorpius-
-Avevo
appena iniziato- mi assicurò
–C’è qualcosa che mi nascondi?- mi
domandò
-Sono
fatti miei!- ringhiai –Hai appena violato il mio diritto alla
privacy!-
-Oh
Merlino. Privacy! Non lo farò più! Sono
perdonato?-
Feci
finta di pensarci su, era impossibile avercela con lui. Cavolo.
-Soltanto
se continui a riempirmi di complimenti. Mi piace quando lo fai-
sentenziai
seria
Alzò
gli occhi al cielo, -Sei vanitosa da far schifo- mi prese in giro
-Io?
Senti chi parla!-
-Okok-
alzò le mani in segno di resa –Non mi va di
discutere-, passa il suo sguardo
languidamente su di me –Sei uno schianto!- esclamò
cominciando a ridere
mentre si sedeva comodamente sul
letto.
-Ecco,
così già va meglio- mormorai unendomi alla sua
risata
Gettai
un’occhiata alla sveglia –Fra dieci minuti devo
scendere- gli comunicai
sedendomi su di lui e
incrociando le
gambe.
Lui
annuì distrattamente guardandomi.
-Perché
non scappi a cambiarti? Dai, vieni alla festa- lo pregai
La
sua compagnia non poteva che farmi bene.
-Tutto
dipenderà dalla tua risposta, Rose- mi disse.
-Beh,
fammi la domanda allora- risposi sorridendo.
I
suoi occhi bruciavano ipnotici, delicatamente mi portò un
riccio dietro l’orecchio
sfiorandomi il viso.
Lo
vidi prendere un bel respiro, era la prima volta che lo vedevo
così teso.
-Su,
dimmi- lo incitai curiosa passandogli le braccia intorno al collo e
stringendolo a me
-Rose,
lascia perdere Thomas. Dimenticalo-
-Cos…dic…-mormorai
stupidamente
-Rose-
ripeté –Fallo per me-
Continuai
a guardarlo confusa.
Cosa
significavano quelle parole?
-Mi sono innamorato di te-
Ragazzuole
xD!
Ed ecco arrivato il momento
della verità! Cosa risponderà Rose? Quale
sarà la reazione di Scorpius? Non vi
resta che seguirmi per scoprirlo.
Ariadne:
Grazie
per i complimenti^^! Si, lo so. E’ un
errore che faccio spesso. Soltanto che scrivo velocemente e poi non
torno a
leggere. Mi imbroglio soprattutto quando scrivo i pensieri di Rose.
Questa
volta ho fatto attenzione, spero di averli azzeccati. Grazie per la
recensione.
Sbrodolina:
Grazie grazie per le tue parole! Mi fanno molto piacere.
Beh come hai potuto vedere da questo capitolo Scorpius dirà
la verità a Rose,
ma ti anticipo che la risposta di Rose non è delle migliori.
ElseW:
Adoro
le tue recensioni xD, mi fanno troppo
ridere! Sono del tuo stesso parere: Scorpius e Rose non devono essere
le
fotocopie dei genitori. E proprio per questo che mi pace
“usare” i personaggi
della nuova generazione perché non sono costretta a seguire
i caratteri
originali xD. Mi dispiace ma Thomas tornerà! E
sarà un gran bel problema per
Scorpius. Che ne pensi del capitolo?
Tanny:
Come hai letto Scorpius ha rivelato i suoi
sentimenti a Rose, e lei non la prenderà molto bene ^^
Davia:
Wow!
Ti ritrovo anche qui, che bello xD beh certo sono sempre figli di Draco
*.* e
Hermione! Grazie per la recensione!
E
da dire che ho scritto questo capitolo ascoltando solo ed
esclusivamente
la canzone di Valerio Scanu “Per tutte le volte
che”, minimo trenta volte xD.
Ma mi piace troppo! Io sono una delle persone che lo hanno votato
cinque volte
il giorno della finale xD quindi se è uscito un
po’ troppo schifoso è colpa sua
xD.
Alla
prossima e lasciatemi una recensione, se vi va!
Greta