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Autore: Miss_Slytherin    23/02/2010    14 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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        CAPITOLO 28

                                                       Before leaving

 

-È permesso?-

Liam Mackenzie aspettò di ricevere una conferma da parte del preside Linton prima di entrare nel suo ufficio.

L’ufficio del Preside aveva subito vari cambiamenti nel corso del tempo: dagli strani e curiosi oggetti di Silente, ai vezzosi gattini rivoltanti della Umbridge, alla raccolta completa di tutto lo scibile sulla Trasfigurazione ai tempi della McGranitt; ora, si era nell’epoca di Linton, e l’ufficio si era adattato al nuovo padrone. Tutto era completamente bianco: poltrone, sedie, pareti, librerie; persino la teca del Capello Parlante mandava bagliori biancheggianti. Le uniche note di colore erano le copertine di libri, che naturalmente variavano di tonalità, e la strana stella rossa che Linton era solito portare sul cappello. Sembrava che Linton non conoscesse altre tinte all’infuori del bianco, del quale continuava a circondarsi, e che il rosso smagliante della stella a cinque punte fosse una straordinaria eccezione.

Liam aveva ormai fatto l’abitudine a quello strano ufficio ed ora se ne stava compostamente seduto di fronte al Preside, aspettando che quest’ultimo finisse di compilare chissà quale pergamena. Finalmente Linton posò la piuma d’oca, chiuse gli occhi e si massaggiò le tempie; dopo un attimo li riaprì e rivolse tutta la sua attenzione a Liam.

-Allora, Liam…come mai sei qui?-

-A dire il vero Preside…avrei cambiato idea, riguardo quella cosa- rispose Liam lentamente, mentre una fugace visione di una chioma corvina e di due occhi nocciola gli invadeva la mente. Maledetta Glorya Zabini…

Linton intanto lo stava fissando con tanto d’occhi. Le aveva provate tutte per convincere Liam a partire con tutti gli altri per lo scambio, ma il ragazzo non aveva voluto sentir ragioni: riteneva che sarebbe stato troppo pericoloso rinunciare alla sicurezza che Hogwarts gli dava, che la scuola americana non sarebbe stata sufficientemente attrezzata per trattenerlo, che sarebbe potuto accadere l’inevitabile…

-Ne sono lieto!- esclamò sinceramente contento il Preside. Per quanto all’apparenza potesse sembrare brusco e rigido, in realtà aveva a cuore ognuno dei suoi studenti e si prodigava non meno di Silente affinché tutti nella scuola si sentissero sereni e a casa. Come il vecchio e tanto amato Preside, anche Linton aveva una mentalità piuttosto aperta nei confronti degli studenti…fuori dal comune, sia in senso positivo che negativo, e non avrebbe mai chiuso le porte di Hogwarts a nessuno. Neanche a quelli come Liam. Soprattutto a quelli come Liam, che non avevano alcuna colpa e non potevano controllarsi.

-E, se non sono indiscreto, posso chiederti le ragioni di questo cambio di decisione?- domandò poi il Preside, rovistando in un cassetto della scrivania alla ricerca di una pergamena pulita, su cui avvisare il preside del Saint Patrick su ciò che avrebbe dovuto fare per accogliere adeguatamente Liam.

Quest’ultimo arrossì leggermente e di nuovo Glorya Zabini si fece prepotentemente spazio fra i suoi pensieri. Sarebbe stato ipocrita da parte sua negare che l’aveva fatto per lei, per poterle stare accanto, per non starle lontano durante i mesi dello scambio interculturale. La parte razionale di lui continuava ad urlargli di stare alla larga da lei, di lasciarla perdere, di proteggerla…ma Liam non ci riusciva. Da quando avevano iniziato a parlare sulla Torre di Astronomia, si sentiva sempre più attratto da lei, dai suoi sorrisi sempre un po’ tristi, dai suoi occhi nocciola, dalla sua presenza…

-Ecco…preferirei non parlarne- ripose alla fine Liam, sapendo che il preside non si sarebbe offeso. Durante tutti quegli anni il suo rapporto con Linton si era fatto sempre più stretto, a causa del problema di Liam; spesso, quando sentiva di non farcela più cercava aiuto presso di lui.

-Non importa, non importa…ciò che conta è che tu abbia deciso di fare quest’esperienza insieme a tutti i tuoi compagni. Sembra quasi che tu ti sia deciso ad opporti a te stesso…- commentò il preside, rivolto più a se stesso che a Liam; fece un sospiro, per poi aggiungere:

-Bene. Ti consiglio di andare a preparare i bagagli, sempre che tu non l’abbia già fatto, dato che come ben saprai la partenza è domattina. Per il corso di studi che intraprenderete lì vi serviranno molte cose e sarà bene portarsi dietro tutto il necessario- disse ancora Linton, a mo’ di congedo. Liam si alzò, sentendosi profondamente grato. Ed anche, in un qualche modo felice. Ah, la felicità…non l’aveva più provata dopo che Evelyn…sì, dopo che la sua sorellina era morta. Ma ora, ora sentiva che forse per lui c’era ancora speranza, o meglio, voleva credere che per lui ci fosse ancora speranza, nonostante ciò che era.

Spinto da un istinto quasi primordiale, si diresse verso i sotterranei, sperando in qualche modo di riuscire a entrare nella Sala Comune di Slytherin e che Glorya vi si trovasse. Giunto di fronte al muro giusto però sembrò che nessuno stesse per uscirvi né per entrarvi; stava appunto per tornare sui suoi passi, quando vide una chioma rossa venire nella sua direzione.

-Lily Potter?- chiamò esitante e la ragazza in questione si voltò, con una domanda negli occhi:

-Sì?-

-Ti spiacerebbe farmi entrare con te in Sala Comune?- le chiese, ancora con un tono incerto.

Lei lo trapassò da parte a parte con i suoi occhi violetti a raggi X. Lo osservò per parecchi minuti: la divisa perfetta, i capelli in ordine, gli occhi chiari limpidi eppure tristi…guardandolo, Lily capì cosa intendesse Glorya quando parlava di lui: era come se intorno alla figura di Liam Mackenzie ci fosse una costante ombra di malinconia. Liam a sua volta osservava Lily: la conosceva di vista e per sentito dire, ma non aveva mai avuto l’occasione di trovarsi così vicino a lei da squadrarla bene. Per una volta le dicerie di Hogwarts corrispondevano a verità: tutto in lei parlava di grazia e finezza, di eleganza e soldi, di astuzia e sensualità. Era affascinante e attraente, anche se su di lui non aveva alcun ascendente.

-Oppure…potresti chiedere a Glorya di uscire?- aggiunse Liam, visto che Lily non sembrava voler proferir verbo.

-Sì…- rispose lentamente lei –aspetta un attimo, le dirò che sei qui- e detto questo gli voltò le spalle, sussurrò qualcosa rivolta alla parete, che si aprì per lasciarla passare.

Dopo istanti che a Liam parvero interminabili, Glorya Zabini sbucò fuori. Sembrava provenire dal suo Dormitorio, a giudicare dal suo abbigliamento: portava un paio di pantaloni della tuta bianchi, una maglietta dorata leggermente slargata e un paio di ciabatte; il tutto firmato naturalmente. Aveva i lunghi capelli legati in una coda di cavallo disordinata eppure perfetta e il viso senza un filo di trucco. Era da togliere il fiato.

-Liam- lo salutò con un sorriso sincero, -che fai qui?- aggiunse, sperando di non sembrare fredda come al suo solito; era felice che lui fosse andato da lei così, all’improvviso.

-Passavo…- mentì lui: nessuno passava per caso per i sotterranei, -disturbo?- aggiunse poi, un filo preoccupato.

-No, no ho appena finito di mettere le ultime cose in valigia…- si affrettò a rispondere Glorya.

-Allora…ti andrebbe di venire con me?- le chiese Liam, sapendo perfettamente che il coprifuoco era scattato da un pezzo.

-Certo- rispose Glorya, -lascia solo che prenda una felpa- aggiunse e ricomparve trenta secondi più tardi con la felpa addosso e un paio di nike ai piedi.

Mentre camminava accanto a lei, Liam ebbe il coraggio di sfiorarle una mano con la sua…

 

 

******

 

-E tu cosa staresti facendo?- domandò Lily Potter che aveva appena avuto il tempo di posare la borsa e sfilarsi gli stivali prima di notare Cassiopea mezza nuda che marciava su e giù per la stanza; portava solo un paio di pantaloni grigi a sigaretta e un reggiseno color perla ed era a piedi scalzi.

-Sssh!- la zittì Cassiopea e Lily si chiese seriamente se per caso non avesse subito una fattura.

D’un tratto la biondina di fermò, rilassò le spalle e con gli occhi chiusi sorrise beata…e a quel punto Lily si tranquillizzò. Cassiopea faceva sempre così quando doveva prendere una decisione importante: faceva il solco sul pavimento a furia di camminare, sbuffava, borbottava qualcosa e poi, quando era finalmente giunta ad una conclusione, si fermava di botto, sospirava e sorrideva. Ma era una novità il fatto che avesse iniziato a svolgere questo rito mezza svestita.

-Ebbene?- le chiese garbatamente Lily, sapendo che non era il caso di metterle pressione; quando si trovava in questo stato di grazia era meglio non riportarla troppo bruscamente alla realtà.

-Ho deciso- annunciò Cassiopea, infilandosi al volo un paio di ballerine bianche e prendendo un maglione di lana dello stesso colore dal confuso ammasso di vestiti che costituiva il suo armadio. Tutt’intorno c’erano ancora un sacco di cose che Cassiopea non aveva ancora messo in valigia –Lily era certa che si sarebbe dimenticata qualcosa- ed infatti la biondina rischiò di inciampare in un flacone di shampoo ai fiori di karitè mentre si muoveva per la stanza.

-Sì, me ne sono accorta…hai assunto la tua solita espressione beata. Ma cos’avresti deciso?- ribatté Lily, iniziando a togliersi la divisa.

-Penso che mi scuserò con Shane- annunciò Cassiopea e Lily per poco non si soffocò con il maglioncino che si stava togliendo dalla testa.

-Tu cosa?! Ma è un Grifondoro! Non avresti neanche dovuto parlarci quella volta nella Stanza delle Necessità ed ora vuoi addirittura abbassarti a scusarti?- sbottò incredula la Potter e Cassiopea rise ironica.

-Non capisco perché tu e Scorpius non vi siete ancora messi insieme…parlate esattamente nello stesso modo!- commentò, eludendo la domanda dell’amica.

-Non cambiare discorso, Cassiopea Sofia Malfoy e spiegami da dove ti viene questo sprazzo di gentilezza!- la rimproverò Lily, che era riuscita a districare i capelli anche dalla camicia.

-Ma io sono sempre gentile…- provò ad obiettare la biondina, perfettamente consapevole di star mentendo, -solo che l’ultima volta l’ho trattato davvero male e…-

-Ascoltami. Tu tratti tutti male. Ti diverti a mortificare le primine, rispondi scazzata a qualsiasi cosa che non sia di tuo interesse, calpesti ogni ragazzo che mostra un vago interesse per te, sai essere acida persino con me! Tu non ti scusi con la gente! Tu ridi se hai fatto loro del male!- replicò Lily, come se stesse parlando ad un malato di mente che avesse perso la memoria.

-Lo so! Senti, non so perché lo sto facendo, ma penso sia corretto dirgli che mi dispiace…almeno un po’…infondo è stata tutta colpa di Scorpius se gli ho risposto male…- si giustificò la Malfoy, pettinandosi i boccoli.

-Per una volta Malfoy ha fatto qualcosa di giusto!- ribatté Lily, odiandosi per il fatto che stava dando ragione al suo peggior nemico, ma Cassiopea agitò una mano a mo’ di congedo verso di lei e si chiuse la porta alle spalle.

Per i corridoi, pensò che Lily e Scorpius avevano davvero ragione. Avrebbe dovuto veramente troncare quella specie di rapporto con Shane, perché era uno sporco Grifondoro Mezzosangue, e non importava che si fosse combattuta una guerra per abbattere quei pregiudizi, lei aveva sempre voluto che suo padre fosse fiero di lei. E Draco Lucius Malfoy non sarebbe stato per nulla soddisfatto della sua bambina se in quel momento avesse potuto vederla.

Si disse che lo stava facendo giusto per dare una conclusione a qualsiasi cosa ci fosse fra di loro e che dopo avrebbe ripreso ad evitarlo…infondo era una ragazzina ben educata e le era stato insegnato a chiedere scusa quando sbagliava; preferì non pensare che da quella regola erano esclusi gli esseri socialmente inferiori a lei.

Di nuovo tranquilla con sé stessa, Cassiopea percorse l’ultimo tratto di corridoio che la separava dal ritratto dietro il quale si trovava la Sala Comune di Grifondoro.

Il caso volle che Angelica Weasley passasse di lì in quel momento e che da ragazzina gentile e disponibile qual era la face passare dietro di lei.

Era la prima volta che Cassiopea metteva piede alla Torre dei Grifoni ed immediatamente percepì la differenza di temperatura: lì faceva piacevolmente caldo, a Slytherin si congelava anche in piena estate.

Non notata dagli altri studenti, che erano troppo impegnati nelle loro occupazioni per notare che una delle Serpi si era appena intrufolata nel loro territorio, Cassiopea fece vagare lo sguardo per tutta la stanza alla ricerca di Shane. Era abbastanza certa che si trovasse lì ed infatti dopo qualche istante di perlustrazione lo individuò vicino a una delle finestre che davano sul parco, accanto a…Vanessa Blindsworth, maturata nel tempo in una graziosa ragazza. Chiacchieravano con le teste molto vicine ed un braccio di Shane era tranquillamente poggiato sulle spalle della Blindsworth; poi, come se avesse atteso l’arrivo di Cassiopea per baciarla, Shane le prese il volto fra le mani e posò le labbra sulle sue.

Cassiopea era scioccata. Lui le aveva giurato eterno amore, proclamato ai quattro venti che non poteva vivere senza di lei, era quasi riuscito a farla sentire in colpa per il modo in cui l’aveva trattato in tutti quegli anni e ora baciava quella stupida, insignificante Grifondoro proprio mentre lei si era finalmente decisa a mostrargli un po’ di gentilezza?

Non aveva alcun senso tutto ciò. Infuriata e ferita, Cassiopea girò sui tacchi e stava per andarsene quando Rose Weasley la riconobbe e commentò acidamente ad alta voce:

-Una Malfoy a Grifondoro? Ehi serpe, non hai paura di contaminarti qui?-

A quelle parole Shane Burke si staccò immediatamente da Vanessa e, vedendo Cassiopea ferma sulla soglia del ritratto, rimase letteralmente paralizzato.

-Ehi Weasley, fatti una forchettata di fatti tuoi, non ti hanno insegnato a tenere la bocca chiusa di fronte a chi ti è superiore?- la rimbeccò Cassiopea da vera stronza e senza aspettare la replica della Weasley passò attraverso il buco.

Shane, intuendo che non l’avrebbe mai più potuta avere –sempre che avesse mai avuto una possibilità con lei- se non avesse immediatamente fatto qualcosa, le corse dietro e la raggiunse proprio mentre stava svoltando un angolo.

-Cassiopea!- le urlò, afferrandola per un polso. Lei si voltò di scatto, gli occhi verdemare duri e fieri, e gli disse, più fredda di quanto non fosse mai stata:

-Lasciami immediatamente, sporco Babbano, non voglio essere toccata da te-.

Shane tuttavia non mollò la presa e Cassiopea, anziché divincolarsi, rimase ferma, consapevole che il ragazzo era molto più forte di lei.

-Devo spiegarti…- iniziò lui, ma lei lo interruppe, velenosa come poche:

-Pensi che mi interessino le tue parole? Ti stai sbagliando. Non me ne frega niente di quello che hai da dirmi, penso che alle persone come te dovrebbe essere vietato rivolgere parola ai maghi…ai veri maghi, intendo. Perciò perché non mi lasci così posso correre a disinfettare il punto in cui mi hai stretta?-

Shane avrebbe voluto urlare per la frustrazione. Neanche quando erano agli inizi della loro “conoscenza” Cassiopea si era comportata così da razzista purosangue ed ora invece gli stava parlando con quel tono freddo, piatto, calmo e disinteressato come se non fosse mai stato fatto nessun progresso fra loro. Come diavolo gli era saltato in mente di baciare la Blindsworth in quel momento e davanti a tutti?! Okay, aveva voglia di spassarsela quella notte con lei e perciò aveva pensato bene di addolcirla con qualche bacetto prima, ma se avesse saputo che Cassiopea sarebbe arrivata proprio in quel momento non avrebbe mai e poi mai agito in quel modo.

-Devi ascoltarmi! Non è come pensi…non mi interessa affatto Vanessa!- sbottò infine il Grifondoro, ma Cassiopea parve non averlo minimamente ascoltato.

-Sì, sì d’accordo…ora mi lasci o devo tirare fuori la bacchetta? Sai, preferirei non usare qualche terribile incantesimo su di te, non mi si addicerebbe…- chiese placida e lontana anni luce da lui.

Ora Shane avrebbe voluto schiaffeggiarla per il modo in cui gli stava parlando. Dannazione, come poteva anche solo lontanamente pensare che lui l’avesse dimenticata e sostituita con quella sciocca Blindsworth? Non le aveva dimostrato in tutti quegli anni quanto fosse innamorato di lei?

Guardandola, Shane capì che qualsiasi cosa avesse detto o fatto, non sarebbe servita a riportare Cassiopea sui suoi passi. Nel tempo aveva imparato a conoscerla e sapeva quanto sapeva essere testarda quando si impuntava su qualcosa…così la lasciò andare e rimasero fermi per un lunghissimo istante, a squadrarsi. Lei una vera principessa, i boccoli ordinati, gli occhi chiari, il corpo snello e il portamento fiero; lui, l’orco che le aveva appena calpestato l’orgoglio. Poi Cassiopea, dopo avergli gelato il cuore con un’ultima, fredda occhiata, gli dette le spalle e sparì dietro l’angolo.

 

*****

 

Rimasta sola in Dormitorio –non aveva idea di quale letto Isabelle e Melissa stessero scaldando- Lily si sedette sul letto, indecisa. Poteva aspettare che Glorya e Cassiopea tornassero, per fare un po’ di sano spettegolamento con loro, oppure poteva controllare di aver messo ogni cosa in valigia –un controllo perfettamente inutile- oppure avrebbe potuto ripassarsi lo smalto…ma la verità era che non aveva voglia di stare da sola. Così si infilò un paio di jeans, una felpa bianca, scarpe da ginnastica candide e uscì in Sala Comune, sempre piena a quell’ora della sera. Chiacchierò per qualche minuto con Lizzie e Amalia, osservò divertita i primini che cercavano di ambientarsi, sprecò qualche minuto a fare la conoscenza del rampollo di una famiglia molto potente proprietaria di vari laboratori in cui si intagliavano Pensatoi ed infine si sedette sul bracciolo del divano sul quale Edward stava mollemente sdraiato. Non ricordava quasi nulla della serata che avevano trascorso insieme, dato che la mattina dopo si era svegliata con un gran mal di testa, e sapeva solo che si era ubriacata e che Derek e Scorpius li avevano riportati al castello.

-Ciao, dolcezza…- la salutò Edward, mentre Derek, perso in chissà quale mondo, le rivolse un vago sorriso.

-Ma sta bene?- domandò Lily a Edward, riferendosi al moro.

-Mah…a me non sembra. È così da una settimana ormai e non vuole dirci che cosa gli prende…- replicò Edward facendo spallucce.

-E il biondastro dov’è?- chiese poi Lily involontariamente, notando l’assenza di Scorpius; due secondi dopo si era pentita di aver posto quella domanda, perché la risposta non le arrivò dalla voce di Edward:

-Cosa c’è, Lilian cara, non riesci a vivere senza di me?- chiese una voce sarcastica. Eccolo lì, Scorpius Malfoy, aria un po’ scombinata di chi ha appena fatto sesso.

-Ovviamente Malfoy, Edward mi stava giusto impedendo di tagliarmi le vene- ribatté Lily pesantemente ironica. Scorpius le rivolse un sorrisetto divertito, prima di accomodarsi a sua volta sul divano.

-Ehi Edward, tutto a posto per…?- chiese Scorpius sottovoce, ignorando Lily, che curiosa, aguzzò le orecchie.

-Sì, sì tutto fatto…- sussurrò Edward in risposta e Lily a quel punto volle sapere di che diavolo stessero parlando. Così inarcò un sopracciglio perfetto in una muta domanda e Edward, abituato a darle quello che voleva, mimò con le labbra la parola alcool.

Lily sorrise al ricordo del buon sapore della tequila –preferì invece dimenticare il gran mal di testa che le aveva causato- e domandò, nel suo orecchio:

-Tequila?-

Edward annuì e poi, dopo averle dato un bacio pericolosamente vicino alle labbra se ne andò, mentre Scorpius li osservava. Sembravano così in confidenza, così abituati l’uno all’altra…

-Ehi, se dovete dirvi cose sconce fatelo in privato- sbottò, una volta rimasto solo con lei, prima che potesse controllarsi.

-E perché mai Malfoy? Tu non ti sei minimamente curato di aggiustarti prima di venire in Sala Comune…sembri appena uscito da un’orgia- lo rimbeccò Lily mentre sentiva lo stomaco attorcigliarsi dolorosamente. Che avesse mangiato qualcosa di indigesto a cena? Non avrebbe dovuto arrischiarsi ad assaggiare quella nuova torta al ribes…

-Sbaglio o qualcuno è invidioso?- chiese Scorpius, sorridendole sornione.

-Invidiosa IO? E di chi? Della povera sgualdrina di turno alla quale hai concesso l’onore di dividere il tuo letto? Per favore…non ci tengo certo a venire usata come una bambola da te- replicò Lily, con eccessiva veemenza. Che diavolo le prendeva? Da quando si accalorava così per una discussione con Scorpius?

-A sentire come parli, si direbbe tutto il contrario! Ma non agitarti…io non chiudo la porta a nessuno- la provocò Scorpius malizioso, e con suo grande stupore scorse un lieve e delizioso rossore sulle guance candide di Lily.

-Non ci sperare. Quando vorrò darmi alla pazza gioia sessuale non verrò di certo a cercare te!- ribatté Lily, cercando di darsi un contegno. Doveva assolutamente ritornare alla sua abituale indifferenza, altrimenti Scorpius avrebbe potuto pensare che lei fosse davvero interessata a lui…

-Ah sì? E pensi che invece Edward ti tratterebbe diversamente? Anche lui usa le ragazze!- sibilò Scorpius, iniziando ad arrabbiarsi anche lui, anche se non l’avrebbe mai dato a vedere.

-E a te che cosa te ne importa? Ti preoccupi per me? Ma come sei carino Scorpius! Pensa piuttosto alla tua Marìkaa…- fece Lily tagliente e nella sua mente passò una veloce immagine di Scorpius a letto con la suddetta americana, seguita subito dopo da un’altra immagine in cui l’americana giaceva a terra sgozzata con lei che le premeva un tacco sulla gola…ehi! Perché mai avrebbe dovuto voler fare del male a quella povera sempliciotta?

-D’accordo, d’accordo! Allora quando Edward si vanterà con noi di aver fatto sesso con te, io verrò da te e ti riderò in faccia, malignamente!-  rispose Scorpius, che a differenza di Lily mascherava perfettamente la sua rabbia, dietro una facciata di freddo sarcasmo.

Lily fremette interiormente dalla rabbia e non sapendo più cosa rispondere si alzò, fronteggiando Scorpius, ancora seduto.

-Vedremo Malfoy…ora se vuoi scusarmi ho altro da fare- annunciò, cercando di apparire fiera come al suo solito e fece per andarsene, conscia di avere lo sguardo argentato di Scorpius addosso, quando decise di prendersi una piccola rivincita. Si voltò nuovamente verso di lui e prima che il biondo potesse fare qualcosa, si chinò su di lui e gli diede un bacio molto vicino alle labbra, come aveva fatto Edward con lei. Lo vide irrigidire le spalle, mentre sentiva stranamente il suo cuore sbattere furiosamente contro le costole, e spiegò, fintamente tranquilla:

-Il bacino della buonanotte- e detto questo, gli dette definitivamente le spalle sapendo tuttavia di essere seguita dai suoi occhi.

E così, la notte della vigilia della partenza per l’America arrivò.

Lily la passò ad agitarsi nel letto, nervosa e confusa, con impressi nella mente gli occhi grigi di una certa serpe.

Glorya fissava il soffitto, riandando con la mente alla serata appena trascorsa, con un sorriso dolce a distenderla le labbra.

Cassiopea non riusciva ad addormentarsi, ancora troppo incazzata e troppo delusa, e così decise di vedere se le altre dormivano.

-Lily…Glorya…?- sussurrò e giunsero immediatamente due risposte diverse:

-Che vuoi Vipera?- questa era Lily, acida come sempre.

-Cassiopea…dormi- questa era invece Glorya, con la voce un po’ impastata dal sonno.

Non si sa bene come, ma le tre Slytherin passarono la notte a chiacchierare tutte nello stesso letto –di Lily, con suo grande disappunto- e a fantasticare sul viaggio che avrebbero intrapreso il giorno dopo.

Ma ognuna di loro aveva in mente tre ragazzi diversi…

 

 

 

Spazio Autrice:

 

Salve gente!

Sono stata abbastanza veloce??

Come vedete siamo giunti all’ultimo capitolo ambientato ad Hogwarts, dal prossimo in poi lo scenario sarà il Saint Patrick. Vi avviso che ci vorrà un po’ per il prossimo aggiornamento, devo ancora rifinire i dettagli della nuova scuola e di tutto ciò che la riguarda…

Comunque, cosa ve ne pare di questo capitolo? Lily si è finalmente scoperta un po’, anche perché ormai non riesce più a nascondere la gelosia, mentre invece Shane e Cassiopea…disastro :/ ho lasciato qualche indizio in più sul passato di Liam, sarei felice di ascoltare le vostre teorie al riguardo… : )

Ringrazio chi ha messo la mia storia fra le preferite e le seguite, chi ha solamente letto ed ecco le risposte ai commenti dello scorso capitolo:

Blondie: benvenuta nel mondo di Poisonous Lily!!! Sono stra contenta che la mia storia ti piaccia e spero di essere stata abbastanza veloce ad aggiornare : ) grazie mille per la recensione, alla prossima spero!!

GinevraLovesArmand: ecco qui qualche notizia in più su Liam, anche se non è che si capisca molto in effetti… :P spero di aver postato abbastanza presto e che il capitolo sia stato di tuo gradimento : ) grazie mille per la recensione, alla prossima!!

Alexandra_Potter: *si inchina commossa di fronte a tutti gli applausi* sono molto contenta che sia valsa la pena di aspettare il capitolo e ti ringrazio per la recensione : ) i miei problemi si stanno lentamente risolvendo per fortuna, ti ringrazio per l’interessamento…grazie. Che altro dire…spero che anche questo capitolo sia stato all’altezza delle tue aspettative, alla prossima spero!!! : )

Hayley_Gin91: eeeh purtroppo sì ci vorrà ancora un po’ prima che quei due testoni di Lily e Scorpius capiscano finalmente di amarsi, spero tu abbia la pazienza di seguirmi :P oltre agli ormoni, a Lily ha dato alla testa la tequila…che continua a piacerle molto però ^_^ ti ringrazio per la recensione, alla prossima spero!!

BeaTheBest: diciamo che Marìkaa fa un po’ pena anche a me che l’ho creata, ma ci voleva…altrimenti Lily come fa a capire che è gelosa marcia di Scorpius? :P mi auguro che il capitolo ti sia piaciuto, di essere stata abbastanza veloce a postare e soprattutto di trovare tanti altri tuoi commenti : ) grazie mille per la recensione, alla prossima!!!

Mikyvale: ti dico, è proprio rileggendo la mia storia che mi sono accorta che l’allontanamento totale da tutti i suoi famigliari non era convincente che ho deciso di farla riavvicinare almeno ad uno di loro e la scelta non poteva che cadere su Albus, che generalmente mi piace come personaggio…lieta che la mia scelta sia piaciuta anche a te…e provvederò a non trattarlo male, dispiacerebbe persino a me : ) ti ringrazio per la recensione, più sono lunghe e più mi piacciono ^_^ alla prossima spero!!!

Rein_94: *me svenuta ai tuoi piedi dopo essere caduta dalla sedia*… tu non sai quanto mi hai resa felice con la tua stralunghissima recensione!!!! Davvero, non finirò mai di ringraziarti, come anche per il fatto di avermi messa fra gli autori preferiti!! *me che si asciuga commossa gli occhi* e poi…citare le frasi più belle…* me si soffia rumorosamente il naso*…davvero, ho riletto la tua recensione come minimo dieci volte e ogni volta mi dicevo: io adoro questa ragazza!!! Cooomunque, svenimenti a parte, cosa te ne pare del capitolo? Proprio seguendo il tuo suggerimento, ho deciso di dare un po’ più spazio anche a ciò che Lily inizia a provare nei confronti di Scorpius, anche se comunque è ancora indietro rispetto a lui: Scorpius almeno si rende conto di essere geloso di lei, lei invece pensa solo a Marìkaa morta e a stupirsi di queste reazioni… Edward intanto non demorde :P in ogni caso spero ti sia piaciuto il capitolo : ) ancora grazie mille per la recensione, alla prossima!!!

Aislin: prima di passare alla fanfiction, devo esprimerti tutta la mia gratitudine per il sostegno che mi dai e fortunatamente le cose stanno andando lentamente a posto…grazie davvero.
Un piccolo spoilerino sulla ff però te lo posso dare: con l’arrivo in America si intrometteranno altri personaggi fra Lily e Scorpius, come anche fra Cassiopea e Shane, mentre credo che sarà sempre più palese qual è il problema di Liam…anche se non vi svelerò tutto così facilmente…e per Derek forse amore : ) per il resto, anche se sembra una cosa un po’ scema, quando parlo di Lily cerco proprio di immaginarla come se fosse reale e mi chiedo come reagirebbe in situazioni simili a quelle che poi descrivo…mi sto affezionando alla mia protagonista (e qui penserai che sono pazza) e cerco di renderla reale in ogni modo, anche rubando stralci di personalità a persone che realmente esistono…e vedere che riesco a trasmettere tutto ciò mi gratifica immensamente. Naturalmente Lily e Scorpius non si distruggeranno, anzi, ho già in mente un possibile seguito con una nuova generazione :P concludo ringraziandoti ancora di cuore, alla prossima!!

979: nella mente di Lily, Marìkaa sta per fare una brutta fine e penso proprio che la rivalità si inasprirà ancora di più :P ho lasciato qualche indizio su Liam, spero però di non essere stata troppo criptica…in ogni caso spero come al solito ti sia piaciuto, ti prometto che troverò il tempo di recensirti (Cissy ha avuto tutta la mia comprensione nell’ultimo capitolo) e ti ringrazio per i minuti che tu invece spendi a recensire me…grazie davvero.

MarauderPad: sai che ho pensato sempre di più alla tua idea di mettere le foto? Per ora ho trovato solo la persona adatta per Lily, ma sarei felice di ricevere qualche tuo suggerimento in proposito se vorrai…dopodichè troverò il modo per metterle qui su efp :P tornando alla fanfiction i pensieri omicidi su Marìkaa si sono effettivamente verificati…chissà quando li metterà in pratica…^_^ ti ringrazio tantissimo per la recensione, alla prossima!!!

Iceathena: grazie per il sostegno, fortunatamente le cose stanno andando pian piano a posto…: ) sono contenta che il piccolo pezzettino su Albus ti sia piaciuto, ho in mente di farli riavvicinare ancora un po’…infondo mi spiaceva lasciarlo lì in un angolino ^_^ per il resto sono molto felice di aver creato una Lily così originale e cerco di far di tutto per non farla diventare mai banale…concludo ringraziandoti tantissimo per la recensione, alla prossima!!!

  
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