Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Serpedoro    21/07/2005    19 recensioni
La curiosità è umana e questo è il risultato di una superficiale scorsa agli spoiler di “Harry Potter_The Half-Blood Prince”.
Chi non volesse venire a conoscenza di alcuni avvenimenti in anticipo, per favore NON legga perché LA PRESENZA DI SPOILER È CONSIDEREVOLE.
Siete stati avvisati e a questo punto, procedete a vostro rischio e pericolo!
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


La curiosità è umana e questo è il risultato di una superficiale scorsa agli spoiler di “Harry Potter_The Half-Blood Prince”.
Chi non volesse venire a conoscenza di alcuni avvenimenti in anticipo, per favore NON legga perché LA PRESENZA DI SPOILER È CONSIDEREVOLE.
Siete stati avvisati e a questo punto, procedete a vostro rischio e pericolo!








C’era un mormorio basso e diffuso.
Era un borbottare contenuto, rispettoso. Simile a quello di una veglia funebre, rotto di tanto in tanto, solo da qualche singhiozzo isterico.
Le espressioni dei presenti erano contrite, molti scrollavano il capo abbattuti, altri ancora sospiravano.
Un atteggiamento contrastante con la leggiadria di quella sala da ricevimento dalle tinte solari, all’interno della quale, su una parete, campeggiava un immenso arazzo raffigurante un rigoglioso albero genealogico.
Accomodati in una parte del salone, gli intervenuti più anziani erano fermi, immobili, come annichiliti.
« A chi toccherà, Minerva? A te o a me? »
« Non lo so, Filius. Non lo so… »
Rispose la strega all’insegnante di Incantesimi al suo fianco, le labbra ridotte a una linea, l’incarnato cereo e i pugni stretti sulle ginocchia.
« Potrebbe anche decidere di nominare Preside quello nuovo » intervenne la Sprite. « Come si chiama? »
« Slughorn » disse Caramell.
Gli insegnanti annuirono compresi.
Già. Si chiamava così il nuovo insegnante di Pozioni.
Neanche tanto nuovo, se si considerava che avrebbe dovuto essere un compagno di scuola di Silente e che era Capo della Casa Serpeverde ai tempi dei Malandrini.
Peccato solo che nessuno l’avesse mai nominato prima…

Un uomo alto, slanciato, coi capelli lunghi, entrò nella sala reggendo in mano due bicchieri da cocktail con dentro qualcosa che sembrava acqua e bicarbonato.
Si avvicinò con cautela ai suoi vecchi professori e porgendo uno dei bicchieri, chiamò in un sussurro « Professor Silente… »
L’altro si riscosse e sorridendo lievemente annuì « Grazie, Sirius »
« Come si sente? »
« Mi riprenderò. Devo solo… abituarmi all’idea »
L’altro assentì e dirigendosi poco distante, si fermò di fronte a un uomo seduto sul bordo di uno dei divani.
Aveva i gomiti appoggiati alle ginocchia e il capo chino, abbandonato nel vuoto, che scuoteva ogni tanto con fare inconsolabile.
Black gli poggiò una mano sulla spalla con fare comprensivo e allungandogli il bicchiere mormorò « Severus… »
Quello prese il bicchiere e si appoggiò pesantemente indietro allo schienale, lo sguardo fisso al soffitto.
« Severus, lo sappiamo tutti che non era tua intenzione, che tu non volevi… »
L’ex insegnante di Pozioni voltò lo sguardo verso il padrone di casa « Scusa se te lo dico, Sirius, ma in questo momento voi siete l’ultimo dei miei pensieri. Mentre il primo sono tutti quelli là fuori… »
I più annuirono con fare compreso e Black stirò le labbra.
Poteva comprenderlo e anche se al tempo non era stato di quell’avviso, adesso ripensando alla propria sorte…
« Sai, Sir, ti invidio » affermò un uomo seduto poco più in là. « Te ne sei andato in tempo. In modo assurdo, certo, ma in tempo »
« Non dirlo, Remus, ti prego. Mi ha levato di mezzo in un modo così poco chiaro che… Che ne so che non mi ritirerà fuori come un dannato coniglio dal cilindro? »
Lupin corrugò le sopracciglia assorto. Effettivamente neanche Sirius era al sicuro…
« Oh, per favore! Sei quello messo meglio qui dentro, dopo i Potter e i Paciock » sbottò una voce femminile.
« Molly, cara, dimmi che cosa c’è di bello nell’essere in un reparto psichiatrico a riempire il proprio figlio di carte di chewingum, perché io non riesco a vederlo, francamente » intervenne una donna con indosso una camicia da notte.
« Alice, con voi il danno è fatto. Come potrebbe ulteriormente infierire? Ma su di noi… »
Nella sala si espanse un mormorio di assenso.
« Guarda me. Non sono partita bene, ma nel quinto sono caduta in disgrazia dopo la discussione con Sirius e adesso ho avuto quell’uscita allucinante sulle cicatrici di Bill. Dico, sono riuscita a rendere simpatica Fleur! Che altro mi metterà in bocca quella dannata donna? » detto questo, voltò il viso nella parte opposta cercando di soffocare i singulti, mentre il marito si sporgeva per abbracciarla protettivo.
« Diciamoci la verità » intervenne nuovamente Remus. « Qui le figure migliori le hanno fatte quelli che, senza offesa eh, non hanno mai avuto risalto particolare, oppure si erano mai visti. Fleur, Ginevra, Slughorn… »
« Zabini… » disse un ragazzo biondo platino con le braccia conserte e l’aria indispettita.
« Di che ti lamenti Malfoy? La mia parte non leva niente alla tua. Il tuo personaggio è anche migliorato quest’anno »
« Di che mi lamento?! » sbarrò gli occhi il ragazzo. « Sono passato da viziato idiota figlio di papà, a Mangiamorte volontario nell’arco di neanche un’estate. Così, senza un perché. Sembrerò bipolare! Senza contare che quelli là fuori mi odieranno a morte, perché daranno la colpa a me di quello che ha dovuto fare Severus! Tu arrivi e tutti ti amano e tutti dicono che sei figo. Dopo sei libri avresti dovuto limitarti ad avere una connotazione sessuale definita e invece… Per Salazar Serpeverde, quand’è che quella ha cominciato a leggere delle fanfiction, eh?! E chi le ha consigliato i siti, gli autori?! »
« Credo che il giovane Malfoy abbia centrato il problema »
Il silenzio calò di botto nella sala, intanto che la voce acuta e gelida di Lord Voldemort, proseguiva dicendo « Potrebbe essersi lasciata fuorviare da… letture inappropriate »
« Chiamiamole per quello che sono » fece il giovane Riddle al suo fianco. « Vale a dire: pattume ».
« Beh » disse Severus raddrizzandosi. « Questo spiegherebbe un sacco di cose in effetti. Il mio rapporto con “Cissy”… »
« La mia relazione con Tonks… » aggiunse Remus con la fronte aggrottata. « Per favore Remus, fuori dal libro chiamami Ninfa, Tonks è orrendo »
« Scusa Ninfa » rispose quello soprappensiero.
« La presenza di Blaise Zabini… » rincarò Draco.
« La storia fra me e Harry e quell’assurdità di mollarmi perché io sia al sicuro » assentì Ginny. « Ron che esce con Lavanda e che ha una cotta per Madama Rosmerta » trillò Luna.
« Ah » intervenne Ron rivolgendosi a tutti i presenti. « Niente di personale, ma a puro titolo di cronaca ci tengo a dire, almeno in questa sede visto che non potrò in nessun altra, che non soffro del complesso di Edipo ».
Un singhiozzo più acuto di quelli che avevano intervallato i vari interventi, si levò accompagnato da una serie di parole spezzate.
« … idiota… za morale… na… etina.. la…ggiore… specie »
Ron abbassò lo sguardo alla testa di ricci castani che aveva poggiata sulla spalla e carezzandola rassicurante « Hermione, tesoro, che volevi dire? »
Scostandosi da lui, gli occhi rossi e gonfi, la ragazza ripetè stravolta tirando su col naso « Quella strega mi ha fatta passare per un’idiota senza morale, una cretina della peggiore specie! Io che incanto i giocatori perché tu possa rimanere nella squadra di Quidditch?! Io, capito?! Che nel secondo libro dicevo a Malfoy che i Grifondoro venivano scelti per il loro talento! Io che mi faccio riprendere da Harry e do consigli discutibili a tua sorella! Io che ti chiedo di uscire! Potevo anche invitarti al Ballo del Ceppo, allora! Mi ha distrutta, devastata… »
Si rigettò fra le braccia di Ron, singhiozzando più scossa che mai « Cosa farà quell’altra di me, adesso?! Come mi ridurrà sullo schermo, ora che non la frenerà più nemmeno il libro… Io detesto il rosa! »
Molti chinarono la testa avviliti.
Più andavano avanti, più i danni erano evidenti e… non rimediabili.

Black si sedette pesantemente sul divano di fianco a Remus e biascicò « Avrei il serio bisogno di una vodka… »
« Con o senza ghiaccio, padron Sirius, signore? »
« Dipende… la vodka è fredda? »
« Se il padrone la vuole fredda, Kreacher la fredda per il padrone »
« Allora ghiacciata e liscia, Kreacher. Grazie »
« Di nulla padron Sirius, signore » fece l’elfo inchinandosi e uscendo dalla sala.
Sirius corrugò le sopracciglia facendo una smorfia e voltandosi verso gli altri, scosse la testa dicendo « Scusatemi. Ogni tanto mi lascio influenzare dal mio alter ego nel testo… Cosa posso offrirvi? »
« Penso che due dita di vodka, farebbero bene a tutti » fece abbattuto Moody.
Black annuì « Appena rientra Kreacher- »
« Dobby, da bravo, vai a dare una mano a Kreacher » ordinò affabile Lucius Malfoy.
« Sì, Winky. Anche tu, da brava » affermò un ragazzo coi capelli color paglia abbandonato stancamente su una poltrona di velluto bordeaux.
I due elfi si inchinarono e uscirono a loro volta dalla sala.
Un ragazzo alto coi capelli neri arruffati si scostò di lato per farli passare, dopodichè, sentendosi tutti gli sguardi addosso, si fermò sulla soglia.
« Come va qui? » chiese con un tono talmente piatto che faceva intendere quanto la sua fosse una domanda retorica.
Black e Lupin scrollarono le spalle in risposta.
« Harry? »
Quello scosse la testa « Le convulsioni sono passate, ma non riusciamo a farlo smettere di piangere. Lily è rimasta con lui, ma sinceramente non credo che… » si interruppe avanzando fino al divano, sprofondandovi esausto. I palmi delle mani a sorreggere la fronte.
« James… » soffiò Sirius addolorato, intanto che Remus gli dava delle consolatorie pacche sulle spalle.
« Povero ragazzo »
Tutti si voltarono in direzione degli insegnanti: era la prima volta che Silente interveniva dall’inizio di quel convivio.
« Lui dovrà sorbirsi tutto fino all’ultima riga » affermò con gli occhi sbarrati, la McGranitt al suo fianco che gli batteva una mano sul braccio condiscendente.
James annuì sconsolato, il resto della sala, invece, fu pervaso da un mutismo impregnato di solidale sgomento al solo pensiero di una sorte così ingrata.
Tempestivi come nella loro natura, gli elfi rientrarono dalla cucina con diversi vassoi carichi di bicchieri e liquore al seguito e mentre servivano gli ospiti, Madama Chips prese a dispensare tranquillanti come se fossero state Gelatine Tuttigusti+1.
Mancavano ancora un libro e tre film…


  
Leggi le 19 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Serpedoro