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Autore: Morrigan    21/07/2005    3 recensioni
'Ti regalo un sorriso ti terrà compagnia, e se avrai paura, ti darà coraggio, perché un sorriso è come un raggio di sole al mattino: illumina la strada e riscalda il cuore...'
[Anonimo]
Genere: Romantico, Malinconico, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Seamus Finnigan | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All You Need Is Love

All you need is Love

 

 

Entrò di soppiatto nella Sala Comune quasi deserta. Harry sedeva al tavolo, impegnato a scrivere qualcosa su una pergamena, Hermione invece era dall'altra parte della stanza e ogni tanto lanciava qualche occhiata inferocita ad Harry che non la degnava di uno sguardo.

Seamus si avvicino al tavolo e prese posto vicino al ragazzo.

Harry continuò a scrivere senza alzare gli occhi.

"Ehi amico, non ti ho mai visto cosi preso dalla studio!"

Harry alzò lo sguardo e lo fulminò.

"Che vorresti dire? Che non sono intelligente? Che non sono capace di leggere un libro o di arrivare ai M.A.G.O. da solo??" sibilò la parte finale della frase guardando verso Hermione.

La ragazza si alzò immediatamente, lasciando cadere in terra tutti i libri che aveva sulle gambe.

"Eh no caro!! Io non ti ho detto che non potevi arrivare ai M.A.G.O. da solo!!"

"No, infatti hai detto che non riesco a capire nulla se non me lo spieghi tu!" convenne Harry.

"Io ero occupata in quel momento, e...e il mio era un modo di dire!! Intendevo che alcune volte potresti anche studiare da solo! Anche io ho gli esami come te, devo aiutare te, Ron e Ginny. Sto studiando di notte in questi giorni, è normale che sia un pò nervosa, no??"

"No che non è normale! Come credi che mi senta io, che ho Voldemort alle calcagna e potrei non arrivare alla fine del settimo anno??!"

Hermione impallidi, poi fu un attimo. Uno schiaffo colpì Harry in pieno volto.

"Non t'azzardare più a dire una cosa del genere" gli intimò Hermione in lacrime. "Mai più!"

Poi raccolse i suoi libri e risalì velocemente le scale del dormitorio.

Seamus aveva visto tutta la scena e uno strano sorriso gli si era dipinto sulla bocca.

E' proprio amore... pensò ridacchiando.

 

----o------------o----

 

"Che cos'è successo stavolta?" le chiese Parvati con voce annoiata.

"Niente..." le rispose Hermione buttandosi sul letto. "Assolutamente niente. Niente che non sia già successo ieri o l'altro ieri".

Parvati sospirò. Il settimo anno ad Hogwarts si era rivelato uno dei più interessanti. Il trio si era sfaldato, Ron ormai passava tutto il suo tempo con Lavanda, e Harry ed Hermione passavo tutto il loro, di tempo, a litigare.

Il problema era che non erano semplici litigi come quelli che avevano avuto Ron ed Hermione duranti i primi sei anni. Harry ed Hermione si unsultavano gratuitamente, salvo pentirsene quando l'uno o l'altro lasciava la stanza. Era inutile negarlo, in molti erano preoccupati per il loro compartamento e non riuscivano a capire come potessero rovinare un'amicizia bella come la loro. Nessuno sapevo esattamente quando i problemi fossero iniziati, ma Lavanda aveva azzardato una data e molto probabilmente aveva colto nel segno. Il giorno che Harry e Ginny si erano messi insieme le cose avevano iniziato a peggiorare.

 

 

----o------------o----

 

I piedi sul tavolino e la testa ciondolante.

Ron sonnecchiava su una delle poltroncine della Comune mentre tutto intorno si era scatenato l'inferno.

Non si era svegliato neanche quando Harry, dopo che Hermione era salito su nel dormitorio, aveva quasi rotto una delle sedie del tavolo dandogli un calcio.

Lavanda gli si avvicinò e cercò di svegliarlo con un bacio.

Niente.

Un'altro bacio.

Ancora niente.

La ragazza si allontanò un poco e lo guardò meglio.

"Ronald Weasley, che tu sia maledetto, sei sveglio!!".

Il ragazzo sorrise tenendo gli occhi chiusi. "Non tanto...non riesco a svegliarmi perchè non hai ancora fatto del tuo meglio..."

Lavanda non se lo fece ripetere due volte, si sedette sulle sue ginocchia e lo baciò con passione.

 

 

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Quella notte, con il favore delle ombre, una figura incappucciata entrò tra le mura di Hogwarts.

Minerva la aspettava davanti al portone principale e la condusse fino ai sotterranei.

Una scala a chiocciola e una stanza alla fine del corridoio.

La McGranitt la lasciò davanti alla porta.

"Sono qui fuori se hai bisogno di me, cara".

Dopo essere entrata la donna si scoprì il capo e delle ciocche rosse le finirono ai lati del viso.

Seamus rimaneva sempre incantato nel vederla. Era pazzesca.

Catherine gli sorrise e lo invitò a sedersi con lei vicino alla finestra.

"Hai scoperto qualcosa?" gli chiese ansiosa.

"Niente di niente, anche perchè Harry ed Hermione non parlano tra di loro, litigano. E Ron non sembra molto interessato all'affare Voldemort".

"Litigano? Ancora? Non è possibile, siamo a Novembre! A quest'ora avrebbero già dovuto far pace da un pezzo!"

"Ne sei sicura?"

"Certamente! Mio padre ha una memoria di ferro. Ricorda date e compleanni come nessuno..."

"Forse succederà a breve..." sovvenne il ragazzo.

"No, non è possibile questo. Seamus, forse non ti rendi conto...le cose stanno cambiando. Gli eventi che si sono verificati, stanno mutando..."

"Potrebbe essere...per te?"

"In che senso?" gli chiese.

"Il fatto che tu sia qui, potresti aver cambiato il corso delle cose?"

"Può darsi...ma non è forse questo il motivo per cui sono qui? Per cambiare il corso degli eventi?".

 

 

 

 

 

  
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