Anime & Manga > Anna dai capelli rossi
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Autore: Kirby    21/07/2005    4 recensioni
Com'è nata la storia d'amore tra Diana Barry e Fred Wright? Com'è andata avanti la vita per Diana dopo che Anna è andata all'accademia? Leggete e lo saprete. Grazie a chi legge.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Terza svolta: amicizia, amore e gelosia - Parte 2^

Dopo aver salutato ed augurato a tutti i presenti la buonanotte, la signora Barry e Diana salirono sul loro calesse aiutate da Fred.

Janet osservò la scena con molto astio: Fredrerick Wright sarai mio! E non sarà una campagnola qualunque a portarti via da me! pensava la ragazza guardando con disprezzo Diana.

 

Intanto sul calesse…

“Mi dispiace averti costretto ad uscire di casa a quest’ora e soprattutto con ospiti…” disse Diana cercando di fare conversazione.

“Non ti preoccupare, sono felice di averlo fatto. Alice e Martin si fermeranno qua una settimana. Domenica prossima, a Charlottetown, celebreranno il loro matrimonio… E si sistemeranno definitivamente là” disse Fred ad entrambe le donne.

“Non abbiamo fatto le nostre congratulazione ai futuri sposi” disse la signora Barry dispiaciuta.

“Non vi preoccupate, le farò io al vostro posto” Fred avrebbe voluto continuare a parlare, ma l’arrivo a casa Barry non gli permise d’andar oltre.

Scesero dal calesse lentamente, quasi a voler ritardare il più possibile il momento della separazione…

“Diana, io vado a controllare tuo padre e tua sorella, porti tu il cavallo nella stalla? Domani ci penserà il fattore a mettere a posto il calesse” disse la madre e, dopo aver visto il cenno d’assenso della figlia, entrò in casa.

“Ti posso aiutare?” le chiese gentilmente Fred.

“Grazie” acconsentì gentilmente Diana.

“Riguardo ad oggi pomeriggio… Ecco… Janet è solo la sorella di Alice. Non c’è niente tra noi…” Fred non sapeva come continuare, si limitava ad osservare Diana.

Dacché erano partiti da casa Wright aveva visto la ragazza farsi sempre più triste: aveva pensato che il motivo fosse Janet, ed aveva deciso di parlarle.

“Non devi giustificarti Fred” disse Diana “noi siamo amici. Non posso pretendere altro…” terminò la ragazza senza incontrare gli occhi del giovane. Oh mio Dio! Cosa ho detto! si rese conto troppo tardi Diana.

“Non puoi o non vuoi? E poi ti ricordo che c’è ancora una domanda in sospeso tra noi…” disse Fred.

Forse Diana aveva avuto una svista nel dire quella frase, ma adesso Fred voleva andare fino in fondo e capire quali erano i sentimenti della ragazza nei suoi confronti e soprattutto se tali sentimenti c’erano.

“Fred, ci conosciamo da poco tempo…” cercò di cambiare argomento la ragazza.

Ormai erano giunti nella stalla: Fred liberò il cavallo dal calesse e Diana lo accompagnò suo posto.

“Non era la mia domanda… Sono così brutto da farti scappare ogni volta? Perché lo stai facendo anche adesso…” chiese il ragazzo scrutandola nell’oscurità.

“Fred, questo non è ne il posto ne l’ora più adatta per parlarne…” disse la ragazza guardando per terra. Accidenti alla mia timidezza! pensò tristemente.

“Va bene. Domani, dopo la funzione, al lago dei Barry.” disse deciso Fred.

“Ma…” fece per obbiettare la ragazza.

“Niente ma Diana. Io ti aspetterò… A domani” disse uscendo dalla stalla ed incamminandosi verso casa.

 

Diana osservò Fred andarsene. Oh Fred… Perché quando sono con te il mio cuore accelera come se corressi? Perché, quando mi guardi, sento il mio cuore perdere un battito? Perché non sopporto quando Janet ti è vicina e ti abbraccia? Che sia gelosa? Gelosa di Janet? Ma se l’ho vista per poco tempo…

Quando anche l’ombra di Fred fu scomparsa Diana rientrò in casa.

“Fred mi ha aiutato a mettere a posto il calesse” disse Diana alla madre, che era indaffarata in cucina a preparare la cena.

“E’ stato gentile…” disse la madre guardando la figlia.

“Già…” disse quest’ultima.

“Cosa c’è Diana? Sei strana da qualche tempo… Prima pensavo che fosse dovuto al fatto che Anna era andata all’accademia, ma ora mi sembra che tu l’abbia superato…” disse guardando con apprensione la figlia.

“Sono solo confusa… credo…” disse Diana guardando sua madre con gli occhi lucidi.

“Confusa… riguarda, per caso, Fred” disse la madre guardandola attentamente.

“No… Sì…” disse scoppiando a piangere.

“Era questione di tempo… Ma sapevo che sarebbe giunto questo momento” disse la madre quando la figlia si fu calmata.

“Cosa intendi dire?” chiese stupita Diana.

“Ti sei innamorata Diana” disse la madre guardandola dolcemente, solo il silenzio accolse la sua affermazione.

“Se non dici niente vuol dire che ho ragione…” continuò allora la signora Barry.

“Oh, mamma! Non so cosa fare… E poi hai visto Janet? E’ bella e sofisticata… Lui è un ragazzo di città! Non ho speranze…” disse prima di scoppiare a piangere.

“Ma stasera lui ha chiesto di poter accompagnare te a casa, non l’ha chiesto a Janet…” disse la madre cercando di calmare le lacrime che scorrevano copiose sul bel viso della ragazza.

“Cosa devo fare mamma?” chiese Diana con la voce incrinata dalle lacrime.

“Sii te stessa” disse semplicemente la donna accarezzandole i capelli.

Diana sembrò rifletterci su qualche minuto “Grazie mamma!” disse abbracciando la madre.

 

“Sei uno stupido Fred!” si disse per l’ennesima volta il ragazzo.

“Adesso l’ho persa… Altro che Janet… Ho fatto tutto da solo… Bravo Fred!” continuò il ragazzo.

Entrò in casa ed andò in cucina, convinto di trovare la madre, ma non trovò nessuno.

Decise di andare in salotto, dove trovò i suoi parenti e le due ospiti.

“Fred, sei tornato!” disse Janet andandogli incontro felice.

“Ciao Janet…” disse con indifferenza.

“Bene, adesso possiamo metterci a tavola…” disse il signor Wright scambiando un’occhiata d’intesa con la moglie.

Cenarono e come dolce terminarono la crostata di fragole.

“Signora Wright questa crostata è buonissima! Dovrà darmi la ricetta!” disse Janet gustando la seconda fetta di crostata.

“Veramente l’ha fatta Diana…” disse Julia sorridendo soddisfatta. Era risaputo che Julia e Janet non andavano d’accordo. Nessuna delle due l’aveva mai ammesso apertamente, ne aveva mai voluto dire il motivo.

“Ah… Però si vede che non è fatta con fragole fresche… Magari l’avrà acquistata per fare bella figura…” buttò lì Janet con astio: non avrebbe vinto quella sempliciotta! pensò tra sé.

“Avresti detto lo stesso anche se la crostata l’avesse fatta mia madre?” chiese Julia irritata. Aveva da poco conosciuto Diana, ma le era sembrata una brava persona, inoltre l’aveva accettata senza riserve. Era suo dovere difenderla. Era convinta che anche Diana avrebbe fatto lo stesso per lei.

“Basta Julia” disse la madre con sguardo severo. Anche se tollerava poco Janet non era giusto trattarla male, era pur sempre ospite in casa loro.

“Scusami mamma” disse la richiamata all’ordine.

Janet gongolava felice… “Smettila Janet!” le intimò in un sussurro la Alice.

Terminata la cena, Julia e Katherine aiutarono la madre a rigovernare. Gli uomini rimasero in salotto con le due ospiti.

“Janet vieni di sopra a disfare i bagagli?” propose Alice alla sorella.

“Sono troppo stanca per mettere a posto i vestiti, non lo possiamo fare domani?” disse vedendo Fred avvicinarsi alla porta per uscire.

Janet approfittò dell’occasione che le veniva offerta “Fred, caro, mi mostreresti i dintorni? ”

Fred guardò Janet “Non sei troppo stanca?” le disse con ironia.

Janet ammutolì di colpo “Vado a sistemare i bagagli!” disse risentita la ragazza.

Poco dopo la Casa sul Fiume era buia e silenziosa, segno evidente che i suoi occupanti erano tutti andati a riposare.

 

Un nuovo giorno… e che giorno pensò Diana svegliandosi.

Scese dal letto ed aprì la finestra, ormai era dicembre ed il sole, che faceva presagire una bella giornata, non riusciva a scaldare la fredda giornata.

Richiuse la finestra cercando di scaldarsi le braccia ed il corpo intirizziti dal freddo.

Si avvicinò all’armadio e prese il vestito della domenica: era un vestito in velluto blu scuro con il colletto alto al centro del quale faceva bella mostra di sé un fiocco dello stesso tessuto e colore. Si pettinò accuratamente e, dopo aver indossato il vestito e preso cappellino e borsetta, scese al piano di sotto dove indossò gli stivaletti.

Sua madre era in cucina.

“Buongiorno mamma, dormito bene? Papà e Minnie May come stanno?” chiese Diana.

“Buongiorno Diana. Papà sta un po’ meglio, non ha la febbre, ma per oggi non lo farei uscire. Tua sorella invece ha ancora la febbre. Non ho dormito molto, ma meglio dei giorni scorsi…” le rispose sorridendo.

Essendo entrambe pronte, uscirono per recarsi alla funzione.

 

Arrivarono in chiesa in anticipo, e trovarono la signora Lynde e la signorina Cuthbert con le quali si fermarono a parlare un po’.

Stavano entrando a prender posto quando Diana, vide arrivare Fred e la sua famiglia.

C’erano tutti, persino Alice. Mancava solo Janet.

Chissà come mai non è venuta? pensò Diana prendendo posto.

I Wright presero posto tre file più indietro.

Terminata la funzione, Diana e la signora Allan si avvicinarono ai Wright.

Julia, che fu la prima a vederli, la salutò calorosamente.

“Ciao Julia. Signor Wright, Signora…” disse compitamente Diana “Vorrei presentarvi la signora Allan” aggiunse voltandosi verso quest’ultima.

“Buongiorno” disse gentilmente la moglie del reverendo regalando ai presenti un dolcissimo sorriso.

“Ho saputo che aiuterai Diana nella conduzione dell’asilo…” disse rivolgendosi a Julia “Mi fa piacere, io adesso non le posso più essere molto d’aiuto” disse accarezzandosi il pancione piuttosto prominente.

“Sono felice che Diana me l’abbia chiesto e farò del mio meglio per aiutarla!” disse Julia con convinzione.

Molti altri abitanti si unirono alla conversazione del gruppetto, soprattutto per conoscere i nuovi abitanti di Avonlea. La signora Allan si congedò all’arrivo del marito, che non voleva si stancasse troppo nelle sue condizioni.

 

Fred guardò Diana e, con una scusa se ne andò.

Diana lo osservò di sottecchi: avrebbe avuto il coraggio di andare all’appuntamento? se lo stava chiedendo dall’inizio della funzione. Ed ancora non sapeva cosa fare.

Non sono sofisticata… Cosa posso offrire ad un ragazzo bello e meraviglioso come Fred io, una semplice ragazza di paese? Niente… Però… Lui ha dimostrato che ci tiene a me, dopotutto è passato ogni giorno a trovarmi… Ha ragione la mamma! Non lo lascio a Janet! pensò Diana: ormai la decisione era presa.

Salutò i presenti e, dopo aver fissato un orario ed un luogo d’incontro con Julia per l’indomani, s’incamminò verso il calesse dove l’attendeva la madre.

 

“Mamma, posso uscire?” chiese Diana appena rientrate a casa.

“Veramente siamo appena rientrate… Va bene! Ma non stare tanto. Rientra prima di mezzogiorno” disse vedendo la figlia guardarla con fare supplichevole.

“Grazie mamma!” disse Diana correndo fuori.

“E’ proprio innamorata…” disse al vuoto la donna.

 

Fred, già arrivato all’appuntamento, fissava il paesaggio senza vederlo

“Chissà se verrai Diana…” chiedeva al vento Fred.

 

 

 

Eccoci qua! Finalmente la terza svolta è finita.

Il prossimo capitolo lo volete romantico oppure travagliato?? Fatemi sapere perché ho due idee per la testa e non so decidermi.

 

Ringraziamenti:

Daphne: ciao stellina! Sì, sei la prima… Neppure a me è simpatica Janet, ma mi serviva l’antagonista, altrimenti questa storia sarebbe già finita.  Avrai notato che anche la madre di Diana ha scoperto che la figlia è innamorata. Ti annuncio che nel prossimo capitolo ritorneranno i nostri amici partiti per l’accademia. Mi dispiace ma non sarà Alice che formerà il trio, ma qualcun’altra… Non ti svelo altro. Ciao e fammi sapere!!

 

  
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