Peach
Blossom
Le braccia conserte, lo
sguardo spento.
Harry si guardò intorno
alla ricerca di una faccia amica. Non ne trovò.
Ron non riusciva a
guardarlo in faccia. Seamus gli dava le spalle.
Sapeva perchè si
comportavano cosi, lo sapeva benissimo e di certo non poteva biasimarli.
La McGranitt usci
dall'infermeria. Era stanca, la faccia tesa.
"Weasley?"
Ron saltò sulla panca e si
avvicinò alla professoressa. I due parlarono in disparte per qualche secondo.
Harry cercò invano di udire qualche parola.
Quando la McGranitt si
congedò, passarono pochi secondi e la furia di Ron si avventò su Harry.
Lo prese per il collo e lo
sbattè contro il muro, piangeva. Harry cercò di divincolarsi ma la forza della
disperazione è sempre più forte.
Ron lo ributtò contro il
muro e lo riempì di pugni. Seamus e Dean stettero a guardarlo per qualche
secondo senza fare nulla, poi entrambi presero Ron per le spalle e lo
allontanarono da Harry.
Quest'ultimo, ormai privo
di forza giaceva a terra, la faccia piena di lividi e di sangue che gli usciva
dalla bocca.
Ron si sistemò la divisa e
infine lo guardò come non lo aveva mai guardato prima. Con odio.
"Prega Dio che non le
succeda nulla, perchè se succede, giuro che vengo a cercarti e ti uccido con le
mie mani!!".
Poi lasciò il corridoio
diretto al lago.
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Sentì una mano che le
accarezzava il viso e quel profumo di fiori di pesco che sentiva solo quando
c'era lei nei paraggi.
Hermione aprì gli occhi
lentamente.
La donna la guardò con
apprensione, poi le si avvicinò e le baciò la fronte.
"Mamma, non ..."
"Shhh....non parlare,
cerca di riposare, ok? Io e papà ti riportiamo a casa".
Il sorriso di sua madre.
Quella fu l'ultima cosa che vide Hermione Granger quel giorno.
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"Ehi..."
"Ehi!" gli
rispose Ginny con un sorriso. "Come va?" gli chiese la ragazza
indicando i lividi sul viso di lui.
"Va bene" le
rispose Harry, abbozzando un sorriso.
La Sala Comune non era mai
stata cosi silenziosa.
"Avanti, chiedi
pure..." disse la ragazza ad un certo punto.
"Cosa?...cosa
intendi?"
"So che chiedere alla
tua ex-ragazza come sta la donna che ami non è la cosa più normale di questo
mondo. Però....beh puoi chiedermelo, non farti problemi."
La faccia di Harry parlava
per lui.
"Non sta bene. I suoi
genitori l'hanno fatta ricoverare in un ospedale babbano ed è stata li alcuni
giorni. L'altro ieri l'hanno riportata
a casa."
Harry si sedette. Una mano
sugli occhi. Poi le mani fra i capelli. Lacrime e rabbia trattenute per troppo
tempo.
Ginny lo osservò. Non c'era
pietà nel suo sguardo.
"Credevo di averti
capito, ma mi sbagliavo. Ad Hermione è
toccata la mia stessa sorte. Essere lasciata per un bene più grande.
Soltanto che lei ha avuto
la forza di dirti che sbagliavi, che lei poteva andare incontro a tutto se tu
le fossi stato accanto. Allora perchè? Perchè l'hai lasciata andare??"
"Lei era pronta, ma io
non lo ero. Non ero pronto a perderla."