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Autore: Morrigan    21/07/2005    5 recensioni
* Harry&Hermione ff *
'L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.'
[Carl Gustav Jung]
Genere: Romantico, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Peach Blossom

Peach Blossom

 

 

 

Le braccia conserte, lo sguardo spento.

Harry si guardò intorno alla ricerca di una faccia amica. Non ne trovò.

Ron non riusciva a guardarlo in faccia. Seamus gli dava le spalle.

Sapeva perchè si comportavano cosi, lo sapeva benissimo e di certo non poteva biasimarli.

La McGranitt usci dall'infermeria. Era stanca, la faccia tesa.

"Weasley?"

Ron saltò sulla panca e si avvicinò alla professoressa. I due parlarono in disparte per qualche secondo. Harry cercò invano di udire qualche parola.

Quando la McGranitt si congedò, passarono pochi secondi e la furia di Ron si avventò su Harry.

Lo prese per il collo e lo sbattè contro il muro, piangeva. Harry cercò di divincolarsi ma la forza della disperazione è sempre più forte.

Ron lo ributtò contro il muro e lo riempì di pugni. Seamus e Dean stettero a guardarlo per qualche secondo senza fare nulla, poi entrambi presero Ron per le spalle e lo allontanarono da Harry.

Quest'ultimo, ormai privo di forza giaceva a terra, la faccia piena di lividi e di sangue che gli usciva dalla bocca.

Ron si sistemò la divisa e infine lo guardò come non lo aveva mai guardato prima. Con odio.

"Prega Dio che non le succeda nulla, perchè se succede, giuro che vengo a cercarti e ti uccido con le mie mani!!".

Poi lasciò il corridoio diretto al lago.

 

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Sentì una mano che le accarezzava il viso e quel profumo di fiori di pesco che sentiva solo quando c'era lei nei paraggi.

Hermione aprì gli occhi lentamente.

La donna la guardò con apprensione, poi le si avvicinò e le baciò la fronte.

"Mamma, non ..."

"Shhh....non parlare, cerca di riposare, ok? Io e papà ti riportiamo a casa".

Il sorriso di sua madre. Quella fu l'ultima cosa che vide Hermione Granger quel giorno.

 

 

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"Ehi..."

"Ehi!" gli rispose Ginny con un sorriso. "Come va?" gli chiese la ragazza indicando i lividi sul viso di lui. 

"Va bene" le rispose Harry, abbozzando un sorriso.

La Sala Comune non era mai stata cosi silenziosa.

"Avanti, chiedi pure..." disse la ragazza ad un certo punto.

"Cosa?...cosa intendi?"

"So che chiedere alla tua ex-ragazza come sta la donna che ami non è la cosa più normale di questo mondo. Però....beh puoi chiedermelo, non farti problemi."

La faccia di Harry parlava per lui.

"Non sta bene. I suoi genitori l'hanno fatta ricoverare in un ospedale babbano ed è stata li alcuni giorni.  L'altro ieri l'hanno riportata a casa."

Harry si sedette. Una mano sugli occhi. Poi le mani fra i capelli. Lacrime e rabbia trattenute per troppo tempo.

Ginny lo osservò. Non c'era pietà nel suo sguardo.

"Credevo di averti capito, ma mi sbagliavo.  Ad Hermione è toccata la mia stessa sorte. Essere lasciata per un bene più grande.

Soltanto che lei ha avuto la forza di dirti che sbagliavi, che lei poteva andare incontro a tutto se tu le fossi stato accanto. Allora perchè? Perchè l'hai lasciata andare??"

"Lei era pronta, ma io non lo ero. Non ero pronto a perderla."

 

 

  
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