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Autore: Lily Margareth Evans    25/02/2010    1 recensioni
rieccomi qui con la mia seconda fanfiction, la prima è stata per me un successo. sperando di ritrovare il sostegno dei lettori ecco un'altra Draco/Hermione. Questa volta troveremo un'Hermione intenta a maturare e in cerca di risposte, un Malfoy che inizia a provare dei sentimenti. "Chi disprezza prima o poi compra sempre"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La settimana era trascorsa abbastanza velocemente, tra i preparativi per il ballo, le lezioni e le partite di quidditch, era arrivato venerdì.
Ero dovuta scappare dalla mia Sala Comune perché tra la frenesia dei preparativi e l'ansia di Ginny non riuscivo a tranquillizzarmi e fare le ultime prove per il ballo.
Mi ero rifugiata sulle rive del lago Nero, nella speranza di poter trovare un po' di pace e riordinare le idee.
Era da un po' di tempo che non vedevo Ares in giro, ero preoccupata e mi sentivo un po' sola, come se quell'affarino rappresentasse qualcosa di più di una semplice presenza.
Mi sentivo una sciocca a pensarci,ma diverse sensazioni affioravano in me.
Ed ecco che mentre ero assorta nelle mie riflessioni sentii una presenza a pochi passi da me.

-Come mai tutta sola Granger?-

-Ogni tanto ho bisogno di pensare lontano dagli altri Malfoy-

-Già, eri assorta nei tuoi pensieri, si sentiva quasi il rumore dei tuoi neuroni che si muovevano freneticamente nella tua testolina-

-Beh almeno nella mia testa si sente qualcosa, nella tua c'è un silenzio surreale-

-Oh oh, siamo di cattivo umore? Come mai tutta questa simpatia?-

-Con te non mi devo sforzare molto, sono parole che mi escono dal cuore-

-Immagino. Allora come vanno le lezioni di ballo? Lenticchia e San Potter sono ancora vivi oppure li hai massacrati a forza di usarli come cavie?-

-Ah ah sei molto spiritoso Malferret, ho provato da sola-

-Chissà che risultati allora-

-Non importa, io questo posso offrire-

Abbassai lo sguardo e mi sentii arrossire.
Perchè Malfoy mi faceva quell'effetto?
Mi vergognavo quasi per la risposta che gli avevo dato; in fondo cosa gli dovevo dimostrare?

“Non devo mica giustificarmi con lui!”

-Non te la prendere Granger, dai su alzati svelta-

-Scusa?-

-Ma come? Mi stupisci miss-So-tutto-Io,proprio tu che studi tanto...non sai che prima di un esame bisogna ripassare per arrivare pronti?-

-Non credo sia il caso-

-Non puoi essere più disastrosa di quanto non eri già prima, male che vada andrò al San Mungo a farmi curare le lesioni che mi provocherai ai piedi-

-E magari anche la lesione che ti procurerò ai gioielli di famiglia se non la smetti! Arrogante furetto!-

Senza scomporsi lo vidi avvicinarsi a me e prendermi la mano.

-Me lo concedi un ballo?-

-Io...-

-Lo prenderò per un si-

Le poggiai una mano sul fianco e l'avvicinai a me con delicatezza, le strinsi una mano e la fissai per qualche secondo.
Sembrava imbarazzata e un po' tesa.

-Pronta?-

-Si-

Iniziammo a muoverci lentamente, accennando pochi passi.
Volevo che si sciogliesse e tranquillizzasse.

Perchè mi trovo in questa situazione? Perchè sono qui ad aiutarla?”

-Grazie-

-Cosa?-

-Non fare finta di non aver capito furetto-

-Se ripetessi sarebbe meglio-

-Grazie. Per questo, cioè...si insomma...grazie per l'aiuto anche se sono una causa persa-

-Non stai guardando in basso e fin'ora non mi hai pestato i piedi, direi che è già un notevole miglioramento, e poi con un maestro come me...-

-Perchè lo fai?-

“Già...perchè lo faccio?”

-Ci sono domande a cui non è dato avere risposte-

-Stai evitando il discorso Malferret-

-E tu fai troppe domande, non puoi prendere una cosa così com'è per una volta?-

Mi sentivo mortificata, era più forte di me, volevo capire, volevo delle risposte.
Eravamo così vicini che potevo sentire il suo respiro sul mio collo, la sua presa decisa e gentile attorno al mio fianco.
Alzai lo sguardo e lo vidi ricambiarmi.

-Sei curioso di sapere chi sarà la tua dama per domani sera?-

-Non m'importa, probabilmente me ne andrò a metà serata. Sono quasi più curioso di scoprire chi è il martire che ti dovrà accompagnare al ballo-

-Ma come siamo gentili...ehi ehi aspetta, non è che sei geloso serpe?-

-Geloso? E perchè dovrei?-

-Hai ragione, scusa dimenticavo che tu non sai cosa sono i veri sentimenti-

Quelle poche parole mi fecero ribollire il sangue nelle vene, l'allontanai e la guardai con rabbia.

-Non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere Granger-

-Invece mi azzardo e come caro mio! Sono 7 anni che da quella tua boccuccia angelica vomiti sentenze su di me, sulla mia famiglia su ciò che sono senza nemmeno conoscermi, nascondendoti dietro un pregiudizio in cui secondo me nemmeno credi!!!-

“Che caratterino che ha...io credo nei miei ideali, i miei genitori mi hanno educato così”

-Credo fermamente in quello che i miei genitori mi hanno insegnato, e in 7 anni non ho fatto altro che dirti tutto quello che penso-

-E allora illuminami mister-Sangue-Puro, perchè sei qui a condividere la tua aria con me? Perchè fino a qualche istante fa eri li a fare giravolte con la sottoscritta? Perchè?-

La fissai mentre mi sbraitava contro, era arrossita; lo faceva sempre quando litigavamo nei corridoi del castello.
I primi tempi non rispondeva, si limitava a correre via, in qualche rara occasione l'avevo vista piangere nel bagno delle ragazze mentre mi ricopriva di epiteti poco carini.
Negli ultimi anni invece aveva tirato fuori il suo carattere da Grifondoro, fiero, orgoglioso, e i battibecchi erano diventati quasi una sfida a chi zittiva prima l'altro.

-Sai Granger forse anche tu nel tuo piccolo hai dei pregiudizi sul sottoscritto-

-Non è assolutamente vero!-

-Lo stai dimostrando in questo momento-

Rimasi ammutolita a fissarlo.
Ero prevenuta anche io?
Eppure mi sembrava impossibile, io non ero come lui, non ero assolutamente come lui...io...

-Forse...forse hai ragione-

-E forse e dico forse hai ragione anche tu Granger-

Ci fissammo per un attimo lui sembrava quasi dispiaciuto, e io...io mi sentivo una perfetta scema.

“Forse dovrei chiederle scusa”

“Forse dovrei dirgli che mi dispiace”

-Malferret...-

-Uhm?-

-Dovremmo riprendere a fare le prove...non possiamo mica lasciare un lavoro a metà-

-Come mai tutta questa voglia di starmi vicina Granger?-

-Non voglio starti vicina! Io...-

Non le diedi il tempo di finire la frase, le presi una mano e l'attirai verso di me incurante della sua faccia stupita.

-Ma..cosa..-

-Concentrati testona non vorrai mica stare qui tutto il pomeriggio?-

Rimanemmo vicini in silenzio.
La guardavo senza farmi notare e la sentii piano piano abbandonarsi a quel quasi-abbraccio.

-Sei proprio un bravo insegnante lo sai?-

La vidi accennarmi un timido sorriso.

-Me l'hai già detto quando ti ho insegnato a volare ricordi?-

-Già...e tu mi hai detto che sono una brava allieva se non mi impunto-

Le sorrisi, per la prima volta niente ghigni, niente sorrisi falsi o maliziosi.

-Ti si illuminano gli occhi quando sorridi furetto-

Senza accorgermene con una mano iniziai ad accarezzarle la guancia...era calda e morbida come una pesca.
Non riuscivo a pensare più a nulla; la strinsi facendola aderire a me.

“Cosa sto facendo? Oh al diavolo tutto!”

“Cosa stiamo facendo? E' così vicino..”

Eravamo così vicini che i nostri nasi si sfioravano, così vicini da sentire i nostri respiri, quando all'improvviso una voce ci riportò alla realtà.

-Draco! Draco dove diavolo sei?-

Era la voce di Blaise.

-Draco ti ho cercato ovunque...ops...emh ciao Hermione-

Vidi il mio migliore amico arrossire visibilmente.

-Che succede Blaise?-

-E' arrivata la tua aquila, ha un messaggio per te-

Guardai la Granger che era ancora tra le mie braccia, le sorrisi impercettibilmente e mi distaccai da quel contatto.

-Ormai non hai più bisogno delle mie lezioni, posso anche andare-

-Io..suppongo di si...grazie-

-Buona fortuna per domani-

Senza dirle altro le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi allontanai a passo spedito con Blaise che mi seguiva.

“Cazzo cazzo cazzo...che stavo facendo?”

-Beh mi pare ovvio...-

-Non iniziare Bla...è stato tutto un errore, non so che mi sia preso-

“Già...cosa mi è preso...”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

Eccomi qui con un nuovo capitolo.
Nonostante i giorni passati tra ospedale e altri mille impegni non mi sono dimenticata di scrivere.
Spero tanto che questo capitolo vi piaccia; tra non molto la storia si concluderà, mancano ancora pochi capitoli, ma spero che mi seguirete fino alla fine.
Ringrazio tutte le mie lettrici e coloro che mi recensiscono.
Con affetto
Vostra
Lily Margareth Evans

  
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