Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: adry91    25/02/2010    12 recensioni
Edward ha lasciato Bella in New Moon e non è non e mai più tornato. Gli anni passano e anche i decenni, ma due anime sono ancora tremendamente legate tra di loro perché il tempo possa cancellare ciò che l’amore ha creato. Cosa succederà se un giorno Bella dovesse rincontrare quella che aveva considerato fin dall’inizio al sua famiglia? E i Cullen e soprattutto Edward come reagiranno quando scopriranno che Bella è ancora la diciottenne che avevano lasciato? P.S. Bella non è un vampiro, ma non è comunque umana. Oltre i vecchi, ci saranno anche nuovi personaggi.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

 

 

Eccomi qui con un altro capitolo. Vedremo come reagirà Bella alla vista dei Cullen. Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate. Spero vi piaccia. Buona lettura a tutti.

 

 

Capitolo 4

E’ davvero lei?

 

POV EDWARD

 

Finché le persone

che rappresentano per noi un problema,

stanno da una parte,

e quelle, che per noi sono la soluzione,

 stanno dall'altra, tutto fila liscio.

Il vero problema è quando le personalità coincidono,

e alcune persone diventano sia problema che soluzione.

 

 

 

Non posso ancora crederci, tutto mi sembra impossibile. Non faccio altro che guardare la ragazza di fronte a me e chiedermi se sto sognando o se quella è la realtà.

I suoi occhi sono fissi dentro i miei come se potessero comunicare, ci guardiamo talmente tanto intensamente che i nostri sguardi sembrano unirsi indipendentemente dalla nostra volontà.

Dopo non so quanto tempo, forse secondi o forse minuti, mi rendo conto che il ragazzo con cui è entrata la cinge per i fianchi e non riesco a capire cosa ci sia tra loro.

Avevo già notato questo particolare, ma quando l’avevo fatto non ci avevo visto nulla di male perché non avevo ancora visto che quella ragazza era la mia Bella, la ragazza che amavo sopra ogni cosa.

Quello poteva essere un comune segno d’affetto, ma poteva anche essere che quei due stavano insieme e la cosa pur se non ne potevo avere la conferma mi infastidiva tanto, troppo direi.

Cercai di sondare i pensieri del nuovo arrivato e della ragazza che assomigliava in tutto e per tutto alla mia Bella e mi resi conto che le loro menti erano completamente vuote.

Feci lo stesso con i due ragazzi che erano già seduti al tavolo, quelli le cui menti erano per me penetrabili, ma mi resi conto che adesso anche loro avevano la mente inaccessibile.

Adesso capivo a cosa si riferiva il moro quando aveva parlato di scudo.

Qualcuno tra i due nuovi arrivati doveva essere in grado di estendere uno scudo talmente potente da proteggere tutti loro.

Cercai di cogliere quanti più particolari possibili della ragazza e solo allora mi resi conto del modo in cui questa era vestita.

Indossava un paio di pantaloni neri che esaltavano le sue fantastiche curve, una maglietta rossa che, invece, esaltava il suo seno perfetto e un giubbotto di pelle nero lasciato sbottonato.

Portava anche un paio di scarpe rosse dal tacco a dir poco vertiginoso e ogni accessorio che aveva addosso si abbinava perfettamente con il resto (à il link con i vestiti di Bella: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=16194246 ).

Vedendola vestita in quel modo dubitai ardentemente che potesse essere davvero la mia Bella.

L’amore della mia vita non aveva idea di cosa fosse la moda. Lei preferiva indossare i suoi comodi maglioncini larghi e non si sarebbe mai sognata di camminare su un tacco di quell’altezza.

Bella era goffa, tremendamente goffa, quante volte aveva rischiato di cadere se io non fossi stato lì pronto a sorreggerla ed era capitato quando aveva addosso solo delle comode scarpe basse, non immaginavo le possibili cadute su quei trampoli.

Con tacchi di quella dimensione sarebbe caduta sui suoi stessi piedi, invece, quella ragazza sembrava totalmente a suo agio in quell’abbigliamento e camminava con un grazia che in pochi avevano.

E poi il trucco. Bella non amava truccarsi e odiava Alice quando la faceva diventare la sua bambola da laboratorio. Quella ragazza, invece, aveva un trucco forte, ma non volgare, perfetto direi, un trucco che permetteva di esaltare il fantastico colore di quegli occhi talmente chiari da sembrare davvero di ghiaccio.

Poteva davvero essere Bella?

Eppure era identica, anche se dovetti convenire che il suo profumo era leggiarmente cambiato, ma nonostante questo mi attirava ancora tanto, troppo.

La vidi fissarmi ancora con più insistenza per poi passare lo sguardo a ogni singolo componente della mia famiglia e soffermarsi appena su Alice prima di buttare il suo sguardo di nuovo su di me.

Dopo non so quanto tempo staccò il suo sguardo dal mio e vi voltò verso i ragazzi che erano con lei nel tavolo.

A quel punto staccò la presa dal ragazzo che era appena entrato con lei e si sedette su una sedia dandomi le spalle.

Nonostante si fosse girata, io non riuscivo a staccare gli occhi da dosso a quel tavolo e notai che per i miei fratelli era lo stesso, mentre i nuovi arrivati sembravano, ormai, completamente a loro agio, anche e soprattutto quella ragazza che non appena mi aveva  visto sembrava essere completamente in imbarazzo.

- Allora, fatemi pensare. Vediamo a chi la regalo – disse il ragazzo castano con fare scherzoso dopo aver preso la mela da terra, quella stessa mela che fino a poco prima era nelle mie mani, quella stessa mela che mi era caduta non appena avevo visto la ragazza.

- Direi che puoi pure tenertela. Magari un po’ di vitamina B ti ristabilizza il cervello – gli rispose la gemella di Jenny.

- Sempre spiritosa tu. Vorrà dire che verrai espulsa dalla lista – le disse il ragazzo.

- Ma di quale lista stiamo parlando? – gli chiese Bella.

- Ricordate il mito della mela d’oro? Quella che Paride diede in premio ad Afrodite poiché ella, era, secondo lui, la più bella dell’Olimpo? – chiese il ragazzo a tutti.

- E quindi? – domandò la ragazza bionda per farlo continuare a parlare.

- Quindi devo scegliere a quale blanda giovine dare questa mela – le rispose il ragazzo.

- E quella ti sembra un mela d’oro? – chiese sarcastica sempre la stessa gemella.

- Potresti sforzarti di immaginarla così e poi hai idea di cosa sia il senso della metafora? – le rispose il ragazzo.

- Nate, sta un po’ zitto, credo che ci fai più figura – gli disse Jenny.

- Sentite sapete una cosa? Nessuno di voi la merita, provvederò a regalarla a qualcun’altra – disse lui facendo il finto imbronciato e guardandosi in giro facendo finta di adocchiare qualche ragazza.

- Dai qui, va. Ho fame e ho proprio voglia di una mela – gli disse Bella togliendogli il frutto dalle mani e iniziando a sbucciarla.

- Non vale – disse lui imbronciato, anche se il muso gli passò ben presto.

Qualcosa mi diceva che il ragazzo aveva volutamente scherzato, forse, per stemperare un po’ la tensione che si era creata in quella ragazza che in tutto e per tutto assomigliava a Bella.

Iniziarono a mangiare in silenzio mentre notavo che Jenny mi lanciava sguardi a dir poco omicidi.

- Non può essere la realtà, lo sapete vero? – ci disse Rosalie mentre tutti stavamo iniziando a riprenderci per ciò che avevamo visto.

- Lei è reale – le rispose Emmett.

- Rose ha ragione, non può essere lei. Sarà qualcuno che le assomiglia. Ragionate, sono passati centocinquant’anni e lei è esattamente come l’abbiamo lasciata e di certo non è una vampira – disse Jasper razionalmente.

- Io lo dicevo che se si vestiva alla moda sarebbe sembrata un vero schianto. E’ semplicemente divina – esordì, invece, Alice mentre fissava di sfuggita Bella.

Con tante cose da pensare, lei, in un momento del genere, riusciva a pensare alla moda.

Roba da non credere.

- Non crederai mica che è lei? – le chiese Rose.

- Perché hai dei dubbi? – le domandò Alice facendo capire che per lei la cosa era ovvia.

- Dai è impossibile. E poi guardarle gli occhi. Lei li aveva cioccolato – continuò la bionda di mia sorella.

- Questo non significa nulla. Se è qui dopo tutti questi anni significa che è diventata qualcosa e quindi questo potrebbe giustificare il colore degli occhi – le fece notare il folletto.

- Se è davvero lei, questo cambia un po’ le cose – intervenne Jasper lanciandomi uno sguardo fugace.

- Scusate, ma se è lei, mi spiegate perché ha reagito in questo modo? Cioè, ha fissato noi e soprattutto Edward e poi si è seduta dandoci le spalle come se nulla fosse – intervenne Emmett.

- Cioè fammi capire, come pensi che avrebbe dovuto reagire? Sarebbe dovuta correre da noi e abbracciarci? Ti rendi conto di ciò che gli abbiamo fatto? L’abbiamo abbandonata. Se è arrabbiata con noi ha tutte le buone ragioni per esserlo – disse Alice alzando leggiarmente il tono di voce, senza comunque esagerare per non farci sentire dagli altri e soprattutto da loro.

- Si scusa, hai ragione – le disse Emmett mentre io non potevo fare a meno di guardare verso quel tavolo.

Stavo impazzendo di gelosia nei confronti di quel ragazzo che era così vicino alla mia Bella, che poteva toccarla, scherzarci e parlarci.

- Edward ti prego contieniti. La tua gelosia mi uccide – mi disse Jasper potendo percepire le mie emozioni.

- A me, invece, uccide vedere quelle scene – dissi indicando il tavolo dove quel Nate stava facendo il solletico alla mia Bella solo perché lei gli aveva dato uno scappellotto in testa perché lui gli aveva fregato una patatina dal suo piatto.

- Non puoi farci nulla. E poi non sai nemmeno se è davvero lei – mi disse Rosalie.

- E’ lei, sento che è lei, ma tu non puoi capirlo, del resto tu non hai mai capito niente del nostro amore. Per te, lei, era solo una fragile umana, ma la cosa che ti dava più fastidio è che lei aveva una vita normale mentre tu no, eri solo invidiosa, gelosa della sua felicità. Non hai mai voluto capire cosa davvero ci legava e non lo capirai mai perché sei una persona troppo superficiale – sbottai nervoso prendendomela con lei per la rabbia che, invece, provavo per quel ragazzo.

Vidi il suo viso e l’espressione che l’attraversò e in quello stesso momento mi pentì di aver detto quelle cose, che oltretutto non pensavo nemmeno.

Io avevo capito fin da subito cosa provava Rosalie nei confronti di Bella, anche se lei non l’avrebbe mai ammesso. Lei voleva solo che Bella non diventasse un mostro, che restasse umana e avesse una vita normale, con dei figli, voleva solo che Bella potesse avere la vita che a lei non gli era stata permessa e in fondo non potevo dargli torto perché era stata l’unica di tutta la famiglia ad essere la più razionale.

Avevo detto quelle cose solo per la rabbia e adesso mi sentivo tremendamente in colpa.

- Scusa, non volevo. Quello che ho detto non lo penso davvero – mi limitai a dirle prima di alzarmi e uscire velocemente da quella mensa, mentre mi accorsi che Bella mi osservò fino a quando non raggiunsi l’uscita.

Ero convinto che fosse lei e più che mai ero risoluto a parlargli.

Dovevo sapere e avrei saputo, ma ora non ne avevo il coraggio, non avevo il coraggio di affrontarla e poi non volevo scombussolarla con le mie parole.

Volevo dargli il tempo di metabolizzare la notizia, del resto non si aspettava certo di rivedermi e adesso capivo la minaccia di Jenny.

La parte egoista di me voleva correre da lei, spiegargli i motivi per cui mi ero comportato in un determinato modo sperando che lei nonostante tutto il tempo passato potesse capirmi e soprattutto perdonarmi.

Riflettei sulle parole che mi aveva detto Jenny e adesso tutto aveva senso, adesso capivo il significato di quelle parole, ma soprattutto adesso capivo che Bella aveva sofferto a causa mia e io forse dovevo dargli il tempo di riflettere e assimilare il fatto che il suo destino e il mio si fossero incrociati una seconda volta.

Bella era per me il tutto, era allo stesso tempo il problema e la soluzione e se fino ad ora queste due personalità erano state separate adesso erano insieme e adesso iniziavano i veri problemi, ma non mi sarei lasciato scoraggiare.

Forse, avrei dovuto aspettare.

Era fondamentale che lei potesse metabolizzare la notizia, del resto di sicuro non si aspettava di vedermi ancora, ma nonostante questo io avevo il fermo bisogno di correre da lei anche solo per poterla guardare negli occhi.
Dovevo sapere cosa provava per me.

Era finito l’amore che la teneva legata a me?

Oppure quel sentimento albergava ancora da qualche parte dentro di lei?

E quel ragazzo che fino a prima la teneva tra le sue braccia chi era?

Cos’era per lei?

Era il suo nuovo compagno?

Dovevo saperlo, dovevo avere delle risposte.

Prima di uscire del tutto dalla mensa provai a sondare di nuovo la mente di tutti quelli che erano nel tavolo con lei, ma mi accorsi che i loro pensieri erano ancora assenti.

Una volta fuori mi resi conto di una cosa fondamentale: stavo già ragionando come se quella fosse davvero Bella, ma potevo esserne sicuro?

Quante probabilità c’erano che fosse davvero lei?

Poche, davvero poche, ma per me era fondamentale aggrapparmici perché mi rendevo conto che la mia sofferenza sarebbe potuta finire solo se quella ragazza fosse stata davvero Bella e poi qualcosa dentro di me mi diceva che era lei.

Era come se il sentimento che provavo per lei fosse uscito fuori di me e per la prima volta dopo centocinquant’anni avevo provato di nuovo le stesse sensazione che provavo quando stavo con lei, e questo bastava a farmi pensare che quella ragazza era la mia Bella.

Nonostante questo non potevo averne la certezza, anche se le parole di Jenny adesso avevano un senso, anche se il comportamento di prima della ragazza era stato fraintendibile. Prima mi aveva fissato come se mi conoscesse già, poi, invece, si era voltata facendo completamente l’indifferente.

Dovevo scoprire se davvero era lei e per farlo non potevo certo presentarmi a lei e chiederglielo, dovevo trovare il modo di scoprirlo indipendentemente da una sua conferma o smentita.

Poteva anche avere un altro nome e quindi la cosa poteva portarmi fuori strada.

C’era un unico modo per scoprirlo. Avrei dovuto studiare i suoi comportamenti, solo così avrei scoperto qualcosa.

Se era davvero lei, anche se si sarebbe mostrata indifferente fino alla fine, avrei potuto scorgere qualche particolare in lei perché indifferenza quanto vuoi, non si può nascondere che avevamo un passato comune.

Una volta fuori dalla scuola notai che non c’era nessuno in giro così mi misi a correre alla mia velocità sovrannaturale e in poche secondi fui fuori dalla scuola e mi diressi nell’unico posto che in quel momento poteva aiutarmi: la radura mia e di Bella.

 

 

Risposte alle vostre recensioni:

 

- Luisa98: Felice di esserti stata utile e ti aver dissipato un dubbio.

 

- ClaudiaSv16: Per sapere cosa siano Bella e la sua nuova famiglia dovrai aspettare un po’, quanto alle gemelle e al fatto del nuovo ragazzo se è compagno di Bella non posso ne confermarti ne smentirti la notizia. Scoprirai tutto leggendo. Il capitolo di “ricordare il passato” non è ancora pronto, spero ti accontenterai di questo.

 

- vanderbit: Di tutte le tue domande posso rispondere solo a due. Mi chiamo Adriana, Tu? E si, è una EdxBella. Per il resto dovrai scoprire leggendo perché non posso ancora svelare nulla.

 

- mine: Sono contenta di sapere che riesco a lasciarti con il fiato sospeso anche perché è questo il mio intento. Mi fa piacere di sapere anche che sei fan di un’altra mia storia che aggiornerò fra qualche giorno visto che il capitolo è ancora in fase di scrittura.

 

- eliza1755: Si Jenny è una tipa particolare, è tosta, ma è anche fragile, lo capirai in seguito. Diciamo che dopo tutto quello che ha passato ha una sorta di corazza che indossa. Quanto alla frase di Jenny non posso anticiparti nulla, dovrai attendere proprio come hai supposto. Credo che con il capitolo corrente hai potuto conoscere la reazione di Bella, anche se non è stato ancora chiarito chi sia il ragazzo che abbracciava Bella. Anche per scoprire questo dovrai attendere.

 

- Austen95: Mi fa piacere che la pensi così.

 

- Aislinn 05: Non posso dirti se il ragazzo che è entrato a mensa con Bella sia il suo nuovo compagno. Dovrai scoprirlo leggendo. Spero che lo farai.

 

 

Un grazie di tutto cuore a tutti voi che avete recensito, a quelli che hanno messo la mia storia tra i preferiti e nelle seguite. Un altro grazie di cuore anche a coloro che mi hanno inserita tra gli autori preferiti. Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento e recensite. Un bacio.

 

Altre mie storie su Twilight

Ancora in  corso

 

!?...Quando l’amore ti cambia la vita…!?

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=394174&i=1

 

 

 

L’amore è magia

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=393144&i=1

 

 

Ricordare il passato

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=392921&i=1

 

 

 

L’odio è amore

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=422379&i=1

 

 

 

Bisogna sbagliare per conoscere la verità

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=453783&i=1

 

 

 

Uniti dal destino

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=465990&i=1

 

 

 

 

  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: adry91