Capitolo 26
In good times, in bad times, I'll be on your side forever more
{A voi che
silenziosamente, avete letto.
Silenziosamente, mi avete sostenuta.
Silenziosamente, avete sognato con me.
Silenziosamente, avete amato questi personaggi.
Silenziosamente, avrete un pizzico di malinconia
mentre leggerete questo ultimo capitolo.
Grazie. }
"Professoressa McGranitt, ci fa
una foto?".
"Signorina Evans, dovreste già essere alla stazione!".
"La prego, professoressa! Facciamo subitissimo! Ci faccia un foto davanti al
castello!".
"E va bene, signor Potter! Ma sbrigatevi, su!".
"Grazie, Minnie! E' la migliore!".
"Tenga i suoi vezzeggiativi per se, signor Black. Sono ancora in tempo ad
affibiarle una di quelle punizioni che ricorderà nei secoli dei secoli".
"Va bene, Minnie! Forza, tutti qui! Stretti stretti, su, sennò qualcuno resta da
fuori".
"Ci siamo? Pete, ci sei?".
"Alice, toglieresti gentilmente il tuo gomito dalla mia faccia?".
"Scusa, Rem!".
"Insomma, siete pronti??".
"Prontissimi, prof! Ripetete tutti insieme: formaggio!".
"FORMAGGIO!"
Mi lascio scappare un sorriso involontario, osservando la foto che stringo tra
le mani.
Certo che è incredibile. Sono passati due anni da quel giorno, eppure noi siamo
sempre gli stessi. Siamo sempre noi, contraddistinti dalle stesse espressioni,
le stesse smorfie stupide, lo stesso legame, quasi vincolante, ad unirci tutti.
Solo gli sguardi sono più appesantiti, più preoccupati.
Forse a causa dei cumuli di responsabilità che ci sono stati caricati sulle
spalle.
Forse perchè crediamo di non essere all'altezza dei compiti che ci sono stati
affidati.
O forse, perchè abbiamo una terribile paura del peggio.
L'Ordine della Fenice ha chiamato tra le sue file tutti i maghi appena
diplomati, con la speranza di riuscire a soffocare l'ondata di violenza gratuita
e megalomane che continua a divagare sotto l'amorevole controllo di Lord
Voldemort.
Per questo...ci siamo anche noi.
Maghi appena 19enni, costretti a fare azioni degne di un mago formato.
Sospiro, passando un dito sulla superficie lucida della foto, quasi ad
accarezzarla. Quanto vorrei tornare a quel momento...
"Lily?".
Sobbalzo, colta di sopresa al risuonare di quella voce tanto familiare.
"Lily? Dove sei?".
"In soffitta" rispondo, senza muovermi.
La testa di James spunta dalla botola che conduce al piano di sotto.
"Cosa stai facendo qui sù? Diventi parte integrante dei batuffoli di polvere?".
Alzo gli occhi al cielo, scuotendo la testa. Insomma. Cosa c'è di male nello
starsene seduta tra gli scatoloni impolverati? Mi aiuta a riflettere, ecco
tutto.
"Uomo, polvere eri, polvere diventerai" recito, quasi fossi una di quelle
predicatrici babbane che prevedono la fine del mondo 3 volte al giorno.
James ridacchia appena, venendosi a sedere accanto a me. Mi osserva in silenzio
per qualche secondo, poi si lascia scappare un sospiro. Allunga una mano ad
afferrare la mia, disegnando cerchi irregolari sul dorso e sulle dita,
soffermandosi in modo particolare su quell'anello che, due mesi fa, ci ha legati
indissolubilmente.
"Va tutto bene?" mi chiede, puntandomi addosso uno sguardo reso appannato da un
velo di preoccupazione.
Gli poso una mano sulla gamba, abbassando appena gli occhi.
"Quando c'è la prossima riunione dell'Ordine?".
"Stasera".
Alzo il viso di scatto. Eh?
"Stasera? E perchè non so niente?".
James mi guarda, risoluto. "Perchè non ci sei nella missione".
...cosacosacosa? Non ci sono? Io? Mi hanno sbattuta fuori!
"James. Tesoro. Cosa significa che non ci sono?".
Lui alza le spalle. "Tu ed Alice restate a casa stasera, siamo solo un paio".
"E perchè mai?".
"Non siete state richieste".
"Chi è che non ci ha richiesto?".
"Silente".
Mi ammutolisco, abbassando di nuovo il viso.
Sia chiaro, la mia reazione non è dovuta al fatto che mi senta offesa o
rifiutata. Semplicemente, è perchè sono consapevole che, se Silente ha voluto
tenere fuori me ed Alice, significa che quello che devono fare stasera è
estremamente pericoloso.
"Lily...".
James mi solleva lentamente il viso, posandomi una mano sulla guancia.
"Sta tranquilla" dice, con fare estremamente convincente.
Seh, come no.
"Tranquillissima" mormoro.
Lui sbuffa. "Davvero. Non dobbiamo fare niente di particolare".
Inarco un sopracciglio con aria ironica. Che fa, mi prende in giro? "Ah si?".
James annuisce con aria convinta.
"Dobbiamo solo intrufolarci in casa di quell'energumeno babbeo di Nott. Se la
soffiata che abbiamo avuto è giusta, dovremmo riuscire ad acciuffare alcuni tra
i Mangiamorte più fidati di Voldemort".
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva.
E' ufficiale, questo ragazzo ha idee molto strane riguardanti le parole "niente
di particolare" e "pericoloso".
Ma dico, insomma!
James intercetta la mia espressione e si lascia scappare un sospiro quasi
spazientito.
"Andiamo, Lily. Non fare quella faccia. Non è niente di che, sul serio!".
No, ho deciso.
Per Natale gli regalerò un vocabolario versione aggiornata. E mi premunirò di
sottolineare alcune parole chiave di cui è indispensabile conoscere il
significato se sei un Auror professionista e lasci a casa una moglie
diciannovenne ed ansiosa.
"Non è niente, ovvio. Infilarsi in un covo di Mangiamorte è una cosa di routine.
Ordinaria amministrazione, praticamente. Magari, Nott e compagni vi faranno
trovare anche il caffè e i pasticcini. Mi raccomando, non siate scortesi eh,
portate almeno un mazzo di fiori. Non vorrete presentarvi a mani vuote?".
Mi fermo un attimo a prendere fiato. Ho parlato così veloce da essermi quasi
dimenticata di respirare.
James mi prende il viso tra le mani, avvicinandomi a se.
"Sei totalmente assurda" mormora, tenendo gli occhi fissi nei miei. Un brivido
mi corre rapido lungo la schiena, mentre mi sforzo di restare impassibile.
"Sei tu l'assurdo qui. Come puoi definire -niente di che- una cosa del genere?
Siete in netta minoranza, il fattore sorpresa non potrà aiutarvi più di tanto.Andate
a morire, stanotte! E non guadarmi in quel modo, non osare dirmi che sono
esagerata! Cosa faresti tu al mio posto? Cosa pretendi che faccia io? Che me ne
vada a dormire tutta tranquilla e rilassata? Se tu pensi che...".
James mi poggia un dito sulle labbra, arginando il fiume di parole quasi senza
senso che preme per uscire.
"Ssssh. Calma".
Mi limito a fissarlo in silenzio. Dopotutto, che altro c'è da dire?
Lui sposta lentamente il dito in modo da accarezzarmi le labbra.
"Lily. L'unico modo per non lasciarsi prendere dal panico, in situazioni come
queste, è sminuirle. Non posso fare altrimenti. Perderei la mia indissolubile
reputazione di James Potter Cuor Di Leone".
Faccio una smorfia al suo tentativo finale di sdrammatizzare. James scuote la
testa, tirandomi velocemente a se. Con un sospiro mi rifugio tra le sue braccia,
posando la testa sul suo petto.
"Sta tranquilla" mormora al mio orecchio, cullandomi.
Alzo lo sguardo ad incrociare il suo.
"Fai il bravo e torna. Non puoi andartene senza di me".
Lui mi stringe più forte, annuendo.
"Promettimelo" gli sussurro, sfiorandogli il naso con un dito.
James si china a premere lentamente le labbra sulle mie.
"Te lo prometto".
Ok.
Altri due minuti e impazzisco. L'orologio che ho sul comodino sostiene che siano
le 2.17 di mattina.
E loro sono andati via alle 19.30.
Sbuffo, rannicchiandomi al centro di questo letto troppo grande per una sola
persona.
Non farti prendere dal panico, Lily.
Avranno avuto un contrattempo.
Magari qualcuno è arrivato in ritardo all'appuntamento e hanno dovuto ritardare
la partenza.
Magari avranno voluto mangiare prima di partire, dopotutto non è mica saggio
mettersi a fare determinate cose con lo stomaco che brontola. Potrebbe
compromettere l'intera missione e farli scoprire.
Si, ecco.
E' per questo che James non è ancora tornato.
... ma a chi voglio prendere in giro?
Mi tiro a sedere, imponendo ai miei occhi di guardare tutto ad eccezione di
quelle schifosissime lancette di quello schifosissimo orologio. Perchè tanto, la
verità è una sola.
Ho paura. Una paura tremenda.
Non posso perderlo. Non posso.
E' buffo, però. Tempo fa, quando leggevo in quei stupidi romanzetti rosa di una
tipa che dichiarava spasmodicamente di non poter vivere senza il suo amato, mi
usciva spontanea una risata ironica. La tipa, un pò sciacquetta in effetti,
faceva per forza tutta scena.
Com'era possibile provare qualcosa di talmente forte da spingere una persona a
dire con coscienza una cosa del genere?
Adesso come adesso, so che è possibilissimo.
Improvvisamente, un tuono squarcia il silenzio assopito della notte, facendomi
sobbalzare. Poi, quasi come se volesse farmi compagnia, una pioggerellina
leggera prende a picchiettare contro il vetro della finestra.
Mi tiro le ginocchia al petto, sospirando ancora una volta.
Le 2.47.
Impazzirò.
Un rumore sordo mi fa sobbalzare, anticipando il brivido freddo che mi corre
impavido lungo la schiena. Che ci sia qualcuno di sotto che prova a forzare la
porta?
Il rumore si fa sempre più vicino, fino a fermarsi davanti la camera da letto.
Oh, grazie Merlino.
Un ladro molesto è proprio quello che mi occorre, adesso.
Mi alzo rapidamente dal letto, rabbrividendo al contatto dei piedi con il
pavimento gelato. Prendo la bacchetta dal comodino, avvicinandomi alla porta.
Trattengo il respiro nel vedere la maniglia abbassarsi.
Fortunatamente, si incaglia.
Dovrei cambiarla, in effetti. Ma questo non è il momento per pensare a cose del
genere.
Oh yes, devo occuparmi del mio adorabile intruso.
Approfittando il fatto che la porta, grazie alla mia maniglia di ultimissima
generazione, non si apre dall'esterno, anticipo dall'interno.
Afferro con forza la maniglia, spalanco la porta tenendo la bacchetta ben alta e
lancio anche un grido simile ad un urlo di battaglia finlandese. O vichingo, boh.
"GWUAAAAAAAAAAAAARGH!".
"...ciao amore. Buongiorno anche a te".
...oh. Devo avere un'espressione alquanto ebete. Colpa del sonno, mi sento un
pochino intontita.
"Ma tu non sei un ladro" mi lagno.
No, non ho ancora collegato che quello davanti a me è James. Lui mi guarda,
un'espressione stranita stampata in viso.
"E tu dormi in piedi. Vieni, su".
Mi conduce verso il letto, facendomici cadere sopra. Sta un momento in silenzio,
aspettando pazientemente che il mio cervello avvii la connessione.
Dal canto mio, sbatto le palpebre più volte, mettendo a fuoco un taglio
irregolare sulla sua guancia.
Faccio una smorfia, allungando una mano a sfiorarlo appena.
"Com'è andata?".
Resto sorpresa nel sentire quella calma innaturale nella mia voce. Mi riverso
dentro il cumulo di domande ansiose che vorrei fargli, limitandomi a far uscir
fuori quella più scontata, banale ma, soprattutto, meno preoccupata.
James si passa una mano tra i capelli, sospirando.
"Non siamo riusciti ad acciuffarne nemmeno uno. A quanto pare, tra i nostri c'è
qualcuno che si diverte a fare il doppiogioco. I Mangiamorte sapevano che
saremmo arrivati, quindi... si erano organizzati alla grande".
Lo fisso, incitandolo silenziosamente a continuare.
"Ci siamo battuti al limite del possibile, le abbiamo tentate tutte, ma siamo
stati costretti a scappare".
Abbassa lo sguardo, grattandosi la testa con aria demoralizzata. Perchè gli pesa
ammettere d'aver abbandonato la battaglia così, quasi con impotenza, ma più di
tutto gli pesa averlo fatto.
James Potter non scappa mai, è una delle prime cose che ho imparato di lui.
Mi invade uno strano senso di tenerezza, che mi spinge a curvare le labbra in un
sorriso privo di allegria.
"State tutti bene?" chiedo con dolcezza, esaminando attentamente ogni centimetro
di pelle scoperta alla ricerca di qualche graffio sfuggito al mio primo esame.
James annuisce, facendo correre ancora una volta la mano tra la massa corvina.
"Frank è stato ferito ad una gamba, ma niente di grave. Per il resto, ce ne
siamo usciti solo con qualche graffio".
Sospiro.
Il sollievo provocatomi dal fatto di averlo tutto intero davanti a me è
palpabile. Lui incrocia lo sguardo con il mio.
"Ehi. Cos'è quella faccia?".
Piego la testa di lato, guardandolo con aria interrogativa.
"E' la mia faccia" rispondo, confusa.
James scuote la testa, poi allarga le braccia. "Vieni qui".
Non me lo faccio ripetere e subito mi rifugio nel suo abbraccio così
rassicurante.
Mi culla lentamente, posando la testa sulla mia nuca.
"Meno male che dovevi stare tranquilla".
Soffoco uno sbadiglio.
"Ma lo sono stata. Tranquillissima".
James posa lo sguardo sul mio viso, soffermandosi sulle ombre scure formatesi
sotto i miei occhi a causa della notte insonne.
"A-ah".
Uhm. Avverto un leggero sarcasmo. Che strano.
Non dico niente, limitandomi a stringermi più forte a lui.
Restiamo ancora un po' così, zitti, a nutrirci del silenzio carico di parole che
inondava la camera.
Dopo un po' degludisco, alzando lo sguardo su di lui.
"Che succederà, adesso?".
James mi osserva un po', poi mi accarezza i capelli lentamente.
"Combatterò. Voldemort non può averla vinta. Combatterò, fosse l'ultima cosa che
faccio".
"Combatteremo. Io sarò con te".
Lui fa per replicare, ma lo zittisco posandogli un dito sulle labbra.
"Sssh. E' inutile, te l'ho detto. Non puoi andartene senza di me".
Ed è in quel momento che nei suoi occhi leggo l'angoscia e la paura. Perchè so
che non mi metterebbe mai in pericolo. Ne sono consapevole, e mi viene una
stretta al cuore ogni volta che ci penso.
Però, in quei pozzi scuri, leggo anche la rassegnazione. Perchè James sa che è
inutile discutere, perchè questa è anche la mia guerra. Perchè devo combattere.
Per me, per lui, per il nostro futuro.
E il futuro... Merlino solo sa quanto è importante averne uno.
Mi allungo lentamente a sfiorargli le labbra con le mie, mentre sento la sua
mano scivolare sul mio collo.
"Tu non te ne andrai, Lily. Non senza che io abbia fatto di tutto per
impedirlo".
Sbuffo, alzando gli occhi al cielo con aria divertita.
"E ti pareva. Il solito megalomane, Potter. Mai pensato che potessi essere io a
salvare te?".
"Tu? Salvare James Potter? Ma vuoi scherzare! Io già ti ho salvata, con il mio
amore incontrastato!".
"Ma sentilo! Sono io che ho salvato te dal tuo egocentrismo. Ancora un po' a
stare da solo con il tuo vecchio atteggiamento, e saresti esploso a causa di
tutte le arie che ti davi!".
"Ah si? E' così che la pensi?? E allora...solletico!!".
"No, no!".
E scappo. E mi acchiappa. E fa correre le mani sui miei fianchi fino a farmi
uscire le lacrime. Si ferma, mi da il tempo di calmarmi. E una risata ci unisce,
prima flebile, poi sempre più forte.
E anche lei sembra gridare quello che entrambi stiamo pensando.
Qualsiasi cosa accada, non importa.
Ci troverà qui, e ci troverà insieme.
Me e lui.
Lily e James.
Nella buona e nella cattiva sorte,
in salute e in malattia,
finchè morte non ci separi.
~ Angolo
dell'Autrice.
E così... ci siamo arrivati. L'ultimo capitolo è ufficialmente postato.
Mi fa una strana sensazione, sapete? Ho dedicato così tanto a questa fiction che
è come se adesso archiviassi una parte di me.
Strano, vero?
Ma è inutile stare a fare riflessioni di questo genere. Perchè se questo 26°
capitolo è stato postato, è solo grazie a voi.
Che mi avete seguita, che avete atteso pazientemente i miei tempi lentissimi,
che non mi avete abbandonata dopo tutti quei mesi di assenza.
Quindi, questo spazio va a voi... grazie di cuore, ragazzi!
Grazie agli
81
preferiti, grazie alle
22
seguite, ma soprattutto grazie a quelle persone che, capitolo dopo capitolo, non
si sono mai stancate di lasciarmi un segno del loro passaggio =) in particolare,
vorrei ringraziare le 7 persone che hanno recensito il capitolo precedente,
soprattutto perchè alcune recensioni mi hanno davvero fatto venire i brividi.
Perchè non vi siete limitati a parlare del capitolo.
Perchè mi avete ringraziato.
Perchè mi avete scritto d'avervi emozionato.
Perchè avete detto di aver iniziato a leggere questa storia quando era già al
23° capitolo, e l'avete mandata giù tutta d'un fiato.
Perchè mi avete pregato di scrivere un seguito.
Adesso, di fronte a tutto questo... cosa posso dire?
Non vi ringrazierò mai abbastanza di essere stati qui con me :)
Comunque sia... Come un Castello di Sabbia non avrà un seguito =) in questa fic
non avevo previsto di trattare di Lily e James adulti, non saprei come
continuare per bene.
Però (e qui Vì si fa un po' di propaganda XD), tenetemi d'occhio, perchè sta
arrivando una nuova fiction...tutta particolare *_*
Ovviamente, i personaggi saranno sempre loro u.u ormai mi sono fissata XD e il
nome sarà qualcosa di molto simile a
Pieces of Memories
=)
Mi farebbe davvero piacere ritrovarvi anche lì <3
Bè... penso d'aver imbrattato fin troppo questo mio spazietto =)
Grazie un'ultima volta :)
E, se questo capitolo vi è piaciuto... congratulatevi con voi stessi.
Come un Castello di Sabbia è arrivata alla sua conclusione grazie a voi. <3
Vì