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Autore: gemini memi    28/10/2003    2 recensioni
questa ff è molto speciale!! non solo è scritta a quattro mani, ma le protagoniste...leggete per scoprirlo!! e mandateci tanti commenti!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tom si sentiva profondamente bene…era una sensazione meravigliosa cullare Melania tra le sue braccia…in quel momento non gli importava neppure che lei avesse detto che non lo considerava nient’altro che un amico, averla così vicina a lui era tutto quello che desiderava. Cominciò ad accarezzarle lievemente i capelli, e lentamente scivolò anche lui nel sonno.

Lara li stava osservando, e sorrise…era palese che Tom si era innamorato della sua amica, e la cosa le faceva davvero piacere. Tom le era stato simpatico fin dal primo momento…era un ragazzo simpatico, intelligente e dolcissimo, ed era più che convinta che fosse la persona giusta per rendere felice Memi e farle dimenticare i brutti momenti trascorsi in passato. E, nonostante quello che l’amica le aveva detto la sera prima, era certa che anche a lei il ragazzo non fosse indifferente…probabilmente stava solo cercando di scappare dai sentimenti che provava per lui.

“Eh, amica mia…certo che siamo proprio in una situazione complicata!-, pensò, guardando di sottecchi Benji che stava leggendo una rivista sportiva. Non riusciva a fare a meno di ripensare a quello che era successo la sera prima…era più forte di lei. Si era ripetuta mille volte che, nonostante fosse innegabilmente un ragazzo attraente, Benji era solo un arrogante e un presuntuoso, un pallone gonfiato con un carattere insopportabile, e che non era assolutamente il ragazzo giusto per lei…eppure…doveva ammettere che non era antipatia quella che provava nei suoi confronti, anzi…ne aveva avuto la certezza quando l’aveva baciato…

Benji avvertì lo sguardo della ragazza su di sé, e non potè fare a meno di osservarla anche lui. Si chiese se fosse ancora arrabbiata…Anche se non con lei non lo avrebbe mai ammesso, si rendeva conto che il suo comportamento nei riguardi della ragazza non era mai stato dei migliori…non aveva perso occasione di stuzzicarla e farla arrabbiare, ma era più forte di lui. Quella ragazza lo faceva letteralmente impazzire…in tutti i sensi! E il bacio che si erano scambiati sulla terrazza era stato stupendo…

“E bravo Benji, credo che stavolta ti sia preso proprio una bella cotta!”, si disse, e un lieve sorriso comparve sulle sue labbra. Sì, era innamorato. Lo aveva capito nel momento in cui l’aveva afferrata per le spalle, prima di baciarla…mai nessuna donna aveva suscitato in lui delle sensazioni così intense, così travolgenti…sensazioni che gli avevano fatto letteralmente perdere il controllo. La guardò di nuovo, e stavolta Lara se ne accorse e voltò la testa di scatto. Benji sogghignò…eh sì, era ancora arrabbiata…ed era deliziosa con quel faccino imbronciato…Forse però farla arrabbiare in continuazione non era la tattica migliore per conquistarla…decise che avrebbe cambiato approccio…quella ragazza doveva essere sua, ad ogni costo.

 

“Finalmente siamo arrivati!”, esclamarono tutti i ragazzi felici, quando il pullmann giunse finalmente davanti alla casetta di Lignano Sabbiadoro che li avrebbe ospitati per tutto il periodo del ritiro. Il posto era veramente stupendo, e tutti rimasero estasiati non appena lo videro. La casa era molto graziosa ed era affacciata proprio sulla spiaggia, potevano ammirare l’immensa distesa del mare, dalle acque limpide e cristalline, e ascoltare il lieve frangersi delle onde sulla battigia e il verso dei gabbiani in lontananza. Sembrava veramente il paradiso.

-Allora ragazzi, vi piace il posto?-, domandò Freddy sorridendo soddisfatto.

-Molto!-, esclamarono tutti all’unisono.

-Mister, come ha fatto a trovare un posto così bello?-, chiese Bruce curioso.

-Veramente, non l’ho trovato io, ma il signor Pearson, tramite un suo amico della federazione italiana-, spiegò l’allenatore. –E…se vi comporterete bene durante gli allenamenti…vi lascerò qualche ora libera da trascorrere in spiaggia!-

Ci furono grandi esclamazioni di felicità da parte di tutti.

Le grida eccitate dei calciatori svegliarono Tom e Memi, che erano ancora addormentati sui sedili in fondo al pullmann. La ragazza aprì lentamente gli occhi, stentando per un istante a capire dove si trovasse…poi alzò la testa, e arrossì violentemente quando si rese conto di essere tra le braccia di Tom Becker, con la testa sul suo petto. Sentendosi imbarazzata come mai in vita sua, si sollevò di scatto, voltando la testa dall’altra parte per non essere costretta a guardarlo negli occhi.

Tom avvertì un improvviso senso di vuoto. Ecco, la magia era finita…si tornava alla dura realtà.

-Sc…scusami…-, balbettò Memi imbarazzata. –Non volevo…darti fastidio-

Il ragazzo fece un lieve sorriso. –Non preoccuparti…E’ stato un piacere-, disse, facendo arrossire la ragazza ancora di più.

-Beh…ecco…ti piace il posto?-, domandò Memi, cercando di sciogliere la tensione che si era creata tra di loro. Si sentiva ancora agitatissima, il cuore le andava a mille.

Tom le sorrise dolcemente. –E’ bellissimo-, disse.

La brunetta ricambiò il sorriso. –Hai ragione. E’ stupendo-, e si affacciò al finestrino per ammirare il panorama.

Il ragazzo rimase un istante a contemplarla…sì, il posto era bellissimo…ma lei lo era ancora di più…ed era stato stupendo dormire teneramente abbracciato a lei…un sogno…di nuovo gli tornarono in mente le parole di lei…ma non gli faceva più male. Perlomeno adesso Memi gli parlava…e questo era già un passo avanti. Non avrebbe più sopportato di essere trattato freddamente da lei, non ora che si era reso conto di amarla.

-Forza, ragazzi! E’ ora di scendere!-, disse la voce di Freddy dalla cima del pullmann.

I ragazzi scesero, e andarono a prendere le proprie valige.

Patty osservò il mare con sguardo triste…per quanto il panorama che aveva davanti agli occhi fosse meraviglioso, non riusciva a goderselo completamente…si sentiva abbattuta, svuotata…continuava a ripensare a quello che era successo la sera prima, ed ogni volta era come se la lama di un coltello le si conficcasse nel cuore. Non potè fare a meno di cercare Holly con lo sguardo…stava chiacchierando tranquillamente con Bruce e Paul, e sembrava sereno come al solito. Questo la fece stare ancora più male. Evidentemente, a lui non importava niente…forse non si rendeva nemmeno conto di averla ferita. Basta, era giunto il momento di dimenticarlo…non poteva sprecare tutta la sua vita a spasimare dietro una persona che evidentemente non la ricambiava nemmeno un po’…era il momento di buttarselo alle spalle e andare avanti. Prese la sua valigia, e si avviò lentamente verso la casetta.

Holly in realtà non era affatto sereno come poteva sembrare, anzi…non si era mai sentito più male in vita sua. L’immagine di Patty in lacrime per causa sua gli sfilava continuamente davanti agli occhi, facendolo sentire un verme. Finalmente si era reso conto di quanto la ragazza fosse importante per lui, di quanto avesse significato averla sempre accanto in tutti quegli anni…aveva sempre dato la sua presenza per scontata, e solo ora si rendeva conto che da Patty aveva ricevuto tanto, senza mai darle niente in cambio. Lei aveva tutte le ragioni per odiarlo…e si vergognava da morire per quello che era successo alla festa…non aveva avuto il coraggio di invitarla a ballare, nonostante in fondo lo desiderasse moltissimo, e poi l’aveva fatto per una stupida scommessa…e l’aveva ferita profondamente. Doveva riuscire a farsi perdonare da Patty, a qualunque costo…non poteva sopportare l’idea di perderla.

-Patty, aspetta!-, esclamò, rincorrendola.

La ragazza all’udire il suono della sua voce si fermò, e si girò a guardarlo con espressione gelida.

-Cosa c’è?-, gli chiese freddamente.

Holly rimase per un attimo come paralizzato. Non si era mai comportata così prima d’ora, con tanto distacco, con tanta freddezza…doveva essere veramente offesa con lui. –Ecco…volevo aiutarti a portare la valigia-, disse.

-Non ce n’è bisogno. Posso farcela benissimo da sola-, rispose lei, e ricominciò a camminare.

-Aspetta! Non andare via!-, insistette lui, afferrandola per un braccio.

Patty lo guardò con occhi scintillanti di rabbia, e bruscamente si sottrasse alla sua stretta. –Ma si può sapere cosa diavolo vuoi da me?-

Il ragazzo avvertì una fitta di dolore nel sentire il tono così duro della giovane, ma non intendeva arrendersi. Doveva a tutti i costi spiegarle, farle capire quanto era importante per lui…sperando ardentemente che non fosse troppo tardi. –Si tratta di quello che è successo ieri sera, Patty…della scommessa…io non volevo…-

Patty lo interruppe. –Ho capito benissimo cos’è successo ieri sera, e non ho intenzione di ascoltare le tue stupide scuse!-, esclamò con rabbia.

Holly impallidì. –Se tu mi lasciassi spiegare…-, tentò nuovamente.

-Ti ripeto che non voglio ascoltarti! Lasciami in pace, noi due non abbiamo più niente da dirci!-, esclamò la ragazza alzando il tono di voce, e si allontanò con passi rapidi in direzione della casa, lasciando Holly ammutolito e sconvolto.

Bruce gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla. –Mi dispiace, Holly, è tutta colpa mia…se non ti avessi proposto quella stupida scommessa…-, disse contrito.

Il capitano scosse il capo. –No, Bruce, tu non c’entri niente…la colpa è esclusivamente mia…e me lo merito….eccome se me lo merito…-, disse tristemente, guardando Patty che si allontanava.

 

Lara stava contemplando la distesa azzurra del mare, inspirando a pieni polmoni la fresca aria salmastra. Adorava il mare, avrebbe passato ore ed ore ad osservarlo…riusciva sempre a trasmetterle un senso di pace e di serenità.

Improvvisamente una mano si posò sulla sua spalla facendola sobbalzare. La ragazza si voltò di scatto, e incontrò gli occhi scuri e penetranti di Benji.

-Cosa vuoi?-, gli domandò seccamente, pentendosi subito dopo del tono sgarbato che aveva usato.

“Ecco, adesso litigheremo di nuovo!”, pensò, avvertendo una vaga tristezza al pensiero.

Invece, con sua grande sorpresa, anziché risponderle per le rime il ragazzo le sorrise, lasciandola praticamente senza fiato…non era il solito sorrisetto ironico che faceva quando la prendeva in giro…era un sorriso molto dolce…ed estremamente affascinante.

-Niente…volevo solo aiutarti a portare le valige-, disse Benji.

La ragazza ricambiò il sorriso, e arrossì leggermente. –Grazie…sei molto gentile-, rispose timidamente.

Era la prima volta che Benji la vedeva comportarsi così…sembrava un’altra persona…ed era ancora più carina con quell’aria timida e quel lieve rossore sul viso. Pensò che probabilmente quella di ragazza dura, forte e sicura di sé fosse solo una maschera…come la sua, del resto. Per la prima volta vedeva Lara indifesa e fragile, e questo aspetto gli piaceva moltissimo.

Senza aggiungere altro, prese le due valige della ragazza e si avviò verso la casa. Lei lo seguì, senza riuscire a smettere di osservarlo meravigliata…stava sognando, o Benji si stava veramente comportando in maniera carina e gentile nei suoi confronti?

“Probabilmente si è reso conto di aver esagerato ieri sera, e vuole solo farsi perdonare”, si disse tra sé e sé…al ricordo del loro bacio non potè evitare di arrossire violentemente.

Il ragazzo se ne accorse, e ridacchiò.

-Cosa c’è da ridere?-, chiese Lara imbarazzata, temendo che avesse scoperto a cosa stava pensando.

-Niente…solo che…sei molto carina quando arrossisci-, rispose tranquillamente Benji, facendola diventare praticamente viola.

-Ma…ma cosa dici?!-, farfugliò lei imbarazzatissima. Doveva essere proprio impazzito, per farle un complimento…o la stava semplicemente prendendo in giro come al solito? Eppure…il suo tono di voce e il suo sguardo non sembravano quelli di chi sta prendendo in giro una persona, anzi…sembravano assolutamente sinceri.

-La verità. Sei molto carina-, ripeta lui senza scomporsi, ammirando il visino imbarazzato di lei.

-Beh…g..grazie-, balbettò la ragazza, e continuò a camminare in silenzio, mentre il cuore le batteva forte e la testa era confusa da mille pensieri. Anche Benji rimase in silenzio, limitandosi a contemplarla… che strana ragazza…quando lui la prendeva in giro o le si rivolgeva sgarbatamente, non esitava un attimo a ribattergli per le rime, in maniera assolutamente disinvolta…invece, quando le faceva un complimento o si comportava in modo carino con lei…era timidissima…Sorrise. Quella ragazza era una fonte continua di sorprese. E gli piaceva ogni istante di più.

 

Anche Tom stava aiutando Memi a portare dentro le valige. La ragazza cominciava finalmente a sentirsi a suo agio con lui…certo, avvertiva ancora un po’ di ansia, ma doveva riconoscere che la compagnia di Tom era molto piacevole…si trovava benissimo con lui, si sentiva serena e rilassata come non le capitava da molto tempo. Sapeva che poteva essere una sensazione pericolosa… ma ormai non riusciva più a stargli lontana e a trattarlo con indifferenza.

“Credo di esserci cascata un’altra volta…”, pensò, sentendo il cuore batterle più forte e fremere per la paura a quel pensiero. Tom era un ragazzo dolcissimo, gentile e tanto tenero…e più lo conosceva e più doveva ammettere di sentirsi attratta da lui…cercò di allontanare quel pensiero, e si ripeté per l’ennesima volta che Tom per lei era solamente un amico, niente di più. Per distrarsi, cercò con lo sguardo l’amica, e vide che si stava dirigendo verso la casa con Benji e che, stranamente, i due non sembravano affatto litigare…Le venne da sorridere notando l’espressione imbarazzata e indifesa di Lara…finalmente l’amica aveva lasciato cadere la maschera di ragazza forte, e stava mostrando la sua vera natura…sapeva bene quanto in realtà fosse timidissima…soprattutto con i ragazzi…e anche l’espressione di Benji era diversa dal solito…era molto dolce. Si vedeva lontano un miglio che tra i due ragazzi cominciava ad esserci del tenero. Tom seguì la direzione dello sguardo di Memi, e sorrise anche lui. Non potè evitare di provare una punta di invidia nei confronti di Benji…perlomeno lui aveva qualche speranza con la ragazza che amava…

“No, Tom, non è da te arrenderti così! D’accordo, Memi ha detto che ti considera solo un amico, e allora? Fino a ieri non ti parlava neanche, quindi è già un passo avanti no? Non puoi arrenderti senza lottare!”, si disse.

-Guardali...a quanto pare Benji e Lara stanno iniziando ad andare d’accordo!-, gli disse Melania sorridendo, indicando i due amici che camminavano poco davanti a loro.

Era così carina quando sorrideva…così innocente…e finalmente quel sorriso era rivolto a lui. Tom non si era mai sentito così felice in vita sua. –Già…credo proprio che Benji si sia preso una bella cotta per lei!-, disse, senza staccare gli occhi dal viso della brunetta.

Memi si accorse che lo sguardo di Tom era fisso su di lei, e si sentì lievemente turbata, ma decise di fare finta di nulla. –Credo proprio che anche a Lara Benji non sia affatto indifferente…sai..forse non dovrei dirtelo…ma prometti di mantenere il segreto?-

Tom si mise una mano sul cuore. –Prometto solennemente-, disse sorridendo.

La ragazza rise allegramente, e si avvicinò di più a lui per dirgli qualcosa nell’orecchio. –Ieri sera…si sono baciati!-, sussurrò.

Averla così vicina era un’emozione fortissima per Tom…avvertì irresistibilmente il desiderio di stringerla tra le braccia, ma non era il momento giusto…magari lei si sarebbe spaventata, o offesa, e sarebbe scappata di nuovo. Così, seppure a malincuore, represse quel desiderio.

-Davvero?-, disse, cercando di apparire disinvolto. –Benji non mi ha detto nulla!-

Memi sorrise. –Beh…ecco…pare che lui l’abbia baciata all’improvviso, mentre stavano discutendo come al solito…poi Lara si è arrabbiata e gli ha mollato un ceffone…ma sono sicura che non le è dispiaciuto affatto!-

Tom sorrise, ma poi la sua espressione si incupì.

-Che c’è?-, chiese Melania preoccupata, temendo di aver detto qualcosa di sbagliato.

-Niente…sono molto contento per Benji…e a dire il vero lo invidio un po’…-, disse Tom con sguardo mesto.

-Perché? Anche tu sei….beh…non per farmi i fatti tuoi…ma…anche tu sei innamorato di qualcuna?-, domandò la ragazza a bruciapelo, rimanendo lei per prima sconvolta da quanto aveva appena detto. Quando realizzò cosa gli aveva chiesto, arrossì imbarazzatissima.

“Ma sono scema? Cosa mi è saltato in mente di chiedergli una cosa simile?”, pensò, desiderando di sprofondare diecimila metri sotto terra per la vergogna.

Il ragazzo rimase sorpreso, a bocca aperta. Tutto si sarebbe aspettato, tranne che una domanda simile…Non sapeva cosa pensare…perché gliel’aveva chiesto? Poi si fece coraggio, e rispose.

-Sì…sono innamorato di una ragazza…ma purtroppo credo di non piacerle…-, sussurrò, tenendo lo sguardo basso per paura di guardarla negli occhi. –La ragazza che amo sei tu!-, avrebbe voluto gridarle, ma non ne ebbe il coraggio…era sicuro che lei l’avrebbe rifiutato, e non l’avrebbe sopportato…era meglio tacere, almeno per il momento.

-Oh…capisco…-, mormorò Memi. Aveva avvertito una violentissima fitta al cuore nell’udire le parole del ragazzo…il respiro le era mancato per un attimo. Perché? Perché si sentiva così?, si domandò ansiosamente. E così Tom era innamorato…era innamorato di una ragazza…chissà chi era…Quel pensiero le faceva più male di quanto avrebbe ammesso persino con se stessa. “Sì, sono innamorato di una ragazza”, le parole di Tom continuavano a ronzarle nella testa, nonostante facesse di tutto per scacciarle. E ogni volta era come se le dessero un pugno in pieno stomaco.

Sentì venirle agli occhi le lacrime…con uno sforzo sovrumano riuscì a trattenerle, non voleva piangere, non voleva che Tom capisse che le sue parole l’avevano sconvolta…e poi, che motivo aveva di essere sconvolta? Tom per lei era solo un amico, un amico e basta. Doveva essere così, altrimenti avrebbe sofferto di nuovo…anzi, stava già cominciando a soffrire, e doveva fermarsi finchè era in tempo, prima di affezionarsi troppo a lui…amava un’altra, quindi tra loro non avrebbe mai potuto esserci nulla.

“Beh, meglio così…ora posso stare tranquilla!”, cercò di convincersi.

Si ricompose, e rivolse a Tom un bellissimo sorriso.

-Sono sicura che prima o poi la conquisterai-, gli disse in tono rassicurante.

-Speriamo…-, si limitò a rispondere Tom.

Tra i due calò un velo di silenzio imbarazzato, che la ragazza si affrettò a rompere.

-Allora, dimmi…come ti trovi a giocare in Francia?-, gli chiese, utilizzando il primo argomento di conversazione che le era venuto in mente.

Il ragazzo rimase per un attimo stupito, poi cominciò a raccontarle episodi della sua vita in Francia e nella squadra del Paris Saint Germain, contento di poter almeno chiacchierare con lei tranquillamente, da semplice e buon amico.

 

 

  
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