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Autore: Alice Joy    27/02/2010    2 recensioni
E' la vita di Jasper raccontata attraverso un'emozione. Per ogni emozione un episodio della sua storia. Ho immaginato che lui la scrivesse ad Alice di suo pugno e che Alice la leggesse nel momento in cui la leggete anche voi. Questo è sostanzialmente quello che per me è ed ha provato Jasper nella sua vita. "Uditemi!e osservate con che precisione, con che calma io posso narrarvi tutta la storia!"
Amor mio, forse sono pazzo ma il mio cuore è come un libro aperto di fronte a te, lascio tutta la mia vita nelle tue mani. Voglio farti capire quanto tu, per me, abbia fatto la differenza.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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A – ANXIETY


“Non c'è nulla di più comune del desiderio di essere importanti”

William Shakespeare


4 gennaio 1863 – fine 1864



dolore, dolore e ancora dolore. Era sconvolgente.
costante fissa di questa non-vita. Non trovavo un senso a ciò che stava accadendo.
Non mi ero mai chiesto se i morti provassero dolore. Non me l'ero mai chiesto perchè prima di quel momento ero sicurissimo che così non fosse. Dovevo ricredermi. Ero morto ed ero agonizzante. Mi chiesi in quale girone dell'inferno fossi finito. Probabilmente nel primo girone del settimo cerchio, il mio posto in fin dei conti. Avevo ucciso senza scrupolo in guerra, che cosa mi aspettavo?
Ero troppo preso dal filo dei miei ragionamenti per accorgermi che in realtà il dolore era cessato. All'improvviso, così com'era arrivato.
Poi aprii gli occhi e mi osservai attorno, sorpreso.
Tutto era limpido, nitido, definito. Riuscivo a distinguere le scie luminose lasciate nell'aria dalla luce del sole che filtrava attraverso le fessure delle aste di legno alle pareti. Vedevo i colori dell'arcobaleno nel suo bianco, percepivo ogni singola venatura del legno, ogni granello di polvere nell'aria. Respirai e non ne trassi alcun sollievo. Rimasi terrorizzato quando mi resi conto che non avevo più bisogno d'aria, i miei polmoni non la richidevano eppure io ero vivo. Sentivo ogni singolo odore presente nell'aria, ogni suono, anche se lontano. Com'era possibile? Arrivò all'improvviso, la sfumatura di qualcosa di caldo e desiderabile, mi fece bruciare la gola secca. Mi sentivo ardere.
Fu solo allora che le vidi, mi trovavo in una specie di catapecchia, loro erano ancora lì, loro, Maria, Nettie e Lucy. Le bocche insanguinate. Rabbrividii e per un momento desiderai di ritornare in quell'inferno nel quale credevo di essere finito.
L'aria mi sibilò dalla gola e uscì fra i denti serrati con il suono basso e minacciso di uno sciame d'api. I miei muscoli s'inarcarono e scattai in piedi rendendomi conto di quanto fossi diventato veloce. Mi portai di fianco alla finestra che dava sul campo e rabbrividii difronte all'immagine riflessa. La mia immagine. Ero io ma non ero io. A parte i capelli, non era rimasto più niente di Jasper Withlock in quel corpo. I miei occhi color smeraldo erano stati sostituiti da due occhi color rubino assetati di sangue.
Mio malgrado, esse, mi introdussero alla mia nuova vita, mi dissero che ero diventato un vampiro.
Appresi che il loro era un rapporto di convenienza, Maria cercava vendetta e voleva ampliare i suoi territori, le altre volevano allargare le loro zone di...”caccia”.
Per realiazzare il suo desiderio, Maria necessitava di un' armata fortissima, per questo, sceglieva personalmente reclute con un potenziale preciso. Lei mi insegnò a combattere, a rendermi invisibile agli umani, a placare la sete. Aveva già cinque vampiri con sé, io ero il sesto, ci dedicava tutto il suo tempo e la sua attenzione. A modo suo ci ricompensava...noi d'altro canto sapevamo essere soddisfacenti.
Appresi tutto molto in fretta, avevo sempre avuto un certo talento per questo genere di cose. Nel giro di due settimane formavamo un piccolo esercito di dieci vampiri. Potevo dire di esserne il capo, sicuramente ne ero il più abile. Lei era contenta di me e questo mi bastava. Avrei avuto il rispetto di tutti. Ero di nuovo in bella vista, dopotutto era quello che avevo sempre cercato. Era ciò di cui avevo bisogno.
Prima dell'inizio di febbraio raggiungemmo addirittura la ventina. Era un numero considerevole visto il periodo ma daltronde il paese era ancora sopraffatto dalla guerra civile e per Maria, la cui bellezza era indiscutibile, non era affatto difficile catturare nuove reclute.
Col passare del tempo mi resi conto che ero molto abile a controllare l'emotività di chi mi stava intorno. Tutti dipendevano da me. Maria dipendeva da me e anch'io cominciai ad esserle devoto. Vivevo della sua passione per me. Una passione intesa nel senso più vero del termine. Lei mi faceva soffrire, mi faceva “provare”, mi faceva patire. Subivo, nella mia condizione passiva, le sue emozioni. Mi era impossibile sfuggirvi e d'altro canto credevo anche che non si potesse vivere diversamente. Inoltre la sua “politica militarista” e l'esercito avevano abbracciato praticamente tutta la mia vita. Sempre.
A capo di questi “commilitoni” intrapresi nuove battaglie, eravamo estremamente forti. Lei era al settimo cielo. Ma il potere si sa, è un cattivo compagno, più ne hai, più ne vuoi.
Divenne avida, la sua sete di successo la spinse ad estendersi in gran parte del Texas finchè altri vampiri venuti dal sud non la respinsero.
Alla fine del 1864 il nostro esercito non esisteva più. Erano tutti morti, tutti, tranne io. Perfino Nettie e Lucy avevano voltato le spalle a Maria ed in un certo senso anche a me.
Cominciai a rendermi conto di ciò che ero diventato, un essere senza scrupoli, nessuno aveva importanza per me. I miei commilitoni? Pedoni nelle mie mani. Usa e getta.
Col passare del tempo l'ansia scaturita dal mio conflitto interiore divenne sempre più pressante.
Ando' avanti per anni, ero stanco di tutto questo ma ci volle un bel po' prima che le cose cambiassero...


Jasper W.H.C.




° ° ° ° ° ° °
Cara Ele, volevo ringraziarti del tempo che mi hai dedicato :) questa è la prima volta che decido di condividere qualcosa di mio, diciamo che ho voluto provare, visto l'interesse di molti al personaggio. Jasper è stato molto felice di sapere che hai un debole per lui anche se la storia di Marcus gli è ancora difficile da digerire. :PP
   
 
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