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Autore: Mokochan    27/02/2010    1 recensioni
Dolore.
Nasce, freddo come l'acciaio e muore, spento come un fiore senza il suo sole. Così si sente Naruto quando guarda la pioggia che scende dal cielo e
ripensa a tutto quello che in quell'anno è accaduto nella sua vita, dalla più bella alla più brutta.
Ha perso quello che credeva l'amore della sua vita, è stato tradito dal suo migliore amico e... E ha incontrato un angelo.
Uno splendido angelo dagli occhi lilla e i capelli neri come la notte, ma dolce come il miele.
Ci pensa con un sorriso amaro e si accascia sulla scrivania, ignorando le immagini che invadono la sua mente, vivide come mai lo sono state in quei giorni.
Si è ripromesso di non cadere, ma prendere a due mani la situazione; in fondo lui è Naruto Uzumaki,
il casinista, quello solare, quello che non si abbatte davanti alle avversità, che cade ma si rialza sempre.
Lui è forte e continuerà ad esserlo.
[**Terza Classificata e vincitrice del Premio Giuria al contest "Sakura vs Hinata" indetto da Akane_Hirai**]
[Collegata a Storm e Because you Live]
Genere: Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Pain | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Completely Incomplete '
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Un cuore in Inverno [Under my Skin]


Un cuore in Inverno...


[Mi sono allontanato per andare in un posto
un altro genere di vita
ho fatto passare il mio dolore
ho creato il mio paradiso]


Dolore.

Nasce, freddo come l'acciaio e muore, spento come un fiore senza il suo sole. Così si sente Naruto quando guarda la pioggia che scende dal cielo e
ripensa a tutto quello che in quell'anno è accaduto nella sua vita, dalla più bella alla più brutta. Ha perso quello che credeva l'amore della sua vita,
è stato tradito dal suo migliore amico e... E ha incontrato un angelo. Uno splendido angelo dagli occhi lilla e i capelli neri come la notte, ma dolce come il miele. Ci pensa con un sorriso amaro e si accascia sulla scrivania, ignorando le immagini che invadono la sua mente, vivide come mai lo sono state in quei giorni.
Si è ripromesso di non cadere, ma prendere a due mani la situazione; in fondo lui è Naruto Uzumaki, il casinista, quello solare, quello che non si abbatte davanti alle avversità, che cade ma si rialza sempre. Lui è forte e continuerà ad esserlo.
Eppure nel profondo l'inquietudine rimane, giace pigra e insolente, senza pietà nei suoi riguardi: lo tratta come uno scarto, una cosa inutile.
Il dolore è così, non se ne va ma rimane nei meandri del cuore, in attesa di poter rivedere la luce; magari s'intrufola nei ricordi e li rende insopportabili; con un tocco distrugge le parole che un tempo sono state venate da amore e sincerità e t'ingloba, rendendoti schiavo di una delusione che tu non ha mai voluto. Perché un sorriso a volte cela quello che cerchiamo di ricacciare via con tutto il nostro io, cercando una via di fuga nelle persone che ci stanno accanto, vero?
Naruto si rifugia nel candore che Hinata, il suo angelo, involontariamente gli dona e ripudia l'amicizia che un tempo aveva stretto con Sasuke.
Perdere le persone a noi care è brutto, troviamo difficili certe scelte. Tuttavia, quando il nostro cuore si lacera è impossibile non allontanare la causa di ciò.

[Tutto ciò che tenevo tra le mani
ha colpito il muro
quello che di solito era tuo
adesso non lo è per niente]

Ricorda alla perfezione il momento in cui ha trovato Sasuke e Sakura insieme: era notte, precisamente il 24 Dicembre, la Vigilia di Natale.
L'aveva trascorsa con Sakura fra negozi e feste che inauguravano quella serata speciale; la sua compagna girava fra le vetrine, incuriosita dalle mille cose che erano esposte e lo faceva camminare così tanto che ad un certo punto quasi non respirava più!
Si erano anche scambiati qualche regalo: lui aveva ricevuto da lei un portafoglio a forma di rospo, dato che aveva la brutta abitudine di perdere i soldi che, cocciutamente, metteva sempre nelle tasche; a Sakura, invece, aveva regalato un bel libro, uno di quelli che tanto desiderava.
Sakura aveva sorriso, grata del pensiero, ma nonostante questo... nulla di vero aveva permeava quel sorriso, era come se in realtà non desiderasse quello. Naruto non aveva capito cosa volesse dire e aveva lasciato perdere, per poi capire alla fine, durante la scoperta del tradimento, il significato di quella smorfia.
Non mi abbasserò mai a piangere, sarebbe la cosa più stupida, pensa improvvisamente Naruto, nascondendo il viso fra le mani e allontanandosi dai ricordi.
«Ehi, Nii-chan», Pain entra nella stanza del fratello e gli lancia una confezione di ramen istantaneo. «Questa è da parte di Jiraya. Non tracannartelo adesso.»
Il biondino alza lo sguardo e fissa gli occhi azzurri del fratello maggiore, imbronciandosi un pochino.
«Scusa, perché?! In fondo è mio. E poi è quasi ora di cena.»
«Hai visite», lo informa di scatto il rosso, alzando gli occhi al soffitto. «Certo, se vuoi fare il porco davanti alla tua amica...»
Naruto sussulta e lascia cadere a terra la confezione, la bocca spalancata per la troppa sorpresa. Non è preparato a una visita della Hyuuga.
Fissa la propria stanza, dai calzini sporchi appesi all'anta dell'armadio ai boxer con disegnati degli orribili orsi che suo fratello gli ha regalato per il compleanno.
E' forse in quel momento che il suo viso avvampa, lasciando trasparire tutta la preoccupazione. Pain lo fissa, comprendendo la sua reazione - che ovviamente si distende in un urlo di disperazione almeno due secondi dopo essere arrossito, ma questo lo si può anche tralasciare.
«Merda, merda, merda!», Naruto balza in piedi e inizia a prendere tutta la biancheria sparsa in ogni angolo della stanza. «Perché me lo dici solo adesso?! Da quanto è qui?»
«Esattamente da mezz'ora. Le ho detto che stavi facendo la doccia.»
Naruto diventa quasi viola dalla rabbia. «Ma non è possibile! Nii-san, che tu sia maledetto!»
Ma Pain è già sgusciato fuori dalla camera con un sorriso sornione, uno di quelli che raramente appaiono sul suo pallido viso; la scena lo diverte, e tanto.
Intanto l'Uzumaki minore impreca come un dannato, senza accorgersi della figura elegante che si accosta alla porta, silenziosa e vagamente intimidita. Il biondo sostiene con le braccia tremanti l'enorme pila di vestiti raccolti e si avvicina barcollante all'armadio, pronto a gettarvi tutto all'interno; peccato che, proprio a metà strada, infila il piede in uno dei suoi amati boxer - unico superstite dell'ammucchiata, oltretutto - e cade a terra con un urlo disumano.
«Ahi, ahi, la miseria! Dannazione!», impreca Naruto, cercando di togliersi dalla testa un paio di jeans malridotti. «Pain la pagherà cara, lo giuro... Porca mi...»
«N-Naruto-kun! Tutto a posto?», la voce dolce e delicata di Hinata Hyuuga interrompe le sonore imprecazioni dell'Uzumaki, che rimane paralizzato a terra.
Volta lentamente la testa e incontra gli occhi lilla della corvina, che con un balzo si è avvicinata a lui per vedere come sta; lo guarda preoccupata, mentre un sorriso a malapena trattenuto nasce dalle sue rosee labbra, trasformando la timidezza del suo viso in pura allegria.
«Ah-ah.», mugugna l'Uzumaki.
«S-Sicuro? Non s-sembra. Sei c-caduto anche m-male.»
Naruto scuote il capo, lanciando sulla scrivania una maglietta, insensibile a ciò che sta facendo.
«Sto bene, non ti preoccupare, Hinata-chan!»
Ho voglia di ammazzare Pain, ho voglia di ammazzare Pain. Magari ci riesco, perché no?, si dice qualche attimo dopo, stringendo con violenza le mani.
Ci sono momenti in cui la voglia di uccidere il fratello maggiore prendono possesso di lui e non è facile metterli da parte, data la sua poca pazienza.
Hinata lo guarda attentamente e reprime il sorriso, arrossendo abbondantemente. Chissà cosa sta pensando Naruto-kun.
Il ragazzo si alza in piedi e scaraventa il resto della roba nell'armadio, sensibilmente dispiaciuto per il brutto spettacolo offerto all'amica.

[Ci stiamo dividendo, e tutto ciò che chiedo
è: "questo è un crimine?
sto reagendo in modo esagerato?"]

«
Così... Sei qui», dice. Prova a mantenere la propria voce alta, cercando di non farle intravedere i sentimenti che fino a qualche minuto prima lo hanno consumato.
Le ha promesso di sorridere sempre. Le ha promesso di andare avanti.
«Già. In r-realtà è stato Kiba a convincermi a v-venire. Diceva che non stavi bene oggi, c-così mi sono preoccupata.» risponde Hinata, imbarazzata.
Naruto sorride, divertito.
«Lo sai che puoi venire quando vuoi! In fondo sei la mia migliore amica
Ne sono certa, tuttavia so cosa stai passando. Solo che non vuoi dirmelo, Naruto-kun. Non vuoi infrangere la promessa.
Osserva la stanza, Hinata, trovandola simile al suo proprietario: fuori ogni logica, pazza e confusa. Totalmente come Naruto Uzumaki, sì.
Sposta le mani e le intreccia dietro la schiena, rivolgendo lo sguardo al pavimento coperto di manga e pop-corn, senza sapere che cosa dire.
Naruto, invece, si siede sulla sponda del letto e la guarda, cercando di capire cosa le passa per la testa; non l'ha mai capita davvero, ma sa che non è strana. E' solo timida, chiusa. Inizialmente non la considerava molto: era solo la strana ragazza che balbettava e arrossiva senza motivo quando le rivolgeva la parola.
Adesso, quasi inspiegabilmente, si è affezionato al suo modo di fare. E' l'opposto di lui, ma al tempo stesso lo completa. Lo rende vivo, lo rallegra.



“E tu? Perché sei qui?” domanda timidamente Hinata.


Naruto alza le spalle. “Non lo so.”

“Eh?”

“Non so perché sono qui. Odio leggere.”

La ragazza ride.

La guarda, e un brivido gli percorre la schiena, caldo e intenso, proprio come la sua risata.


Per un solo istante è tentato di baciarla.


[Oh lui è sotto la mia pelle
dammi solo qualcosa per liberarmi da lui
ho una ragione adesso per
seppellire questa situazione vivente
un'altra piccola bugia bianca]

Naruto diventa completamente rosso al ricordo di quell'incontro in biblioteca e cerca di dissimulare la reazione con un sorriso forzato che attira immediatamente l'attenzione di Hinata. Subito lei assume la sua stessa colorazione, ma in modo minore.
«C'è qualcosa c-che non va?», le viene il dubbio che lui stia davvero male come le ha detto Kiba, o forse è solo la sua impressione, chissà.
L'Uzumaki nega con le testa. Cristo, non posso pensare certe cose su di lei, insomma... E' Hinata! E' la mia migliore amica. Non posso certo... Ho voglia di farmi una bella doccia gelata... Cazzo!
«Che cosa ti ha detto Kiba, di preciso?», borbotta Naruto, grattandosi nervosamente la guancia. «E soprattutto... perché cavolo se n'è uscito fuori con 'sta storia?!»
Hinata spalanca gli occhi, sorpresa. «Beh, l-lui ha detto che oggi è un g-giorno speciale per te, non so perché.» farfuglia.
Un crac.
Violento, bruciante. Lo strattona improvvisamente, senza lasciargli scampo: è quello che Naruto non avrebbe mai voluto sentire in quel momento.
O almeno, è quello che non vuole ricordare. Perché l'amore, quello che ti ha preso, che ha cambiato la tua vita, è anche quello che è stato capace di distruggerti.
La ami per tutta la vita e in cambio non ricevi altro che due di picche. Forse è per questo che ha smesso di fidarsi del sesso femminile - fatta eccezione per Hinata.
Ringhia mentalmente e distoglie lo sguardo da quello di Hinata.
«Kiba è sempre il solito, non si fa mai gli affari suoi.» commenta alla fine, arrabbiato.
«Cosa succede oggi?» domanda la ragazza, senza balbettare. «Vuoi dirmelo, Naruto-kun?» Vuoi confidarti con me, Naruto-kun?
Ed è per via del tono dolce contenuto nella voce della Hyuuga che Naruto stringe i pugni e trova il coraggio di parlare, per la prima volta, di Sakura Haruno.

[Così quel che avevi non andava bene
tra le belle cose
non aver mai paura, non aver paura
io so adesso dove sei stato]


"Oggi è il giorno in cui ci siamo incontrati. Te lo ricordi, Naruto-kun?" mormorò Sakura, nostalgica.

Naruto ridacchiò. "Ehi, questo è anche il giorno in cui ti sei innamorata di me! Non hai proprio resistito al mio fascino!"

"Ma smettila, baka!" la rosa alzò gli occhi al cielo. "Non sai proprio essere romantico, eh?"

"Scusa." e nel dirlo Naruto sorrise, stringendo la mano della compagna.

"Ti amo."

"Ti amo anch'io, Naruto-kun."

[Non credo che starò bene
non credo che tutto andrà bene
non credo a quanto tu mi abbia buttato via
credo che non ci hai nemmeno provato
ti dò la colpa per ogni bugia
quando guardo nei tuoi occhi, non vedo i miei]


«Tu sai che ho sempre amato Sakura
», inizia l'Uzumaki, triste. «Ogni cosa mi ricorda lei. Anche questo giorno. Sai, l'anno scorso la incontrai per caso, proprio vicino al Konoha. Era bellissima. Sentii subito qualcosa per lei. In effetti sarebbe stato impossibile non provare nulla.»
Hinata ascolta, il cuore colpito da una fitta fortissima di dolore. Qualcosa le sta squarciando il petto, ma cerca di ignorare il dolore per lui... per non essere egoista.
«Oggi è il 12 febbraio. Due giorni dopo le chiesi di uscire, proprio il giorno di San Valentino. Era stato Sasuke ad incoraggiarmi, sicuro che fosse la donna giusta per me. Diceva che ero cotto e che sembravo più scemo del solito», sussurra Naruto, teso. «Il mio migliore amico mi spinge fra le braccia di Sakura e poi... me la ruba.»
E' la classica storia da telenovela: lui si innamora di lei, ci esce, se ne innamora. Si mettono insieme. Il giorno dopo il migliore amico di lui va a letto con la sua fidanzata e ovviamente, il tradito, lo scopre nel peggiore dei modi. Non servono grida, discussioni... Lui alla fine la lascia e basta.
Con un sospiro Hinata si siede accanto a lui e gli accarezza il braccio, cercando di dargli la forza per sconfiggere il dolore; la timidezza non c'è, non in quell'istante.
Naruto chiude gli occhi e trattiene la rabbia, che puntualmente si mescola a lacrime di dolore - di quel tradimento che sa tanto di amaro.
«Io so cosa provi. Non del tutto, però...», si blocca e distoglie lo sguardo, poi prende fiato. «Ti dico una cosa: piangi. Se senti che non ce la fai più, piangi. Non ti trattenere, Naruto-kun. Perché sarebbe inutile cercare di sorridere quando non si è più capaci di farlo.»
Il ragazzo fa scattare la testa verso l'alto e scruta la Hyuuga, confuso.
«Un mese fa ti ho promesso di sorridere sempre e continuo a farlo. Io mantengo le promesse.»
Hinata sorride dolcemente. «Una promessa non deve far soffrire chi la mantiene. Sei d'accordo c-con me?»
Naruto spalanca la bocca e cerca di dire qualcosa, senza riuscirci. Non ha mai pensato che sorridere gli facesse così male.
«Sono un idiota, come al solito.»
«N-non sei un idiota, Naruto-kun! Tu...!»
Ma non finisce la frase: l'Uzumaki si è piegato e ha appoggiato la testa contro il suo ventre, preso da singhiozzi disperati, mentre il silenzio cala su di loro. E' silenzioso ma stravolto, e Hinata lo intuisce. Anzi, non c'è bisogno di intuirlo, perché lui sta soffrendo ed è più che evidente.
Non è da lui, lui è sempre forte. Però anche i più forti hanno momenti di debolezza ed è inutile pensare che invece non ne abbiano, sarebbe stupido. Naruto è una di quelle persone che si mostrano forti per non far preoccupare gli altri o, nella maggior parte dei casi, per nascondere le proprie debolezze.
Piangere è il miglior modo per sfogarsi e per liberare le grida rinchiuse dentro il proprio cuore. Io lo so, so cosa stai provando. Lasciati andare..., pensa Hinata.
Gli accarezza il capo con la dolcezza di una madre, quasi cullandolo; vuole cacciare via il dolore che lo sta divorando.
Vuole continuare ad essere il suo angelo per curare ogni suo male e vederlo ancora sorridere, proprio come la prima volta in cui l'ha visto.
Passa qualche minuto, forse anche un'ora, e le lacrime di Naruto si asciugano per lasciar posto solo ad un respiro affannoso e meno inquieto.
«Hinata-chan, perché sei sempre accanto a me? Perché?», domanda, incerto. «Gli altri mi stanno alla larga sapendo che non voglio parlare con loro, ma tu mi sei sempre stata vicina, anche quando non ne avevo bisogno. Soprattutto in questi ultimi giorni.»
La Hyuuga arrossisce e cerca di respirare, in difficoltà.
«Beh, io... Io ti voglio bene. Sono una tua amica e gli amici servono nei momenti di bisogno.»
Naruto sorride.
«Sei la migliore amica che si può avere. Lo dico davvero», si rimette a sedere e la guarda, finalmente solare. «Sei pure meglio del Ramen!»
E quello, lo può giurare chiunque, è decisamente un bel complimento, perché Naruto venera letteralmente il Ramen.
Hinata sorride, felice. Sai, Naruto-kun? Secondo me l'angelo non sono io e mai lo sarò. Sei tu l'angelo più bello. L'angelo che alberga nel mio cuore.


[Oh lui è sotto la mia pelle

dammi solo qualcosa per liberarmi da lui
ho una ragione adesso per
seppellire lui vivo
un'altra piccola bugia bianca]



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Giudizio Bimba_Chic_Aiko


Grammatica e ortografia: 8.5/10
Stile e scorrevolezza: 10/10
Originalità: 8.5/10
Attinenza al titolo: 9/10
Sviluppo della trama: 9/10
Giudizio personale: 4.5/5

Totale: 49.5/55


Iniziamo dalla grammatica.
Sotto questo aspetto, la tua fic è quasi perfetta, se non per qualche errore che ho notato qua e là che mi ha costretta ad abbassare il punteggio.
Lo stile è fluido, mentre il lessico “scorre” bene e rende decisamente piacevole la lettura; inoltre sei stata capace di scegliere il linguaggio giusto per questa storia che triste e dolce al tempo stesso.  Ho apprezzato veramente tantissimo ed in particolare il modo in cui hai descritto i sentimenti, le emozioni e i pensieri di entrambi i protagonisti, narrandoli al lettore con singolare bravura. Beh, sei sicuramente riuscita a rimanere attinenete al titolo, incentrando la storia nei mesi invernali, interpretando quasi letteralmente il titolo.
Nel mese di Febbraio, in un certo senso, è rimasto il cuore di Naruto, andato in frantumi in una giornata di Dicembre.
Tutta la narrazione, perciò, ruota intorno a questa stagione.
Brava!
Mi è piaciuta molto la tua storia e, soprattutto, l'ho trovata abbastanza originale. Dico “abbastanza” perchè comunque il tema del tradimento di Sakura e di Sasuke è molto trattato, specie se visto dal punto di vista di Naruto.
In ogni caso, sei riuscitta, a parer mio, a esternare i sentimenti del ragazzo con singolare bravura, riusciendo però a rimanere IC.
Per quanto riguarda lo sviluppo della trama, il voto è alto in questa voce visto che sei riuscita a svilluppare una trama originale rispetto a quella del film che hai scelto, riuscendo tuttavia a rimanere attinente al titolo.
Non penso ci sia molto da dire, se non farti i complimenti.
E veniamo, infine, al mio personalissimo giudizio: la tua storia non solo mi è piaciuta, ma l'ho amata.
Sì, proprio così: è emozionante, sembra quasi di sentire come proprio il dolore di Naruto, nonché il suo desiderio di fingere che vada tutto bene.
Elementi che rendono la storia ancora più vivida.
Bravissima, sono sicura che la tua storia sia un piccolo capolovoro che verrà apprezzato da tutti coloro che avranno il piacere di leggerla!


Giudizio Akane_Hirai

Grammatica e ortografia: 8/10
Stile e scorrevolezza: 10/10
Originalità: 8.5/10
Attinenza al titolo: 9/10
Sviluppo della trama: 9.5/10
Giudizio personale: 5/5

Totale: 50/55


La storia dal punto di vista grammaticale è abbastanza corretta. Ci sono un paio di errori di distrazione e due o tre virgole fuori posto.
Lo stile è semplice e rende la lettura molto piacevole. Mi sono piaciute specialmente il linguaggio che hai utilizzato. Perfetto per questa storia con sentimenti opposti, contrastanti, ma allo stesso tempo complementari.
Sei riuscita ad esprimere al meglio i sentimenti e le emozioni dei protagonisti. Il dolore è quasi palpabile, il lettore si sente proprio come il personaggio.
Sei stata davvero molto brava, complimenti.
Nell'originalità ti ho tolto un paio di punti perché in giro ci sono parecchie storie di questo genere (lui ama lei, lei lo tradisce con l'altro e lui si riscopre ad amare l'altra).
Il tradimento di Sakura, che all'inizio dice di amare Naruto, con Sasuke è utilizzato molto. Specialmente se a narrare i fatti è Naruto stesso.
Non so se riesco a farmi capire, se non è così chiedo scusa.
Sull'attinenza al titolo non ho nulla da dire. L'inverno c'era, non solo come stagione ma anche nei sentimenti. Il dolore, l'angoscia, il "freddo" del tradimento, tutti sentimenti adatti (se così posso dire) per una stagione rigida come l'inverno.
Tutta la stesura di questa storia ruota intorno a questa stagione e al cuore, prima felice, poi distrutto e poi che comincia a "rinsanarsi", di Naruto.
Anche allo sviluppo ti ho messo un punteggio alto perché sei riuscita a cambiare totalmente la trama del film, hai scritto una storia originale da questo punto di vista rimandendo attinente al titolo. E poi i personaggi sono perfettamente IC. Brava!
Ed infine il mio giudizio personale. La tua storia mi è davvero piaciuta molto, ti meriti punteggio massimo.
L ho amata, mi sono immedesimata nel dolore di Naruto, mi sembrava di esserne partecipe.
Sei stata bravissima, la tua storia è davvero ottima! Continua così.

Totale complessivo: 99.5/110




Contenta di aver partecipato al Sakura vs Hinata, è stato davvero un bel contest!^_^ Questa storia verrà modificata fra qualche giorno (ci sono alcuni errori, ugh >.>) ma non avendo il tempo per correggerli, rimando la cosa ad un altro momento xD  La Canzone che ho usato per la storia è "Skin" di Alexz Johnson. Ringrazio le giudicie per l'impegno e la tempestività... e Vain_girl per gli splendidi Banner *_* Ora sparisco! xD Kiss...

.: Angel Ecate :.


   
 
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