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Autore: SixLeeMunster    27/02/2010    1 recensioni
Chi sono i biomeccanici?? E chi è Fenn Razor?? Qual'è il suo passato?? Perchè è così importante?? Da dove derivano i suoi poteri?
Genere: Dark, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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giorno 8

giorno 8

la scommessa

 

Sembrava troppo bello per essere vero, ma, per il momento, vi era un periodo di pace al quartier generale.
La relazione tra Fenn e Alex era segreta: nessuna sapeva dove finivano dopo cena e quei rumori inconsueti alle prime luci dell'alba erano ancor piu' insoliti.
Una mattina, Alex usci' a fare compere dato che, di lì a pochi giorni, sarebbe stato Natale, e Rebel l'aveva seguita.
Con loro era andata anche la piccola sorellina di Alex, Ai, cinque anni e un visetto da angelo con lunghi capelli biondi.
Rebel osservo' la bambina mettendo il suo viso a pochi centimetri a quello di Ai, rischiando di scottarla con la sigaretta: “Alex, ma sei sicura che non sia un corno da parte di mamma? Non vi assomigliate minimamente... Cioe' tu sei mora e nana, lei, fra qualche anno, ti supera enormemente. Sei destinata ad essere una nana come me.”
Alex la squadro': “Sempre a farmi sentire bassa, voi? Vorrei precisare che nemmeno tu sei un colosso.”
“La mamma aveva un corno?” Sbotto' all'improvviso fissando le due stranita.
La bionda la fisso', sorrise e si inginocchio' per guardarla in faccia: “No, sciocchina. Ho solo scherzato sul fatto che la tua mamma deve aver avuto l'amante per mettere al mondo te. Ovvio che scherzo.”
La mora alzo' solo un sopracciglio come a star intendere che ormai era senza speranza con Rebel.
Rebel si avvicino' all'amica sghignazzando e sussurrando: “Conosco il tuo segreto?”
Arrossi': come avra' fatto?
“Tu e Fenn ci date dentro, lo so che state insieme. Tranquilla, mi zippo la bocca...”
“Tu cosa?”
“Mi zippo la bocca. Tiro la cerniera della bocca come fanno nei film.” Ridacchio'.
Abbasso' la testa per non mostrare il rossore all'amica: “Si', stiamo assieme.”
“Lo sapevo.” Disse in tono trionfante, tanto che tutti i passanti si voltarono a guardarla e Ai sussulto': “Ma e' scemo! Non capirebbe uno scherzo nemmeno se gli mettessi la soluzione sotto il naso.”
“Non e' vero...” Alex tuono' cosi', ma poi penso': O no?!
“Guarda che una volta io ed Emme gli abbiamo fatto lo scherzo telefonico della pizza e lui ci ha creduto e ci ha pure dato 30 dollari.”
“Dai, magari e' stato allo scherzo.”
“Facciamo una scommessa: ti trasformi in lupo per una settimana, o almeno in quella piccola palla di pelo bianca simile al mio tappetino da bagno, lui deve scoprire che sei tu. Se entro una settimana non lo scopre, allora mi lasci fumare erba per tutto il quartier generale e direte a tutti che state insieme, se conquisti la vittoria e se ne accorge, smetto di fumare, lo giuro.” Mise una mano sul petto in segno di promessa.
“Mmm” Ci penso' su, la cosa sembrava allettante: “Affare fatto.”
Si recarono al negozio di abbigliamento piu' vicino per fare compere.
Rebel assaporava gia' la vittoria ed aveva un'espressione superba in faccia. E, forse, aveva ragione...
 
 
Fenn era sul suo letto, a petto nudo e con un paio di pantaloni di tuta.
Aveva addosso l'odore di Alex, come pure le lenzuola del letto, che ne erano completamente inebriate.
Quella stanza profumava di amore e sesso allo stesso tempo, e lui quel pomeriggio stava suonando la sua chitarra acustica, cercando di trovare nuovi accordi per le canzoni del prossimo album.
Cio' che gli era uscito fuori era una melodia che parlava di Alex, le parole gli venivano via dal cranio come poesie gia' sentite milioni di volte, eppure cosi' nuove...
Prese un foglio stropicciato da un quaderno che Turbo teneva tra le zampette e che aveva strappato di tanto in tanto, iniziando cosi' a scrivere.
Il testo fu questo:
Verse 1:
E ti ho incontrata un giorno
E forse il mio cuore sapeva che tu eri quella che volevo
ma la mia ragione non ne voleva sapere
Avrei voluto dirti che per me eri e sarai sempre l'unica e sola
Che vorrei vivere con te per sempre
svegliarmi ogni mattina e osservare il tuo corpo nudo di fianco al mio
fissare i tuoi occhi di ghiaccio
e sapere che sei felice
Chorus:
Potrei essere meglio
Potrei essere qualcun altro
Ma probabilmente non esiste nessuno che potrebbe mai amarti
quanto ti amo io
impossibile
Verse 2:
Si puo' vivere per sempre?
Non me lo chiedo piu'
Preferisco vivere ogni istante della mia vita sapendo che ci sei
Come io ci sono con te
non sono perfetto
Non lo sono mai stato
Probabilmente saranno frasi banali
C'e' tutto me stesso e il mio amore per te.
Bridge:
A me basta che tu sia felice
e che ti senta sempre amata
Io voglio vivere per sempre con te.
 
Un suono lo fece trasalire: fortuna che aveva finito di scrivere la canzone, almeno.
Si alzo' e ascolto' meglio: era un grattare di unghie, simili a quelle di un cane.
Apri' la porta, ma non vide nulla e sorrise: “Bello scherzo, Rebel.”
Stava per chiudere la porta quando senti' uno strano uggiolio e abbasso' la testa, vedendo un cucciolo di lupo bianco: non doveva avere piu' di tre mesi.
“E tu? Che ci fai qui?” Lo prese in braccio e questo inizio' a leccargli la faccia, facendolo ridere.
“Ah ah ah, cosi' mi fai il solletico, piccolo.” Lo porto' dentro in camera e lo poso' sul letto.
Turbo si mise ad annusarlo e a scodinzolare.
Fenn gli alzo' una zampa per vedere il sesso dell'animale e scopri' che era femmina: “Ah, ma quindi sei una signorina.”
Rebel arrivo' trafelata e si appoggio' allo stipite, ansante: “giuro che la prossima volta che mi finiscono le sigarette e devo andare dall'altra parte della citta' a piedi, mi compro un rifornimento a vita.” Noto' la cucciola di lupo e si illumino' “Ma che carina!!!” Si lancio' sulla piccola e inizio' a farla giocare “Possiamo tenerla? Giuro che la portero' fuori ogni giorno, le daro' da mangiare, le faro' il bagnetto e le puliro' la lettiera.”
“Rebel, non e' un gatto. E comunque me ne occupo io.”
La annuso' per sentire se puzzava o cosa, ma si accorse che quel cucciolo aveva un odore che gli ricordava Alex.
“Come la chiami?” Lo distrasse Rebel.
“Eh? Ah, gia'!” La studio' per trovarle un nome appropriato, ma gli venne solo in mente: “Fiocco di neve.”
Rebel per poco non cadde per terra dal ridere, mentre il cucciolo uggiolava.
Il ragazzo sorrise, accarezzandola: “Fiocco, ti sta proprio bene.” Poi si rivolse a Rebel: “Prima di sparire, sai dov'e' finita Alex?”
La biondina ci penso' per circa sei minuti, poi rispose:”E' andata a fare una missione in Cambogia.”
“In Cambogia? A fare?”
La lupetta piego' un po' la testa a destra, con un orecchio per aria e uno piegato.
“Conferenza. Stara' via una settimana!”
Fenn sbarro' gli occhi: una settimana senza sesso?
“Ah, ti sei accorto che oggi non hai la riga nera?”
Lui si guardo' allo specchio: la riga nera era sparita, cosa del tutto strana, l'aveva sempre avuta.
Rebel se ne ando', e si ritrovo' di nuovo solo, con Turbo e Fiocco.
“Allora, devo dedurre che tu abbia fame e abbia bisogno di un papa'.”
Dopo aver detto questo, si trasformo' in un gigantesco lupo nero con occhi verdi: il garrese arrivava piu' o meno all'altezza di un metro e 20, mentre la testa arrivava  un po' piu' su; oltre questo, possedeva un mantello lucidissimo, pelo lungo e folto, senza parlare delle zampe che erano molto grandi.
Fiocco scodinzolo' guardandolo.
La prese in bocca e la porto' in cucina che, fortunatamente, era deserta.
Apri' il frigo e le prese fuori del latte nel biberon di Turbo e glielo mise vicino al muso, ma questo la sormonto', facendola cadere all'indietro.
Lui prese il biberon in bocca e aspetto' che lei mangiasse e si leccasse i baffi per metterlo nella lavastoviglie.
Si stese sul pavimento e si lascio' mordicchiare le orecchie: a volte, con una zampata leggera, la faceva rotolare all'indietro, il che lo faceva molto ridere perche' era molto buffa.
Nei giorni a venire le insegno' a ululare e a cacciare piccoli roditori e lucertole.
A volte, mentre lei dormiva, ne approfittava per ritrasformarsi in essere umano e masturbarsi: in qualche maniera doveva sopperire il bisogno fisiologico della mancanza di Alex.
Comunque, appena si svegliava, si ritrovava tra le zampe di Fenn che la proteggevano e la tenevano al caldo.
Venne, poi, il week end, ma della sua amata nemmeno l'ombra.
Si stava deprimendo, preferiva morire a questo punto o continuare la sua esistenza da lupo e fare da padre a Fiocco.
Un giorno, dopo aver pianto per una buona mezz'ora davanti a quella dolce cucciola, si mise a masturbarsi.
Fiocco si trasformo' in Alex, nuda e bellissima, e stava proprio dietro di lui: “Ti sono proprio mancata, allora?”
Fenn si volto' di scatto: no, non era un miraggio, era proprio lei.
Si tiro' su i pantaloni e la abbraccio': “Amore... Credevo che non tornassi piu'.”
“Esagerato... Che hai fatto in tutto questo tempo?”
“Ho allevato un cucciolo di lupo... Aspetta che te lo mostro.” Si mise a chiamare la sua dolce cucciola: “Fiocco... Piccola.” Ma nessuna risposta: “Ma dove diavolo si e' nascosta?”
“Non lo capisci da solo?”
Ci penso' un attimo e poi sorrise: “Sara' in giardino, senz'altro.” E si precipito' a cercarla.
Alex scrollo' la testa: era proprio idiota quanto diceva Rebel.
Poi, vide un foglio sulla scrivania dove tante volte avevano fatto l'amore e lesse una canzone bellissima che, ovviamente, era indirizzata a lei.
Magari e' un po' scemo, ma mi ama sul serio.
Cosi' si stese sul letto e sorrise, immaginando il loro futuro matrimonio.
 
  
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