Questi
personaggi non mi appartengono, ma sono
proprietà di Stephenie Meyer, questa storia è
stata scritta senza alcuno scopo
di lucro.
CAPITOLO
4
Testo
betato
da Air_Chaos
I pochi giorni
trascorsi a casa dei suoi genitori erano stati tranquillizzanti.
Bella
ritornò indietro
nel passato, rivivendo la felicità di una famiglia unita e
questo la aiutò a
riordinare il groviglio di pensieri che la scombussolava da qualche
tempo. Era
più serena, nonostante la sua pace fosse scaturita dal
messaggio di Edward.
Quel lasso di
tempo,
trascorso nella sua vecchia casa d’infanzia, la
portò a riordinare la sua vita,
se così si poteva ancora definire, dato che non era del
tutto certa delle
decisioni prese.
Tuttavia
l’incoraggiamento di suo marito era molto chiaro: costruire
nuovi ricordi.
Il compito di
questo
mese era trascorrere una fantastica vacanza a Galway, una
città situata nella
parte nord-orientale dell’Irlanda.
In un primo
momento
Bella rimase sbigottita nel ritrovarsi un piccolissimo bigliettino con
scritto
“Buona vacanza, piccola Monkey”. Non capiva cosa
potesse significare, ma poi si
accorse che dentro la busta c’era una brochure: Edward le
aveva organizzato una
favolosa vacanza di un mese nel posto in cui lei aveva tanto sperato di
andare.
Galway era la
città
natale di Edward, ma per problemi di distanza e vari impegni lavorativi
non
avevano mai avuto la possibilità di visitarla. Bella era
affascinata da quel
posto, visto soltanto nelle poche foto che il marito aveva con
sé, ed essendo
un’amante della natura, desiderava intensamente visitare quel
paradiso circondato
da maestosi paesaggi e rovine.
Chi rimase
estasiata
dal bellissimo regalo furono Alice e Rosalie: Edward aveva prenotato
anche per
loro la vacanza.
Purtroppo
restarono a
bocca asciutta Emmett e Jasper, che non erano molto favorevoli nello
stare un
mese lontano dalle loro corrispettive fidanzate, ma per la
felicità delle
donzelle non fecero storie e acconsentirono alla volontà del
loro amico
defunto.
<Wow!
Questo posto
è magnifico!> esultò Alice.
Le tre ragazze
erano
arrivate da poco a Galway ed erano rimaste incantate ad ammirare
l’hotel che le
avrebbe ospitate per un mese.
L’albergo
era
sconvolgente, sembrava un castello!
Era immerso
nella
natura e nelle immediate vicinanze riposavano incantevoli laghetti che
preannunciavano la fitta foresta dietro la struttura alberghiera. Un
vero
paradiso!
<Edward
avrà speso
fior fior di quattrini!> disse Rosalie sconvolta.
La sua ipotesi
era
assolutamente corretta. Edward non aveva badato a spese, ma per lui non
era mai
stato un problema, aveva sempre navigato nell’oro.
D’altronde era figlio dei
più importanti imprenditori del paese, per non parlare del
suo lavoro: era un
agente sportivo e portò al successo moltissimi giocatori di
basket.
<Dai,
ragazze! Posiamo
le valigie e usciamo!> esultò euforica Bella.
Era elettrizzata
da
questo folle piano di Edward e non vedeva l’ora di assaporare
tutte le bellezze
del posto. Si era promessa che questo mese dovesse essere solo di
pensieri
felici, perché era stanca di buttare la sua vita, anche se
il pensiero del
marito non la abbandonava mai.
Le tre ragazze,
dopo
aver sistemato i bagagli nella loro lussuosissima camera, presero un
taxi e
andarono a visitare il centro. La città era affollata di
gente e le diverse
musiche che echeggiavano nei locali si mischiavano nell’aria,
formando un suono
a dir poco assordante. Tutte
e tre
rimasero scombussolate nel vedere quanta vita ci fosse là
fuori e quasi si
sentirono vecchie nel vedere quante persone della loro età
si divertivano
ancora. Non che loro non lo facessero, ma erano sicuramente meno
“attive”
rispetto alla gente del posto.
Purtroppo i loro
lavori occupavano parecchio tempo e spesso capitava che non uscissero
per
intere settimane a causa della troppa stanchezza.
Certo, per Bella
non
era un grande problema. Lei poteva uscire anche tutte le sere, visto
che il suo
lavoro non richiedeva tanto impegno, d'altronde essere proprietaria di
una
libreria le permetteva di addossare i propri incarichi ai suoi
dipendenti. Ma a
lei non piaceva comportarsi così, certe volte pensava che
non fosse adatta a
fare il capo, perché proprio non riusciva a imporre orari
extra e quindi si
occupava costantemente dell’attività, dopotutto la
aprì proprio perché aveva
sempre desiderato lavorare in mezzo ai libri e non si era mai
dimostrato un
impegno gravoso.
<Andiamo
a bere
qualcosa.> disse Alice, riportando alla realtà le sue
amiche.
Rosalie si
fermò e
passò in rassegna i bar, per poi adocchiare quello
più interessante.
<Lì
c’è un pub carino.
Sul cartellone c’è scritto che fanno musica
irlandese dal vivo. Entriamo!>
Aprirono la
porta del
locale indicato da Rosalie, ma un buttafuori posto
all’entrata chiese loro i
documenti. Quasi scoppiarono a ridergli in faccia: probabilmente a
causa della
loro statura potevano sembrare più piccole
dell’età che avevano, ma certamente
il loro aspetto non era più quello di tre diciassettenni.
Quando
mostrarono i
documenti, l’uomo-armadio guardò con fare
interrogativo la carta d’identità di
Bella.
<Swan?!
Beh, questa
sì che è una sorpresa! Entrate pure.>
Bella non
capì cosa
volesse dire, ma senza aggiungere altro avanzò insieme alle
sue amiche, rimaste
anche loro sbalordite dalla frase del ragazzone.
Rimasero per
lungo
tempo a sorseggiare uno squisito drink chiamato “Irish
mist”, bevanda tipica
del posto: un concentrato di quattro alcolici molto forti e di quattro
erbe
aromatiche. Una bella botta di vita, dato l’elevato grado
alcolico: ben 36°.
Tuttavia non bastò a farle ubriacare. Forse la
lucidità era dovuta all’allenamento
degli ultimi mesi.
Nel frattempo
nel
locale echeggiò una nuova melodia: un altro musicista aveva
fatto il suo
ingresso. L’armonia che rimbombava nella sala era meno
rumorosa rispetto alle
altre appena sentite e questo catturò l’attenzione
delle tre ragazze americane.
Sul palco
c’era un
ragazzo dai lineamenti marcati e famigliari che cantava e suonava una
chitarra.
Rimasero stupite nel sentire come fosse melodiosa quella voce, in
più l’artista
era notevolmente divino, sembrava assomigliasse vagamente a Edward,
tanta era
la sua bellezza, e questo scosse molto Bella, la quale pensò
seriamente che la
bevanda stesse iniziando a fare il suo dovuto effetto: era decisamente
impossibile vedere una tale somiglianza in quel tizio. Tuttavia
capì di non
essere l’unica ad aver avuto la stessa impressione,
perché anche le sue amiche
la guardarono sbalordite: forse anche loro erano ubriache.
<Bella,
hai più
sentito i tuoi suoceri?> esordì Alice ad un tratto.
La visione di
quel
ragazzo ricordò al piccolo elfo dai capelli corvini di non
aver più sentito nominare
da Bella i genitori di Edward.
<No. Non
li ho più
sentiti dopo il funerale.> rispose Bella rabbuiandosi.
Non era molto
legata
alla famiglia di Edward, più che altro non era mai riuscita
ad avere
l’occasione di rafforzare il rapporto con loro. Erano sempre
in viaggio per
affari e a stento li andavano a trovare. Certamente non capiva come mai
non si fossero
fatti più sentire.
Per quanto li
vedesse
di rado, il loro legame era molto solido. Ai genitori di suo marito era
sempre
piaciuta e rimasero molto contenti quando seppero del grande evento.
Adoravano
Bella, praticamente.
<Ti
mancano?>
domandò Rosalie, vedendo il cambiamento della sua amica.
L’interlocutrice
non
sapeva quale fosse il legame che li univa, in fin dei conti li aveva
visti solo
in due circostanze -al matrimonio e al funerale-, quindi non avrebbe
potuto capire
il rapporto che c’era tra Bella e i suoceri, anche se questi
ultimi si erano
sempre mostrati cordiali con la nuora.
<Onestamente…
molto, non l’avrei mai creduto. Però capisco il
loro comportamento: in fin dei
conti, ora che Edward non c’è più,
niente mi lega a loro. Perché dovrebbero
farsi sentire?!> rispose Bella.
<Finiscila
di dire
assurdità! Sei stata sposata con il loro unico figlio.
È considerabile
sicuramente un legame forte e poi ti hanno sempre amata.>
rispose Alice
innervosendosi.
<Bah,
sarà…>
rispose Bella, terminando il discorso.
Non voleva
rimuginare
sulle ferite ancora aperte: era in vacanza e voleva distrarsi, diamine!
Girò
la testa da
un'altra parte e si scontrò con due occhi color del mare che
la fissavano
insistentemente. Erano bellissimi e quasi si perse in tutto
quell’azzurro.
<Oddio,
Bella! Sei
stata adocchiata!> disse Alice tutta elettrizzata.
Quest’ultima
capì di
dover abbandonare l’argomento “suoceri” e
approfittò di questa nuova occasione
per distrarre la sua amica, ma non ci riuscì, accorgendosi
infine che Bella
stava guardando il ragazzo a sua volta, persa in chissà
quali pensieri.
<Devi
andarli a
trovare. Hai detto che Edward era di queste parti, no?! Non puoi non
andarli a
salutare.> decretò Rosalie, ritornando al discorso
precedente.
Bella si
scostò da
quella visione e ritornò alla realtà. La sua
amica non aveva tutti i torti.
<Sì,
hai
ragione.> rispose, ritornando a guardare il musicista dagli
occhi color del
mare.
Non riusciva a
farne a
meno, quel ragazzo assomigliava troppo al suo Edward e non riusciva a
capire
per quale motivo ci fosse questa strana somiglianza.
Prima
di parlare del
capitolo vorrei ringraziare le quattro persone che hanno recensito lo
scorso
capitolo: Alexia___18, ChiaraBella, chiarottina e Air_Chaos.
Un
ringraziamento anche
ai seguiti e ai preferiti.
In
fine devo
assolutamente ringraziare la mia stupenda beta: senza di lei il
capitolo
sarebbe stato un disastro!!! Grazie per il tuo lavoro sempre
eccellente!!
Ok,
ho finito. Ora parliamo
un po’ di questo capitoletto xD
Dunque
Bella
trascorrerà un mese a Galway, città natale di
Edward, passerà momenti di pura
felicità ma anche di solitudine, perché si
renderà pienamente conto di dover
affrontare la sua vita da sola, senza il suo amato maritino. Per
fortuna con
lei ci saranno anche Rosalie e Alice che la aiuteranno a
“svagarsi” e qui viene
il bello…. Che
cosa succederà in questo
lungo mese?
Ma
la domanda
fondamentale non è questa.
Innanzi
tutto perché l’uomo-armadio
dice quella frase? Che cosa voleva intendere?
E
questo fantomatico
musicista? Perché sia Bella, sia le sue amiche notano una
certa somiglianza con
Edward? È solo frutto della loro immaginazione o per il
troppo alcool che hanno
in circolo?
Al
momento l’unica
certezza è che Bella presto rivedrà i suoi
suoceri…
L’unica
cosa che posso
anticipare è che questa vacanza sarà piena di
sorprese xD
Grazie
a tutti!! Un bacio,
alla prossima ^^
Recensite!!!