Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: LadyMorgan    03/03/2010    6 recensioni
Due uomini erano seduti l’uno di fronte all’altro, rilassati, le dita incrociate e lo sguardo, se non amichevole, privo di nubi.
Rimasero così, e se fosse esistito il tempo sarebbero potuti risultare fermi un secolo o un battito di ciglia.
Uno iniziò a parlare, né prima né poi, perché prima e poi non esistevano. [...]

Due grandissime menti a confronto, in un dialogo fuori dal tempo e fuori dallo spazio, senza più freni, senza remore, senza veli.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Lily Evans, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Veli caduti

Due uomini erano seduti l’uno di fronte all’altro, rilassati, le dita incrociate e lo sguardo, se non amichevole, privo di nubi.

Rimasero così, e se fosse esistito il tempo sarebbero potuti risultare fermi un secolo o un battito di ciglia.

Uno iniziò a parlare, né prima né poi, perché prima e poi non esistevano. «Credo sia stata una delle poche persone in cui mi sono riconosciuto» disse lentamente, o velocemente – non c’erano parametri per stabilirlo. «Anche lui cresciuto in un mondo Babbano che lo dispregiava e sottostimava, orfano di qualunque affetto familiare, Serpeverde e mago abilissimo capace di dare tutto per raggiungere il potere massimo della magia. Ancora oggi non riesco a capire il mio sbaglio.»

«È più semplice di quanto non sembri, Tom» gli rispose l’altro uomo tranquillo, guardandolo con un sorriso, «ma devi prendere in considerazione un fattore che hai sempre sottovalutato.»

«Sempre l’Amore, Albus?» chiese, ironico e retorico, Tom.

«Già. Severus Piton è quello che saresti potuto essere tu se da bambino avessi conosciuto Lily Evans. Tutto qui.»

«Quella donna è un’altra cosa che non mi spiego» commentò sovrappensiero Tom. «È riuscita a mettere sul mio cammino i due ostacoli che mi hanno distrutto, nonostante l’abbia uccisa…»

«No, Tom, perché l’hai uccisa» lo corresse pacato Albus. «Hai creato i tuoi peggiori nemici uccidendo, nient’altro.»

«Eppure Severus mi assomigliava davvero» proseguì Tom. «Basta pensare al nome che si era scelto… Principe Mezzosangue… Lord Voldemort… anche lui odiava suo padre, la sua contaminazione, il suo nome e il suo mondo… cosa è successo?»

«La chiave è la solita, Tom» rispose Albus guardandolo. «Ogni tipo d’amore salva, tranne quello per sé.»

«Io amo la magia.»

«No, la veneri: è diverso. Veneri il potere, veneri il mondo di cui ti senti il massimo e più fulgido esponente, e per riflesso veneri te stesso. Ti sei costruito una corazza contro le penetrazioni esterne tanto forte, e ti sei convinto che questo ti renda più potente tanto profondamente che non riusciresti più ad aprirla neanche se volessi. Ti sei corrotto per rabbia e per ambizione, e non c’è più spazio per altro nel tuo cuore.»

«E come hai potuto redimere un uomo che ama solo la magia, sé stesso e la moglie di un suo nemico?»

«Non è così: Severus venera la magia, odia sé stesso e ama una donna che sa di non poter avere[1]. Nel profondo del suo essere tormentato ha sperimentato l’amore, l’amore puro e altruistico per un’altra persona. Nessun uomo del genere è irrecuperabile.»

«E tu sei riuscito a cambiarlo nonostante il suo unico stimolo fosse qualcosa che non poteva avere? Hai la mia ammirazione, Albus.»

«Tu non focalizzi la questione, Tom: lo stimolo più forte, quando si ama qualcuno, è assicurarsi la sua felicità, indipendentemente da sé stessi. Quando Lily Evans è stata in pericolo, Severus sarebbe stato disposto a morire per lei. Allo stesso modo, quando lui è stato catturato e lo volevano uccidere senza neanche consultare il Ministero – non troverai questo fatto nei loro annali – è stata Lily a mettergli una bacchetta in mano, permettendogli di fuggire. Nonostante fosse del partito opposto, nonostante l’aveva già visto eseguire i tuoi ordini.»

«Ma lei non lo amava.»

«No, ma nonostante tutto quello che c’era stato fra loro gli voleva ancora bene come a un fratello. A volte vedo ancora i suoi occhi la notte in cui annunciai ufficialmente che era entrato stabilmente a far parte dei Mangiamorte. Credo di aver visto un dolore così grande solo quando dovetti spiegare a Severus che Lily era morta.»

«L’amore crea dipendenza, distrae e rende vulnerabili. Non ci si può permettere amore se si vuole arrivare alla vetta.»

«E una volta arrivato alla vetta, solo e odiato e senza nessuno con cui condividere il suo successo, cosa faresti? Avresti perso il tuo obbiettivo, non ti resterebbe più niente per cui combattere e vivere, se vivere si può chiamare il terrore paranoico di essere rovesciato in cui ti troveresti.»

«Si possono sempre trovare nuovi obbiettivi per cui combattere e vincere, obbiettivi che verrebbero intralciati dagli spasmi di un cuore romantico.»

«Eppure senza quello ci saranno interi campi di quella magia che tanto veneri che ti saranno preclusi. Senza amore non puoi comprendere la natura umana, Tom. Basta rifletterci: tu, uno dei più grandi maghi di tutti i tempi, senza quegli stessi spasmi non hai potuto comprendere né prevenire nessuna delle mosse che hanno portato alla tua sconfitta.»

«Stavamo parlando della redenzione di Severus Piton. Come siamo arrivati alla mia sconfitta?»

«Sono strettamente correlate: senza l’una non ci sarebbe stata l’altra, ed entrambe hanno avuto le stesse cause all’origine.»

«L’amore?»

Albus annuì. «Credo che in altre parole si potrebbe riassumere con “Lily Evans”.»

«Avrei dovuto ucciderla molto prima.»

«No. Errore. In quel caso il risultato sarebbe stato lo stesso, solo anticipato. Per essere veramente al sicuro non avresti dovuto ucciderla mai. È stata la sua morte che ha cambiato tutto.»

«Il che mostra che è vero che i Sanguesporco corrompono tutto.[2]»

«Il che mostra che è vero che i Sanguesporco elevano tutto.»







[1] Frase liberamente ispirata al libro The Phantom of Manhattan di Frederick Forsyth, nel quale si riferisce allo stesso Fantasma dell’Opera. Spero che non venga considerato come plagio, ma ho sempre pensato che si sarebbe adattata splendidamente a Severus. [N.d.A.]

[2] Dieci a uno il Lord Voldemort degli ultimi libri non sarebbe stato capace di sostenere una conversazione come questa mantenendo un tono pacato e astratto, senza mettere mano alla magia e senza alterarsi. Nonostante questo, non ho messo l’avviso di OOC perché credo di avere, nei limiti delle mie scarse capacità, ricalcato il suo modo di pensare, anche se in una situazione in cui non si sarebbe mai trovato. Nel caso questa cosa risulti fastidiosa, vi prego di farmelo sapere in modo da poter modificare opportunamente le note. [N.d.A.]

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LadyMorgan