Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: ChiaraBella    04/03/2010    5 recensioni
Per la mia prima fan fiction ho scelto la mia coppia preferita: Edward e Bella. In pratica loro si incontreranno e diventeranno amici, però in una città in cui sono entrambi momentaneamente. Non sanno però che una serie di intrecci li lega indiscutibilmente. Dal secondo capitolo: Solo allora mi accorsi di non conoscere il suo nome. "Ehm, come ti chiami?" chiesi titubante. "Isabella" "Edward" e ci stingemmo la mano. Nel momento stesso del contatto sentì una scossa percorrere il braccio e sembrava arrivare dritto al cuore. Sono tutti umani. Avviso: sospensione causa esami
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti!!!

 Non sono né morta né mi sono buttata giù da un ponte! Ma è settimana di verifiche e non posso essere costante negli aggiornamenti. SCUSATE ancora.

Il prossimo capitolo è in fase di scrittura, e penso di postarlo lunedì.

Comunque...

Come state? Io meglio, davvero.

Domani interrogazione di tecnica solo per me, che ero stata assente. Una meraviglia!

Allora: ho creato questa immagine con blingee. Vi piace?

I due punti brillanti sono Ed, blu, e Bella, rosa. Le farfalle secondo me ci stavano bene, allora le ho inserite. Allora, che ne dite?

Ci vediamo di sotto, vi lascio al capitolo.

Ringrazio le recensioni ma non vi rispondo, causa mancanza di tempo: SCUSATE!!!!

 

Ringrazio i seguiti (41) e i (13) preferiti

Ringrazio anche i tre autori preferiti

 

 

 

 

 

Blingee

New York  New York

Tu ci credi?

Pov Bella

 

Trigonometria, una materia odiosa, a mio parere. Solitamente sedevo vicino ad Angela, ma non fu quello il caso. Infatti Ben, con gesti molto galanti, le scostò la sedia chiedendole di prendere posto di fianco a lui. Inutile dire che lei accettò di buon grado, per la mia felicità e quella di Ben. Ero contenta che si stessero simpatici, avrei voluto che si mettessero insieme. E, dalle occhiate timide e imbarazzate che si lanciavano, i mie propositi forse avrebbero avuto compimento.

Inoltre così, io ed Edward, eravamo costretti a stare in banco insieme. Nonostante non la reputassi affatto una costrizione spiacevole, non davo a vedere niente. Anche per il fatto che non sapevo niente di quello che pensava Edward, magari non voleva starmi vicino. Ma che dico!? Non saremmo rimati assieme a New York, se non avesse preso lui l'inziativa, no? Quello avrà voluto dire qualcosa. Credo.

Persa nei miei pensieri, non parlai molto durante la lezione. E, alla fine di questa, preannunciata dal suono fastidioso della campana, che mi risvegliò bruscamente dal quel torpore mentale che ti avvolge quando pensi intensamente, accompagnammo Ben ed Edward in palestra.

Allenamenti di basket, era la motivazione. Il capitano era Edward, momentaneamente sostituito da Mike Newton, un ragazzo di mediocre intelligenza. Quello era evidente a tutti, nonostante io sia riluttante a giudicare male le persone. Ma dopo un anno di tentativi, falliti, di strapparmi un appuntamento dovevo ammetterlo. Proposte avanzate anche malamente, da escludere in partenza.

Tutti e quattro i ragazzi erano parte della squadra. Sì, perchè a Forks c'era solo la squandra si baket. In ogni altra scuola c'era quella di nuoto, football, baseball, atletica o altro. Qui no, perchè la scuola era piccola e i ragazzi erano bravi nel basket, altresì unico sport che praticavano. Infatti Emmet sarebbe stato un ottimo giocatore di football, spalle larghe e tanti muscoli. Ci si doveva accontentare.

-Allora ciao a tutti- dissi, quando ormai eravamo davanti allo spogliatoio maschile, in una situazione piuttosto strana. Noi quattro, ragazze, e loro quattro, ragazzi, che li accompagnavamo fino alla palestra. Sembravano tutti piuttosto imbambolati, guardando la ragazza che, rispettivamente, avevano di fronte. L'unico briciolo di sanità mentale che mi era rimasta mi fece aprire la bocca per dire quelle semplici parole.

-Oh... sì sì, ok- balbettò Rose, mentre nervosa si spostava una ciocca bionda dietro l'orecchio.

- Ci vediamo domani, ragazze- risposero in coro, mentre entravano nello spogliatoio.

Ci avviammo verso la macchina, una delle poche rimaste nel parcheggio. Ci eravamo trattenute molto, più di quel che pensavo in realtà.

- Salite, svelte. Direzione: Casa Cullen. Vi ricordate che oggi dovevamo stare insieme, no?- il folletto malefico aveva già aperto bocca. Si era ripresa abbastanza in fretta. Probabilmente voleva cambiare discorso per non parlare del come mai la nostra, e quindi sua, attenzione gravitava attorno ad una particolare persona.

- Certo Alice, lo hai ripetuto mille volte. Comunque vi devo dire una cosa, dopo.- Angela, finito di pronunciare quelle parole arrossì di botto. La cosa era sospetta.

Casa Cullen era enorme, una specie di reggia. La cosa che mi piaceva maggiormente erano le vetrate immense che si affacciavano sul verde intenso dei boschi che la circondavano.

Dalla cucina arrivava una vocina che canticchiava dolce e acuta, al contempo. Esme, ovviamente. Che, dopo aver sentito il rumore provocato dalle macchine, si era affacciata, dalla porta e ci accoglieva con un grande sorriso.

- Salve, Esme- salutammo in coro, noi tre, mentre nello stesso momento si sovrapponeva alle nostre parole un- Ciao, mamma- da parte di Alice.

- Ragazze, come è andata la scuola? Ora vi conoscete tutti, non è vero?

- Certo, la scuola è andata bene, e abbiamo pranzato tutti e otto insieme. Mamma, ora noi saliamo. Quando torna Claire?

- La vado a prendere alla quattro, tra un'ora e mezza- rispose lei, amorevolmente.

Allora chiesi: - Esme, quando tornate dimmelo, la voglio proprio rivedere.

- Certo tesoro.

Salimmo le scale, dirette nella stanza di Alice.

Una volta lì, sedute sul letto o sul tappeto posizionato di fronte ad esso, mi fecero una domanda:- Bella, ma tu non sei venuta con noi per vedere mio fratello?- nella voce di Alice colsi una sfumatura che non prometteva nulla di buono.

Ora cosa rispondevo? Se dicevo una bugia mi avrebbero scoperto subito. Non ero in grado di convincere nessuno. Quindi optai per la verità.

- Quando voi eravate a conoscere gli altri, io ero al parco. Non pensavo proprio di incontrarlo ancora. Però ci siamo rivisti, e l'ultimo giorno ci siamo presi un gelato insieme- risposi con ovvietà, saltando opportunamente tutte le decine di messaggi che ci eravamo mandati.

Mi guardarono come se fossi un alieno. Non mi sembrava fossimo stati tantissimo insieme, il tempo con lui volava! Probabilmente però ai loro occhi la cosa poteva avere diversi significati. Tutti assolutamente diversi dalla realtà.

Il mio viso era piegato in una smorfia di imbarazzo, dopo le decine di domande a cui mi avevano sottoposto e che avevo cercato di sviare. Angela,che sia benedetta, aveva deviato il discorso son una semplice sussurro: - Io devo confessarvi una cosa.

Il tono con cui lo disse, ben chè appena accennato, ci zittì tutte. Era timorosa, ma sapeva di potersi fidare di noi.

- Mi piace...- esitò un attimo, mentre noi trattenevamo il fiato, e poi sputò fuori letteralmente le parole- mi piace molto Ben. Ecco, l'ho detto. Da quando l'ho visto a New York ci penso. Ragazze... credete nel colpo di fulmine?

- Angela!!! Come sono contenta, secondo me anche tu piaci a lui. Dobbiamo organizzare una piano...- ed a quel punto Rose le mise una mano sulla bocca, intimando Alice a smettere di urlare.

- Alice, basta! E niente piani assurdi, grazie. Sono già abbastanza incasinata con questa storia. Comunque, rispondete alla mia domanda?

Mi affrettai a risponderle, mi sentivo come vicina al suo stato d'animo. Potrebbe sembrare strano, un'amica dovrebbe sentirsi un po' preoccupata per la situazione, ma io mi sentivo come se ci fossi dentro. Come se non fosse lei, a dover portare quei sentimenti, ma fossi io.

E forse era davvero così.

Nonostante questo non sapevo bene come rispondere alla sua domanda. Il mio lato romantico prevaleva per una risposta positiva, senza eccezioni. L'altro mio lato, quello più insicuro non voleva cedere al tranello. Se lo avessi ammesso ad alta voce, il mio consenso, sarebbe stato come una certezza ma, fin tanto che me lo tenevo dentro, non mi esponevo al mondo esterno. Come se, se io lo avessi detto, ma poi non succedesse rischiassi di bruciarmi. Un giorno avrei dato quella risposta, ma ora lasciai la parola alle altre.

Rose, sicura di sé, rispose: - Credo di sì. O almeno lo spero.

Rimanemmo a rimuginare su quelle parole alcuni minuti, quando sentimmo lo sgommare delle ruote e l'apertura del garage, che annunciavano l'arrivo di Esme e di Claire.

Scesi le scala e mi avvicinai alla porta seguita dalle ragazze.

- Bella!!- sentimmo urlare, mentre un uragano biondo mi si fiondava tra le braccia.

- Ciao piccola, come stai? Tutto bene a scuola?- chiesi apprensiva. Somigliavo ad Esme in quei momenti, sempre a preoccuparsi. Io e la piccola avevamo legato molto, anche in poco tempo. Spesso le facevo da baby-sitter, quando casa Cullen era vuota. Lo facevo volentieri, non per chissà quali scopi.

- Tutto bene, certo- rispose sorridendo e, quindi, esibendo uno dei piccoli dentini bianchi che traballavano, in procinto di cadere- sai che mi sei mancata?

Era dolcissima, una bimba adorabile anche se un po' timida. Alice era più spigliata, ma ugualmente affettuosa.

- Anche tu, adesso vai a salutare le altre, che se no sono gelose!- le sussurrai in un orecchio provocando la sua risata.

Scese dalle mie braccia e corse verso le scale, dove Alice Rose e Angela la aspettavano sorridenti.

Tutte le volevano bene, ma on me aveva legato di più. Forse per la somiglianza di carattere.

- Ragazze, io devo andare. Ci vediamo domani.

- Ciao, Bella!

Abitavo abbastanza vicina ad Alice, avrei fatto una passeggiata, come ero abituata a fare.

Tornata a casa, ancora intenta a pensare al colpo di fulmine, preparai la cena per me sola. Charlie era in servizio. Dopo andai a dormire, sempre con un punto fisso in testa. Un punto che avrei rivisto solo l'indomani.

 

 

Magari non è un granché ma... aspetto un vostro commento.

Bacioni, Chiara.

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: ChiaraBella