3-Al
lago
Il tempo non era dei migliori
per un viaggio ma Vehue era cosciente che era necessario continuare. Non poteva
non portare a termine l’unica idea decente che poteva assicurarle un piccolo
vantaggio ai danni di chi voleva impadronirsi del suo territorio.
Lo doveva a quel piccolo paesino
che l’aveva accolta benevolmente molto tempo prima. Dove proteggerlo da quella
oscura minaccia anche a costo di rimetterci la sua stessa esistenza.
Aveva deciso assieme alla
sorella Aniel di proseguire per vie meno trafficate e nascoste. Il posto ideale
era il bosco. Con i suoi intrighi di piante, arbusti e cespugli nascondeva alla
vista ogni cosa che viveva o passava al suo interno.
Ma un paio di occhi riusciva a
superare quella barriera naturale, continuando a spiare a debita distanza le
due sorelle.
-Vehue penso che dovremmo
fermarci un attimo per vedere dove ci troviamo o rischiamo di perderci-disse
Aniel, rompendo il silenzio che era caduto tra lei e Vehue da quando avevano
lasciato Ekilon.
-Penso di si. Dobbiamo trovare
il lago di Aniak. Lì potremo trovare Manakel e la sua compagna Rochel...o
almeno spero...-rispose Vehue con tristezza.
-Non abbatterti. Non è ancora successo
nulla. Riusciremo a ristabilire la tranquillità. Sconfiggeremo questo nemico
qualunque sia la sua identità!-
-Lo spero davvero. Allora hai la
cartina con te?-
-Si certo. Eccola qui-disse
Aniel, estraendo dalla borsa una vecchia pergamena arrotolata e tenuta ferma da
un sottile laccio di pelle.
-Allora noi siamo qui dove è
apparso questo simbolo-disse Vehue, indicando uno stemma circolare con delle
figure stilizzate all’interno.
-Ok ci sono-
-Per il lago dobbiamo proseguire
in direzione nord-est fino ad un bivio. Quando saremo lì dobbiamo prendere la
strada verso est. È tutto chiaro?-
-Certo. Ti seguo. Fai strada-
-Perfetto. Andiamo. Non possiamo
permetterci di perdere altro tempo-
-Hai ragione-
Finito di parlare le due vampire
proseguirono per il bosco, senza far rumore, veloci come il vento. Amavano correre
come ogni vampiro, ma per Vehue era un vero e proprio passatempo. Per lei
correre significava tanto.
Quando era passata all’immortalità,
nei primi tempi, era sempre in fuga e quindi era costretta a passare la maggior
parte del tempo correndo. Aveva imparato a essere veloce e soprattutto
silenziosa per non farsi scoprire quando era ancora una neonata.
Da allora quando voleva stare
sola andava a correre. In questo modo nemmeno la sorella poteva raggiungerla per
la velocità a cui andava.
Dopo mezz’ora le due vampire
avevano raggiunto il bivio. Senza il bisogno di una bussola, ma affidandosi
allo sviluppato senso di orientamento che possedevano grazie alla loro natura,
presero senza problemi la strada che le conduceva verso est.
Passata un’altra ora di corsa
arrivarono nei pressi di un enorme lago circolare. Lo spettacolo era veramente
straordinario. Lo specchio d’acqua era circondato da colline verdi e ricoperte da
boschi di alberi. Tra di esse faceva capolino il sole che stava tramontando. Tutto
il cielo era invaso da raggi di luce rossa, arancio e gialla, che si
riflettevano nell’acqua.
Tutt’attorno regnava una pace
surreale. Sembrava che il tempo si fosse fermato. Solo le foglie degli alberi e
i capelli lunghi di Vehue si muovevano con il leggero venticello che spirava.
Ad un tratto però tutta quell’armonia
fu interrotta dall’arrivo di due figure, seguito da un ringhio feroce.
-Calma. Siamo Vehue e Aniel non
vogliamo fare nulla di male. Cerchiamo Manakel e Rochel-disse Vehue, cercando
di mantenere la voce ferma.
-Vehue! Ci hai spaventati! Non vi
aspettavamo! Scusate se vi abbiamo ringhiato contro!-disse una voce maschile
proveniente dalle due figure.
-La colpa è nostra che non vi
abbiamo avvertito. Scusate ma nella fretta di raggiungervi ce ne siamo
dimenticate-
-Se posso chiedere come mai
avevate fretta di raggiungerci?-chiese una voce femminile, dalla stessa
direzione di quella maschile.
-Rochel cara certo che puoi
chiedere. Il nostro territorio è minacciato da una possibile invasione. L’unico
problema è che la persona che lo vuole è uno di noi e ha incominciato a
decimare gli umani del villaggio-
-Ma chi è questo mostro?-
-Purtroppo non ne conosciamo l’identità,
anche se lui conosce noi e la nostra idea di reclutare altri di noi per
combatterlo-
-Sei quindi venuta qui per
chiederci di scendere in campo al tuo fianco per combattere un nemico
sconosciuto?-intervenne Manakel.
-Si amico mio. Io non voglio
costringere nessuno ma da sole è una follia!-
-Anche in quattro sarà la stessa
cosa!-disse Rochel.
-Infatti ho intenzione di
trovare altri vampiri nelle vicinanze e chiedere di schierarsi dalla nostra
parte-
-Siamo con voi. Vi aiuteremo
come voi avete aiutato noi a difendere questo paradiso cinquanta anni fa-
-Non so davvero come
ringraziarvi. Non ho parole-
-Vehue non ti preoccupare. Tu sei
nostra amica e lo facciamo con molto piacere-
-Grazie davvero Rochel-
-Prego-
-Forza ora ci conviene andare se
vogliamo trovare altri vampiri-
-Hai ragione Manakel. Aniel sorella
mia vieni. La prima missione è compiuta-
-Con successo anche-disse Aniel.
-Siamo contenti di avervi
restituito un po’ di speranza-dissero in coro i due nuovi arrivati.
-Senza di voi non avremmo saputo
da chi andare-
-Bene. Sentite io conosco un
gruppo di quattro vampiri che vive sulle colline al di là del lago. Potrebbero esserci
di aiuto-
-Dici sul serio Manakel?!?
Fantastico andiamo-
-Prossima tappa le
colline!-intervenne Aniel.
I quattro vampiri raccolte le proprie
cose si avviarono verso il sentiero che costeggiava il grande lago verso la
loro prossima meta: le colline Montany. Purtroppo però la notte stava calando e
dovevano fermarsi per nutrirsi o diventava pericoloso se incontravano qualche
escursionista o turista.
Così cercarono delle alci e dei
cervi adulti per nutrirsi del loro sangue. Non era il massimo ma non avevano
tempo di andare alla ricerca di orsi o puma. Per Vehue era molto faticoso
mettere a freno la sete che la invadeva perché era abituata a nutrirsi di
sangue umano.
I suoi due amici però avevano
deciso di nutrirsi solo di sangue animale e per loro sarebbe stato un
fallimento arrivare a contatto con degli umani. Aniel invece non l’aveva mai
sperimentato e Vehue sperava che non le capitasse mai.
Per questo decise di fare uno
strappo alla regola alla sua dieta. Dopotutto anche per lei era favorevole
cercare di evitare il sangue umano, facendola sentire un po’ meno in colpa per
essere un vampiro. Forse quel viaggio l’avrebbe aiutata ad accettare sempre di
più la sua natura.
Ciao
a tutti! Eccomi qui con il quarto capitolo di questa fan! Ancora una volta devo
ringraziare la mia prof di Francese che è mancata e mi ha dato la possibilità
di buttare giù questo capitolo!
Il
grazie maggiore però va a:
SuperEle46
che ha messo questa fan nelle preferite;
dolceGg94, Arwen Woodbane e alla nuova arrivata LuNa1312 che hanno messo la fan tra le
seguite.
Magari
se riuscite lasciate un commento per dirmi il motivo che vi ha spinto a
metterla tra le seguite. Grazie. Saranno ben accetti! =)
Ringrazio
particolarmente chi ha espresso il proprio parere:
dolceGg94:
ciao bella!! Hai visto ormai ci ho preso gusto a scrivere e pubblicare! Per ora
un po’ di speranza c’è ma mai dire mai! Per la caccia sono perfettamente d’accordo
o azzanno il primo che passa! Baci alla prossima
SuperEle46:
ciao tesoro!! Grazie davvero per le tue bellissime parole dello scorso
commento! Non pensare neanche per scherzo che le tue storie sono inferiori alle
mie perché non è assolutamente vero! Intesi? Ti voglio bene alla prossima baci
anna96:
ciao!! Mi fa molto piacere che hai lasciato un commento! si l’uomo è un po’ misterioso
ma prima o poi svelerà la sua identità! Alla prossima baci e grazie
gegge_cullenina:
ciao!! Grazie per il tuo commento! sono contenta che ti piaccia la mia storia!
Spero in tuo prossimo commento! Baci a presto
Grazie
anche a tutti quelli che hanno visitato la storia!
Baci
a tutti
Morkia94 (piccola stephenie meyer)